Romantic Killer – Recensione del manga

Abbiamo recensito il cofanetto di Romantic Killer, manga scritto da Wataru Momose in quattro entusiasmanti volumi

Romantic Killer – Recensione del manga

Era il 2022 quando in Italia usciva l’anime di Romantic Killer, uno dei titoli più divertenti e audaci del periodo. A distanza di due anni Planet Manga porta in Italia un cofanetto composto da quattro numeri che raccoglie l’opera completa, con un formato molto accattivante.

Vi consigliamo di prendere questo cofanetto ricco di humor e colori? Lo scoprite alla fine di questa recensione!

Romantic Killer – Recensione del manga

  • Titolo originale: ロマンティック・キラー (Romantic Killer)
  • Titolo italiano: Romantic Killer
  • Uscita italiana: 15 febbraio 2024
  • Uscita giapponese: 2019
  • Numero di volumi: 4  (completa)
  • Casa editrice: Panini Comics
  • Genere: Commedia sentimentale, Slice of life
  • Disegni: Wataru Momose
  • Storia: Wataru Momose
  • Formato: Brossurato con sovraccopertina,  14,6 x 21 cm + cofanetto in cartoncino
  • Numero di pagine: 168 pagine ogni volume, colori

Abbiamo recensito Romantic Killer tramite il cofanetto contenente i quattro volumi stampa fornitoci gratuitamente da Panini Comics.

Devi trovarti un ragazzo!

Romantic Killer non è la storia di un assassino di coppiette (che pure sarebbe una bella trama per un manga) ma la descrizione del mondo di Anzu Hoshino, una ragazza molto particolare che racchiude in sé le caratteristiche di molti nerd, stereotipate ma non troppo: infatti, i suoi unici tre affetti sono il cioccolato, i videogiochi e il suo gatto, Momohiki. E se ancora non avesse attirato le vostre simpatie, dovete sapere che non le interessano assolutamente le relazioni romantiche, perché quello che ha le basta per vivere felice.

Ma sì sa, il mondo soffre di un grande problema di natalità, e per “produrre” nuovi bambini servono nuove coppie! E questo è proprio quello che hanno pensato nel mondo della magia: un giorno dinnanzi a Anzu appare Riri, un maghetto a capo di un avveniristico progetto che prevede delle “romantic road” forzate: grazie ai suoi poteri le requisisce le sue ragioni di vita e la fa incontrare con dei classici “figaccioni” da Otome, uno dopo l’altro. Cosa può fare la povera ragazza di fronte ai poteri di Riri? Accetterà il suo destino e cederà finalmente di fronte all’amore oppure respingerà cocciutamente i suoi pretendenti fino alla fine? Lo scoprite arrivando all’ultimo volume di questo sorprendente cofanetto!!

I nerd non si innamorano

Anzu è una bella ragazza che ci viene mostrata un po’ trasandata con i classici atteggiamenti da “maschiaccio”, ma sicuramente molti lettori non la vedranno sotto queste spoglie, e si chiederanno il perché non sia ancora fidanzata con qualcuno; il motivo di questa duplice visione è semplice: lei è sommersa da tre passioni standard per la categoria della quale molti lettori faranno orgogliosamente parte (quella dei nerd) che portano via molto tempo a tutto il resto, compreso l’amore. Voi a cosa rinuncereste per trovare l’anima gemella? Non certo al cioccolato, ai videogiochi o al vostro animale di compagnia! Ma il volume ci mostra che è possibile conciliare questi aspetti. “L’amore mica è tutto nella vita” esclama Anzu Hoshino, e forse anche per questo si chiede “Che cosa fanno nella vita quelli che non giocano ai videogiochi?”, ma presto vedrà che ci sono altri modi per occupare il tempo.

Bastano questi pochi concetti ben piazzati per capire il potenziale di questi volumi comico-romantici, che fanno parodia dei classici shojo sotto diversi aspetti. Ci troviamo infatti di fronte ad una rivisitazione che, per rendere certi aspetti più “esagerati”, approfitta dell’ambientazione nerd, integrandola con i siparietti tipici del genere: gli scontri fortuiti che generalmente segnano il colpo di fulmine, l’incontro con il ladro pervertito, i personaggi tipo (il palestrato, il ricco, l’introverso) con i loro patemi e le loro adorabili interazioni. Ogni volume è un incalzante tripudio di battute in stile sitcom, trascinato dalla personalità stratosferica della protagonista, che trasforma in risate ogni cosa che tocca, con gag che spezzano magnificamente il ritmo romantico: le scenate con gli scarafaggi sono magnifiche, così come quella del gioco da tavola o gli approcci al cibo. Ma c’è spazio anche per gli attimi più sentiti ed emozionanti, con grandi esempi di amicizia, spontaneità, e umanità.

Un’evoluzione inaspettata

L’aspetto migliore di questo cofanetto è che, almeno prima dell’ultimo, è così ben narrato da avvolgerti completamente nella routine da rom-com, occultando persino le situazioni più evidenti; ed è proprio così che, nonostante i segnali premonitori, appare improvvisamente l’elefante nella stanza di Anzu Hoshino:

▼ SPOILER!

Quando tutta questa spensieratezza ti ha avvolto come una tenera coperta, tranquillizzandoti, arriva il trepidante quarto volume, che si inserisce nella vita della studentessa la pesante tematica dello stalking, con tutte le sue atrocità. Ma non si limita a questo: l’autrice opta per una scelta coraggiosa, poco scontata, tramite una stalker femminile le permette di ragionare su tutta una serie di aspetti di secondo piano nell’immaginario comune; di certo uno spunto inconsueto nel mondo manga, che ci fa capire come certi aspetti possano coinvolgere chiunque.

Tra le parodie e la satira sociale, comprese quelle legate al genere della commedia romantica, si inserisce quindi anche un’aspetto più oscuro, in grado di trasmettere attimi di difficoltà e di violenza. Di certo ha contribuito a creare un finale arduo, che probabilmente non piacerà a molti, ma comunque giusto e necessario per fare disperdere tutta la tensione accumulata; come dice l’autrice stessa si tratta della conclusione più coerente, e la prima che aveva formulato, ma come capita in molti casi dove l’opera deve essere chiusa accade tutto in modo un po’ frettoloso.

Ci sarebbero molti altri aspetti da analizzare, dal comportamento della protagonista (che agisce spesso come vorremmo fare noi) a tutti quegli attimi di satira (ma non troppo) legato al mondo che tanto amiamo, ma procedere oltre vi priverebbe di parte del divertimento che sicuramente questa serie vi regalerà.

Le storie così hanno bisogno di colore

“Uuuu, ma sei proprio sicuro di quello che dici?” penserete leggendo questa parte, perché in effetti si tratta di un’affermazione davvero forte per un lettore di manga, abituato a pane e grigi. Devo però essere onesto e dirvi che in molti casi è così: la presenza dei colori non solo facilita l’individuazione dei vari personaggi, che spesso si somigliano in questo genere (come per le fattezze, dai capelli ai vestiti), ma amplifica le emozioni e le prime impressioni (che riguardino persone o ambientazioni); in questo modo non ci serve più un folto background per amare i personaggi, ma sono sufficienti poche vignette.

Se di recente abbiamo visto ottimi titoli abbelliti con i colori, come Kiss Me Licia, per Romantic Killer la scelta è stata invece scontata: l’opera è infatti stata inizialmente pubblicata sulla piattaforma Shōnen Jump+ e questo ha permesso di pensare tavole già a colori, nonostante lo stile sia molto più simile al manga che al webtoon. Ma l’abilità dell’autrice si vede anche nella gestione dei personaggi: le magnifiche gestualità di Hijiri, l’alone di freddezza attorno a Kaziki, le delusioni istantanee del palestrato Hayami, e soprattutto le mille facce della protagonista, Anzu Hoshino, da quelle “acqua e sapone” alle espressioni più incattivite, spaventate o da macho; dopo una decina di pagine vi sembrerà di percepire la sua voce, come nei titoli che leggete da anni. C’è poi tutta quella cura per i dettagli, come per i manga, le locandine, alcune piacevoli citazioni e maglie-gatto favolosamente diverse ogni volta. Uno dei pochi problemi grafici è forse dato dall’edizione: la qualità di alcune vignette è bassa, e si vedono palesemente i pixel (in genere negli extra), ma nel complesso la resa grafica è ottima. Infine, adoro gli autori che sanno sfruttare anche la sotto coperta (tipo per Beastars o Komi can’t communicate) e seppur sia solo un immagine è più che sufficiente.

Anzu Hoshino è una ragazza che si disinteressa completamente dell’amore per dedicarsi ai videogiochi, ai dolci e alle cure del suo gatto. Un giorno però interviene Riri, una fata magica che altera la realtà in una sorta di gioco nel quale Anzu finisce sottoposta alle attenzioni di una serie di attraenti ragazzi. Passerà così le sue giornate a difendersi da un probabile colpo di fulmine: per cominciare abbiamo il compagno di classe Kazuki, poi l’amico d’infanzia Junta e infine è il turno del ricco e ingenuo Koganei. Resisterà fino alla fine.

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A chi consigliamo Romantic Killer?

Decidere di acquistare questo box non è una scelta facile: da un lato abbiamo una narrazione scorrevole e piacevole, divertente, con personaggi che entreranno subito nei vostri cuori e scenette iconiche, indispensabili per chi vuole ironizzare sul genere dello shojo e al contempo apprezzarne gli aspetti; dall’altro abbiamo un costo piuttosto alto, giustificato dalla qualità del volume e dai colori utilizzati, ma un esborso considerevole per il portafoglio! Se non avete problemi di budget non posso che consigliarlo un po’ a tutti, perchè il target è veramente ampio, tralasciando forse gli amanti dell’action (che potrebbero comunque adorarlo), altrimenti l’anime potrebbe essere una buona soluzione alternativa.

  • Stile grafico piacevole e accattivante
  • Personaggi adorabili
  • Narrazione divertente, pur con alcune sorprese

  • Calo di qualità nel finale
Romantic Killer
3.8

In amore vince chi fugge

La storia, per quanto breve, ha tutto ciò che un lettore di rom-com possa desiderare: una trama mai scontata, sviluppi interessanti, battute sagaci, un ritmo incalzante, e tantissimi riferimenti nerd, che vi incanteranno tra videogiochi, gatti e cioccolata. Romantic Killer sviluppa inoltre ottime tematiche, mostrandoci per esempio un’amicizia tra uomo e donna, quando si condividono certe passioni (pur spingendo di traverso sugli aspetti romantici) o gli aspetti più oscuri dell’attaccamento affettivo. Se questo è reso possibile senza scadere nella banalità è anche merito di una protagonista come Anzu, dalla personalità stratosferica e accecante, che l’autrice ha perfettamente adattato a una storia dove, nonostante tutto, si capisce che anche senza amore non si sta poi tanto male. Tra bubble tea e cinema la lettura vi sfuggirà velocemente dalle mani, e quattro volumi vi sembreranno troppo pochi per un titolo tanto divertente. Insomma, se Wataru Momose ha vinto il Vertically Scrolling Manga Awards di Shonen Jump un motivo ci sarà.

Scrittore per passione, dopo aver scoperto la pozione che preserva i capelli e l’anima, la usa su di sé per terminare il dottorato in ingegneria ambientale. Utilizzando la magia infusa nelle parole tenta da anni di convertire gli eretici alla cultura giapponese. Adora il metal, i videogiochi, manga e fumetti, l leggende celtiche, e tutto ciò che si può fare mangiando cioccolata all’ombra di una montagna.

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