Cos’hanno in comune South Park, Zelig e Berserk? Nonostante per molti possa sembrare un abbinamento insolito, quelli della mia generazione ricorderanno sicuramente la programmazione della seconda serata di Italia 1 nei primi anni duemila, che proponeva in sequenza il programma di cabaret (molto diverso da quello poi andato in prima serata), la primissima versione dell’irriverente serie di Matt Stone e Trey Parker, ma soprattutto il primo adattamento animato del manga di Kentaro Miura. Un trittico che ha “costretto” molti di quelli della mia età a restare svegli fino a tardi davanti al televisore in un’epoca dove internet andava a 56K ed era concesso solo per un’ora o due al giorno. Berserk mi stregò. Sin dal primo episodio decisi di registrarlo in VHS e da qualche parte dovrei ancora conservare quegli ingombranti ma affascinanti mattoni neri contenenti 25 episodi di pura magia.
La prima serie animata di Berserk, andata in onda dal 1997 al 1998 in Giappone e giunta nel 2001 per la prima volta in Italia, ha cavalcato il successo del manga, ma allo stesso tempo ne ha innalzato ancor di più la popolarità. Berserk, inoltre, è stato anche il primissimo anime andato in onda sulle reti Mediaset in fascia notturna e con le sigle originali, consigliato esclusivamente a un pubblico adulto. Per tutti coloro che ricordano con affetto quegli anni e hanno apprezzato questo primo anime tratto dall’opera del compianto Miura, Yamato Video e Eagle Pictures hanno confezionato una nuova edizione home video, per la prima volta in Blu-ray e con una serie di extra che vi andremo a descrivere di seguito.
- Titolo originale: Berserk
- Titolo italiano: ベルセルク
- Uscita: 7 settembre
- Formato: Blu-ray
- Editore: Yamato Video
- Genere: Azione, Fantasy, Horror
- Numero di episodi: 25
- Durata: 24 minuti
- Studio di animazione: OLM
- Adattato da: manga di Kentaro Miura
- Lingua: Italiano, Inglese o Giapponese (doppiaggio), Italiano (sottotitoli)
Abbiamo recensito Berserk – La serie TV tramite il cofanetto offerto gratuitamente da Eagle Pictures.
Presente in Italia sin dalla seconda metà degli anni ’90 e divenuta popolare grazie anche alla trasmissione televisiva dell’anime di cui vi andremo a parlare, Berserk è riconosciuta universalmente come una delle opere più influenti del panorama fumettistico mondiale. Il suo autore, Kentaro Miura, è scomparso prematuramente proprio lo scorso anno lasciando la sua opera incompiuta, nonostante i suoi assistenti dello Studio Gaga e il suo caro amico Koji Mori abbiano deciso di portarla a conclusione seguendo le direttive e il materiale lasciato in eredità dall’autore. Sono in molti ad aver conosciuto Berserk proprio grazie alla serie andata in onda sulle reti televisive di allora, un tempo in cui seguire anime in simulcast o anche solo pensare a una diffusione di massa dei “fansub” era un sogno quasi irrealizzabile. Il passaparola sul web e nelle fumetterie ha spinto molti lettori a intraprendere l’avventura di Guts (o come è conosciuto sulle pagine italiane, Gatsu), e anche per i nuovi lettori e appassionati di Berserk sarebbe in qualche modo d’obbligo conoscere l’anime che ha creato una fanbase così grande. Ciò che troverete di seguito è un riassunto della trama che — se non avete mai sentito parlare di Berserk — potrete anche decidere di saltare se non volete rovinarvi assolutamente nulla della trama.
Even mother will show you another way
La primissima serie animata tratta dal capolavoro di Kentaro Miura parte con un episodio pilota, l’unico ambientato nel “presente” che ci mostra il “cavaliere delle tenebre” Guts avventurarsi nella cittadina di Koca alla ricerca dell’uomo che la governa. Salvando una ragazzina da una banda di poveri mascalzoni, Guts ostenterà sin dai primi istanti la sua spietata violenza, brandendo l’iconica Ammazzadraghi e i pericolosissimi dardi nel suo braccio artificiale. Lo stesso braccio di metallo che nasconde un cannone mortale, con il quale decreterà la sconfitta del demone serpente che si cela dietro le spoglie del governatore.
Al termine delle vicende di questo primo episodio faremo un salto indietro di parecchi anni e avrà inizio il flashback che occuperà le restanti ventiquattro puntate dell’anime, quello definito come “l’età d’oro” di Berserk, gli anni della Squadra dei Falchi — o, come chiamata nel doppiaggio italiano, l’Armata dei Falchi — esercito comandato dall’abile e affascinante generale Griffith.
Grazie alle sue doti nel combattimento, un giovane Guts cattura l’attenzione del Falco, e per dimostrare la propria superiorità il futuro Guerriero Nero finirà per sfidarlo a duello. Con la sua sconfitta, tuttavia, giurerà fedeltà a Griffith e al suo esercito, prestandovi servizio e scalando i ranghi fino a diventarne la punta di diamante. All’interno dell’Armata dei Falchi, suo malgrado, Guts finirà per legare con i suoi nuovi compagni: Judeau, Pipin, Corkus, Rickelt e soprattutto Caska, con la quale finirà per instaurare un profondo legame di rivalità e amore. Con il passare degli anni i Falchi si guadagnano il rispetto dell’intera Midland e vengono schierati in battaglie molto importanti per le sorti del regno. Griffith è sempre più affascinato dal potere e il suo incontro con forze sovrannaturali finirà per cambiare il suo destino e quello dei suoi uomini. A cosa porteranno le vicende di Guts e Griffith narrate in questo flashback lo scopriremo solo negli ultimi tre episodi, in un climax in grado di sconvolgere e appassionare gli spettatori, che purtroppo rimarranno a bocca asciutta per molti anni ancora, fino alla realizzazione di una nuova (e purtroppo pessima) trasposizione animata realizzata nel 2016 da Liden Films, che ha narrato le vicende ambientate dopo il Golden Age Arc — nuovamente animato nella trilogia cinematografica precedentemente pubblicata da Yamato in collaborazione con Koch Media, e che da questo ottobre verrà trasposto in una serie televisiva chiamata “Memorial Edition” che verrà resa disponibile anche per noi italiani su Crunchyroll.
There is an end but it’s endless
Stampato in sole 1500 copie numerate, il cofanetto di Berserk targato Yamato Video racchiude al suo interno tre dischi Blu-ray con l’intera serie televisiva composta da 25 episodi. A impreziosire la confezione all’interno della sleeve troviamo le illustrazioni originali realizzate da Shichirō Kobayashi, le stesse presenti anche all’interno dell’anime e soprattutto delle sigle di apertura e chiusura (come dimenticare gli splendidi ritratti di “Waiting so Long”?). Il sensei Kobayashi, scomparso questo 25 agosto, è stato anche l’art director de “Il Castello di Cagliostro”, il celebre lungometaggio di Lupin The Third diretto da Hayao Miyazaki.
Il booklet di 40 pagine che accompagna la serie è stampato a colori su carta patinata, al suo interno troviamo brevissimi sinossi degli episodi, nonché i profili dei personaggi accompagnati da artwork e disegni preparatori, suddivise in membri dell’Armata dei Falchi e della Mano di Dio. A separare le schede, la cronologia degli eventi storici del mondo di Berserk coperti dalla trasposizione animata, dalla fondazione del Regno di Midland all’Eclissi. Alla fine, alcune altre illustrazioni dell’art director Kobayashi corredate da alcuni bozzetti realizzati con la tecnica del inchiaroscuro. Devo dire di aver apprezzato il modo in cui è stato realizzato il cofanetto, ma non avrei di certo disdegnato qualche contenuto esclusivo come interviste e approfondimenti che avrebbero impreziosito ulteriormente il booklet — magari anche un adesivo del marchio di Guts. Potete acquistarlo su Amazon seguendo questo link.
- Il booklet è un grande valore aggiunto
- Buona qualità audio e video
- Le nuove anticipazioni degli episodi
- Un adattamento italiano vecchio e un po’ lacunoso
- Rimane pur sempre un anime di 25 anni fa
Berserk (1997) - Blu-ray Box
L’irresistibile fascino di Berserk e degli anime anni ’90
Il cofanetto Blu-ray della serie TV di Berserk datata 1997 è un prodotto immancabile nella collezione di tutti coloro che amano l’opera nata dalla mente di Kentaro Miura, nonostante non sia riconosciuta dai fan come la migliore versione delle vicende della Squadra dei Falchi. Chi è rimasto affascinato dalla serie durante la sua prima trasmissione televisiva in Italia verrà sommerso dai ricordi, mentre i più giovani affascinati dal look degli anime anni ’90 lo troveranno un prodotto certamente datato, ma dall’innegabile valore. Consigliamo l’acquisto del box di Yamato Video ai fan per la cura con il quale il prodotto è stato confezionato, nonostante è innegabile che si sarebbe potuto impreziosire ulteriormente il suo valore con ulteriori contenuti.