ONINAKI, action RPG annunciato durante l’E3 2019 da SQUARE ENIX e sviluppato da Tokyo RPG Factory, è approdato la settimana scorsa sul Nintendo eShop, sul PlayStation Store e a sorpresa qualche ora dopo su Steam sottoforma di demo che copre all’incirca la prima ora di gioco, più un piccolo bonus di cui parleremo più avanti: quelle che seguono sono le nostre impressioni, avendolo provato sia su Nintendo Switch che su PC.
In ONINAKI impersoneremo Kagachi, un ragazzo arruolatosi nelle fila degli Watchers, un gruppo di guerrieri quasi “sacri” incaricati di assicurarsi che le leggi del mondo, basate sulla reincarnazione dell’anima, vengano rispettate. Per fare ciò, hanno l’abilità di spostarsi a piacimento fra il mondo dei viventi e quello degli spiriti, aiutando i fantasmi dei defunti a reincarnarsi serenamente, cosa che può essere impedita da faccende in sospeso o forti emozioni provate durante la morte, che possono persino portare uno spirito a perdersi e impazzire. La storia, per quel poco che si è potuto vedere, è piuttosto cupa e triste, trattando anche di temi “pesanti” come l’eutanasia e il suicidio, in forte contrasto con l’aspetto carino e quasi chibi con il quale sono stati realizzati i personaggi, e questo si riflette persino nelle ambientazioni di gioco, che usano una palette di colori poco satura oltre ad una quasi totale assenza di musica.
Questo titolo segna una forte rottura con i precedenti sotto quasi tutti i punti di vista, in primis il gameplay: invece di un JRPG tradizionale per cui la software house è conosciuta, questo è strettamente un Action RPG dove a fare da padroni sono i combattimenti in tempo reale con una moltitudine di combo a nostra disposizione. Durante tutta l’avventura la telecamera sarà bloccata con visuale isometrica sopra di noi, e sarà possibile solo impostarne la distanza, ma non l’inclinazione o la direzione, dandoci comunque ampio spazio per vedere tutto quello che ci circonda. Il mezzo principale attraverso il cui andremo a combattere sono i Daemon, spiriti dalla natura non chiara senza memoria o possibilità di reincarnarsi, ma abilissimi in combattimento e ognuno con un’arma e set di abilità uniche che potremo sbloccare andando avanti nel gioco, con uno skill tree di tutto rispetto.
In combattimento andremo spesso ad affrontare sostanziosi gruppi di nemici in ogni area in pieno stile Diablo, anche entrando nel mondo degli spiriti, ma all’inizio del gioco, quando per forza di cose sia Kagachi che i nostri due Daemon saranno di livello basso, ONINAKI è sembrato anche piuttosto ripetitivo, perché banalmente a parte far attaccare il nostro protagonista avevamo poco da fare. Le cose sono cambiate nella Battle Mode: nella demo è stata inserita questa sequenza di gioco che ci vedrà affrontare un’area di livello 20 con quattro Daemon, ognuno con armi intercambiabili e quattro abilità sbloccate (il massimo); a quel punto le battaglie, e specialmente le bossfight, saranno paragonabili a delle danze in cui dovremo sapientemente alternare i nostri spiriti combattenti per adattarci rapidamente alla situazione.
I giudizi tecnici completi arriveranno poi insieme alla recensione vera e propria, ma così ad una prima occhiata la resa grafica su Nintendo Switch non è male sia in modalità portatile che collegata alla TV, con un limitatore di 30 fotogrammi al secondo, che su PC viene alzato a 60 (nessun beneficio per chi ha monitor dal refresh rate alto, quindi) oltre a godere di texture decisamente più in alta risoluzione e un ottimo antialiasing; di contro, quest’ultima versione soffre di uno schema di controlli veramente poco intuitivo che mi ha costretto ad usare il pad dopo appena qualche minuto di gioco, problema ai tempi sollevato da critica e giocatori anche per I am Setsuna.
Insomma, ONINAKI sembra promettere bene pur andando a ricascare in certi problemi che anche i titoli precedenti sviluppati da Tokyo RPG Factory avevano: non ci resta che aspettare il 22 agosto, quando il gioco arriverà su Nintendo Switch, PlayStation 4 e PC; per vedere la demo in azione vi basterà seguire questo link per la live su Twitch in cui l’abbiamo giocata.