Durante l’ultima edizione del GameRome, l’evento italiano dedicato ai videogiochi, il rinomato sviluppatore giapponese Tomonobu Itagaki, creatore della serie DEAD OR ALIVE e risanatore del franchise Ninja Gaiden, ha annunciato la nascita di una nuova software house proprio qui in Italia, a Roma.
Come ospite del’evento, Itagaki si è detto interessato a mettere in gioco uno studio di produzione in Italia, con un budget così alto da poter competere con tutto il mondo, così da realizzare grandi giochi per PC, PlayStation 4 e Xbox One, oltre che per dispositivi mobile.
Al momento non sono stati diffusi ulteriori dettagli, ma ci rende piacevolmente fieri che una figura internazionale come Itagaki sia interessata a investire nel mercato europeo dei videogiochi ed in particolare nel nostro paese.
Cosa vi aspettate dal nuovo studio italiano di Itagaki?
Chi è Tomonobu Itagaki?
Tomonobu Itagaki è un autore di videogiochi giapponese. È stato il capo programmatore del Team Ninja, casa di sviluppo interna alla TECMO, fino al giugno 2008. Nell’ambiente dell’industria videoludica, Itagaki è rinomato per l’aver dato vita alla serie picchiaduro DEAD OR ALIVE e aver rilanciato la serie Ninja Gaiden, nonché per la sua controversa propensione al rilasciare commenti di carattere aspro su molti dei videogiochi programmati da software-house rivali.
Nato e cresciuto a Tokyo, Tomonobu Itagaki si diplomò alla Waseda University Senior High School nel marzo 1985. Succesivamente prese una laurea in legge nel 1992. Marito e padre, sua figlia è sempre stata fonte di ispirazione nei suoi progetit, come per Ninja Gaiden: Dragon Sword per Nintendo DS, oltre ad una partner insostituibile di gioco nelle lunghe sessioni di Halo.
Nel suo ufficio vi sono una serie di katane che suo padre ha fatto per lui, e ogni volta che ha ospiti tende a mostrarle tutte. Desidera ardentemente che le persone non riconoscano la sua pessima facci da poker nel gioco d’azzardo, per questo indossa sempre occhiali da sole, diventati ormai il suo marchio anche nelle community di videogiocatori.
Fonte: GameRome via Gamereactor