BANDAI NAMCO Games ci ha proposto in anteprima esclusiva l’accoppiata Xenoverse vs Zestiria lo scorso 23 ottobre 2014, a Milano, presso lo Hangar Bicocca. A seguito del quarto d’ora accademico (?) con buffet, Masahiro Kashino, emissario del team di developer DIMPS, ci illustra emozionato quali livelli di tamarraggine abbia potuto raggiungere Dragon Ball Xenoverse, fornendoci un gameplay dal vivo e insistendo su quanto figo sia il nostro eroe completamente personalizzabile (anche in termini di sesso), quando ci mostra il suo bel didietro nell’atto di posa.
Trunks ci invocherà come guerrieri della Pattuglia del Tempo nella città di Toki Toki, dove, affiancati da un Master a libera scelta che ci supporterà e ci insegnerà nuove skill, e avremo anche la possibilità di ingaggiare numerose lotte anche con i giocatori online. Il comparto grafico next-gen risulta davvero molto dettagliato, e ci restituisce le espressioni dei personaggi come se fossero usciti direttamente dalla serie animata (forse anche meglio).
Per l’occasione, sono stati creati da zero nuovi personaggi appositamente per Xenoverse, tra cui Towa, un oscuro scienziato proveniente dal mondo demoniaco, Mira, creatura artificiale che ambisce ad essere la più cazzuta di tutti, il Kai Supremo del Tempo e TokiToki, una potente forma di vita che padroneggia il tempo. Infine il nostro moe presentatore innalza glorioso la figure di Trunks, disponibile come bonus per la Collector’s Edition del titolo, in uscita nel nostro paese il prossimo 13 febbraio.
Sebbene il materiale visto e provato sia ancora poco, Dragon Ball Xenoverse sembra quasi confermare quello che la compagnia aveva accennato all’inizio del suo sviluppo: un ritorno alle origini. Sebbene per i neofiti il suo gameplay possa sembrare a prima vista molto simile a quello di Dragon Ball Z: Battle of Z, essendoci di mezzo DIMPS, stavolta, si può appunto affermare che il titolo ha in qualche modo ritrovato la sua combinazione vincente persa durante il cammino. Insomma, per dirlo in parole povere, non sarà proprio un ritorno alle origini, come i Budokai, ma più una via di mezzo, vale a dire come Budokai Tenkaichi.
Un plauso speciale va fatto anche al ritorno delle trasformazioni in-game, a nostro avviso punto di forza del titolo, in quanto è un elemento che riesce in pieno a esprimere lo spirito della serie, offrendo ai giocatori la possibilità di trasformarsi a proprio piacimento, invece che obbligarli a dover scegliere un personaggio già trasformato, come gli ultimi titoli hanno fatto, rendendo il tutto fin troppo triste, noioso e prevedibile.
Passa così la parola al carismatico Hideo Baba, che con ancora proiettato sullo schermo un’immagine di Xenoverse, inizia ad improvvisarne, scherzosamente, la presentazione. Pochi istanti dopo compare il logo di Tales of Zestiria, e viene proiettato un video, che ci introduce ai personaggi principali del gioco catalogandoli nei loro ruoli: Mikleo, di razza Seraph, l’amico di infanzia del protagonista; l’Anonimo con foglie all’occhiello: ovviamente il nostro protagonista Sorey che come Shaoran di Tsubasa è appassionato di storia antica e riesce a toccare e vedere persone appartenenti alla razza di Seraph; la Tsundere Regale: Alisha, una ragazza appartenente alla famiglia reale preoccupata per le sorti del mondo, che incontrerà Sorey in maniera casuale; Lailah che stringerà un patto con Sorey per compiere l’Armatization, ovvero la cazzuta final form di Sorey; infine, l’imbronciata loli Edna e il muscoloso e seminudo Zaveid (perché Free!! insegna).
Tuttavia, sappiamo bene come l’apparenza a queste categorie, ormai prese a modello in ogni gioco, nella saga di Tales of facciano realmente parte della superficie. Questi capolavori sono infatti incentrati sulla maturazione psicologica di ogni personaggio, che mai è banale: ecco perché riescono ad elevarsi e ad avere così tanto successo in Giappone (e piano piano anche qui in Italia).
Proprio gli appassionati di questa saga, durante le ormai consuete visite del director nel nostro paese, hanno spronato Hideo Baba a localizzare Tales of Hearts R per PS Vita, la cui uscita è prevista per il 14 novembre, con relativo bonus prenotazione. Tales of Zestiria, invece, verrà lanciato in Italia durante l’estate, in esclusiva su PlayStation 3.
Articolo a cura di Erio