In seguito all’annuncio giapponese di questa mattina, SEGA annuncia ufficialmente l’arrivo di Ryū Ga Gotoku 7: Hikari to Yami no Yukue (Yakuza 7: Whereabouts of Light and Darkness) in Occidente nel corso del 2020. La cosa che lascia più straniti è la scelta del titolo. Il gioco si chiamerà infatti Yakuza: Like a Dragon e, a quanto pare, utilizzerà un inedito stile minimalista per il logo del titolo. Per chi non lo sapesse, Like a Dragon è la traduzione letterale di Ryū Ga Gotoku, titolo giapponese di ciascuno dei giochi della serie.
Yakuza 7 uscirà in Giappone il prossimo 16 gennaio 2020 in esclusiva su PlayStation 4. Un trailer localizzato è disponibile di seguito, mentre seguendo questo link è possibile trovare il sito ufficiale del gioco. Tuttavia, nelle ultime ore sia il sito che il tweet contenente l’annuncio occidentale sono stati oscurati. Attendiamo nuovi sviluppi.
Curiosità: il medesimo titolo è stato già utilizzato in Occidente per la trasposizione cinematografica del primo gioco ad opera del regista Takashi Miike.
Yakuza: Like a Dragon – Trailer di annuncio
Yakuza 7 – La storia
1 gennaio 2001. Il boss della famiglia Arakawa del Clan Tojo, Masumi Arakawa, chiede al suo sottoposto Ichiban Kasuga, terza generazione i yakuza dei Tojo, di prendersi la colpa dei crimini del wakagashira Jo Sawashiro. Con una profonda devozione nei confronti della sua famiglia e del suo boss, Kasuga passa i successivi 18 anni in carcere e, nel 2019, viene finalmente rilasciato. Tuttavia, non trova nessuno ad aspettarlo il giorno del suo rilascio.
Senza nessuno ad accoglierlo all’uscita dal carcere, Kasuga decide di tornare nella sua città natale, Kamurocho. Tuttavia, il quartiere che si trova davanti non è più quello che ricordava. Grazie alla normativa della polizia nota come “Kamurocho 3K Operation”, il Clan Tojo è caduto. La polizia e l’Alleanza Omi del kansai hanno completamente occupato la città. E colui che ha creato questa nuova Kamurocho non è altri che lo stesso Masumi Arakawa.
“Come ha potuto il boss fare qualcosa del genere?!”
Con lo scopo di appurare la verità, Kasuga va a fare visita ad Arakawa, trovando sul suo cammino ostacoli come i membri dell’Omi e il suo ex superiore Sawashiro. Tuttavia, diciotto anni dopo, il boss che amava come un padre non lo accoglierà con un soriso, bensì con il freddo abbraccio di una pistola.
“Mi dispiace, Ichi… è necessario che tu muoia.”
Il colpo di pistola risuona nella stanza e la vista di Kasuga si annebbia. Vagando tra la vita e la morte, Kasuga riprende conoscenza, ritrovandosi tuttavia in una discarica popolata da senzatetto.
“Dove mi trovo?” — Alla sua domanda risponde un vagabondo: “Ijincho… Isezaki Ijincho. Questa è Yokohama. Capito? Yokohama.”
Fonte: SEGA via Gematsu