Ci sono tanti giochi che, per un motivo o per un altro, rimangono bloccati nel loro luogo di origine per tanto, troppo tempo. Fortunatamente oggi, a distanza di quasi trent’anni dal rilascio della versione originale, anche noi giocatori occidentali potremo finalmente mettere le mani su LIVE A LIVE, particolarissimo JRPG di SQUARE ENIX che per l’occasione ha subito un completo restyling. Sviluppato in collaborazione con historia, questo vero e proprio remake ci permetterà di giocare al classico del 1994 in una nuova veste grafica che sfrutta il motore HD-2D che è ormai diventato un sinonimo di qualità per la software house. Il titolo vede la presenza di sette protagonisti differenti che vivono in altrettante epoche diverse, e ogni storia sarà caratterizzata da alcune meccaniche uniche che rendono l’esperienza di gioco ancora più variegata e interessante.
Ma sarà riuscita la software house a rendere giustizia a quello che fino ad oggi era un capolavoro rimasto esclusivo per il Giappone? Scopritelo nella nostra recensione di LIVE A LIVE!
- Titolo: LIVE A LIVE
- Piattaforma: Nintendo Switch
- Versione analizzata: Nintendo Switch (EU)
- Genere: JRPG
- Giocatori: 1
- Publisher: Nintendo
- Sviluppatore: SQUARE ENIX, historia
- Lingua: Italiano (testi), Giapponese e Inglese (doppiaggio)
- Data di uscita: 22 luglio 2022
- Disponibilità: retail, digital delivery
- DLC: nessuno
- Note: si tratta di un remake dell’omonimo JRPG classico per SNES del 1994 mai rilasciato al di fuori del Giappone
Abbiamo recensito LIVE A LIVE con un codice Nintendo Switch fornitoci gratuitamente da Nintendo.
Passato, presente e futuro sono intrecciati indissolubilmente. Nella preistoria il giovane Pogo dovrà salvare la sua amata da un destino nefasto. Nella Cina Imperiale un anziano Shifu è alla ricerca di coloro che manterranno le tradizioni della sua scuola di arti marziali. Durante il Tramonto del Giappone Edo lo shinobi Oboromaru dovrà salvare una figura che sarà fondamentale per il futuro della sua nazione. Nel Selvaggio West il cowoby vagabondo Sundown the Kid si ritroverà a salvare un villaggio dai soprusi di una banda di malviventi. Nel presente il guerriero Masaru Takahara è alla ricerca di sfidanti per diventare il miglior lottatore del mondo. Durante il Futuro Prossimo un ragazzo dai poteri paranormali, Akira, si troverà nel mezzo di una cospirazione pericolosissima. E nel Futuro Distante il piccolo robot Cubo dovrà imparare le emozioni degli esseri umani per poter sopravvivere.
Inconsapevolmente le vite di queste sette persone provenienti da epoche diverse saranno legate da un fato comune, che le porterà ad affrontare un pericolo che si ripresenta ormai da secoli.
Sette personaggi in cerca di…
Dal punto di vista del gameplay LIVE A LIVE è davvero sfaccettato. Pur essendo un JRPG che mantiene un sistema di combattimento pressoché identico per tutti i protagonisti, ogni trama che vivremo sarà caratterizzata da degli elementi unici che rimandano a diversi generi videoludici e che si sposano alla perfezione con il resto del gioco. Ad esempio affrontando la storia di Oboromaru avremo l’opportunità di evitare completamente gli scontri e affrontare un approccio più stealth verso i nemici, nei panni di Pogo potremo ottenere materiali con cui creare nuovi oggetti, con Masaru avremo la possibilità di apprendere le tecniche avversarie dopo averle viste usare in battaglia e con Cubo ci troveremo di fronte ad un’avventura più incentrata sulla trama e meno sul gameplay vero e proprio in quanto non saranno presenti nemici.
Il sistema di combattimento è uno dei fiori all’occhiello di questo titolo, e ci mostra come un gameplay solido e ben strutturato riesce a rimanere tale anche con trenta anni sonanti sulle spalle. La software house infatti non ha introdotto alcuna vera e propria novità nel corso delle battaglie, se non alcune migliorie alla quality of life che renderanno alcuni elementi del combattimento visibilmente più immediati al giocatore. Nel corso degli scontri i personaggi potranno muoversi liberamente in una scacchiera in modo da poter sfruttare al meglio i propri attacchi ed eliminare facilmente gli avversari mantenendo una certa distanza per schivare i loro colpi. Le tecniche a nostra disposizione hanno un attributo differente in base all’arma e all’elemento utilizzato, e sfruttando le debolezze dei nemici potremo riuscire a sconfiggerli in men che non si dica.
Le battaglie saranno in tempo reale grazie ad un sistema di Active Time Battle che continuerà a caricarsi anche durante il movimento. Ciò vuol dire che dovremo prestare parecchia attenzione a ciò che ci succede attorno, se la ATB di un nemico si carica mentre ci muoviamo infatti esso avrà la priorità su di noi e potrà colpirci. Il fatto che i combattimenti siano dinamici però ci permetterà anche di compiere azioni utili per difenderci, come ad esempio spostarci dall’area ad effetto di un nemico per costringerlo a muoversi piuttosto che attaccare o di bloccare il caricamento di uno dei suoi attacchi sfruttando le nostre mosse. Sia i protagonisti che gli avversari inoltre disporranno di alcune tecniche di reazione, un vero e proprio contrattacco che può essere sia difensivo che offensivo e che partirà in automatico venendo colpiti rispettando determinate condizioni che variano a seconda della tipologia di reazione.
Nonostante alcuni capitoli siano più lineari di altri, LIVE A LIVE è ricco di contenuti opzionali che potremo affrontare per ottenere utilissime ricompense come pezzi di equipaggiamento o oggetti da usare in battaglia. In alcuni degli scenari infatti sarà possibile incontrare potentissimi boss opzionali mentre nell’ultima parte della storia saranno presenti ben sette dungeon legati a ognuno dei protagonisti. Al loro interno non solo potremo affrontare delle sfide uniche, che metteranno alla prova sia le nostre abilità deduttive che quelle di combattimento, ma grazie ad essi sarà possibile ottenere le armi migliori di tutto il gioco.
Born to be A LIVE
Dal punto di vista tecnico LIVE A LIVE è davvero ben confezionato. La scelta del motore grafico in HD-2D di SQUARE ENIX è davvero vincente, in quanto il gioco riesce a incapsulare al suo interno tutto il fascino della sua controparte originale pur risultando visivamente moderno e animato alla perfezione. Esteticamente si tratta di un prodotto davvero eccellente, soprattutto se si pensa a come siano ben delineate graficamente le differenze tra le tante epoche storiche presenti nel gioco. Tra le peculiarità del titolo inoltre troviamo la collaborazione di alcuni celebri mangaka degli anni ’90 che si sono occupati della realizzazione del design dei protagonisti principali. Tra essi troviamo ad esempio Gosho Aoyama, autore di Detective Conan, e Ryoji Minagawa, celebre per opere come Spriggan.
Anche il comparto sonoro è davvero curato alla perfezione. Il remake offrirà ai giocatori una colonna sonora completamente riarrangiata grazie al magistrale lavoro di Yoko Shimomura, già a capo dell’originale, che è riuscita a modernizzare alla perfezione le iconiche tracce a 16 bit dell’epoca SNES. Per celebrare questa nuova versione del gioco inoltre è stato registrata una versione vocale del brano “Go! Go! Steel Titan!” a cura di Hironobu Kageyama, la cui voce ricorderemo per l’iconica sigla originale di Dragon Ball Z. Ma non è finita qui, a differenza dell’originale infatti è stato implementato il doppiaggio, che vede tra i seiyuu giapponesi alcuni nomi celebri come Tomakazu Seki, celebre per ruoli come Domon Kasshu in G Gundam, e di Tomokazu Sugita, che ha lavorato a tante opere tra cui Persona 5 nei panni di Yusuke.
Narrativamente LIVE A LIVE è tanto semplice quanto ben strutturato. Le storie dei sette protagonisti principali sono scritte in maniera eccellente, seppur a volte alcuni di essi avranno a disposizione davvero poco spazio all’interno del gioco. Ovviamente bisogna sempre contestualizzare il fatto che si tratta di un gioco realizzato nel 1994 e che la trama non è stata intaccata all’interno del remake, ragion per cui alcuni riferimenti potranno sembrare forse un po’ antiquati ai giocatori più giovani e alcuni dettagli narrativi potrebbero essere visti come cliché se analizzati con la mente del 2022. Una volta che completeremo le sette storie principali ne andremo a sbloccare un’ottava ambientata nel Medioevo che, quando concluderemo, darà via al nono e ultimo arco narrativo del gioco in cui potremo scoprire il filo conduttore che lega le vicende di tutti i protagonisti. Si tratta di un espediente interessante, anche se dovremo far attenzione all’aumento della curva di difficoltà in quest’ultima porzione dell’avventura.
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A chi consigliamo LIVE A LIVE?
Se da una parte LIVE A LIVE farà gola a tutti quei giocatori nostalgici dei JRPG degli anni ’90, dall’altra ci troviamo di fronte a un’opera che non ha nulla da invidiare alle sue controparti moderne. Il fatto che si tratti di un’esperienza di gioco meno duratura rispetto ad altri JRPG lo rende adatto anche a chi non ha tante ore da spendere con la propria console. Inoltre il titolo è davvero perfetto per Nintendo Switch, dato che il suo comparto tecnico funziona egregiamente in modalità portatile.
- Un remake tecnicamente impeccabile e perfetto per Switch
- Gameplay molto divertente e differente in base al personaggio scelto
- Sette protagonisti dalla trama unica e tanti colpi di scena…
- …Ma ad alcuni di essi è stato riservato poco spazio
- L’aumento della curva di difficoltà sul finale potrebbe scoraggiare
- Alcune citazioni potrebbero risultare un po’ datate
LIVE A LIVE
La rinascita di un capolavoro
Per uno come me cresciuto a pane e JRPG l’arrivo di un remake di LIVE A LIVE è stata una vera e propria manna dal cielo. Abbiamo dovuto attendere 28 anni perché il titolo SQUARE ENIX venisse rilasciato al di fuori dal Giappone in maniera ufficiale, ed essendo un titolo che mi ha sempre intrigato, ma che non ho mai avuto modo di giocare fino ad oggi, non potevo che immergermici completamente. Uno degli aspetti più positivi di questo remake è che, nonostante non sia stato praticamente modificato a livello di gameplay, possiede un sistema di gioco che ancora oggi funziona alla perfezione e che lo rende fin da subito un classico senza tempo. La scelta del motore grafico in HD-2D inoltre è perfetta e riesce a omaggiare alla perfezione l’originale pur dandogli quel tocco di modernità che era necessario dopo tutti questi anni. Si tratta di un titolo facilmente digeribile anche da chi non ha centinaia di ore per stare dietro ad un singolo gioco, dato che riusciremo a finirlo in 25, massimo 30 ore se proprio vogliamo scoprire tutti i suoi segreti. E se ad oggi le trame potrebbero risultare forse un po’ semplici, riusciranno sempre a strapparci almeno un sorriso. In definitiva LIVE A LIVE è una piccola gemma che torna a splendere grazie ad un remake perfetto per Nintendo Switch, che riuscirà a compiacere sia i nostalgici che i nuovi giocatori.