Drakengard 3 è il terzo gioco della serie, ma cronologicamente è il primo capitolo della storia nell’universo di Drakengard. Taro Yoko, creative director di Drakengard 3, creò il primo titolo della saga per PlayStation 2 tenendo presente che sarebbe stato un gioco a sé stante.
« Quando creai il primo Drakengard mi fu detto che non ci sarebbero stati sequel. Ho creato quindi diversi finali senza pensarci troppo. Immagino siate a conoscenza dei disastri accaduti dopo questo. »
Le storyline di Drakengard si intersecano con altri giochi come Nier e danno origine a un finale per Drakengard e Drakengard 2 che riprende da un finale alternativo.
È stato chiesto chiesta a Yoko qualche informazione che riguardi Zero e sul perchè lei voglia uccidere le sue sorelle in Drakengard 3.
« Ho pensato che sarebbe stato interessante per il gioco avere una protagonista che lavora in un bordello. Personaggi così sensuali raramente appaiono in altri videogame, così ho scelto di adottare questa caratteristica per la serie di Drakengard. »
La serie di Drakengard non ha mai rinunciato a certi argomenti controversi come, per esempio, l’incesto nel primo titolo, argomento censurato nella versione occidentale.
« In Drakengard avevamo un personaggio che accompagnava il protagonista durante l’avventura, così abbiamo deciso di adottare lo stesso sistema pure in Drakengard 3 » parla Yoko di Octa e Dito, 2 personaggi presenti nell’avventura. « In termini di ruolo, loro ricoprono quello del personaggio rumoroso e inutile che dice sempre frasi a caso. »
Gli altri personaggi potrebbero essere di aiuto a Zero in battaglia, ma anche loro hanno problemi personali come, ad esempio, Dito per la sua sete di violenza e Octa per la lussuria. Sembra che Taro Yoko sia portato a scrivere storie oscure, per questo gli è stato chiesto come riesce a crearle e a far si che i fan ci si appassionino.
« La risposta è semplice, non sto facendo nulla di speciale. Ci sono molti tipi di persone al mondo quindi non importa quale tipo di storia noi creiamo, perché sono convinto che ciò sarà apprezzato solo da un certo numero di giocatori. D’altro canto sono sicuro che molti giocatori non capiranno la relazione tra le varie storie. »
Fonte: Siliconera