NieR Replicant: ecco perché non sarà solo un remake

NieR Replicant: ecco perché non sarà solo un remake

NieR Replicant, annunciato durante i festeggiamenti per il decimo anniversario di NieR, è stato inizialmente proposto come un remaster dell’originale uscito solo in Giappone su Xbox 360 e PlayStation 3, ma a quanto pare gli sviluppatori non sono contenti di considerarlo come un semplice lavoro di modernizzazione, pensando invece ad una versione aggiornata ed espansa oltre che restaurata.

Nel corso di un’intervista a Famitsu, alcune figure chiave dello staff che sta lavorando al titolo hanno riportato alcuni interessanti retroscena sullo sviluppo e che vi riportiamo in forma riassunta qui sotto.

  • Man mano che si lavorava al progetto, vista la mole di cambiamenti gli sviluppatori hanno incominciato a sentire NieR Replicant come qualcosa di più di una remaster.
  • A livello di inquadrature e cutscene si ritroveranno le stesse scene del gioco originale, ma con qualche revisione sparsa.
  • La software house sta lavorando per inserire tante aggiunte completamente nuove.
  • Il gioco originale era piuttosto grezzo in alcuni punti, e forse quello era anche uno delle sue unicità. Detto questo, lo scopo di PlatinumGames e Toylogic è quello di realizzare un combat system ed un gameplay in generale che faccia sentire a proprio agio i giocatori di NieR: Automata.
  • Le performance vocali dei doppiatori Yui Ishikawa e Natsuki Hanae dovrebbero essere uno dei punti di forza del progetto.

Il director Yoko Taro ha inoltre menzionato che le parti action del titolo saranno supervisionate attentamente da Takahisa Taura, conosciuto per l’eccellente Astral Chain.

NieR Replicant ver.1.22474487139 è attualmente in sviluppo per PC via Steam, PlayStation 4 e Xbox One senza ancora una data di rilascio precisa.

Fonte: Famitsu via Siliconera

Ossessionato da Le Bizzarre Avventure di JoJo e METAL GEAR, pensa che TRIGGER abbia salvato gli anime. Darebbe tutto pur di vedere un nuovo Trauma Center e il finale di Berserk; generalmente ti vuole bene, finché non gli parli di microtransazioni.

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