Proprio questa mattina BANDAI NAMCO Entertainment ha graziato tutti i possessori di un account nipponico di PlayStation 4 rilasciando sullo store una piccola versione di prova di ONE PIECE: Burning Blood, il nuovo titolo videoludico dedicato alla serie creata da Eiichirō Oda che vede come protagonisti l’ormai stra-famosissimo pirata Monkey D. Rufy e la sua variegata ciurma.
A differenza di svariati suoi predecessori, Burning Blood torna sul fertile campo dei fighting game, là dove la serie ha fatto da padrone solo con i vari Grand Battle, il quale predilige una grafica dei personaggi in versione Super Deformed, fallendo poi miseramente con il discutibile Fighting for One Piece, che al contrario offriva personaggi realizzati in modo più simile alla serie da cui è tratto, ma con una giocabilità pari a quella di E.T. per Atari. C’è intanto da fare i complimenti alla compagnia per aver provato in questi ultimi anni a rilasciare qualcosa di nuovo riguardo la serie, che non sia un altro capitolo della serie “Pirate Warriors”, ma che abbia voluto addentrarsi in altri ambiti e magari provare ad avere fortuna come con One Piece: Unlimited World.
Essendo solo una versione di prova, ovviamente, non ci si può aspettare di effettuare al suo interno grandissime cose e infatti tutto quello che sarà possibile provare sarà un combattimento standard, oppure una sfida in multiplayer locale in caso abbiamo ospiti a casa o si decida di invitare un amico. Vi ricordiamo che è comunque considerabile “invito” anche in caso si usi del cloroformio. Le battaglie che affronteremo all’interno del titolo avverranno in apposite arene delineate e quale stage migliore per testare il titolo se non il colosseo di Dressrosa?
Dopo aver assistito ai vari filmati introduttivi di ciascun personaggio, che a volte potrebbero dar vita a esilaranti siparietti, il combattimento può finalmente avere inizio. Le sfide avverranno in modalità tre contro tre in tag team, vale a dire che avremo a disposizione tre personaggi, ma sul campo ce ne sarà solo uno che potrà lottare liberamente ed essere cambiato non appena lo vorremo. Sebbene ci sia un limite di tempo per poter combattere liberamente, i personaggi non è che collaborino proprio per il meglio, e infatti quei quattro combattenti in croce offerti dalla demo, Rufy, Ace, Franky, e Kuzan (Aokiji) sono abbastanza lenti nei movimenti e, sinceramente, dubito che questo difetto si limiti solo a questi quattro, ma sarà un po’ un discorso generale per tutti i titolari del roster. Se ci troveremo lontani dal nostro avversario sarà una vera e propria agonia raggiungerlo… fatta eccezione per Ace.
I comandi di gioco sono dei più basilari: avremo attacco debole, attacco forte, parata e salto affidati ai classici tasti quadrato, triangolo, cerchio e X, mentre con gli altri ci sarà possibile cambiare i personaggi della nostra squadra o sostituirli in mezzo agli attacchi per creare vere e proprie combinazioni tra due personaggi, ma anche la possibilità, tramite il tasto L1 premuto insieme a uno dei tasti frontali, di effettuare una delle classiche mosse speciali; una volta riempita l’apposita barra situata in basso sulla nostra porzione di schermo, inoltre, potremo sfruttare la Burst Mode. Attivandola premendo R3, in modalità Burst la grafica diverrà lievemente più ombreggiata ed il nostro personaggio riceverà un boost momentaneo che lo renderà più potente o, nel caso di Rufy, gli consentirà di utilizzare il Gear 4th, ma non è finita qui; in Burst Mode, premendo nuovamente R3, potremo utilizzare anche una tecnica finale che azzererà immediatamente l’energia della barra. Queste mosse saranno estremamente potenti e, a seconda di quando decideremo di effettuarle, il filmato della suddetta tecnica che si avvierà ogni volta cambierà leggermente e, in alcuni casi, questo cambiamento comporterà un ulteriore attacco. Non possono di certo mancare gli attacchi spezza-guardia, utilissimi in caso uno dei nemici, e non sarà raro, non farà altro che pararsi per gran parte del tempo del match.
Le combinazioni di attacchi che sarà possibile effettuare non saranno tante né particolari, niente di difficile da usare o di complicato da apprendere e, proprio per dirla tutta, premendo semplicemente l’attacco debole a ripetizione non solo scateneremo combo in automatico, ma concluderemo anche con una delle mosse speciali di cui tale personaggio è dotato, come accadeva anche in JoJo’s Bizarre Adventure: All-Star Battle e altri titoli di BANDAI NAMCO.
Terminando la barra dell’energia di un personaggio con una mossa speciale, ci sarà possibile spedire il suddetto nemico dritto in tribuna dove, a seconda dell’attacco subito, farà più o meno danni al paesaggio circostante… poi, però, tornerà tutto magicamente a posto. Insomma, una funzionalità carina che poteva esser approfondita lasciando l’arena in cui ci troviamo con i danni che le abbiamo causato in quel preciso scontro, invece che farla tornare integra in pochi istanti, come spesso e volentieri accade in questa tipologia di titoli. Ma vabè, accontentiamoci.
In conclusione
Che dire… sebbene questa demo metta in mostra veramente pochissimo del gioco originale, giusto per provare uno scontro a caso, senza porzioni di storia che sarebbero state utili per ammirare la narrazione offerta dalla versione completa e cose simili, devo ammettere che ONE PIECE: Burning Blood riesce, seppur a tratti risulti davvero lento, a divertire e tenere incollati i fan della serie allo schermo. Parlo di fan della serie perché, così come molti altri titoli su licenza, sfortunatamente anche questo si rivelerà essere un picchiaduro tutto tranne che competitivo, qualcosa dalla giusta semplicità che possa essere goduto al meglio da qualsiasi fan, più o meno abile con i videogiochi. Tutto sommato, però, Burning Blood mi ha abbastanza divertito e convinto, quindi credo che una possibilità potrei anche dargliela volentieri… dopo tutto, almeno è qualcosa di diverso dai soliti Pirate Warriors.