Era il lontano 2011 quando in Europa arrivò DRAGON QUEST MONSTERS: Joker 2, e quella segnò per lungo tempo l’ultima volta che un titolo dedicato allo spin-off arrivasse nel vecchio continente, almeno fino ad oggi. Infatti, seppur sia il settimo in linea d’uscita in Giappone, DRAGON QUEST MONSTERS: Il Principe Oscuro è solo il secondo titolo che vediamo arrivare anche qui da noi in Occidente, disponibile come sola esclusiva Nintendo Switch.
Scoprite quindi con noi se aspettare più di dodici anni per un altro capitolo di questo spin-off ne sia valsa davvero la pena in questa approfondita recensione. Buona lettura!
- Titolo: DRAGON QUEST MONSTERS: Il Principe Oscuro
- Piattaforma: Nintendo Switch
- Versione analizzata: Nintendo Switch (EU)
- Genere: RPG
- Giocatori: 1 (1-8 online)
- Publisher: SQUARE ENIX
- Sviluppatore: SQUARE ENIX
- Lingua: Italiano (testi), Giapponese (doppiaggio)
- Data di uscita: 1 dicembre 2023
- Disponibilità: retail, digital delivery
- DLC: per il gioco sono disponibili una serie di contenuti che ci permetteranno di ottenere oggetti extra, reclutare Mostri precedentemente incontrati e persino affrontare delle segrete generate in modo randomico
- Note: per celebrare il milione di copie vendute è stato reso disponibile il DLC gratuito “Vassoio Multicarni”
Abbiamo recensito DRAGON QUEST MONSTERS: Il Principe Oscuro con una copia fisica Nintendo Switch fornitaci gratuitamente da SQUARE ENIX tramite PLAION.
Conosciuto come l’Ammazzauomini o il Signore dei Mostri, Psaro è ricordato soprattutto dai fan di lunga data per essere l’antagonista principale di DRAGON QUEST IV. In DRAGON QUEST MONSTERS: Il Principer Oscuro ci viene però mostrata una sua versione “inedita”, uno Psaro ancora giovane e in lotta continua tra la sua parte demoniaca e la sua parta più umana. Il titolo infatti segue il viaggio di Psaro, un principe metà umano e metà mostro, che dopo aver sfidato suo padre, il crudele re e sovrano di Nadiria, Randolfo il Tiranno, viene punito diventando incapace di causare danni a qualsiasi mostro venendo oltretutto esiliato a Terrestria. Deciso a vendicarsi, Psaro giura di spezzare la maledizione, tornare a Nadiria e usurpare il trono a Randolfo…
La nascita di un antieroe
Rifugiatosi così nel villaggio umano di Rosehill, Psaro trova una scappatoia alla sua maledizione grazie all’arte del combattimento tra mostri, incontrando durante il suo viaggio un elfo fuggitivo, che lui stesso battezzerà con il nome di Rose, e che gli permetterà di entrare a Nadiria attraverso la sua magia elfica. La trama del gioco funge sia da prequel che da storia secondaria agli eventi di DRAGON QUEST IV, con le trame dei due giochi che in alcuni punti si sovrappongono. La storia principale del titolo può essere finita in circa 40 ore, ma ne serviranno almeno il doppio per collezionare e sbloccare ogni singolo mostro presente, contando anche tante ore dedicate al solo farming di esperienza per i nostri mostri.
Nel corso dell’avventura le stagioni cambieranno in modo ciclico regolarmente attraverso primavera, estate, autunno e inverno, portando non solo cambiamenti per quanto riguarda il paesaggio, ma offrendo anche nuove aree esplorabili all’interno della mappa (come laghi che ghiacciandosi permetteranno di raggiungere l’altra sponda) e diversi mostri specifici per quella stagione o meteo, con alcune creature che appaiono ad esempio solo mentre piove. Numericamente parlando il titolo offre centinaia di mostri, divisi per taglia e grado. Ogni mostro possiederà delle particolari capacità e tecniche racchiuse all’interno di un albero delle abilità, dove salendo di livello potremo sbloccare punti talento per potenziarle e sbloccarne delle nuove. Queste abilità e capacità varieranno anche in base alla taglia del mostro, che può essere normale (ovvero piccola) o gigante. Nel caso di quest’ultima il mostro occuperà però due spazi su quattro all’interno del nostro party, con la possibilità di compiere più di un’azione per turno.
Ogni creatura, sempre ben visibile sulla mappa, è dotato di un parametro d’attacco, di difesa, di agilità e di saggezza (ovvero potere magico), caratterizzato da una a cinque stelle per indicarne la potenza. I mostri vengono anche suddivisi per grado, nove in tutto, dove in base al grado appartenente saranno più o meno forti (ad esempio un mostro di grado B sarà più forte di un mostro appartenente al grado G). Infine, i mostri saranno anche associati a una specifica categoria di base, come quella Slime o Draghi, e potremo visualizzare quante creature di quella specifica categoria si trovano nella zona che stiamo esplorando.
Gotta Catch’Em All
Per catturare i mostri dovremo scontrarci con loro in battaglia e, in base alla potenza del nostro party, potremo avere più o meno successo nel reclutamento. Provando infatti a reclutarli daremo via ad una prova di forza, dove un contatore ci mostrerà il nostro rateo di successo da 0 a 100%. Potremo provare a catturarli tutte le volte che vorremo, ma più proveremo e più il rateo di successo diminuirà, rischiando anche di far infuriare il mostro e perdere così l’occasione. Per aumentare le speranze potremo indebolire prima il mostro attaccandolo oppure donargli del cibo aumentando ad esempio del 2 o del 5% il successo di reclutamento. In alcuni rari casi i mostri potranno decidere di unirsi volontariamente alla nostra rosa, interagendo con noi dopo averli sconfitti.
Avanzando con la storia il potere di Psaro aumenterà lentamente in ogni cerchio di Nadiria, accrescendo così le possibilità di catturare più facilmente nuovi mostri. Se supereremo il limite di mostri da poter portare con noi in quel momento, la creatura catturata verrà inviata automaticamente al deposito e potrà essere spostata nella rosa in qualsiasi momento consultando il recinto dei mostri. I mostri nel deposito però non verranno trascurati e, come i mostri nella rosa principale e di riserva, guadagneranno piccole quantità d’esperienza ad ogni combattimento, in questo modo potranno salire di livello anche se non li utilizzeremo direttamente. Non tutti i mostri saranno però reclutabili, infatti alcuni potranno essere ottenuti solo tramite sintesi o uova. Quest’ultime saranno ottenibili esplorando la mappa e una volta che ci avremo interagito potremo scoprire la rarità del mostro e se appartenente o meno ai mostri che si trovano solitamente in zona. A differenza dei mostri però normalmente reclutati, i mostri trovati nelle uova saranno sempre di livello uno.
La sintesi invece è il miglior modo per ottenere mostri altrimenti non disponibili nei cerchi che visiteremo. Ogni volta che procederemo con questa meccanica sacrificheremo i “genitori”, ma ne otterremo in cambio uno decisamente più potente avendo ereditato i talenti dei mostri precedenti, così come metà dei punti talento. Portare ad esempio al 100% un ramo dei talenti del mostro genitore, permetterà alla nuova creatura di ereditare la sua versione superiore oltre che nuovi talenti innati. Inoltre i mostri sacrificati non verranno rimossi dalla “Mostropedia”, risultando comunque posseduti e permettendovi così di completare la vostra raccolta al 100%. Prima di sintetizzare due creature potremo scegliere a quale mostro dar vita da una breve lista presente, visualizzando in alcuni casi esseri di grado superiore o circondati da una piccola cornice d’oro. In questo caso significa che avremo la possibilità di dar vita a una particolare sintesi più potente del normale e che, nel caso andasse a buon fine, donerà anche talenti innati unici e saranno riconoscibili da una piccola stella viola sull’immagine del mostro.
Il combattimento tra mostri sarà molto semplice e intuitivo, presentando caratteristiche molto comuni ai classici RPG a turni. Ad ogni turno potremo decidere se combattere lasciando che siano i mostri a decidere in modo indipendente che abilità o attacchi usare, se dare loro ordini specifici, se provare a reclutare uno degli avversari, se modificare la tattica di una delle nostre creature e incentrarlo ad esempio sulla cura del party, se utilizzare un oggetto tramite Psaro, se modificare la rosa del gruppo (scambiando i quattro mostri della rosa principale con uno dei quattro mostri della rosa di riserva) o se scappare dal combattimento in corso. Volendo si potrà anche velocizzare lo scontro o renderlo automatico, così da rendere meno tediose le fasi di farming. In caso di sconfitta Psaro tornerà all’hub principale di gioco, con tutti i mostri curati e la perdita di metà del denaro in nostro possesso. Per evitare di perdere denaro potremo depositarlo nella banca di gioco e prelevarlo solo quando necessario. Se invece volessimo ripristinare la salute dei membri del party potremo dormire gratuitamente in una delle tante locande sparse per le mappe di gioco, data anche la possibilità di viaggiare velocemente da un punto all’altro.
I Cerchi di Nadiria
Tecnicamente parlando DRAGON QUEST MONSTERS: Il Principe Oscuro soffre di una situazione piuttosto altalenante, con ambientazioni meravigliose che lasceranno il giocatore stupito, a cali di frame davvero pesanti (come quando ci sarà un cambio di stagione) che porterà rallentamenti talmente tanto consistenti da sentirli anche sulle tracce audio. Il gioco non è nitido come ci si aspetterebbe, presentando più di qualche sfocatura in diverse occasioni, ma ci si fa velocemente l’abitudine.
Riguardo le tracce musicali non c’è molto da dire, sanno come trascinare il giocatore all’interno dei vari cerchi di Nadiria, e gli effetti sonori durante le battaglie o l’esplorazione riporterà molti giocatori ai tempi del vecchio Nintendo DS.
Viaggia in un mondo fantastico in cerca di vendetta in DRAGON QUEST MONSTERS: Il Principe oscuro. Psaro è stato colpito da una maledizione e non può fare del male a nessun mostro. Ora dovrà diventare un domamostri e creare un esercito di belve per la battaglia. Nella sua ricerca di mostri di altissimo livello, Psaro attraverserà le mutevoli stagioni di Nadiria e i suoi luoghi unici, nei quali scorrono fiumi di lava, giacciono antiche rovine e si ergono maestose torri di dolci. Nel corso dell’avventura Psaro salverà Rosa, un’Elfa gentile e generosa che lo aiuterà a trovare creature sempre più forti. Per riuscire nel suo intento Psaro dovrà imparare a padroneggiare la sintesi, che consiste nel combinare tra loro due mostri per ottenere un essere ancora più potente. Ogni nuova creazione avvicinerà sempre di più Psaro al suo obiettivo finale: diventare il Signore della Mostruosità!
A chi consigliamo DRAGON QUEST MONSTERS: Il Principe Oscuro?
DRAGON QUEST MONSTERS: Il Principe Oscuro è consigliato a tutti gli appassionati del franchise che vogliono slegarsi dalla classica modalità di gioco per sperimentare il titolo in una salsa diversa. Consigliato soprattutto a chi è sempre stato affascinato dal personaggio di Psaro, sfruttando l’occasione per scoprire tutto ciò che può celare il suo passato. Consigliato anche a chi non ha mai giocato prima un titolo DRAGON QUEST o DRAGON QUEST MONSTERS, in quanto il titolo è ricco di spiegazioni su ciò che concerne questo universo, raccontando anche una storia parallela e prequel a DRAGON QUEST IV.
- Trama intrigante e facile da seguire
- La possibilità di catturare i mostri iconici del franchise è come sempre impagabile
- Gameplay semplice e veloce, indirizzato a tutti i giocatori…
- …Ma la meccanica di gioco può risultare monotona dopo diverse ore
- Spesso sarà richiesto fermarsi a potenziare necessariamente il party per avanzare
- Tecnicamente molto limitato
DRAGON QUEST MONSTERS: Il Principe Oscuro
Il trionfo del Principe Oscuro
DRAGON QUEST MONSTERS: Il Principe Oscuro porta in atto una meccanica di gameplay che i più affezionati ai classici RPG a turno e Pokémon conoscono fin troppo bene, sapendo anche quale effetto “dopaminico” possono avere sul giocatore. La trama messa in atto porta il giocatore a scoprire uno dei retroscena più interessanti sugli antagonisti principali di DRAGON QUEST IV, mostrando anche un suo lato decisamente più umano. Il gameplay riesce alla perfezione, come la ricerca di tutti i mostri dell’elenco e la loro sintesi per scoprire le combinazioni più potenti disponibili. Il tallone d’Achille dell’intera opera è però il suo comparto tecnico, caratterizzato da pesanti cali di frame e diverse sezioni poco nitide dei mostri e del protagonista. Un titolo decisamente da recuperare, soprattutto se riuscirete a passare sopra i vari difetti visivi, scoprendo così una trama semplice ma ricca di colpi di scena, in particolare per i più affezionati al franchise.