Edito da Planet Manga, è arrivato finalmente sul mercato italiano una piccola perla fantasy. Sto parlando di Bugle Call, un grandioso fantasy war che parla di sogni, speranze e dedizione. Senza farsi mancare ovviamente un pizzico di action per tenere alta l’attenzione. Una storia semplice, lineare, senza troppe pretese, un cast di personaggi riconoscibili e ben caratterizzati in un mondo fantasy che richiama il mondo latino e il medioevo occidentale, soprattutto le narrative e l’estetica legato al mondo della Chiesa.
La sceneggiatura, fresca e per niente scontata, è gestita da Mozuku Sora, mentre i disegni sono realizzati da Higoro Toumori. Entrambi autori sconosciuti al nostro mercato (è la loro prima opera che arriva da noi in Italia) ma dotati entrambi di una maturità decisa che dona all’opera una struttura forte e chiara.
Una lettura leggera e profonda, che alterna action a momenti strategici, le relazioni tra personaggi funzionano e sono grandi veicoli per la loro crescita. Insomma, uno shonen da non perdere per gli amanti del manga fantasy!
- Titolo originale: 戦奏教室 (Sensou Kyoushitsu)
- Titolo italiano: The Bugle Call
- Uscita giapponese: giugno 2022
- Uscita italiana: giugno 2024
- Numero di volumi: 8 (in corso)
- Casa editrice: Panini Comics
- Genere: Fantasy
- Disegni: Higoro Toumori
- Storia: Mozuku Sora
- Formato: brossurato con sovraccoperta
- Numero di pagine: 259
Abbiamo recensito The Bugle Call tramite volume stampa fornitoci gratuitamente da Planet Manga.
La trama
Anno 1294 dell’era arborea. Lucas è un giovane ragazzo che vive sul campo di battaglia, il suo compito è quello di guidare le truppe come trombettista dell’esercito. Tuttavia il suo sguardo mira più in là del campo di battaglia; Lucas infatti ama la musica e sogna di diventare un musicista.
Il suo destino però cambia quando, in un momento di crisi, inizia a manifestare un particolarissimo potere che gli permette di guidare le truppe alla vittoria. I suoni prodotti dalla sua tromba guidano le truppe sottoforma di fasci luminosi e, attraverso il suo talento naturale di stratega, inizia a fare carriera. Lucas però non si dimentica del suo sogno e in tutti i modi cercherà di sfruttare i suoi successi come trombettista dell’esercito per studiare musica e aprirsi una carriera da musicista.
Il tipo di narrativa è molto interessante, si focalizza sui punti più strategici della guerra, non è una narrazione classicamente eroica ma sull’importanza dei ruoli e di come ognuno debba fare la sua parte. Il costrutto del protagonista è chiaro, ben strutturato e empatizza da subito col lettore. Il suo conflitto è manifesto, facile da leggere ma allo stesso tempo estremamente ingaggiante, anche grazie ai rapporti verticali con gli altri personaggi che riescono ad esaltarlo. Un manga quindi che ha una fortissima componente di coralità, dove la narrazione del “più forte” lascia spazio ai sogni, alle speranze collettive e alla presa di coscienza delle proprie azioni.
La passione travolge tutto
Il comparto dei temi che il manga tratta non è particolarmente complesso e stratificato, tuttavia possiede molti aspetti insoliti e ben narrati. Ciò permette al lettore di vedere il classico action shonen manga sotto riflettori diversi, emoziona non tanto per le gesta e l’action mozzafiato (che comunque non manca) ma quanto più per i rapporti fra personaggi e l’intento corale di questi ultimi.
Il primo tema che si può sviscerare è quello del rifiuto della guerra e della violenza. Lucas infatti, nonostante il talento come trombettista dell’esercito, ripudia la guerra e la violenza in tutte le sue forme. Tuttavia comprende quanto essa sia presente e necessaria nel mondo in cui vive e decide quindi di sfruttarla per realizzare al meglio il suo sogno. Un sogno che lo lega alla musica e all’esprimere se stesso attraverso essa.
Il secondo tema a cui ci agganciamo è dunque la passione, e la capacità di alcuni individui di perseguirla nonostante gli enormi ostacoli che la vita ci pone davanti. Allo stesso modo il talento qui viene trattato in maniera molto particolare: Lucas infatti è nato per fare lo stratega, quindi sfrutta questo talento per realizzare qualcosa di ancora più alto, qualcosa che sogna. Dimostrazione del fatto che non sempre talento e passione coincidono, insegnamento molto profondo da dare in un manga così semplice e diretto.
Il tratto di Toumori
Spendiamo invece ora qualche parola per il comparto grafico del fumetto. Il character design è molto classico, i personaggi hanno design e vestiari spesso molto semplici che li rendono decisamente riconoscibili. Tra di essi emergono due o tre personaggi visivamente molto particolari, come ad esempio il capo della chiesa della Torre, che possiede un elmo estremamente bizzarro e difficile da dimenticare.
All’interno di un comparto di personaggi visivamente funzionali e semplici, spiccano le doti del disegnatore come paesaggista e sfondista. Le atmosfere medievali sono perfettamente rappresentate, le scene campali che raffigurano le battaglie piene di dettagli e degne di una seconda, ma anche di una terza occhiata durante la lettura. I paesaggi naturali e il cielo riempiono spesso l’atmosfera donando una forte immersività e senza mai far perdere il focus sui soggetti principali delle vignette.
In contrasto con l’immobilità dei paesaggi e dei luoghi, l’azione è ben rappresentata con un tratto meno preciso ma estremamente dinamico, la stessa regia d’azione e il movimento di camera segue perfettamente la scena senza creare intoppi.
Ne risulta dunque una lettura perfettamente scorrevole che, unita a un paneling chiaro e immediato, permettono una scorrevolezza davvero piacevole. Uniteci anche il fatto che lo storytelling è estremamente interessante e capirete subito che non è un titolo su cui si possa passare sopra facilmente. Una piacevole sorpresa per gli amanti dell’immaginario fantasy.
L’edizione italiana di Planet Manga
Il tankobon Panini risulta praticamente identico all’edizione giapponese, un’estetica molto pulita e basica che non rende però la qualità sopraffina dello storytelling (il classico libro da non giudicare per la copertina). Il volume, di 259 pagine, è dotato di una sovraccoperta che rivela una seconda copertina a carattere ironico.
Il comparto delle traduzione degli adattamenti è ben realizzato e molto chiaro, i dialoghi procedono con scorrevolezza. Un elemento che personalmente apprezzo molto dal punto di vista editoriale è la scelta di Panini di non tradurre le onomatopee, ma di lasciarle in katakana per poi tradurle con una piccola nota a fianco, in modo da mantenere l’idea del disegnatore originale. Questo perché sappiamo bene che nel fumetto giapponese le onomatopee devono essere viste ancora prima che lette.
Ultimo ma non per importanza è la parte dei redazionali finali che risulta essere ben curata e in cui sono state inserite le bozze dei character design dei personaggi principali e alcuni studi di ambienti come il design del palazzo dei ramiensis. Alcuni contenuti bonus che possono interessare ai più appassionati.
Insomma, Panini a questo giro ha scelto di portare un titolo diverso, di carattere fantasy ma dotato di una freschezza e un’originalità di storytelling davvero interessante. Se siete in cerca di un titolo fantasy penso possa proprio fare al caso vostro.
Il giovane trombettiere Lucas è capace di “vedere i suoni”. Questo gli permette di guidare gli eserciti durante la battaglia e di cambiare le sorti di una guerra. Ma quando la compagnia di mercenari a cui appartiene si scontra con individui dotati di poteri sensazionali come il suo, il destino per lui inizia a cambiare…
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A chi consigliamo The Bugle Call?
Consigliamo The Bugle Call agli amanti del fantasy, a chiunque voglia vedere un lato più sognante del genere, con uno storytelling emotivo molto incentrato sui rapporti umani. A chi adora il medioevo occidentale e chi è stregato dai paesaggi campali, dalle battaglie e dal lato strategico e diplomatico di esse. A chi ha intenzione di scoprire un titolo nuovo che elabori il fantasy sotto una prospettiva un pelo diversa, mantenendo comunque le caratteristiche fondamentali del genere.
- Ottimi disegni e storytelling
- Un fantasy nuovo e non scontato
- Non adatto a chi cerca un action puro
The Bugle Call
Verso la vittoria!
Il tuo sogno è quello di diventare un musicista ma hai un talento naturale per le strategie di guerra. Perché non sfruttare uno per raggiungere l’altro? L’insegnamento di Lucas è prezioso e molto semplice. Fai di tutto per realizzare il tuo sogno, e sfrutta il tuo talento per spianarti la strada. Una storia toccante, con un comparto di personaggi secondari estremamente interessanti. The Bugle Call è un titolo fantasy da non perdere. Ancora non siete andati a comprarlo?