Marvel Zombies Assemble – Recensione

Marvel Zombies, l’originale perlomeno, è un’opera che mi sta particolarmente a cuore dato che è stato fondamentalmente il mio primo approccio alla casa delle idee. Sì da piccolo non sono mai stato un reale fan Marvel non sono mai stato realmente affascinato dai supereroi ma all’epoca l’unico fumetto che compravo mensilmente era The Walking Dead. Per questo motivo quando mi trovai in edicola Marvel Zombies la mia curiosità era troppa per non comprarlo.

Fra l’altro quella serie poté vantare la collaborazione proprio del “papà” di The Walking Dead, ossia Robert Kirkman. Col tempo e il passare degli anni, quindi, mi resi conto che non ero l’unico che aveva amato quella storia, anzi. Quest’ultima aveva persino avuto svariati seguiti visto il grande successo che aveva ottenuto. Da pochi mesi, quindi, Marvel Zombies è rinato anche sotto una nuova veste, quella manga, con Marvel Zombies Assemble.

Passando alla recensione vera e propria quindi, il volume è ambientato, per chi segue l’MCU dopo la battaglia di New York che vide i chitauri guidati da Loki invadere la Terra. La razza aliena, infatti, come vedremo, sarà fondamentale ai fini della storia. L’opera, dunque, inizia al compleanno di Tony Stark, il quale alla Stark Tower sta festeggiando insieme agli altri Avengers, introdotti gradualmente e al meglio anche per chi non li conoscesse. Dopo un inizio abbastanza lento e che mi ha fatto pensare a una versione molto meno sanguinolenta dell’opera, Marvel Zombies Assemble inizia a riprendersi infettando persino qualche membro del gruppo…

L’infezione, inoltre, per me che sono un grande fan degli z-movie e affini e resa parecchio credibile dato che non serviranno i classici morsi o graffi ma anche il solo contatto con un infetto in poche ore ci renderà uno di loro. Scelta non solo originale e decisamente più pericolosa con i protagonisti che dovranno essere più attenti a evitare qualsiasi attacco più che a rispondere al fuoco. Piccola nota di merito anche per gli infetti i quali saranno super deformed e richiameranno proprio i chitauri. Come ci verrà spiegato dalla dottoressa Amano, personaggio originale del manga, infatti, l’infezione proviene proprio dalla razza aliena a causa di alcuni studi che ella stava portando a termine su una loro arma, recuperata proprio in seguito alla battaglia di New York.

Dopo un inizio lento, come detto, il manga acquisisce un buon ritmo con gli eventi che accadono molto rapidamente. La storia, quindi, anche durante i suoi spiegoni sulle possibili cause dell’infezione tiene incollati alle pagine, merito anche di un antagonista che sembra aver agito nell’ombra. Insomma fra misteri, morti viventi, amici costretti all’isolamento e Hulk che potrebbe esplodere da un momento all’altro l’opera riesce a tenere sul filo del rasoio i lettori. Appena finito di leggerlo, infatti, personalmente mi sono subito precipitato a recuperare il secondo e ultimo volume della serie per scoprire come andrà a finire questa storia.

Uno dei migliori manga Marvel

Forse l’aspetto più delicato da trattare è proprio il disegno. Nulla contro lo stile del maestro Yusaku Komiyama anzi ma trovo davvero poco adatto per alcuni eroi il design da manga. Paradossalmente, nonostante per trama e contenuti Zombie Assemble è probabilmente il miglior manga Marvel, è anche quello che si sposa peggio allo stile orientale per i designi. Wolverine Snikt!, infatti, poteva contare dello stile unico e singolare di Tsutomu Nihei mentre Deadpool è talmente fuori di testa che tutte le smorfie da manga non disturberebbero su di lui neanche su di un comics.

A chi consigliamo Marvel Zombie Assemble?

L’opera di Komiyama essere apprezzata da chiunque. Di base, infatti, non occorre essere necessariamente dei fan Marvel per comprendere la storia ma al contempo conoscere già gli eroi più forti della Terra vi farà senz’altro cogliere delle ulteriori citazioni, come ad esempio la capsula di contenimento per Hulk riciclata qui per contenere infetti. Insomma il manga è un ottimo action che ci pone in un’invasione zombie paradossalmente credibile e che nasconde diversi segreti sulle sue origini. Per altro parliamo di una mini-serie da due soli volumi e quindi facilmente recuperabile per tutti senza dover spendere cifre spropositate. Sono in tanti, infatti, che evitano i manga come la peste proprio per la loro abnorme quantità di volumi. In questo caso però come detto anche il detrattore più accanito dovrà fare marcia indietro e rendere giustizia a una collaborazione, quella fra Marvel e i fumetti orientali, che finalmente riesce a convincere appieno.