Abbiamo perso la mattinata alla Tokyo Tower e tutto ciò che abbiamo ottenuto è una carta di m…

Abbiamo perso la mattinata alla Tokyo Tower e tutto ciò che abbiamo ottenuto è una carta di m…

Prima destinazione della giornata di ieri è stata Roppongi, zona di Tokyo in cui svettano la celebre Tokyo Tower e il nuovo complesso Azabudai Hills. Proprio la Tokyo Tower è stato il motivo principale della nostra sosta nel quartiere, sia per visitare la zona assieme a coloro che non ci erano mai stati, sia perché abbiamo scoperto la presenza di un evento e di uno store di merchandise a tema Persona 3 Reload.

Abbiamo scoperto con piacere che l’area della torre ospitava anche un evento cosplay e ovviamente una sfilza di cosplayer, assieme all’inquietante mascotte della Tokyo Tower che abbiamo soprannominato Buttplug-kun per la sua fisionomia caratteristica (anche se lo si nota più di disegni che dal mascottone).

Ci siamo fiondati allo store di gadget, scoprendo tristemente che i migliori erano già esauriti — ma ho comunque portato a casa una borsetta a tema Koromaru. Acquistato il biglietto per salire sulla torre e per “partecipare all’evento” siamo entrati nell’area da dove proveniva il tema principale del gioco, ma pochi minuti dopo ci siamo resi conto di aver commesso un errore madornale perché l’evento in realtà non necessitava del biglietto di ingresso a quell’area, come ci avevano fatto capire gli impiegati — che comunque ci hanno regalato adesivi e quant’altro a tema P3R. Si trattava infatti del RED, una sorta di parco giochi al chiuso, simile al Joypolis di Odaiba, ma decisamente più triste, dove erano presenti vari giochi in pseudo realtà aumentata, alcuni cabinati e attrazioni varie prese d’assedio dai ragazzini del posto. Abbiamo tirato inutilmente due frecce con l’arco e siamo usciti per partecipare a questo “evento” vero e proprio.

Ninja WiFi

Si trattava di una vera e propria caccia al tesoro che si svolgeva in tutta l’area della Tokyo Tower, che chiedeva ai concorrenti di scovare tutti i cartonati dei personaggi del gioco e rispondere alle domande poste su di essi, per poi riscattare un timbro sull’apposita app e completare la scheda. Abbiamo quindi perso l’intera mattinata a percorrere su e giù i primi tre piani della torre e rispondere alle domande, per poi scoprire che l’ultima sagoma, proprio quella del dannato cane, si trovava in un’area accessibile solo con il ticket per il ponte panoramico. Dopo aver lanciato bestemmie a ripetizione nei confronti del cane (e anche un po’ di Mastro, perché se l’è voluta fare lui la caccia al tesoro) ci siamo recati tronfi alla cassa per riscuotere il nostro premio: una tessera, una card in plastica, con il visual di Persona 3 Reload. Bella merda!

Usciti dalla torre e battuto il cinque a Buttplug-kun ci siamo incamminati nei dintorni, dove abbiamo visitato un tempio buddhista e ci siamo recati in direzione della tappa successiva. Odaiba, la mecca di Tokyo per gli appassionati di Gundam, dove dal 2018 si trova la statua in scala 1/1 dello Unicorn.

Godutoci il viaggio in monorotaia fino alla baia di Tokyo, e dopo aver mostarto la statua della libertà farlocca ai miei compagni di viaggio, mi sono fiondato a rivedere lo Unicorn dopo sei anni, come un padrone che torna a casa dal prorio cane dopo tanti mesi di assenza e si aspetta che gli faccia le feste. Sono rimasto in contemplazione e a scattare foto per una buona ora, in attesa del primo spettacolo in programma, e poi ho dato uno sguardo alla (misera) GUNDAM BASE ANNEX, il negozietto aggiuntivo che ha occupato il posto del fu Gundam Café. Purtroppo al suo interno c’è pochissima roba, è più un avamposto per turisti incuriositi dalla statua che per i fan veri e propri. Il vero godimento si trovava all’ultimo piano del centro commerciale, dove mi sono fatto bellamente prendere dal panico perché non sapevo cosa acquistare e come portarmi la roba in giro per il negozio senza un carrello in stile Ipercoop. Ho dovuto scegliere in fretta e senza godermi la visita al negozio, scoprendo poi in cassa che comunque non avrei potuto prendere più di dieci kit con un solo acquisto, e che non avrei potuto comprarne altri nella stessa giornata. Strane norme anti-bagarinaggio, ma è comprensibile. Addio, RG Strike Rouge, mi mancherai.

Prima della GUNDAM BASE, però, io e Sciascillo abbiamo fatto un giro al Daiso, un 100-yen store pieno di meraviglie, dove ho trovato delle splendide basette e diorami per GUNPLA e affini a soli 100 yen ciascuna. Abbiamo finito per spenderci 10.000 yen in due, comprando quante più cianfrusaglie possibili e immaginabili, qualche regalino e qualche souvenir per il nostro ritorno in Italia. Ho passato il resto della giornata fuori ad ammirare la statua e i successivi spettacoli (quattro diversi, se non vado errato), alcuni dei quali non ero ancora riuscito a vedere dal vivo. Mangiato qualcosa al centro commerciale, infine, siamo tornati strisciando a casa con sacchetti pieni di meraviglie, perdendoci nella metro e tornando a casa ancora più stanchi del previsto.

Il giorno successivo è stato il turno di Ameyoko, Ueno e Asakusa, ma ne riparleremo domani. Almeno, mi auguro!

P.S. Mi scuso per non riuscire a postare foto assieme a questi articoli, ma mi impegnerò a farlo una volta rientrato, aggiornando tutte le puntate del Diario con quante più foto possibili di ciascuna giornata.

TCL Tab 11

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.

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