Là fuori infuria la tempesta, neve, vento e gelo, eppure la piccola Chloe non può arrendersi. Con un ingenuo sorriso danza e canta per allietare il fratellino Locke, unica sua ragione di vita. Non possono uscire dalla loro stanza, mamma e papà sono scomparsi da ormai sei mesi: la fievole luce della speranza è tenuta in vita da un vicino di cui ignorano il nome. Tutti i giorni il colonnello Ross Sandberg, questo è il suo nome, porta da mangiare ai due bambini. Sono così simili alla sua famiglia, una famiglia che da quando è stato rinchiuso a Prison City non ha più avuto modo di vedere. Un giorno, però, il sistema della città-prigione presenta una falla: è giunta l’ora di mettere in pratica il piano di evasione che a lungo Ross ha studiato con i suoi temibili compagni. Dopo un attimo di umana esitazione, il colonnello si persuade a partire, ma nel corso della fuga è sorprendentemente raggiunto proprio da Chloe e Locke. Non tutto prosegue per il meglio, perché gli Yes-men, guardie carcerarie meccaniche di Prison City, si accorgono dell’evasione. Chloe e Ross riescono a mettersi in salvo; lo stesso non vale per lo sfortunato Locke, ancora in fasce, di cui vengono perse le tracce. Anni dopo, Chloe decide di ritornare nella città dei criminali: lo sente, suo fratello è vivo, e lei lo troverà ad ogni costo. Con queste premesse nel 2018 iniziava Soloist in a Cage, manga nato dall’esordiente mano di Shiro Moriya e pubblicato sulle pagine della rivista online Shonen Jump+.
Seguì una serializzazione travagliata, interrotta da gravi problemi di salute dell’autore, e infine conclusasi il 13 giugno 2021 con l’uscita del ventesimo e ultimo capitolo. Edita in tre volumi, l’opera raggiunge il mercato italiano grazie alla cura di Star Comics. Atmosfere cupe e tratto carico di pathos, così si presenta una miniserie affascinante, certo da leggersi tutta d’un fiato.
- Titolo originale: Ori no Naka no Soliste
- Titolo italiano: Soloist in a Cage
- Uscita giapponese: 2018
- Uscita italiana: 21 settembre 2022
- Numero di volumi: 3
- Casa editrice: Star Comics
- Genere: azione, drammatico, psicologico, mistero
- Disegni: Shiro Moriya
- Storia: Shiro Moriya
- Formato: 14.5 x 21, b/n, sovraccoperta
- Numero di pagine: 224
Abbiamo recensito Soloist in a Cage tramite volume stampa fornitoci da Star Comics.
Oppressori e oppressi
Eroina indiscussa della nostra storia è Chloe, una protagonista sfaccettata e complessa, tanto amabile nel cullare, ancora bambina, il fratellino, quanto pericolosa mentre si libra tra i nemici con il suo pugnale: non a caso le sarà affibbiato il soprannome di “Solista fantasma”. Pur timida e ingenua, ogni sua debolezza cade in frantumi dinnanzi al pensiero dell’amatissimo Locke. Perso il fratello, l’addestramento impartitole dal colonnello Sandberg, criminale assai temuto, nonché suo mentore, l’ha infatti resa un’assassina spietata, capace di donare meccanicamente la morte, senza provare alcun sentimento. Nel corso del suo violento viaggio, la giovane si imbatte così in diversi personaggi, tanto simili quanto diversi da lei: è il caso dell’indifeso Tricot e di suo fratello, nei quali Chloe non può che specchiarsi ripensando al proprio passato, e dell’ex informatore Kerry, un uomo che, proprio come la nostra protagonista, ha perso la persona a lui più cara.
Luogo d’incontro di tanti incontri e scontri è Prison City, una città abitata da criminali di ogni genere, circondata da un’alta cinta di mura. Evidente dunque l’ispirazione urbanistica a L’attacco dei giganti di Hajime Isayama, opera con cui Soloist in a Cage condivide anche il clima di forte tensione e pericolo. Inoltre, nella fredda e inospitale città dei criminali ogni azione è sorvegliata dagli Yes-men, robotici guardiani dalle sembianze antropomorfe. Costoro, pronti a sparare al primo sospetto, non possono che ricordare un ambiente oppressivo di ispirazione orwelliana, come testimoniano le telecamere attraverso le quali attuano la loro sorveglianza. “Yes-men are watching you”. Così la distopia si palesa, in compagnia del naturale ribaltamento prospettico che ne deriva: i veri criminali non vivono nella città, bensì la controllano.
Come una stella polare
In una lettera al caro amico Attico, l’oratore latino Marco Tullio Cicerone scriveva le parole che sarebbero giunte a noi come “finché c’è vita, c’è speranza”. Attraverso i secoli, l’augurio divenne proverbio, senza alterare l’invito a non disperare mai. E mai perde la speranza Chloe, che pure dopo diversi anni si mette alla ricerca del fratellino. Il dolore della perdita è insanabile, ma le motivazioni della protagonista sono tanto profonde da portarla a rischiare la vita. Locke rappresenta così un prima e un dopo, poiché la sua scomparsa funge da chiaro spartiacque tra prologo ed effettivo inizio delle vicende. Mostrandoci una piccola Chloe in formato materno, contrapposta alla cresciuta “solista fantasma”, Soloist in a Cage è in grado di focalizzare l’interesse dei lettori sugli anni trascorsi in compagnia di Ross e sull’addestramento da lui ricevuto. Il viaggio dell’eroe sembra mancare l’appuntamento con la fase addestrativa, che viene raccontato per mezzo di rapidi flashback, essenziali per la piena comprensione della psiche della protagonista. Il ritmo della narrazione si attesta quindi su standard capaci di non annoiare mai, bilanciando perfettamente sequenze narrative e azione, accompagnate da un meraviglioso lirismo grafico, specie nelle scene più violente.
Eclettismo e cinematografia
Proprio l’appena citato comparto grafico è quanto spicca maggiormente nel seinen di Shiro Moriya. Le illustrazioni sono infatti molto eterogenee, strizzando talvolta l’occhio alle graphic novel occidentali. Da un lato infatti alcune tavole veicolano emozioni forti e sentimenti intensi. La cura per i dettagli è miracolosa, la dimensione registica quasi cinematografica. Nei momenti di maggior tensione, i volti dei personaggi assumono una tridimensionalità mai vista, siano essi spietati, impauriti o compassionevoli. Ed è probabilmente questa la ragione per cui non tutte le pagine presentano dialoghi, perché la bellezza e sublimità del disegno riesce a urlare e piangere pur senza voce. D’altro canto, non di rado tale stile cede il passo a un tratto più semplice, meno originale ed espressivo. Tecnicamente ci troviamo così di fronte a una produzione di alti e bassi, i quali, se è vero che non compromettono la godibilità dell’opera, dimostrano le potenzialità inespresse della stessa, mettendo in chiaro le indubbie capacità dell’autore.
Per quanto concerne l’edizione italiana, ben poco si può recriminare a Star Comics. La scelta del formato 14.5 x 21, sempre più popolare presso l’editore perugino, si rivela felice, offrendo a chiunque la possibilità di gustarsi appieno tavole ricercate e dettagliate. La rilegatura in brossura con sovraccoperta garantisce inoltre un volume solido e flessibile, per il quale è stata designata una carta liscia di buona qualità. Certo non rimarranno delusi i collezionisti, poiché alla classica regular è stata affiancata una Limited Edition, contraddistinta da un grazioso cofanetto, con il quale raccogliere l’intera serie. E per i più curiosi, provate a sfilare la sovraccoperta del vostro volume: l’effettiva copertina presenterà infatti un’immagine diversa, la stessa stampata sul box a tiratura limitata.
In una città-prigione circondata da impenetrabili mura da cui è impossibile fuggire, i detenuti, privati della possibilità di ritornare alla vita precedente, hanno creato delle nuove famiglie, facendo crescere la popolazione al livello di una metropoli e generando una sorta di società distopica autoregolamentata in cui vige la legge del più forte. In questo luogo freddo e crudele, perennemente dominato da nevicate incessanti, Chloe, la protagonista, è una ragazzina che vive nascondendosi in un appartamento insieme al fratello neonato, che ama come se stessa e di cui si prende teneramente cura. I due riescono a sopravvivere al riparo dalla violenza grazie al sostegno discreto dei vicini, che forniscono loro acqua e viveri. Ma quando questi ultimi decidono di mettere in atto un disperato piano di fuga, l’esistenza tranquilla dei due bambini giunge a un punto di svolta: integrarsi in una società malata o tentare un’improbabile evasione? Una sola cosa è certa: Chloe è disposta a tutto per l’amato fratellino!
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A chi consigliamo Soloist in a Cage?
Se state cercando un’avventura breve, una miniserie da leggere nell’arco di poche ore, Soloist in a Cage è il manga che fa per voi. L’esordio del sensei Moriya saprà infatti prendervi per mano in un avvincente viaggio tra le ombre e luci dell’animo umano. Una piccola perla nascosta, cruda e affascinante, che senza dubbio merita una possibilità, almeno da parte del proprio pubblico di riferimento.
- Narrazione coinvolgente e personaggi ben definiti
- Stile grafico eclettico e originale
- Alcune illustrazioni trasmettono davvero emozioni fortissime…
- …Ma non tutte le tavole sono curate con la medesima attenzione
Soloist in a Cage
Una lama che squarcia la bufera
Soloist in a Cage non è certo un manga come tutti gli altri. Dalla mano dell’esordiente Shiro Moriya ha origine una storia profonda e matura, il toccante racconto di un dramma famigliare, proiettato in una distopica città dal sapore orwelliano. Qui i detenuti vivono in condizione di apparente libertà, eppure è il trionfo della violenza. Istinti ferini si risvegliano, mettendo in scena una sanguinosa lotta per la sopravvivenza. La Solista nella Gabbia, Chloe, si incammina tra le gelide vie di Prison City con grandi occhioni e una freddezza allarmante. Il desiderio di riabbracciare il fratellino Locke è sufficiente per risvegliare in lei tutta la sua forza. E proprio in queste scene l’autore mostra il proprio estro, con tavole che trasmettono fortissime emozioni, anche per merito di una regia coinvolgente e dinamica. Vero è che, alle volte, tali illustrazioni trovano delle evidenti difficoltà, risultando meno curate e ispirate, ma ciò non riesce certo a scalfire il fascino complessivo dell’opera. Sarà un viaggio di tre soli volumi, venti capitoli che vi accompagneranno in un’appassionata lettura, abbastanza per ritagliarsi un accogliente posticino nei vostri cuori.