SILENT HILL 2 – Recensione

SILENT HILL 2 è finalmente disponibile su PlayStation 5 e PC, ma sarà riuscito a convincerci? Scopritelo nella nostra recensione!

SILENT HILL 2 – Recensione

Nella storia dei videogiochi capita spesso di vedere franchise che, nonostante il successo riscosso, finiscono per non essere trattati con la cura che meriterebbero fino ad essere poi accantonati. Negli anni ’90 KONAMI era un vero e proprio sinonimo di qualità, oltre al grande successo riscosso da franchise come Castlevania la compagnia decise di sperimentare con diversi generi dando vita a saghe iconiche come METAL GEAR e Suikoden. La software house decise di provare a tuffarsi anche nel mercato dei survival horror grazie a SILENT HILL, ma nonostante il successo dei primi capitoli una cattiva gestione del franchise ha fatto si che questo venisse messo in disparte per un lunghissimo periodo.

Ora però potremo finalmente immergerci nuovamente nella nebbiosa cittadina fittizia grazie a SILENT HILL 2, remake di quello che da molti viene considerato uno dei più importanti titoli survival horror mai realizzati. Per la realizzazione del titolo KONAMI si è affidata a Bloober Team, software house che nelle fasi di sviluppo è stata affiancata da alcuni personaggi chiave del franchise come Masahiro Ito e Akira Toriyama. A primo impatto la reazione del pubblico a questa scelta è stata piuttosto incerta, lo studio polacco infatti non vanta una reputazione così impeccabile.

Sarà dunque riuscito a rispettare l’identità di un titolo così importante? Scopritelo nella nostra recensione di SILENT HILL 2!

SILENT HILL 2 – Recensione

  • Titolo: SILENT HILL 2
  • Piattaforma: PlayStation 5, PC (Steam)
  • Versione analizzata: PlayStation 5 (EU)
  • Genere: Survival Horror
  • Giocatori: 1
  • Publisher:  KONAMI
  • Sviluppatore: Bloober Team
  • Lingua: Italiano (testi), Inglese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 8 ottobre 2024
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: si tratta di un remake del classico per PlayStation 2 del 2001

Abbiamo recensito SILENT HILL 2 con un codice PlayStation 5 fornitoci gratuitamente da KONAMI tramite LabCom PR.

James in una delle scene più iconiche del gioco

Sono ormai passati tre anni da quel tragico evento, ma allora com’è possibile tutto ciò? Una misteriosa lettera è riuscita a tormentare la vita di James Sunderland. Il mittente? Sua moglie Mary, venuta a mancare tre anni prima a causa di una lunga malattia. “Nei miei sogni tormentati, vedo quella città. Silent Hill. Mi promettesti che un giorno mi ci avresti riportato. Ma non l’hai mai fatto. Adesso sono lì da sola, nel nostro “posto speciale“, e ti aspetto…”, dopo aver letto queste parole James decide di recarsi nella città di Silent Hill alla ricerca della sua defunta moglie.

Tra le poche persone che incontrerà durante il suo viaggio c’è Maria, una misteriosa ragazza fisicamente identica a sua moglie ma dal carattere completamente opposto, che deciderà di aiutarlo nella sua ricerca. Ma costanti pericoli metteranno a dura prova il loro viaggio, separandoli più di una volta. Man mano che James si avvicinerà alla verità sulla scomparsa di sua moglie, la città inizierà a distorcersi diventando sempre più grottesca e pericolosa e il protagonista verrà braccato da una creatura sinistra e letale: Pyramid Head. Il prezzo da pagare per scoprire la verità sarà davvero alto…

The fool on the Hill

Dal punto di vista del gameplay SILENT HILL 2 va a migliorare una serie di elementi visti nell’originale, pur mantenendone integra l’identità. L’esplorazione sarà uno dei punti cardini del gioco, e per questo motivo il team di sviluppo ha deciso di andare ad ampliare il mondo di gioco implementando la possibilità di visitare edifici e luoghi non presenti nell’originale. Ma non sarà l’unica novità, all’interno del remake James potrà effettuare nuove azioni come ad esempio rompere dei muri specifici in modo da accedere a zone altrimenti inaccessibili o spaccare vetrine per ottenere oggetti utili per proseguire nell’avventura.

Angela, che si troverà a Silent Hill alla ricerca di sua madre

Durante la nostra permanenza a Silent Hill saranno diversi i puzzle ambientali che dovremo affrontare per poter andare avanti, e il giocatore potrà scegliere all’inizio della partita quale sarà il livello di difficoltà per gli enigmi. Questa scelta determinerà la chiarezza degli indizi che ci porteranno alla risoluzione di ogni enigma, scegliendo quella più alta infatti ci troveremo di fronte a delle indicazioni vaghe per le quali sarà necessario impegnarsi un po’ di più prima di arrivare alla soluzione. Non sarà possibile modificare la difficoltà dei puzzle nel corso dell’avventura, starà dunque al giocatore decidere se conservare la difficoltà elevata per il Nuovo Gioco+ o se invece dilettarsi fin da subito con gli enigmi più complicati.

Ho trovato molto interessante come Bloober Team abbia deciso di ampliare il mondo di SILENT HILL 2, avventurarmi nuovamente nella nebbiosa città si è infatti rivelata un’esperienza tanto familiare quanto nuova. Tutte le aggiunte sono state integrate perfettamente all’interno del remake, e devo ammettere che avere quel senso di non sapere cosa aspettarmi ha reso l’esperienza di gioco ancora più piacevole. Inoltre sono rimasto piacevolmente sorpreso di come la software house abbia voluto omaggiare l’originale implementando gli “Scorci del Passato“. È un ottimo modo per ricordare ai giocatori di vecchia data alcuni elementi che sono stati modificati nel remake, e allo stesso tempo aumentare la curiosità dei nuovi giocatori nei confronti dell’originale.

The Hills are alive

L’elemento di gameplay che ha subito più migliorie in SILENT HILL 2 rispetto all’originale è senza dubbio il sistema di combattimento. Con il passaggio dalla telecamera statica a una tipologia di visuale più moderna, la software house ha deciso di modificare il sistema di combattimento in modo da renderlo più dinamico e reattivo. James avrà ora a disposizione diverse manovre evasive, come ad esempio la possibilità di schivare o di respingere gli avversari che cercheranno di assalirlo, pur mantenendo quel senso di inadeguatezza nell’utilizzo delle armi da parte del protagonista. A differenza di altri giochi, in cui gli eroi fanno parte di organizzazioni militari o sono comunque addestrati a combattere, James è una persona comune e ciò si riflette nel suo modo di combattere che si rivela decisamente più rozzo e dettato dall’istinto di sopravvivenza.

Pyramid Head cercherà di bloccare James durante la sua ricerca di Mary

Ma non è solo James ad aver subito diverse migliorie, anche i suoi nemici hanno infatti beneficiato di diverse innovazioni. Le creature presenti nel gioco si riveleranno più scaltre rispetto al passato, con la possibilità di seguire il protagonista all’interno di stanze o di mimetizzarsi con l’ambiente circostante per cercare di aggredirlo stando nascosti. Trattandosi di un titolo survival dovremo stare ben attenti al consumo di risorse come proiettili e medicinali, dato che li troveremo in una quantità limitata. Starà al giocatore decidere in che modo approcciarsi, se schivare gli assalti nemici e evitare il combattimento quando possibile o se invece eliminare gli avversari per poter esplorare ogni parte della città senza aver paura di essere attaccati.

Devo ammettere che uno degli elementi di cui avevo più paura al prospetto di un remake di SILENT HILL 2 era proprio il sistema di combattimento. L’idea che uno dei miei giochi preferiti potesse trasformarsi in un titolo più incentrato sull’azione mi metteva i brividi più di qualsiasi creatura presente nel gioco. Bloober Team ha invece svolto un lavoro magistrale nel mantenere bilanciato il sistema di combattimento, James non è improvvisamente diventato una macchina da guerra e molto spesso la fuga sarà il modo migliore per approcciarci a certe situazioni per non sprecare preziose risorse. Inoltre ho trovato molto interessante come la software house sia riuscita a svecchiare le boss fight rendendole molto più coinvolgenti e meno clautrofobiche rispetto all’originale.

Running up that Hill

Bloober Team ha svolto un ottimo lavoro con il comparto tecnico di SILENT HILL 2, seppur presenti qualche piccola problematica. Graficamente ci troviamo di fronte a un titolo davvero interessante, in cui tutti gli elementi sono stati curati minuziosamente in modo da ricreare quel senso di disagio e ansia nel trovarsi di fronte a creature grottesche e situazioni impensabili. Per quanto ci sia chi non ha apprezzato le modifiche al design dei personaggi, personalmente credo che la software house abbia invece azzeccato le scelte effettuate. Uno dei problemi che ho invece riscontrato riguarda la telecamera che, soprattutto nelle fasi di combattimento ravvicinato, spesso risulta imprecisa e un po’ fastidiosa.

James e Maria, ragazza identica a sua moglie Mary

Il comparto sonoro è davvero sopraffino, grazie anche al ritorno di Akira Yamaoka che ha realizzato la colonna sonora del remake implementando nuovi arrangiamenti dell’amatissima OST. Uno degli elementi più apprezzabili del gioco è senza dubbio il sound design dell’ambiente, ogni minimo rumore è stato studiato minuziosamente per incutere un senso di panico al giocatore e molto spesso basteranno i rumori a lasciarci terrorizzati. Ottima la localizzazione dei testi in italiano, il doppiaggio inglese è molto gradevole ma mi è capitato di notare che in qualche scena (davvero poche) risulti forse un po’ sconnesso rispetto alle animazioni dei personaggi.

Pur avendo subito qualche modifica nella struttura, la narrazione di SILENT HILL 2 rispecchia fedelmente quella dell’originale. Affrontando la storia principale è possibile vedere fin da subito come Bloober Team abbia voluto mantenere integra l’identità del gioco, senza andare a stravolgere particolarmente ciò che succede ma semplicemente andando ad accentuare una serie di sfumature e di dettagli. Ad esempio Angela sarà più marcatamente attanagliata dall’ansia, mentre Maria sarà più diretta e sfrontata nei confronti di James, tutto ciò senza però mai sfociare nella caricatura. Oltre ai finali presenti nell’originale, la software house ne ha introdotti due inediti che andranno a scrutare maggiormente nella psiche del protagonista, di cui però non dirò nulla per evitare possibili spoiler.

Tuffati nel survival horror più acclamato su hardware di ultima generazione. Vivi un’esperienza psicologica unica grazie a immagini da brivido ed effetti sonori agghiaccianti. Grazie al ray tracing e ad altri miglioramenti tecnici all’avanguardia, il mondo di SILENT HILL e la sua atmosfera inquietante sono ancora più reali di prima. In più, con l’aggiunta di nuovi suoni immersivi, ti sembrerà di essere al centro dell’azione. Esplora luoghi ed edifici che un tempo non erano accessibili o che sono stati aggiunti nel remake. Goditi la stessa celebre storia mentre visiti la città di Silent Hill con una nuova prospettiva e in una mappa ampliata.

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A chi consigliamo SILENT HILL 2?

Se siete amanti degli horror psicologici SILENT HILL 2 è il gioco che fa per voi. Le migliorie apportate da Bloober Team rendono questo remake decisamente più appetibile ad un pubblico moderno senza però andare a snaturare il gioco originale. Chi è alla ricerca di un titolo con una componente narrativa importante, senza però rinunciare a un gameplay intrigante e ben realizzato, resterà indubbiamente soddisfatto.

Pyramid Head non darà tregua a James

  • La città di Silent Hill come non l’avete mai vista
  • Ottimo sia dal punto di vista grafico che del sonoro
  • Sistema di combattimento bilanciato grazie alle nuove manovre evasive…

  • …Ma la telecamera molto spesso non sarà nostra amica
  • Il doppiaggio a volte non si sposa perfettamente con le animazioni
SILENT HILL 2
4.5

Meglio di ogni aspettativa

Ammetto di essere stato tra quelli un po’ dubbiosi sul SILENT HILL 2. L’originale è infatti uno dei miei giochi preferiti di sempre, ragion per cui le mie aspettative per un possibile remake erano davvero altissime e dato i trascorsi ballerini di Bloober Team un po’ di ansia sul prodotto finale devo ammettere che l’avevo anche io. Fortunatamente fin dai primissimi minuti di gioco mi son ricreduto, la software house è riuscita nell’impresa di creare un remake che sia allo stesso tempo fedele all’originale e del tutto nuovo e ricco di sorprese. A parte qualche piccolo problema con doppiaggio e gestione della telecamera, ho apprezzato ogni momento vissuto nei panni di James Sunderland, anche quelli più terrificanti. SILENT HILL 2 è un remake davvero apprezzabile, e spero sia il primo passo per riportare il franchise alla gloria di un tempo.

Raro esemplare di panda sardo cresciuto a bambù e JRPG. Soffre di sindrome di Stoccolma nei confronti di SQUARE ENIX, ed è disposto a privarsi del sonno pur di spulciare all’inverosimile ogni titolo gli capiti fra le mani.

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