STAR OCEAN: Integrity and Faithlessness – Recensione

STAR OCEAN: Integrity and Faithlessness - Recensione

star-ocean-integrity-and-faithlessness-recensione-boxartLa brezza di Shtal era davvero piacevole, specie durante le prime ore del mattino, ove solo gli ululati del vento tenevano compagnia ai giovani Fidel e Ted. Quel momento della giornata era quello che preferivano, poiché gli permetteva di eludere le monotone attività del villaggio per addestrarsi all’aperto. Il ragazzo dai capelli blu sapeva come tenere in mano una spada e bastava osservarlo per qualche istante per capirne le potenzialità e da chi aveva appreso le sue ineffabili tecniche. Con una rondine in cielo a segnalare l’inizio dell’allenamento, i due giovani si lanciarono l’uno contro l’altro, dando vita a un epico incrocio di spade e a una bellissima avventura.

STAR OCEAN: Integrity and Faithlessness è uno dei titoli di provenienza nipponica che più attendevo in questo 2016. Premetto che non ho mai giocato ad alcun gioco appartenente a questo brand (e un po’ me ne vergogno), tuttavia ho tentato di prepararmi all’avvento di questo titolo leggendomi la maggior quantità di informazioni che sono riuscito a reperire riguardo i prodotti della serie pubblicati precedentemente. STAR OCEAN: Integrity and Faithlessness  è un titolo RPG sviluppato da tri-Ace e pubblicato da SQUARE ENIX per PlayStation 4 e PlayStation 3 in Giappone, mentre esclusivamente su PlayStation 4 nel resto del mondo. Il gioco è il quinto della serie principale STAR OCEAN e il nono se consideriamo anche i vari spin-off e il gioco di carte free-to-play chiamato STAR OCEAN: Material Trader. In quanto lettore prima che scrittore, penso che non sia necessario approfondire ulteriormente gli aspetti generali relativi alla saga, indi per cui vorrei proporvi di accompagnarmi in questo meraviglioso viaggio attraverso i paesaggi mozzafiato del pianeta Faycreed.

  • Titolo: STAR OCEAN: Integrity and Faithlessness
  • Piattaforma: PlayStation 4
  • Genere: Action JRPG
  • Giocatori: 1
  • Software house: SQUARE ENIX
  • Sviluppatore: tri-Ace
  • Lingua: Inglese (testi e doppiaggio), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 1 luglio 2016
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: oggetti di gioco aggiuntivi
  • Note: disponibile in edizione limitata con Steelbook, oggetti di gioco aggiuntivi e BGM da Valkyrie Profile

L’oceano di stelle

Il titolo ci pone nei panni del giovane Fidel Camuze, il miglior spadaccino del piccolo villaggio di Shtal del regno di Resulia. Non appena ci verrà dato il controllo del personaggio, avremo modo di osservare i primi bellissimi scorci che il gioco porta con sé, i quali vedono protagonisti le onde imperterrite del mare, la massiccia presenza delle montagne e i magnifici mulini a vento che si fanno cullare dalla brezza leggera delle prime ore del giorno. Prima ancora di potercene rendere conto, ci ritroveremo con una spada in mano, la quale ci permetterà di dare ufficialmente il via all’allenamento che ci vedrà fronteggiare il giovane Ted. Quest’ultimo, se vogliamo, è l’esatto opposto del nostro protagonista: se da una parte abbiamo Fidel che è un ragazzo pacato, tranquillo e, soprattutto, completamente vestito di azzurro, dall’altra abbiamo Ted, ove il rosso e la sfacciataggine sono i suoi principali punti di riconoscimento. Quest’ultimo appartiene alla scuola di spadaccini di Shtal, la quale viene gestita dal giovane Fidel che, esattamente come il padre, è diventato noto all’interno del suo villaggio per le sue incredibili doti con la spada. Una volta concluso l’addestramento, avremo modo di spostarci liberamente all’interno del villaggio e ben presto faremo la conoscenza della seconda protagonista del titolo: Miki Sauvester, una dolce amica di infanzia di Ted e Fidel. Da questo momento in poi il gioco potrà considerarsi ufficialmente avviato, poiché verremo a conoscenza dello spionaggio di popoli nemici, di intrighi di palazzo e di guerre fra regni. Assisteremo a scontri che ci porranno direttamente su campi di battaglia, a guerre che ci vedranno combattere in prima linea e a situazioni mozzafiato che supereranno il limite dell’immaginario collettivo dei protagonisti del titolo. Ci imbatteremo in personaggi unici quali il nobile Victor Oakville e la seducente Fiore Brunelli, per poi arrivare al climax dei nostri incontri con la piccola e dolce Relia, una misteriosa ragazza che oltre ad aver perso completamente i ricordi del proprio passato, sembrerebbe possedere dei poteri mai visti fino ad allora sul pianeta Faycreed. Intorno a tale forza ruoterà l’intera trama del titolo, la quale ci porrà dinanzi ad un lungo viaggio che ci porterà alla scoperta delle origini della fanciulla e dei motivi per i quali è inseguita da degli strani individui caratterizzati da armi di un livello tecnologico notevolmente superiore rispetto ai comuni abitanti del pianeta.

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Per quanto a livello di trama non ci troviamo davanti a un capolavoro indiscusso, poiché prende a piene mani dai classici cliché giapponesi e occidentali, è impossibile affermare che la fattura della narrazione non sia di qualità egregia. Nonostante si discuta di una storia che ruota attorno a una ragazza con i classici poteri speciali che ha perso la memoria per dei motivi ignoti, è innegabile che il modo in cui viene narrata sia ineccepibile. Innanzitutto, il titolo presenta un numero davvero esiguo di cutscene e sequenze animate, concentrandosi piuttosto a progredire nella trama con dialoghi di atmosfera che mantengono la classica telecamera in terza persona. Devo dire che, non essendo abituato, all’inizio è stato abbastanza alienante vedere i dialoghi tra i personaggi senza alcun intermezzo, ma col passare del tempo e delle ore sul gioco, ho cominciato a riconsiderare questo particolare “modus” utilizzato dai ragazzi di tri-Ace e devo dire che, in quanto a immersività, l’utilizzo di questo stile è di gran lunga superiore a quello più “cinematografico”. La narrazione sarebbe davvero perfetta se non vi fossero alcuni problemi che vanno a inficiare abbastanza prepotentemente sul godimento relativo al suo ascolto: in particolare mi riferisco ai sottotitoli e al doppiaggio.

Per quanto riguarda i sottotitoli, oltre ad essere esclusivamente in lingua inglese, sono rimasto abbastanza deluso anche per la scelta del font utilizzato, poiché non avendo alcun tipo di contorno, molto spesso i testi vanno persi in mezzo alla mole di dettagli grafici di cui il gioco dispone. Oltre a questo, secondo il mio modesto parere, il tempo di visualizzazione delle varie righe di narrazione è eccessivamente breve, tagliando la lettura di netto tra una frase e l’altra. Poiché il titolo gode dell’opzione tramite la quale scegliere se utilizzare il doppiaggio giapponese piuttosto che quello inglese, sono stato costretto, a mio malincuore, a cambiare la lingua del parlato da quella orientale a quella occidentale per riuscire a capire al meglio le frasi di interlocuzione fra i vari personaggi in quanto, molto spesso, sono riuscito a concludere un discorso che non ero riuscito a leggere completamente mediante le voci dei vari protagonisti. Personalmente ritengo che questo problema sia qualcosa di migliorabile tranquillamente mediante una patch, ma vi assicuro che è snervante non riuscire a leggere nella loro completezza i sottotitoli, specie se siete come me, che quando gioco a un titolo di questo genere voglio comprenderne ogni singola lettera, parola e virgola.

Spade e magie, il classico che non stanca mai

Per quanto riguarda il gameplay, ci troviamo dinanzi a un titolo che cerca di riprendere alcuni dei meccanismi base del genere JRPG per evolverli e unirli a delle componenti action che si slegano di gran lunga dalla classicità dei turni e dei combattimenti con transizione. Durante le nostre esplorazioni ci imbatteremo più volte in gruppi di mostri di vario tipo e, a seconda di come ci muoveremo, potremo cercare di evitarli, combatterli o addirittura anticiparli. Cerco di spiegarmi meglio: nel caso in cui si attacchi un nemico prima che questi ci veda, riusciremo a dar vita all’Attacco Preventivo, tramite il quale otterremo vari bonus alle statistiche che ci permetteranno di avere dei potenziamenti utili per la battaglia in corso. L’opposto di tale meccanica, è l’Attacco a Sorpresa, i quali sorprenderanno i nostri protagonisti diminuendo la loro difesa per un determinato periodo di tempo durante la battaglia. Sinceramente, nella loro semplicità, ho trovato queste due caratteristiche di gameplay davvero molto interessanti, poiché riescono a donare una maggior profondità sia al combattimento che alla fase esplorativa, in quanto, durante quest’ultima, sarà necessario scegliere con cognizione di causa il nostro approccio al nemico.

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Per quanto riguarda, invece, il puro combattimento, avremo modo attaccare i mostri avversari colpendoli con i tasti X e cerchio, tramite i quali sferreremo, rispettivamente, attacchi leggeri e pesanti. Nel caso in cui decideremo di tener premuto uno dei due pulsanti, potremo attivare l’abilità assegnata a ciascuno di essi, le quali si divideranno in skill a distanza e skill ravvicinate in base alla differenza di terreno che vi è fra noi e il nostro nemico. Ogni abilità potrà essere associata ai tasti X e cerchio mediante l’apposito menu, all’interno del quale potremo scegliere se associarle tra le abilità ravvicinate oppure tra quelle a distanza. Oltre a ciò, avremo modo di scegliere i ruoli dei nostri protagonisti durante il combattimento, i quali permetteranno all’AI di muoversi di conseguenza in base allo stile di combattimento associato a un determinato personaggio. Alcuni ruoli prevedono il banale aumento di particolari statistiche, mentre altri aumentano l’utilizzo di abilità da parte dei nostri compagni oppure il numero di volte che tenderanno a pararsi. Ogni battaglia farà aumentare la percentuale in quel ruolo del nostro personaggio, la quale, una volta raggiunto il 100%, salirà di livello fornendo un maggior bonus al protagonista al quale è assegnato quella particolare funzione. Può sembrare complicato, me ne rendo conto, ma vi assicuro che pad alla mano questi lunghi giri di parole risulteranno essere molto più immediati. Durante il combattimento, inoltre, sarà possibile difendersi mediante il tasto quadrato, il quale annullerà o diminuirà il quantitativo di danni ricevuti. Nel caso in cui riuscissimo a premerlo un attimo prima di ricevere il colpo, riusciremo a contrattaccare infliggendo una notevole quantità di danni al nemico.

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Per quanto concerne le abilità dei nostri personaggi, avremo modo inoltre di potenziarle sfruttando dei particolari tomi. Nel corso delle nostre avventure troveremo dei libri in grado di far apprendere nuove abilità ai nostri protagonisti oppure di potenziare quelle già apprese. Sarà compito nostro decidere se potenziare quelle già presenti oppure se impararne di nuove per variare ulteriormente il nostro stile di combattimento. Inoltre, come se gli scontri non fossero già abbastanza profondi, avremo anche la possibilità di passare da un personaggio all’altro nel corso della battaglia, così da sfruttare, oltre alle classiche abilità di spada di Fidel, anche quelle degli altri protagonisti. Durante le nostre avventure potremo sbloccare delle skill passive, le quali ci permetteranno di avere diretto contatto con il mondo che ci circonda. Tali abilità si concentrano, ad esempio, sulla pesca, sulla raccolta, sulla cucina o sulla creazione di oggetti, e ognuna sarà potenziabile mediante gli Skill Point che otterremo alla fine di ogni battaglia. Inoltre, discutendo comunque di un titolo appartenente al genere JRPG, avremo modo di svolgere attività secondarie in grado di farci ottenere premi di vario tipo, oppure di cambiare equipaggiamento per migliorare le nostre statistiche. Per quanto concerne quest’ultima funzionalità, avremo davvero voluto che il cambio di arsenale fosse visibile direttamente anche sull’estetica del personaggio. Purtroppo non è così, e forse questo, insieme ad alcune pecche che ho intenzione di enunciarvi a breve, è uno dei pochi difetti che il titolo porta con sé.

Se ogni Fiore fosse così…

Sotto il profilo tecnico il gioco è davvero meraviglioso. La grafica e i modelli sono stati resi in maniera perfetta, fondendo in un’unico corpus sia lo stile anime che quello più realistico. Raramente ho visto una ricchezza di dettagli e una bellezza estetica di questo livello in titoli appartenenti a questo genere, indi per cui, non posso fare altro che applaudire all’egregio lavoro di tri-Ace. Basti vedere i modelli dei personaggi che ci accompagneranno nel corso del nostro viaggio per capire come e quanto lavoro ci sia stato dietro alla loro produzione. Tuttavia, se da una parte abbiamo dei protagonisti che sotto il profilo tecnico sono stati rappresentati in maniera magistrale, dall’altra non può essere detto lo stesso per quanto concerne le loro caratteristiche psicologiche e caratteriali, in quanto, data la volontà di creare personaggi forse un po’ troppo legati ai classici cliché giapponesi, è stato impossibile dar vita a dei protagonisti particolarmente profondi, il che ha portato alla nascita di compagni di viaggio forse eccessivamente piatti. Se da una parte abbiamo la dolce Miki che sarebbe disposta a seguirci in capo al mondo pur di aiutarci, dall’altra abbiamo Fiore, i cui vestiti e atteggiamento vi faranno spostare lo sguardo su delle parti ben precise dello schermo.

Ehm... cosa stavamo dicendo?

Ehm… cosa stavamo dicendo?

C’è da dire che anche i modelli maschili sono di fattura pregiata, anche nel caso si discuta di personaggi secondari: Fidel è il classico protagonista pensieroso e che rischierebbe la vita per aiutare i propri amici, mentre il giovane Victor è il compagno fedele che tutti vorremmo. Incontreremo anche altri personaggi nel nostro viaggio, quali ad esempio Emmerson e Anne, ma sulla cui natura e posizione nella storia non ho intenzione di dilungarmi per evitare di anticiparvi troppo. Tuttavia, se da un lato abbiamo una grafica mozzafiato, dei personaggi abbastanza convincenti e dei paesaggi degni di essere ricordati per diverso tempo, dall’altra abbiamo le animazioni che, personalmente, non sono riuscito davvero a farmi andare giù. Voglio essere chiaro a questo proposito: non intendo dire che le animazioni siano brutte, anzi, intendo dire che sono piuttosto poche. Non mi riferisco a quelle del combattimento, le quali sono davvero di ottima fattura e belle da vedere, bensì punto il dito verso quelle relative all’esplorazione, in quanto, oltre ad avere una mole di animazioni relative alle varie direzioni davvero bassa, nel caso in cui decideremo di correre velocemente non otterremo altro che la banale animazione di corsa… velocizzata. Questa, personalmente, la ritengo la più importante tra le pochissime pecche di questo titolo ma, dato che la corsa è una delle prime cose su cui cade l’occhio durante l’esecuzione di un gioco, diciamo che non è esattamente il mio standard di “biglietto da benvenuto”. Oltre a questo, però, non posso negare che sul fronte tecnico il titolo sia parecchio saldo, con cali di frame rate poco invasivi e relegati esclusivamente alle situazione più concitate con un gran numero di nemici a schermo.

Personalmente ho adorato il fatto che durante le fasi esplorative i compagni del nostro party non scomparissero come avviene nella maggior parte dei titoli di questo tipo. Dal mio punto di vista questo fattore è da sempre uno dei più grandi difetti che affligge il genere dei JRPG e sono davvero felice che con questo nuovo STAR OCEAN: Integrity and Faithlessness si sia cercato di rinnovare una meccanica ormai datata e che mai sono riuscito a farmi piacere. Insomma, in conclusione, tri-Ace e SQUARE ENIX avrebbero potuto fare di meglio sotto certi aspetti, ma sotto molti altri è innegabile che il loro impegno e la loro voglia di creare qualcosa di veramente nuovo sia visibile dal semplice battito di ciglia dei personaggi. Ci troviamo dinanzi a un titolo che, a parer mio, verrà ricordato a lungo nel panorama dei JRPG e che potrebbe svolgere il ruolo di perfetto passatempo nell’attesa dell’uscita di FINAL FANTASY XV, prodotto sempre dalla medesima software house nipponica.

A chi consigliamo STAR OCEAN: Intregrity and Faithlessness?

Personalmente mi sento di consigliarlo a tutti coloro che amano il genere JRPG e lo stile di combattimento action. Gli scontri sono davvero molto divertenti e sinceramente ho passato diverse ore nell’affrontare nemici più per puro diletto che per salire di livello. Oltre ad avere un battle system avvincente e molto intuitivo, il gioco gode anche di una storia che, nella sua semplicità, è davvero molto intrigante e che sarà quindi in grado di tenervi attaccati allo schermo per diverse ore. Fossi in voi, comincerei a lucidare la spada, poiché è arrivato il tempo di combattere per il regno di Resulia e per il passato di Relia.

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  • Profondità del gameplay non indifferente
  • Combattimenti vari e molto divertenti
  • Possibilità di scelta del doppiaggio fra inglese e giapponese
  • Modelli e ambientazioni egregi

  • Storia un po’ troppo banale
  • Mancanza dei sottotitoli in lingua italiana
  • Transizione dei sottotitoli eccessivamente veloce
  • Animazioni non sempre convincenti
  • Personaggi un po’ troppo piatti
STAR OCEAN: Integrity and Faithlessness
4.2

Un oceano che brilla parecchio, ma non quanto le aspettative

Ho amato alla follia questo STAR OCEAN: Integrity and Faithlessness e, personalmente, credo che sotto il profilo tecnico sia uno dei titoli migliori mai prodotti appartenente al genere JRPG. Nonostante la trama abbastanza banale, sono riuscito comunque ad apprezzarlo a modo, seppur alcuni elementi della storia fossero leggermente troppo caricaturali nei confronti dell’ideologie nipponiche. In cuor mio speravo che il titolo e SQUARE ENIX tentassero di proporre qualcosa di nuovo sotto questo aspetto ma a quanto pare non si son voluti spingere troppo in là, nonostante avessero le potenzialità per farlo. Tuttavia, l’esperienza è stata lunga ma mai noiosa e mi ha motivato parecchio nel recuperare anche i restanti quattro capitoli della serie. Spero davvero che il titolo possa piacervi tanto quanto è piaciuto a me, perché se ciò accadrà significa che avrete trovato un compagno di viaggio che vi terrà occupati per diverse ore. Sono sicuro che per tutti coloro che stanno attendendo con ansia il prossimo capitolo della saga FINAL FANTASY, questo quinto STAR OCEAN sarà sicuramente di loro gradimento. SQUARE ENIX quest’anno ha intenzione di ritornare ad essere protagonista nel panorama dei JRPG e mi auguro con tutto il cuore che ognuno di essi rimarrà impresso nella nostra mente. Detto questo, vi consiglio di iniziare a preparare la nave, poiché è tempo di partire verso l’oceano stellare.

Videogiocatore da molto, forse troppo tempo. Amante di tutto ciò che è giapponese, compresi i JRPG e il sushi... Soprattutto il sushi.