Durante una tavola rotonda del governo giapponese, tenutasi nella giornata di ieri, alcuni partecipanti hanno messo l’accento sulla necessità di avviare la riapertura delle frontiere del Giappone al turismo il prima possibile.
In seguito alle critiche mosse alle misure di sicurezza del paese, considerate eccessive, dal 10 aprile il numero di ingressi giornalieri in Giappone è stato portato da 7.000 a 10.000. Al momento però tali numeri rimangono riservati a chi viaggia per motivi di lavoro e di istruzione, rendendo di fatto impossibile qualsiasi tipo di viaggio per scopo turistico.
La chiusura dei confini ha portato, stando alle parole di Masakazu Tokura, capo della Japan Business Federation, a uno squilibrio tra importazioni ed esportazioni, segnalando come la graduale riapertura delle frontiere sia necessaria per appianare tale situazione, riducendo il surplus del conto delle partite correnti.
La risposta del governo è arrivata da Daishiro Yamagiwa, ministro responsabile delle misure di contenimento di COVID-19, che esprime il pieno allineamento con la visione di Tokura, e la volontà di perseguire gradualmente per la strada della riapertura al turismo.
Una volta verificato l’andamento della pandemia, che, ci tiene a specificare Yamagiwa, rimane imprevedibile, il Giappone dovrebbe dunque procedere, con le dovute cautele, alla riapertura totale delle frontiere.
Fonte: The Japan Times
Immagine di copertina: Pakutaso