RESIDENT EVIL 3 – Recensione

Immergiti nuovamente nella terrificante Raccoon City vestendo i panni di Jill Valentine e Carlos Oliveira in RESIDENT EVIL 3 per PlayStation 4, Xbox One e PC

RESIDENT EVIL 3 - Recensione

Era il 21 febbraio del 2000 quando arrivò per la prima volta in Europa RESIDENT EVIL 3: Nemesis, terzo capitolo numerato della saga di survival horror capace di terrorizzare intere generazioni di giocatori. A distanza di ben vent’anni è finalmente disponibile RESIDENT EVIL 3, remake in chiave moderna del titolo originale, che ci permetterà di avventurarci nuovamente nei vicoli oscuri di Raccoon City. Ma non è tutto, questa nuova iterazione del terzo capitolo è stata infatti rilasciata in un bundle contenente anche RESIDENT EVIL RESISTANCE, titolo multiplayer asimmetrico quattro contro uno ambientato nell’universo creato da CAPCOM.

Jill Valentine in RESIDENT EVIL 3

Sono passati due mesi dall’incidente che ha visto i membri della S.T.A.R.S. trovarsi inconsapevolmente coinvolti nei piani della Umbrella Corporation, che stava sperimentando una nuova arma biologica in un laboratorio sotterraneo celato sotto una villa tra i monti Arklay. I pochi superstiti però non sono riusciti a contenere la minaccia, e il virus capace di tramutare gli esseri viventi in creature non morte si è profuso nelle riserve idriche della città di Raccoon City, gettandola nel caos più totale. Jill Valentine, una dei sopravvissuti all’incidente, sta cercando in ogni modo di trovare le prove che servono ad incastrare la Umbrella, ma si troverà costretta ad abbandonare il proprio appartamento per cercare una via di fuga dalla città. La società ha infatti creato un’arma biologica senziente che ha l’obiettivo di eliminare tutti i membri della S.T.A.R.S. ancora in vita, il gigantesco Nemesis-T Type, che inizierà a darle la caccia senza sosta. Dopo aver accettato con reticenza l’aiuto di Carlos Oliveira, mercenario proprio al soldo dell’Umbrella, i due dovranno trovare un modo per fuggire da Raccoon City prima che il governo degli Stati Uniti rada al suolo la città con un attacco missilistico. Purtroppo per loro, Nemesis non sarà l’unico ostacolo che dovranno superare per poter sopravvivere…

Sarà riuscita la software house ha replicare il successo raggiunto dal remake del secondo capitolo? Scopritelo all’interno della nostra recensione!

RESIDENT EVIL 3 - Recensione

  • Titolo: RESIDENT EVIL 3
  • Piattaforma: PlayStation 4, Xbox One, PC
  • Versione analizzata: PlayStation 4 (EU)
  • Genere: Survival Horror/Multiplayer Asimmetrico
  • Giocatori: 1-5 (RESIDENT EVIL RESISTANCE)
  • Publisher: CAPCOM
  • Sviluppatore: CAPCOM
  • Lingua: Italiano (testi), Italiano (doppiaggio)
  • Data di uscita: 3 aprile 2020
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: disponibili all’acquisto gli RP Booster, oggetti che aumenteranno le ricompense in RESIDENT EVIL RESISTANCE
  • Note: Nonostante il gioco si chiami solamente RESIDENT EVIL 3, acquistandolo riceveremo automaticamente anche RESIDENT EVIL RESISTANCE. Questo non sarà presente all’interno del gioco principale ma dovremo scaricarlo separatamente.

Abbiamo recensito RESIDENT EVIL 3 con un codice PlayStation 4 fornitoci gratuitamente da CAPCOM tramite Digital Bros.

Pur mantenendo delle similarità con i precedenti capitoli della saga, dal punto di vista del gameplay RESIDENT EVIL 3 vira verso uno stile più legato all’azione. La svolta action era uno degli elementi cardine dell’originale, e all’interno del remake questo è stato rimarcato ulteriormente grazie all’introduzione di nuovi elementi di gioco in grado di renderci meno inermi di fronte alle orde di zombie che ci attendono. Jill e Carlos non sono due sprovveduti qualsiasi e a loro disposizione avranno un arsenale non indifferente, con tantissime munizioni che ci attenderanno nei vari vicoli della città. Inoltre grazie alla nuova meccanica di schivata avremo modo di evitare gli attacchi dei nemici e, se lo faremo con una tempistica perfetta, potremo persino rallentare il tempo attorno a noi per qualche secondo.

Nemesis blocca la fuga di Jill

Purtroppo questa scelta va a minare ampiamente l’aspetto “survival” del titolo. Dimentichiamoci quel senso di impotenza e pericolo costante legato ai precedenti episodi della saga, scegliendo la difficoltà Standard infatti sarà davvero raro rimanere senza oggetti curativi o munizioni per le nostre armi. Senza considerare che una volta eliminati tutti i non morti da una determinata area di gioco, questa rimarrà tranquilla finché non proseguiremo con la storia permettendoci di esplorarla in tutta calma. Se invece sceglieremo la difficoltà Estrema il tasso di sfida salirà notevolmente, non avremo più munizioni come se piovesse e dovremo ponderare con molta cautela quando utilizzare le armi o le cure.

Tra le tante problematiche di RESIDENT EVIL 3 troviamo dei profondi tagli rispetto all’originale. A differenza del remake del secondo capitolo, all’interno del quale sono state ampliate alcune parti di gioco nonché la sua narrazione per creare un’esperienza più profonda, CAPCOM non ha riservato lo stesso trattamento con l’avventura di Jill Valentine. Da zone esplorabili completamente assenti rispetto all’originale, a una presenza di Nemesis meno invadente rispetto al terrificante Mr. X visto nel secondo capitolo, si tratta di un titolo che gioca più sul fattore nostalgico e che purtroppo non porta in tavola niente di nuovo. Inoltre si sente profondamente la mancanza degli enigmi, vero e proprio marchio di fabbrica della saga, che all’interno di questo remake sono stati ridotti al minimo indispensabile.

Non aprite quella porta

Come anticipato all’inizio della recensione, acquistando RESIDENT EVIL 3 riceveremo gratuitamente RESIDENT EVIL RESISTANCE. Si tratta di un gioco multiplayer asimmetrico all’interno del quale quattro giocatori vestiranno i panni di un gruppo di Sopravvissuti che dovrà riuscire a scappare alle insidie tese loro da un quinto giocatore, il Mastermind. Si tratta di uno stile di gioco che ultimamente va molto di moda, ma che generalmente è sinonimo soprattutto di sviluppatori occidentali. A differenza di altri esponenti del genere, stavolta saranno i Sopravvissuti ad avere un ruolo più attivo all’interno del gioco, mentre il Mastermind potrà tendere loro trappole e piazzare zombie strategicamente in modo da impedire la loro fuga.

La lobby di RESIDENT EVIL RESISTANCE

A differenza di quanto visto in fase di anteprima, sembra proprio che CAPCOM abbia effettuato un bilanciamento tra i due ruoli presenti all’interno del gioco. Se provandolo infatti ci è sembrato vedere un grosso divario tra la bruta potenza del Mastermind e i tentativi di fuga dei Sopravvissuti, nella versione completa del titolo abbiamo avuto modo di notare come la forza dei giocatori sta proprio nel potersi coalizzare contro l’avversario di turno. Le varie abilità dei protagonisti fanno sì che un gruppo ben bilanciato riesca a tenere testa facilmente al Mastermind, rendendo dunque ogni partita entusiasmante e divertente.

Il gioco offre un ampio tasso di personalizzazione: non solo i personaggi (sia Sopravvissuti che Mastermind) saliranno di livello imparando nuove abilità, ma potremo persino equipaggiarli con nuovi oggetti capaci di donare loro dei bonus passivi. Questi saranno acquistabili tramite le Casse Equipaggiamento, lootbox randomica che potremo comprare utilizzando i Punti Partita ottenuti in base alle nostre prestazioni durante le sessioni di gioco. Saranno presenti anche le Casse Personalizzazione che, a un prezzo decisamente maggiore, conterranno degli oggetti esclusivamente cosmetici. Inoltre i giocatori potranno affrontare delle sfide quotidiane che permetteranno loro di ottenere sia casse che punti dopo aver completato dei requisiti specifici all’interno del gioco.

Ombre dal passato

Dal punto di vista tecnico RESIDENT EVIL 3 riesce a dare il meglio di sé. L’aspetto grafico del gioco è davvero impressionante e dimostra nuovamente tutta l’eccellenza del RE Engine creato appositamente da CAPCOM per i suoi più recenti titoli. Visivamente il titolo risulta davvero terrificante, soprattutto grazie ai magistrali giochi di luci e ombre capaci di mettere in dubbio ogni nostro movimento. Nonostante ciò, la direzione artistica sembra essere stata leggermente “addolcita” rispetto al precedente capitolo, con una componente splatter meno presente sopratutto nelle prime fasi di gioco.

Jill Valentine in RESIDENT EVIL 3

Anche il comparto sonoro è veramente eccellente, sia per quanto riguarda le musiche di gioco che il doppiaggio interamente in italiano. Grazie a un design del suono concepito in maniera impeccabile, giocare con le cuffie sarà un’esperienza davvero terrificante per via di tutti i rumori che si annidano all’interno della città di Raccoon City. I suoni saranno fondamentali per riuscire a capire cosa si cela nell’ombra, in modo da riuscire a prevedere l’arrivo dei non morti che si celano nell’oscurità.

La travolgente storia di RESIDENT EVIL 3 risolve gli eventi già visti nel campione di incassi dello scorso anno RESIDENT EVIL 2. RESIDENT EVIL 3 permetterà ai giocatori di interpretare l’agente della S.T.A.R.S. Jill Valentine nella sua disperata fuga da una città ormai devastata dagli zombi e da altre spaventose creature. A impedirle questa impresa sarà l’apparentemente invincibile ed incredibilmente intelligente bio-arma Nemesis – uno degli avversari più celebri della serie. Jill non sarà sola in questa terrificante avventura – i giocatori potranno affrontare il caos di Raccoon City con l’aiuto inaspettato di Carlos Oliveira, un membro della Umbrella Biohazard Countermeasure Service (U.B.C.S.) impegnato nel tentativo di far evacuare i cittadini di Raccoon City.

Acquista RESIDENT EVIL 3 per PlayStation 4 o Xbox One seguendo questo link al prezzo speciale di 59,87 € (invece che 69,99 €). Uscita prevista per il 3 aprile 2020. Sostieni Akiba Gamers acquistando il gioco su Amazon attraverso questo link!

Nonostante i tagli a livello di gameplay, che si riflettono in una durata complessiva di circa sei ore per terminare il gioco, narrativamente CAPCOM è riuscita a migliorare abbastanza la trama di RESIDENT EVIL 3. In questa nuova iterazione infatti avremo un’immersione maggiore all’interno del mondo di gioco e dei suoi protagonisti, dal trauma subito da Jill durante gli eventi di Villa Spencer fino al momento in cui Carlos capisce che forse i suoi datori di lavoro non sono poi così perfetti. Senza considerare che il titolo si svolge in contemporanea con RESIDENT EVIL 2, e chi ha giocato entrambi potrà notare i costanti rimandi della software house al secondo capitolo.

A chi consigliamo RESIDENT EVIL 3?

Sicuramente RESIDENT EVIL 3 è un titolo che farà la gola di tutti i nostalgici, quelli che magari hanno iniziato la saga vent’anni fa proprio con il terzo capitolo. Nonostante siano due giochi in uno, il prezzo complessivo è forse un po’ alto considerando la longevità del capitolo principale. Fortunatamente la software house ha annunciato che RESIDENT EVIL RESISTANCE verrà supportato con aggiornamenti gratuiti che introdurranno nuovi personaggi utilizzabili, mappe di gioco e tanto altro. Non è necessario aver giocato ai precedenti titoli per poter godere di questo e la localizzazione completa in lingua italiana lo rende accessibile a una grossa fetta di pubblico.

Jill Valentine in RESIDENT EVIL 3

  • Tecnicamente è un prodotto impeccabile
  • La narrazione di RESIDENT EVIL 3 è stata ampiamente migliorata
  • RESIDENT EVIL RESISTANCE è divertente sia da soli che in compagnia
  • Due giochi al prezzo di uno…

  • …Ma forse è un po’ alto rispetto ai contenuti offerti
  • Meno terrificante di come lo ricordavamo
  • Il gameplay è più improntato sull’azione che sulla sopravvivenza
  • Troppi, troppi tagli
RESIDENT EVIL 3
3.5

Un buon gioco, ma un remake che lascia a desiderare

CAPCOM questa volta non ha centrato il bersaglio pienamente, confermando quelli che erano i miei dubbi in fase di anteprima. Purtroppo per via dei tanti tagli la longevità di RESIDENT EVIL 3 ne ha risentito parecchio, e così i suoi contenuti. Non solo mancano alcune delle scene più iconiche dell’originale, ma la software house ha sprecato l’occasione di ampliare il titolo così come ha fatto con il remake del secondo capitolo. Nonostante la narrazione sia molto più fruibile rispetto all’originale, sarebbe stato bello avere dei nuovi sbocchi di trama capaci di rendere migliore l’esperienza di gioco. Senza considerare che l’introduzione di meccaniche come quella della schivata o la possibilità di trovare centinaia di munizioni già dalle primissime fasi di gioco eliminano totalmente l’aspetto survival del titolo, rendendolo un vero e proprio gioco d’azione a tematica horror. Al contrario ho trovato molto interessante RESIDENT EVIL RESISTANCE, ma la scelta di rilasciare i due capitoli esclusivamente in un bundle ridurrà le possibilità che si crei una comunità attorno al capitolo multiplayer. Certo, i più nostalgici riusciranno a soprassedere ai problemi evidenziati in fase di recensione, ma purtroppo non si può chiudere sempre gli occhi e negare l’evidenza su ciò che con alcuni accorgimenti sarebbe potuto essere un capitolo fantastico.

Raro esemplare di panda sardo cresciuto a bambù e JRPG. Soffre di sindrome di Stoccolma nei confronti di SQUARE ENIX, ed è disposto a privarsi del sonno pur di spulciare all’inverosimile ogni titolo gli capiti fra le mani.

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