Il team di DualShockers ha intervistato Goichi Suda, meglio conosciuto come SUDA51, per parlare della sua ultima fatica: l’ action Travis Strikes Again: No More Heroes, in via di sviluppo Nintendo Switch.
Non molto tempo fa Goichi Suda, a.k.a. SUDA51, ha annunciato Travis Strikes Again, nuovo capitolo della serie action No More Heroes, tuttora in fase di sviluppo per Nintendo Switch. Lo staff di DualShockers ha avuto l’occasione di scambiare due chiacchiere con lui a riguardo.
Jordan (team DualShockers, d’ora in avanti “J”):Hai dichiarato che per Travis Strikes Again stai collaborando con altri sviluppatori. Puoi dirci qualcosa su chi siano le persone inssieme alle quali lavorerai?
Goichi Suda (d’ora in avanti “GS”): Se hai visto il trailer avrai forse notato che Travis gioca a Hotline Miami. Travis è un grande fan di questo gioco e ne è talmente preso che, se fai attenzione al trailer, lo sta per finire.
E qui entrano in scena Dennaton Games, e un altro sviluppatore che abbiamo annunciato alla Nindies Night di Nintendo: Yacht Club Games. Questa collaborazione, noi la chiamiamo la T-Shirt Collaboration, poiché Travis indosserà sempre delle T-Shirt raffiguranti i diversi giochi indie di cui è fan (tutti titoli delle case aderenti).
J: Questa collaborazione è limitata alle sole T-shirt, o verranno introdotti altri elementi dai vari mondi degli altri giochi?
GS: I mondi nel gioco non rispecchieranno quelli degli indie della collaborazione. Comunque, se vuoi sapere un po’ backstory, all’interno del gioco c’è una console, la Death Mark II, creata dal Dr. Juvenile; un programmatore di videogames che lavora per un’azienda chiamata Hazure.
Al suo interno, la Death Mark II ha sei giochi, ognuno dei quali contiene il suo piccolo mondo di gioco. Travis verrà risucchiato all’interno della console e in ciascuno dei rispettivi giochi. Dovrà quindi combattere per la sopravvivenza attraverso questi diversi mondi. I giochi stessi non sono indie, ma riflettono molto la old-school. Quindi, per ora la collaborazione riguarda solo con le T-shirt e i giochi in Travis Strikes Again non c’entrano niente.
J: Come hai deciso quali sviluppatori indie avresti voluto per questa collaborazione?
GS: Stavo pensando a quale tipo di giochi Travis avrebbe voluto giocare e la scelta era molto ampia, così ho pensato ad una possibile collaborazione. Dopodiché sono venuto al PAX e ho girato un po’ alla scopeerta dei vari tipi di giochi e di creators presenti. E alla fine ne ho trovati diversi adatti a Travis, che poi sono gli stessi giochi che avrei scelto per me.
Sono andato dai creators e ho semplicemente chiesto se fossero interessati a collaborare, e alla fine siamo arrivati a quindici titoli tra cui scegliere.
J: È giusto dire che ognuno dei sei mondi nel gioco sarà completamente diverso dagli altri?
GS: No More Heroes è sempre stato un titolo action e resterà tale. I sei giochi presenti nella Death Mark II sono tecnicamente sei generi diversi, ma tutti legati da un gameplay action, che resterà sempre lo stesso. L’unica differenza sarà l’atmosfera, che varierà di gioco in gioco, rendendo tutti i mondi collegati diversi tra loro.
J: Dai tempi del rilascio del primo No More Heroes, credi che il genere action sia cambiato?
GS: Quando questa serie è iniziata, si può dire che non c’era una scena indie grande come quella che vediamo oggi. I grandi giochi d’azione presenti sulle varie console richiedevano un gameplay complesso, con molte combinazioni di tasti e mosse da parte del giocatore per effettuare le varie azioni, ma la scena indie ha riadottato il sistema classico dei vecchi tempi: due o tre tasti per effettuare tutte le mosse. Un ritorno alle origini. Credo sia stata una regressione positiva rispetto a come stavano diventando i giochi. Ora abbiamo titoli più giocabili, come un tempo. E credo sia meglio rispetto ai tecnicismi dei vari giochi “tripla A”.
J: Sarà quindi questo il gameplay che vedremo in Travis Strikes Again?
GS: Sì, Travis Strikes Again ne sarà influenzato. Ho passato molto tempo a sviluppare giochi su console, finendo per acquisire anche io la tendenza a usare controlli complicati e roba del genere. Per questo, sto cercando di calmarmi e mantenere le cose semplici, rassicurandomi di potervi permettere di fare tutto quello che volete nel gioco, col minor numero di combinazioni di tasti possibile.
J: Sei il tipo che ama saltare tra un genere e l’altro, tra giochi dalle trame più oscure a giochi più frizzanti e allegri. Come pensi che questo metodo si complementi con i giochi a cui lavori?
GS: Sì, ho questa tendenza, e molte volte è una decisione cosciente. Tuttavia, sento che ogni tanto viene dal mio subconscio, come quando dopo tanto tempo trascorso sullo sviluppo di un gioco dark, mi chiedo “Ora che faccio?” e passo automaticamente a qualcosa di più leggero. E questo fare avanti e indietro mi fa discostare completamente dalla realtà e sento di stare facendo qualcosa di surreale.
Gli ultimi due titoli ai quali ho lavorato erano abbastanza pesanti: Let it Die e il remaster di The Silver Case. Per questo, anche se Travis Strikes Again non è decisamente un gioco dalla trama felice, ha i suoi momenti di humor e ciò è proprio il risultato del mio modo di fare.
Un’altra cosa che voglio provare è creare storie che contengano un mix di toni; che rappresentino un genere, ma che contengano venature di un altro genere, proprio perché finora ho usato troppo spesso i due estremi senza vie di mezzo e ho voglia di provare qualcosa di nuovo. Lo vedrete in Travis Strikes Again.
J: Hai recentemente annunciato di voler rilasciare The 25th Ward HD Remaster come seguito di Silver Case HD Remaster, quindi stai lavorando a Travis Strikes Again e The 25th Ward contemporaneamente?
GS: Sì, sto lavorando contemporaneamente su entrambi. Per quanto riguarda Travis Strikes Again, sto facendo da regista e dirigendo il tutto. Per The 25th Ward invece, Grasshopper Manufacture e AGM Playism stanno lavorando insieme. Il regista di The 25th Ward è Nobutaka Ichiki, mentre io mi sto concentrando di più su Travis Strikes Again.
J: E come procede lo sviluppo di The 25th Ward?
GS: L’unica cosa di cui mi occupo è la sceneggiatura, che dovrei scrivere in questo momento.
J: Immagino però che a questo punto Travis Strikes Again abbia la priorità, giusto?
GS: Sto dando il massimo con Travis Strikes Again. Di solito scrivo gli scenari a tarda notte, ma recentemente non ho il tempo di farlo.
J: E questo perché Travis Strikes Again ti prende di più?
GS: Per quanto riguarda The 25th Ward, sto facendo solo da produttore, poiché ci sta lavorando un team di sviluppo veramente buono su cui ripongo la mia piena fiducia. Partecipo alle riunioni su come promuovere il gioco e scrivere i nuovi scenari, ma quando si tratta di Travis Strikes Again, ho molto di più da fare.
J: Ti è piaciuto sviluppare Travis Strikes Again su Nintendo Switch?
GS: Più dello Switch stesso, lo sviluppo di giochi per Nintendo è sempre qualcosa che amo fare. Ogni volta che fanno uscire una nuova console, essa ha sempre nuove caratteristiche. Come quando si è passati ai controlli di movimento e nunchuk del Wii dai grandi bottoni del GameCube. Sento che Nintendo come console maker è la più punk perché è sempre alla ricerca di cose nuove a cui gli altri non pensano.
Ogni volta che rilasciano nuovi hardware, mi pare di sentire i creatori che dicono: “E adesso che abbiamo tutte queste cose nuove, che ci possiamo fare?” e, “Noi vi sfidiamo con tutte queste cose nuove, come ci sfidate voi?”. Come ho detto prima, la Switch è probabilmente la console più punk che abbiano mai rilasciato, e io ho avuto una grande opportunità a lavorarci.
J: Detto ciò, Travis Strikes Again rimarrà un’esclusiva di Nintendo Switch?
GS: Sì. Sì. Naturalmente …forse.
Travis colpisce ancora: No More Heroes è attualmente in fase di sviluppo da Grasshopper Manufacture Nintendo Switch, su motore Unreal Engine 4. Il gioco è stato ufficialmente annunciato durante l’evento Nindies Summer Showcase 2017 e dovrebbe uscire nel corso del prossimo anno.
Travis Strikes Again: No More Heroes – Trailer di esordio
Fonte: SUDA52 via DualShockers