Nell’industria videoludica capita spesso che da un franchise amato dal pubblico nascano degli spin-off, è però più raro che questi riescano a reggersi sulle proprie gambe e diventare nel tempo una saga a se stante. È questo il caso di Seiken Densetsu che, dopo essere nato da una costola di FINAL FANTASY, è riuscito a distaccarsi totalmente dalla serie che lo aveva originato e a crearsi una propria fanbase tra gli amanti dei giochi di ruolo. Ribattezzato MANA in Occidente, il franchise non riceveva un nuovo capitolo principale da ben diciotto lunghi anni. Oggi però le cose stanno per cambiare grazie all’arrivo di VISIONS of MANA, che sarà disponibile in tutto il mondo a partire dal prossimo 29 agosto. Il protagonista principale di questa nuova avventura è Val, un giovane guerriero che ha ricevuto l’incarico di scortare i prescelti durante il loro pellegrinaggio per ripristinare le energie dell’Albero del Mana.
Ho passato qualche decina di ore in compagnia del titolo SQUARE ENIX e, dopo averlo completato, non vedo l’ora di parlarvene approfonditamente in questa recensione. Scoprite cosa ci aspetta dall’attesissimo VISIONS of MANA!
- Titolo: VISIONS of MANA
- Piattaforma: PlayStation 5, Xbox Series X|S, PlayStation 4, PC (Steam)
- Versione analizzata: PlayStation 5 (EU)
- Genere: Action RPG
- Giocatori: 1
- Publisher: SQUARE ENIX
- Sviluppatore: Ouka Studios
- Lingua: Inglese (testi), Giapponese o Inglese (doppiaggio)
- Data di uscita: 29 agosto 2024
- Disponibilità: retail, digital delivery
- DLC: con la Digital Deluxe Edition sono presenti un pacchetto di costumi e uno di brani ispirati ai vecchi capitoli del franchise, non sappiamo se in futuro verranno venduti separatamente
- Note: trasferendo il salvataggio della demo nel gioco completo riceveremo come bonus tre armi per Val
Abbiamo recensito VISIONS of MANA con un codice PlayStation 5 fornitoci gratuitamente da SQUARE ENIX tramite PLAION.
Nel mondo di Qi’Diel c’è un’antica tradizione. Ogni quattro anni un’emissario dell’Albero del Mana si reca nei luoghi più affini agli spiriti elementali e sceglie un abitante, nominandolo Alm. Questo titolo viene dato a coloro che possiedono la capacità di ripristinare le energie dell’Albero del Mana, garantendo che fluiscano in modo regolare per mantenere l’equilibrio del mondo. Il prezzo da pagare per il benessere di Qi’Diel è però la vita stessa degli Alm che, dopo un lungo pellegrinaggio, sacrificheranno il proprio spirito per far si che il mondo viva in armonia. Gli Alm non saranno soli nel loro cammino, per poterli aiutare a superare le situazioni più impervie viene infatti scelto un guerriero, a cui viene dato il titolo di Soul Guard.
Nel villaggio di Tianeea vive Val, il nuovo Soul Guard scelto per il prossimo pellegrinaggio. Dedito agli allenamenti con la spada, il ragazzo passa le giornate in compagnia della sua amica di infanzia Hinna a cui è particolarmente legato. Il momento del viaggio si avvicina e la Fata, mandata dalla Divinità del Mana, decide di scegliere proprio Hinna come Alm del Fuoco. Felicissimi di poter vivere quest’avventura insieme, i due si mettono in marcia facendo la conoscenza degli altri Alm che si sacrificheranno per garantire l’equilibrio del mondo. Nonostante ognuno di essi sia felice di poter aiutare il proprio pianeta, accettare di non poter avere un futuro non è sempre così facile. E con la comparsa di un nemico inaspettato, il pellegrinaggio guidato da Val sarà davvero irto di dubbi e pericoli…
Element of surprise
Dal punto di vista del gameplay VISIONS of MANA ha implementato una serie di elementi che rendono le fasi esplorative molto dinamiche e piacevoli. I movimenti dei personaggi durante l’esplorazione sono infatti decisamente fluidi, con la possibilità di effettuare doppi salti e schivate aeree per raggiungere luoghi facilmente anche i luoghi distanti. Sparsi per il mondo di Qi’Diel troveremo fonti elementali da assorbire, scrigni contenenti preziosissimi tesori e, andando avanti con l’avventura, anche il piccolo Li’l Cactus nascosto nei luoghi più improbabili. Durante i nostri viaggi inoltre ci capiterà di incontrare persone in difficoltà che ci assegneranno delle missioni secondarie, generalmente legate alla sconfitta di alcuni nemici o al recupero di oggetti specifici.
Una delle novità più interessanti è senza dubbio la presenza degli Elemental Vessel, reliquie dotate dei poteri degli elementi che potranno darci una mano sia in combattimento che nelle fasi esplorative. Ogni reliquia dispone infatti di abilità uniche che ci permetteranno di aprire nuovi percorsi e raggiungere aree altrimenti inaccessibili, inoltre all’interno dei diversi dungeon presenti nel gioco potremo sfruttare i loro poteri per risolvere i puzzle ambientali che ostacoleranno il nostro cammino.
Mi è piaciuta davvero tanto la presenza di questi elementi di gameplay, ho trovato infatti davvero piacevole sfrecciare per le terre di Qi’Diel cercando di raggiungere ogni scrigno nascosto tanto da quasi dimenticarmi la possibilità di utilizzare i Pikul per muovermi più velocemente. Pur avendo apprezzato davvero tanto l’innovazione portata dagli Elemental Vessel, credo che forse la software house non abbia osato abbastanza con il loro utilizzo. Mi sarebbe infatti piaciuto vedere dei puzzle ambientali un po’ più complessi, specialmente quando ci troviamo fuori dai dungeon in cui l’utilizzo delle reliquie risulta forse troppo elementare.
Put a Ring on it
Uno degli elementi di gameplay più interessanti di VISIONS of MANA riguarda la crescita dei personaggi e come potremo modificare il loro ruolo in battaglia. Quando equipaggeremo uno dei protagonisti con un Elemental Vessel, questo otterrà una nuova classe che sarà possibile migliorare grazie all’utilizzo dell’Elemental Plot. In ogni ramo delle abilità saranno presenti tecniche di combattimento, che saranno equipaggiabili a prescindere dalla classe in uso, e abilità passive che invece saranno strettamente legate alla propria classe di provenienza. Se all’apparenza si tratta di un sistema semplice, una volta sbloccato l’intero Elemental Plot di ogni classe noteremo come le abilità passive vadano a modificare parecchio il modo in cui giocheremo.
Il sistema di combattimento è tanto semplice quanto efficace, ma richiederà un minimo di preparazione di strategia per non rischiare di finire all’oltretomba troppo velocemente. Farà infatti il suo ritorno il sistema di Ring Menu, uno legato alle tecniche di battaglia e uno legato agli oggetti. Non avremo a disposizione in ogni momento tutte le tecniche e gli oggetti presenti nell’inventario, ma solamente quelli che decideremo di equipaggiare nei rispettivi Ring Menu. Se non ci ricorderemo di modificare questi menù rischieremo dunque di non avere a disposizione preziosi oggetti curativi o tecniche più potenti quando andremo a sbloccarle. Per le tecniche sarà inoltre presente anche un sistema di scorciatoie, ma il quantitativo di abilità equipaggiabili sarà limitato.
Trovo che il sistema di classi pensato per VISIONS of MANA sia davvero un passo avanti rispetto a quanto visto nei precedenti capitoli del franchise, dato che ora potremo cambiare classe in qualsiasi momento e senza aver bisogno di farmare materiali. C’è un però, dato che le classi sono legate agli Elemental Vessel non sarà possibile equipaggiare due personaggi con la stessa reliquia, ragion per cui se ci interessano due classi legate allo stesso elemento sarà impossibile utilizzarle in contemporanea. Se da una parte capisco questa scelta, dato che gli Elemental Vessel possono essere utilizzati attivamente in battaglia, avrei preferito una maggior libertà nella composizione del party.
Problemi di vista
Dal punto di vista tecnico VISIONS of MANA possiede diversi punti di forza, ma anche qualche debolezza non da poco. La direzione artistica scelta per il comparto grafico risulta piacevolmente cartoonesca, e il mondo di Qi’Diel risulterà non solo piacevole da esplorare ma anche da ammirare grazie alle sue ambientazioni interessantissime. Graficamente il gioco non presenta grossi problemi, se non per un elemento che rischia davvero di farci impazzire durante i combattimenti. La telecamera in battaglia è infatti davvero tediosa, e anche effettuando il lock-on sul nemico sarà davvero difficile mantenerlo nel campo visivo se non la muoveremo manualmente.
Il comparto sonoro è davvero molto interessante, in particolare la colonna sonora composta da un trittico d’eccezione. I veterani della saga Hiroki Kikuta, Tsuyoshi Sekito e Ryo Yamazaki hanno infatti collaborato per la realizzazione delle musiche di questo nuovo capitolo. Molto buono anche il doppiaggio, presente sia in giapponese che in inglese. Nonostante personalmente non mi disturbi particolarmente l’assenza della localizzazione dei testi in italiano, ammetto che vedere come il gioco sia stato tradotto nelle principali lingue europee ma non nella nostra mi ha fatto un po’ storcere il naso.
Il comparto narrativo ci mette di fronte ad una trama davvero ricca di colpi di scena, ma che subisce un po’ la presenza di una serie di cliché tipici dei giochi di ruolo. Nonostante non possa dilungarmi a riguardo, dato che sarebbe uno spoiler immenso, ammetto di non aver personalmente apprezzato tantissimo le battute finali del gioco. È presente un breve capitolo aggiuntivo una volta terminata la storia principale, dandoci qualche ora in più in compagnia di Val e degli altri protagonisti. Un’altra piccola pecca narrativa è legata alle missioni secondarie, dato che spesso e volentieri il loro svolgimento non andrà ad aggiungere nulla a livello di trama.
VISIONS of MANA è un nuovo titolo della serie che racconta la storia della spada sacra e del mana. Il protagonista Val e la sua amica d’infanzia Hinna, nominata da poco Alm del fuoco, partono per un viaggio verso il Tree of Mana. Il vivace scenario semi-aperto del gioco contiene mostri adorabili ma feroci, da affrontare con poteri elementali in battaglie tridimensionali. Durante l’avventura, con gli amici incontrati lungo la strada inizieranno a scoprire la verità sul mondo. Dobbiamo rassegnarci al nostro destino? Un nuovo racconto di “MANA” inizia qui, con il ritorno alle origini di questa classica serie fantasy.
Acquista VISIONS of MANA su Amazon seguendo questo link e supporta Akiba Gamers!
A chi consigliamo VISIONS of MANA?
Se siete dei fan di Seiken Densetsu, non potete certo lasciarvi sfuggire VISIONS of MANA. La direzione intrapresa dalla software house per questo nuovo capitolo del franchise e, seppur con qualche problemino, davvero azzeccata e sono sicuro che farà la gioia di tutti coloro che l’hanno sempre apprezzato. Gli amanti dei giochi di ruolo avranno pane per i propri denti grazie ad un sistema di esplorazione interessante e al particolare sistema di classi. Di sicuro un gioco da tenere d’occhio!
- Il comparto grafico è piacevole, sia per le ambientazioni che per i personaggi
- La fluidità e la dinamicità dell’esplorazione
- Il sistema di classi e gli Elemental Vessel sono molto interessanti…
- …Ma alcune idee sarebbero potute essere sfruttate meglio
- I contenuti secondari sono un po’ scarni
- La telecamera in combattimento rischia di farci impazzire
VISIONS of MANA
Una visione non troppo nitida
Fin dal suo annuncio ero davvero curioso di mettere le mani su VISIONS of MANA. Essendo passato così tanto tempo dall’uscita di un capitolo principale del franchise ero davvero curioso di vedere la “visione” che SQUARE ENIX avrebbe intrapreso per la realizzazione di questo episodio. E pur essendo rimasto piacevolmente stupito dai passi avanti effettuati e da alcune delle meccaniche implementate, penso proprio che la software house avrebbe potuto sfruttarle in maniera forse un po’ più approfondita. Gli Elemental Vessel sono davvero il cuore del gameplay, e avrebbero permesso la realizzazione di elementi esplorativi più complessi e meno semplicistici di quelli visti nel gioco. Nonostante tutto però il problema maggiore l’ho avuto con la telecamera, che mi ha fatto dannare più di una volta e che spero la compagnia riesca a sistemare tramite una patch. VISIONS of MANA è comunque un titolo molto interessante e piacevole da giocare, e sono sicuro che con qualche piccolo accorgimento il futuro della saga potrebbe essere più che roseo.