Captain Tsubasa: Rise of New Champions – Recensione

Preparatevi a calcare i campi di calcio con la nostra recensione di Captain Tsubasa: Rise of New Champions. Palla al centro, si comincia!

Captain Tsubasa: Rise of New Champions – Recensione

A dieci anni di distanza dall’ultimo videogioco vero e proprio arrivato in Occidente, e con solo qualche free-to-play all’attivo nel corso degli ultimi anni, Tsubasa Ozora e gli altri fortissimi giocatori nati dalla mente del maestro Yōichi Takahashi sono finalmente pronti a scendere nuovamente in campo con Captain Tsubasa: Rise of New Champions, prodotto per PlayStation 4, Nintendo Switch e PC proposto da BANDAI NAMCO Entertainment e sviluppato da Tamsoft.

Gioco del mese di agosto 2020 - Captain Tsubasa: Rise of New ChampionsIn questa grandissima avventura rivivremo alcuni degli avvenimenti della vita del giovane Tsubasa, amante dello sport più conosciuto e amato al mondo: il calcio. Allenato dal fuoriclasse brasiliano Roberto Hongo, il campioncino nipponico dimostra al panorama calcistico di avere molto da dare, diventando ben presto una delle figure da tenere d’occhio. Assieme alla sua Nankatsu, Tsubasa si è prefisso l’obiettivo di vincere per tre volte consecutive il torneo scolastico. Con il terzo campionato in vista, riusciranno a portarsi a casa la tanto desiderata V3Tsubasa stavolta non sarà il protagonista principale: a farla da padroni saremo noi giocatori, che attraverso alcuni avatar personalizzati dovremo farci largo tra orde di squadre scolastiche agguerritissime e team mondiali dall’abilità impressionante. Prossima fermata: gli USA!

Captain Tsubasa: Rise of New Champions – Recensione

  • Titolo: Captain Tsubasa: Rise of New Champions
  • Piattaforma: PlayStation 4, Nintendo Switch, PC / Steam
  • Versione analizzata: PlayStation 4 (EU)
  • Genere: Arcade, Sportivo
  • Giocatori: 1-4
  • Publisher: BANDAI NAMCO Entertainment
  • Sviluppatore: Tamsoft
  • Lingua: Italiano (testi), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 28 agosto 2020
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: uniformi e giocatori aggiuntivi
  • Note: disponibile in varie edizioni, tra cui Collector’s Edition, New Hero Edition, Champions Edition, Legends Edition, e Deluxe Edition

Abbiamo recensito Captain Tsubasa: Rise of New Champions con un codice PlayStation 4 fornitoci gratuitamente da BANDAI NAMCO Entertainment.

Captain Tsubasa: Rise of New Champions

Non mi sarei mai aspettato di veder arrivare un titolo della serie Captain Tsubasa che non fosse un altro free-to-play di cui personalmente ne ho già piene le pa tasche. Dopo che il reboot animato del 2018 si è interrotto nel momento migliore, senza far più parlare di sé, le speranze di vedere nuovi annunci interessanti dedicati alla serie si erano ridotti a zero. Fortunatamente, però, dopo un po’ di silenzio il miracolo è avvenuto. Ma dieci anni di attesa per un videogame sono tanti. Riuscirà a saziare la fame dei fan e mantenere le aspettative alte?

Non chiamateli Holly e Benji!

Prima di iniziare con la recensione, è bene fare una premessa: come alcuni (anche se non tutti, sigh…) ormai hanno già imparato a capire, il nome vero di questa serie non è Holly e Benji, ma Captain Tsubasa, e con il nuovo anime del 2018, arrivato in Italia in forma fedele, si è un po’ voluto mettere una pezza all’adattamento disastroso fatto da Mediaset con il vecchio anime del 1982 (nomi americanizzati, alcuni dei personaggi cambiano nome da un episodio all’altro, e chi più ne ha più ne metta). Allo stesso modo, tutto quello che Captain Tsubasa: Rise of New Champions vuole proporre è assoluta fedeltà a nomi ed elementi della serie originale.

Il gioco non comincia esattamente dal principio delle vicende, tralasciando quindi la porzione di storia dedicata al torneo delle elementari. È una scelta giustissima a mio avviso, dal momento che è forse quella meno spettacolare a termini di impatto visivo, senza supertiri o abilità spettacolari che avrebbero fatto esattamente l’opposto di quello che Rise of New Champions vuole proporre. Si inizia quindi a calcare i campi di gioco con l’Episodio: Tsubasa, la prima esperienza che la modalità storia Il Viaggio ci propone, dove vestiremo i panni del protagonista assoluto della serie intento a realizzare il suo obiettivo più grande: vincere per la terza volta consecutiva il campionato scolastico con la Nankatsu, e poter lasciare così il Giappone senza rimpianti e andare finalmente in Brasile, la patria del calcio che tanto sogna da una vita, nonché luogo dove risiede il suo mentore Roberto.

Road to V3

L’Episodio: Tsubasa è un storia abbastanza diretta, che ci permette di sperimentare in prima persona l’enorme impresa compiuta dalla Nankatsu. Non avremo la possibilità di sviluppare in alcun modo Tsubasa o gli altri compagni di squadra, sia dal lato delle statistiche che in termini di tecniche. Sarà il gioco stesso, infatti, a farci sbloccare e assegnare le varie tecniche durante il corso dei vari capitoli, partita dopo partita, in modo fedele a quanto visto nella serie. Scordatevi quindi di avere a disposizione il Drive Shot fin dal principio!

Captain Tsubasa: Rise of New Champions

Quello che ha di interessante questa sezione di storia è la possibilità di attivare alcune cutscene che ripropongono i momenti più salienti visti nelle varie partite. Sbloccarli non sarà facile né immediato, dal momento che talvolta richiedono di affrontare un determinato personaggio faccia a faccia, o arrivare a una determinata posizione del campo, o altro ancora. Come se non bastasse, a tutto questo si aggiunge anche la possibilità di cambiare alcuni eventi noti: a seconda di come finiranno i vari incontri, cambieranno anche le varie scene di dialogo proposte al loro termine. Sebbene si tratti della porzione di story mode più veloce e diretta tra le due proposte, questo elemento la rende piacevolmente rigiocabile, così da provare a sbloccare tutte le varie cutscene o cambiamenti rispetto all’originale.

È purtroppo in questo Episodio: Tsubasa che ho trovato una delle più grandi pecche in cui mi sono imbattuto durante il gioco, ovvero i testi sfocati. Di tanto in tanto, nel bel mezzo della narrazione pre o post partita, alcuni dei dialoghi su schermo diventano improvvisamente sfocati, impedendone la lettura. Devo dirvi la verità: inizialmente pensavo fosse un problema di stanchezza mio, ma dopo aver fatto uno screenshot e averlo guardato dopo una bella notte di riposo, mi sono accorto che effettivamente era un problema reale. Problema che spero possa esser risolto presto.

Io sono leggenda

Inutile dire che la storia principale su cui Rise of New Champions vuole puntare non è l’Episodio: Tsubasa, bensì l’Episodio: New Hero, in quanto rappresenta la porzione di trama più corposa, ricca, longeva e a grandi linee inedita. Saremo chiamati a creare un nostro giocatore personalizzato che fungerà da avatar, che potremo far giocare in attacco, centrocampo o difesa, e che potrà far parte di una delle tre scuole più agguerrite, dopo la Nankatsu, viste in corso d’opera: la Furano di Hikaru Matsuyama, la Musashi di Jun Misugi, e la Toho di Kojiro Hyuga. Ciascuna di queste tre rappresenta una sorta di step crescente di difficoltà, partendo dalla Toho, quella con più stelle nella propria formazione, una squadra già formata che ha bisogno del nostro New Hero solo per dargli quella piccola spinta necessaria per riuscire finalmente a battere l’eterna rivale. Abbiamo poi il Furano, con una squadra ben unita e un unico giocatore di spicco, Matsuyama, che non disdegnerebbe la presenza di un compagno con qualità eccellenti per elevare ancora di più il loro stile di gioco. Infine la Musashi, un team che ha decisamente bisogno di un trascinatore per l’intera partita, in quanto le condizioni del capitano Misugi non gli permettono di affrontare interi match.

Da qui inizierà la nostra strada verso il successo, durante un campionato scolastico appositamente creato dal nulla per scegliere i futuri rappresentanti della nazionale giovanile giapponese, offrendo un ultimo palcoscenico per sfide mozzafiato e la risoluzione di conti in sospeso. In questa porzione di gioco avremo totale controllo nella crescita del nostro personaggio, che migliorerà sempre di più dopo ogni partita e otterrà punti utili con cui accrescere parametri vari come potenza, attacco, difesa, velocità e tecnica, per portarlo pian piano a essere una vera forza della natura a seconda del ruolo che abbiamo deciso di fargli assumere. Assieme a lui crescerà anche l’intera squadra, che pian piano migliorerà per approcciarsi alle sfide crescenti che affronteremo con ogni partita, dove più si avanza e più si avvicina il momento di rivaleggiare contro i big del torneo, contro i quali dovremo combattere con le unghie e con i denti. Ad affiancare tutto ciò troveremo anche una meccanica dedicata agli amici, sia compagni di squadra che di scuole diverse, tramite la quale, soddisfacendo alcune particolari richieste, sarà possibile aumentare il livello di amicizia e apprendere così le varie tecniche o abilità attive che questi hanno da insegnarci.

Una volta terminata la sfida delle scuole, avremo la possibilità di affrontare le nazionali più forti del mondo all’interno di un torneo JR che avrà luogo negli USA, in quanto il torneo francese visto nella serie originale sarà stato cancellato per motivi ignoti. Questa competizione non solo ci permetterà di crescere ancora di più, arrivando a livelli tali da poter tenere testa di nomi più altisonanti e conosciuti dell’opera, ma avremo anche l’occasione di apprendere tutto quello che possono insegnarci, compreso i loro colpi o giocate migliori. Come ciliegina sulla torta di questa modalità, e solo di questa, troveremo anche una serie di spezzoni anime creati dallo stesso studio dietro il reboot animato del 2018, che ci accompagneranno piacevolmente in questa spettacolare esperienza tutta da vivere e rivivere più volte. Esatto, più volte: per poter sbloccare correttamente non solo tutte le tecniche dei vari giocatori, ma anche le varie squadre nazionali, sarà necessario percorrere le route di Toho, Musashi e Furano, e le storie non saranno mai uguali. Ottimo fattore per la rigiocabilità, capace di offrire numerosi sbloccabili utili per le modalità secondarie.

Moete Hero

Parlando di modalità secondarie, in Captain Tsubasa: Rise of New Champions troviamo una classica modalità Versus, in cui cimentarsi in partite libere contro la CPU o contro amici in match uno contro uno o due contro due, tentare la sorte ai calci di rigore, oppure organizzare un campionato tutto nostro in cui includere sia squadre mondiali, scolastiche o personalizzate, mentre nella più classica modalità Versus Online potremo affrontare amici o giocatori di tutto il mondo in match uno contro uno creando o entrando in una stanza di gioco o lanciandoci a capofitto nelle partite di lega classificate.

Captain Tsubasa: Rise of New Champions

Il divertimento di queste modalità inizia creando una squadra personalizzata, attingendo dai vari team proposti e sbloccati per reclutare giocatori con cui cimentarsi nelle partite proposte dalle modalità versus e versus online. Oltre ai giocatori potremo scegliere e personalizzare emblema, divise e tanto altro, dando così unicità al tutto. In definitiva, una buona modalità secondaria con cui divertirsi anche quando la notevole longevità offerta dalla componente single player sarà esaurita. In mezzo a tutti gli elementi secondari, l’unica pecca che mi ha fatto storcere un po’ il naso è data dalla modalità dedicata ai rigori, realizzata in modo forse un po’ troppo grossolano e che, ahimè, sarebbe potuta essere gestita decisamente meglio.

Per tutti coloro che se lo stavano chiedendo, , come sicuramente ben saprete Rise of New Champions propone anche una sorta di pacchetti in cui vengono offerti oggetti allenamento e personaggi amico. I primi hanno il compito di offrire alcuni boost interessanti al nostro New Hero, mentre lo scopo dei secondi è semplicemente quello di aumentare il livello di amicizia con i vari giocatori, che servirà poi per consentirci di sbloccare le loro tecniche o abilità. Il costo di questi pacchetti è espresso in punti di gioco, ovvero tutte cose che otterremo soddisfacendo alcuni requisiti. Tranquilli, non c’è assolutamente da tirare fuori il portafoglio come in Dream Team o altri free-to-play, come molti erroneamente credono.

Captain Tsubasa: Rise of New Champions

Non Sono FIFA, né PES

Da quando Captain Tsubasa: Rise of New Champions è stato annunciato, momento in cui è stato spiegato in modo chiaro di che tipologia di gioco sarebbe stato, ho sentito in molti continuare a paragonarlo a un FIFA o PES, per cui lasciatemi dire quanto segue: È ASSOLUTAMENTE SBAGLIATO! Si tratta di un gioco arcade che sì, può contare su tantissime similitudini con i ben più noti simulatori calcistici di casa EA e KONAMI, ma che non ha proprio niente a che vedere con questi. Alcuni dei comandi sono gli stessi, è vero, scelta sicuramente presa per regalare un po’ di familiarità a coloro che hanno dimestichezza con i giochi di calcio, ma tutto il resto è davvero, davvero diverso. Non si tratta infatti di un prodotto scontato dove sarà il giocatore a eseguire i trick o altro grazie all’uso dell’analogico, ma le fasi di attacco e difesa, ovvero dribbling e contrasti, sono dettate dal caso, regalando al gioco un’interessante imprevedibilità che rende quasi inutile l’essere “pro”: se giochi contro un amico fisicamente vicino potresti riuscire a sbirciare il tasto da lui premuto, altrimenti non è possibile capire quali dei due tasti dorsali l’avversario premerà. E come ben saprete, se avete letto la nostra anteprima, per avere successo nei dribbling sarà necessario premere il tasto diverso da quello dell’avversario, mentre nei contrasti sarà necessario azzeccare lo stesso tasto premuto per riuscire a portare via la palla. Il movimento dei personaggi non è estremamente fluido, ma è una scelta dovuta al fatto che per riempire le varie barre di passaggio, tiro, cross e altro, è necessario un po’ di tempo, e non sarà immediato. Insomma, il gioco si prende i suoi tempi e, controller alla mano, talvolta con tutte le cose che ci sono da fare o da decidere in pochi secondi non è affatto una pensata sbagliata.

Un neo abbastanza significativo per l’intero gioco è costituito dal frame rate, con dei fotogrammi al secondo che dovrebbero arrivare a 30, quantomeno su console, ma che anche su PlayStation 4 a volte fanno fatica a restare stabili. In più, ogni tanto si ha la sensazione che la pressione dei comandi non sia immediata e, non so se si tratta di un problema o di qualcosa voluto dallo sviluppatore — tipo cooldown, ma mi è capitato di premere alcuni tasti in rapida successione e senza che a volte venisse eseguito il comando sebbene avessi stamina a disposizione. È capitato poche volte, vero, ma mi è capitato. E chissà se sia un dettaglio voluto o no.

Su PS4 Captain Tsubasa: Rise of New Champions è un titolo davvero interessante, con una grafica in cel shading che vuole in qualche modo rendere omaggio all’anime nel miglior modo possibile. Il frame rate poco stabile e i testi sfocatissimi (quest’ultimo, capitato solo nello Tsubasa Episode) tendono in qualche modo a minare l’esperienza visiva che questo titolo è capace di offrire, e spero sia uno dei prossimi aspetti ad essere risolti attraverso i prossimi aggiornamenti. Abbiamo avuto modo di testare brevemente anche la versione Nintendo Switch del titolo, notando una risoluzione ovviamente inferiore sia in modalità portatile che collegata al televisore, con rallentamenti più frequenti e caricamenti a volte troppo prolungati, ma soprattutto con un anti-aliasing quasi del tutto assente. Tuttavia, nulla che lo renda ingiocabile, bisogna solo sacrificare alcuni dettagli per un gameplay quanto più fluido possibile anche per l’ibrida di casa Nintendo. Dal lato sonoro, i brani che affiancheranno la nostra avventura calcistica sono tutti capaci di infondere grinta e adatti all’occasione. Alcuni li abbiamo già ascoltati nei vari trailer diffusi da BANDAI NAMCO Entertainment, e solo uno di questi proviene dalla serie animata. Si tratta di una versione orchestrale di Moete Hero, brano usato per la opening del primissimo adattamento anime datato 1982.

Captain Tsubasa: Rise of New Champions

Un nuovo gioco di Captain Tsubasa con grafica fumettistica ed effetti realistici! Ispirato alla celebre serie di Captain Tsubasa, questo titolo riprende lo stile grafico dell’anime aggiungendo nuovi effetti grafici realistici. La cura dei dettagli nella rappresentazione dello stile di tutti i celebri personaggi renderà ogni incontro spettacolare e indimenticabile! Giocate mozzafiato e fulminee per un gioco di calcio ad alto tasso di azione arcade! Il genere calcistico arcade permette ai giocatori di vivere azioni spettacolari in tempo reale, ed è uno degli aspetti che hanno reso popolari i titoli dedicati a Captain Tsubasa. In questo coinvolgente gioco d’azione potrete divertirvi a segnare gol ai vostri avversari usando rapidamente fantastiche abilità grazie a un sistema di controllo semplice da padroneggiare.

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A chi consigliamo Captain Tsubasa: Rise of New Champions?

Ovviamente tutti i fan di questa storica serie dovrebbero trovare un posto in collezione per Rise of New Champions, in quanto non rappresenta solo il primo titolo dedicato alla serie ad arrivare in Occidente dopo un digiuno di 10 anni, ma perché rappresenta un prodotto interessante che saprà sicuramente farsi valere e trovare spazio nei loro cuori. Purtroppo questo gioco non è adatto a chi continua a paragonarlo alle simulazioni calcistiche più blasonate aspettandosi qualcosa di simile, o a coloro che non sono disposti ad accettare che la serie originale si chiami in un altro modo e sono ancora rimasti ancorati al vecchio, terrificante adattamento italiano, rinnegando ciò che la serie è realmente.

  • Modalità longeve e numerosi sbloccabili
  • Modalità New Hero interessante e particolare
  • È davvero divertente

  • Frame rate ballerino
  • Scritte illeggibili nello Tsubasa Episode
  • La modalità rigori poteva esser realizzata decisamente meglio
Captain Tsubasa: Rise of New Champions
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Pagina 52: nel calcio bisogna divertirsi

Captain Tsubasa: Rise of New Champions è esattamente il titolo di cui i fan della serie avevano bisogno, un prodotto divertente e visivamente allettante, capace di saziare l’enorme fame provocata da tutti questi anni di attesa e solo qualche free-to-play come stuzzichino. È come se fosse una sorta di versione attuale, moderna, del vecchio Captain Tsubasa J: Get in the Tomorrow. Oltre il feeling generale e molte scelte simili nella realizzazione, i due si assomigliano anche nell’offrire spezzoni animati creati appositamente per le iterazioni videoludiche. È un prodotto a sfondo calcistico, con personaggi (chi più e chi meno) carismatici e un impatto visivo spettacolare, con un gameplay divertente quanto imprevedibile, sebbene non possano mancare pecche varie come frame rete altalenante, testi illeggibili e qualche altra piccolezza che speriamo venga presto risolta con futuri aggiornamenti. Così come il reboot animato del 2018, questo gioco ha anche il compito di far conoscere la serie e i suoi personaggi nella loro vera natura ed essenza, compresi nomi originali, a tutti coloro che apprezzano o amano l’opera ma ancora continuano a portarsi dietro gli strascichi dettati dallo storico adattamento italiano. Pecche a parte, mi sono davvero divertito molto in compagnia di Captain Tsubasa: Rise of New Champions. Posso solo augurarmi che abbia vita lunga in quanto a contenuti e che la serie non venga dimenticata così, ma che eventuali seguiti possano arrivare in futuro, ovviamente con tutte le migliorie del caso. Dopotutto, la nuova generazione di console è sempre più vicina.

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.

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