Era da tempo che se ne vociferava, ed ora è finalmente realtà, OCTOPATH TRAVELER I e II sono infatti arrivati, rispettivamente, su PlayStation (sia PS4 che PS5) e Xbox (sia Xbox One che Series X|S). I titoli usciti nel (lontano) 2018 e nel (vicino) 2023 hanno saputo conquistare un ampio pubblico di videogiocatori attraverso meccaniche vecchio stile impreziosite da un elevatissimo comparto artistico e un’importante profondità di gioco. Entrambi i titoli sono caratterizzati dalla possibilità di vivere e interpretare otto differenti storie, ognuna delle quali caratterizzata da motivazioni strettamente personali, ma che per una serie di vicissitudini porterà i nostri eroi a stringere improbabili alleanze e nuove amicizie, lasciando al giocatore invece il compito di scoprire lentamente ogni nuova meccanica introdotta dall’arrivo nel party di un nuovo protagonista.
Ora che è possibile recuperare i titoli su tutte le console e PC non ci sono più scuse, è tempo di provare OCTOPATH TRAVELER, ma nel frattempo ripercorrete con noi cosa ha reso celebri i due titoli, scoprendo se le nuove versioni riescono a reggere il confronto con le originali.
- Titolo: OCTOPATH TRAVELER, OCTOPATH TRAVELER II
- Piattaforma: PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox One, Xbox Series X|S
- Versione analizzata: PlayStation 5 (OCTOPATH TRAVELER), Xbox Series X (OCTOPATH TRAVELER II)
- Genere: RPG
- Giocatori: 1
- Publisher: SQUARE ENIX
- Sviluppatore: SQUARE ENIX, Acquire
- Lingua: Italiano (testi), Inglese e Giapponese (doppiaggio)
- Data di uscita: 5 giugno 2024 (per entrambe le versioni)
- Disponibilità: digital delivery
- DLC: non annunciati
- Note: porting dei titoli usciti originariamente nel 2018 e 2023
Abbiamo recensito OCTOPATH TRAVELER e OCTOPATH TRAVELER II con un codice PlayStation 5 e Xbox Series X|S fornitoci gratuitamente da SQUARE ENIX tramite PLAION.
Otto eroi, un solo destino
OCTOPATH TRAVELER è ambientato ad Osterra, un incantevole mondo fantasy composto da otto vastissime regioni, all’interno del quale potremo iniziare la nostra avventura da uno qualsiasi degli otto protagonisti principali, ognuno importante quanto il successivo. Una volta completato il primo capitolo dell’eroe di riferimento, potremo scegliere se continuare con il capitolo successivo della sua storia (anche se il titolo ci scoraggerà a farlo aumentando di molto il livello minimo richiesto per proseguire) o andare avanti e trovare gli altri membri del gruppo sempre ben segnati sulla mappa principale. Il gioco infatti non ha un’unica storia generale, ma piuttosto si pone come una raccolta di otto diversi racconti che non si sovrappongono. Ciascun eroe avanza attraverso i quattro capitoli della propria storia, con scene che si svolgono con la sola presenza del protagonista, indipendentemente dall’attuale composizione del party. Quest’ultimo potrà essere composto da un massimo di quattro personaggi alla volta, ma ai fini della storia la narrazione sarà sempre rivolta al singolare, capitolo per capitolo. Questi possiedono solitamente un buon ritmo, e pochissimi vi occuperanno per più di due ore.
Ciascun eroe inizia come una propria classe base, contraddistinta da talenti unici che possono essere utilizzati in battaglia o all’interno del mondo esplorabile, come rubare o catturare mostri. Le classi hanno anche una serie di abilità secondarie da poter essere apprese spendendo i punti guadagnati dopo ogni battaglia, nonché abilità di supporto che vengono apprese in base al numero di abilità sbloccate. Man mano che il gioco procede, i giocatori incontrano particolari santuari che consentono di passare alla sottoclasse differente di un altro personaggio e, sebbene il talento base di una classe non possa essere appreso, tutte le abilità di supporto sbloccate sono permanentemente disponibili per i personaggi, permettendo di creare build altamente personalizzabili già dalle prime ore di gioco. Come anticipato pocanzi, non mancano nemmeno le interazioni con i vari abitanti di Osterra, lasciandoci la possibilità di reclutarli per farli combattere al nostro fianco, derubarli, sfidarli o persino imparare di più su di loro. La maggior parte di queste abilità presenta una percentuale di successo, che se troppo bassa porterà al fallimento dell’azione, con conseguente reputazione del party peggiorata, portando alcuni NPC a non voler più interagire con noi. Un serio problema, ma che potrà essere ovviato in qualunque momento pagando la giusta somma al taverniere di fiducia.
Il gameplay del titolo è molto semplice, e strizza l’occhio alle vecchie opere SQUARE ENIX, lasciando che i più nostalgici si sentano completamente a casa. OCTOPATH TRAVELER presenta infatti un combattimento a turni, dove sarà sempre ben visibile l’ordine d’azione tra i nostri personaggi e i nemici, oltre i diversi comandi che potremo impartire. Potremo attaccare, difenderci, utilizzare gli oggetti, o fare affidamento sulle nostre personali abilità. Queste variano da personaggio a personaggio, ma richiederanno l’uso di punti abilità per poter esser eseguite, anche se si dimostreranno sempre più utili e versatili rispetto al classico attacco. Determinati eroi potranno accedere ad una più ampia rosa di armi, e potremo passare da un’arma all’altra attraverso l’ausilio delle freccette direzionali. Questo risulterà particolarmente utile nel momento in cui vorremo attaccare le debolezze dei nemici (sempre ben evidenziate una volte scoperte), così da stordirli e recuperare un turno bonus. Questo potrà essere fatto anche tramite la funzione “Potenza“, che permetterà ai nostri eroi di eseguire un determinato comando per più volte all’interno del medesimo turno, fino a un massimo di quattro volte in rapida successione. Per poter sfruttare questa meccanica dovremo però prima caricare la relativa barra, e potrà essere fatto semplicemente giocando il nostro turno senza utilizzare la suddetta funzione. In alcuni casi potremo anche fuggire dal combattimento, ma portare a termine la sfida non sarà mai ostico, e ci permetterà sempre di ottenere esperienza, denaro e punti abilità.
Migliorando una formula già perfetta
Nel continente di Solistia otto viaggiatori, ognuno coi propri obiettivi, si preparano ad affrontare un’avventura più grande di ciò che immaginano. Il milite Hikari vuole riuscire a costruire un mondo in cui regni la pace in modo che i conflitti siano un lontano ricordo. La speziale Castti sta cercando indizi sulla propria identità dopo aver perduto la memoria durante un naufragio. Il sapiente Osvald è alla ricerca di vendetta per la scomparsa dei suoi cari, incidente per il quale è stato accusato ingiustamente. La furfante Throné vuole riuscire a liberarsi delle catene che la imprigionano a una vita di crimine fin da quando era bambina. Il mercante Partitio sta cercando un modo per eliminare la povertà nel continente con il suo fiuto per gli affari. L’artista Agnea sogna di diventare una diva e portare così un sorriso nel volto di tutti. L’ecclesiasta Temenos cerca indizi per risolvere un complicato ed enigmatico incidente. La cacciatrice Ochette viaggia per ritrovare i protettori del suo villaggio per sventare una misteriosa profezia. Seppur separati, questi cammini sono collegati indissolubilmente da un filo conduttore che minaccia la tranquillità del continente.
OCTOPATH TRAVELER II si pone come diretta evoluzione del primo capitolo, ereditando da esso meccaniche base come il combattimento e l’esplorazione, ma impreziosendolo a suo modo con tante interessanti novità. Prima fra tutte troviamo l’implementazione di mappe più complesse attraverso la possibilità di utilizzare una canoa per spostarsi attraverso i corsi d’acqua, oppure l’introduzione di un ciclo giorno/notte che influenzerà le azioni che i nostri compagni di viaggio potranno compiere. Queste saranno fondamentali sia per le missioni principali che per completare le tantissime missioni secondarie che ci attendono nel continente di Solistia, e ci daranno piena libertà su come approcciarci a determinate situazioni. Così come nel primo titolo, all’inizio dell’avventura potremo scegliere uno tra gli otto protagonisti, e questa scelta influenzerà la struttura del nostro party. Non sarà infatti possibile rimuovere quel personaggio dalla squadra fin quando non completeremo tutta la sua storia principale, lasciando così bloccato un posto nel party. Esplorando il continente di Solistia potremo incontrare e reclutare gli altri personaggi e, man mano che proseguiremo con l’avventura, andremo a sbloccare i Sentieri Incrociati, altra novità di questo secondo capitolo. Si tratta di particolari storie che vedono due protagonisti collaborare per un obiettivo comune, grazie alle quali riusciremo ad avere degli indizi su alcuni dei misteri del continente. Oltre alla propria classe principale ogni personaggio potrà essere equipaggiato con una classe secondaria, ma per farlo dovremo prima ottenere le Licenze. Nel continente esistono infatti delle gilde apposite per ogni classe nelle quali potremo ottenere fino a tre Licenze, la prima ci verrà regalata mentre le altre due saranno ottenibili solo dopo aver rispettato determinati prerequisiti. In base al numero di Licenze in nostro possesso potremo far equipaggiare altrettanti personaggi con quella classe. Grazie alle classi secondarie potremo migliorare ulteriormente le capacità in battaglia dei protagonisti, dando loro la possibilità di utilizzare altre tipologie di equipaggiamento altrimenti inaccessibili e di ottenere tante utili abilità passive.
Tornano le meccaniche di Dominio, grazie alla quale potremo bloccare gli avversari per un turno dopo aver distrutto le loro difese colpendoli nei punti deboli, e Potenza, che invece ci servirà ad aumentare il numero di azioni che i nostri personaggi possono effettuare in un turno. Ad esse si aggiunge l’importante novità dei Poteri Latenti, capaci di aumentare ulteriormente l’unicità degli otto protagonisti. La barra del Potere Latente di ogni personaggio si caricherà in base ai danni che subiremo, e starà a noi scegliere strategicamente quando scatenare queste abilità. Rispetto al primo capitolo sono stati introdotti anche tantissimi dialoghi di viaggio aggiuntivi, che permetteranno ai co-protagonisti presenti nel party di commentare le vicende che stanno accadendo. Si tratta di conversazioni differenti in base alla nostra squadra, che a volte vedranno anche la presenza di più di due personaggi e che aumenteranno così il senso di legame che c’è tra loro.
Il porting di cui avevamo bisogno?
Tecnicamente OCTOPATH TRAVELER è un titolo che, per quanto tenti di stuzzicare i giocatori più nostalgici, è in grado di conquistare e lasciare a bocca aperta anche chi meno avvezzo allo stile 2D, presentando un design in pixel art meraviglioso, con modelli arricchiti da numerosi e minuziosi dettagli. Ammirare il mondo di gioco viene quasi naturale e soprattutto negli agglomerati cittadini è possibile notare tutta la cura riposta dal team di sviluppo. Nota di merito va soprattutto alla colonna sonora composta da Yasunori Nishiki e alle sensazioni di pericolo e di drammaticità che sa esprimere attraverso tracce evocative, coinvolgenti e sempre azzeccate in ogni situazione. Lo stesso discorso può essere applicato anche al comparto tecnico di OCTOPATH TRAVELER II, che si riconferma una vera e propria opera d’arte. Il comparto grafico del gioco sfrutta egregiamente lo stile HD-2D, mostrandoci un mood visivamente armonico e ben curato, a partire dagli sprite dei personaggi fino alle vaste ambientazioni che caratterizzano il continente Solistia. Anche qui è impossibile non notare il contributo del compositore Yasunori Nishiki, creatore di brani oramai indimenticabili, con tracce che varieranno persino in base all’orario della giornata in cui ci ritroveremo.
Entrambe le versioni ci hanno permesso di sfruttare appieno la risoluzione 4K e il frame rate a 60 FPS del gioco, che in effetti restituisce le stesse identiche impressioni delle versioni uscite negli anni precedenti anche su PC. Si tratta in gran parte della medesima esperienza, impreziosite da piccole novità come alcune battaglie aggiuntive dopo la fine della storia principale e varie modifiche e miglioramenti effettuati in termini di quality of life su OCTOPATH TRAVELER II (disponibili per tutti gli utenti tramite aggiornamento gratuito). Un porting che chiude la rosa di sistemi su cui è possibile vivere la duplice esperienza di OCTOPATH TRAVELER, e che ora è finalmente accessibile per tutti i tipi di giocatori.
A chi consigliamo OCTOPATH TRAVELER I e II?
Se siete amanti dei JRPG tradizionali non potete lasciarvi scappare OCTOPATH TRAVELER I e II. Entrambi i titoli sanno come conquistare gli amanti di storie ben congegnate e impreziosite da uno stile 2D che strizza l’occhio alle vecchie opere Square. OCTOPATH TRAVELERe rimane su alcuni aspetti più acerbo se paragonato al suo successore, ma è tutt’ora un must have per gli amanti del genere, tanto da impegnarvi facilmente per più di cinquanta ore senza nemmeno accorgervene. OCTOPATH TRAVELER II offre invece un sostanziale miglioramento di tutte le meccaniche presenti nel suo predecessore, che, seppur non necessario ai fini della trama, viene apprezzato ulteriormente nel momento in cui si nota il gran lavoro fatto nel passaggio da un’opera all’altra. Consigliato inoltre a tutti gli abbonati a Xbox Game Pass che possono provare gratuitamente entrambi i titoli.
- Storie ricche di colpi di scena
- Comparto grafico in HD-2D unico
- Scrittura dei personaggi curata in ogni dettaglio…
- …Ma lato gameplay avremmo preferito qualche diversificazione in più
- Per alcuni OCTOPATH TRAVELER II può risultare fin troppo derivativo
- Alcuni problemi minori di entrambe le opere permangono ancora anche a distanza di anni
OCTOPATH TRAVELER e OCTOPATH TRAVELER II
Una seconda vita per due opere indimenticabili
OCTOPATH TRAVELER I & II vivono una seconda vita grazie al nuovo porting su PlayStation e Xbox, attraverso il quale tantissimi giocatori potranno ora recuperare entrambe le storie anche a un prezzo più che accessibile. A distanza di anni le trame ricche di colpi di scena e la scrittura dei personaggi sorprendono ancora, così come il comparto tecnico e artistico, capaci di lasciare a bocca aperta ogni tipologia di giocatore, dal più nostalgico al meno avvezzo. Gli otto eroi (o sedici se contiamo entrambe le opere) riescono in tutte le occasioni a rubare un posto nel cuore del giocatore, ma avremmo preferito maggiori diversificazioni sul fronte del gameplay. Il fatto che OCTOPATH TRAVELER II sia totalmente derivativo dal suo predecessore potrebbe portare molti a non volerlo affrontare subito dopo il primo viaggio ad Osterra, ma ciò permette in ogni caso di assaporare maggiormente tutte le piccole novità introdotte negli anni dalla software house. Non ci sarebbe dispiaciuto riscontrare anche la risoluzione di piccole problematiche minori presenti sin dalle prime versioni di gioco (come alcuni sistemi di luce ed ombre), ma se pensiamo che sono passai circa sei anni dal primo titolo, ci rendiamo anche conto che può competere ad occhi chiusi con tantissimi altri titoli presenti sul mercato. In definitiva due titoli assolutamente da recuperare, soprattutto se abbonati a Xbox Game Pass.