Il mondo è ormai arrivato agli sgoccioli. Il paesaggio naturale continua a mutare e a deteriorarsi e gli esseri viventi faticano sempre più a trovare sostentamento, mentre i terreni precedentemente fertili continuano ad essere inglobati dal deserto, ampliando quello che viene comunemente conosciuto come il Mare del Crepuscolo. Le scorte d’acqua si fanno sempre più scarse, e gli esseri umani che vivono in prossimità delle oasi hanno sempre più difficoltà a trovare di che bere.
È in questo difficile clima che faremo la conoscenza di due giovani alchimiste: Shallistera Argo e Shallotte Elminus, entrambe chiamate affettuosamente da amici, parenti e conoscenti con il soprannome Shallie. Le due sono ragazze incredibilmente diverse: Shallistera è una fanciulla dolce, riservata e gentile, che con la sua nave è in viaggio per salvare il suo villaggio natio dalla crescente siccità, mentre Shallotte è un’allegra ragazzotta piena di energia e un po’ goffa che vorrebbe diventare un’alchimista ricca e famosa. Sarà il destino a unire queste due ragazze, in un’avventura che le porterà a scoprire i segreti dietro allo spargersi del Crepuscolo.
Atelier Shallie è il terzo ed ultimo capitolo della trilogia del Crepuscolo (Dusk), a cui appartengono anche Atelier Ayesha (i cui eventi avvengono dieci anni prima di Shallie) e Atelier Escha & Logy (che ha luogo sei anni prima). Il titolo uscì su PlayStation 3 nel 2014, ed è arrivato sui lidi occidentali nel 2015. Quella che andremo a vedere è una versione ampliata del titolo originale del 2014 esclusiva per la console portatile di casa Sony, PlayStation Vita.
- Titolo: Atelier Shallie Plus: Alchemists of the Dusk Sea
- Piattaforma: PlayStation Vita
- Genere: JRPG
- Giocatori: 1
- Software house: KOEI TECMO GAMES
- Sviluppatore: Gust
- Lingua: Inglese (testi), Inglese o Giapponese (doppiaggio)
- Data di uscita: 23 gennaio 2017
- Disponibilità: retail, digital delivery
- DLC: costumi extra a pagamento, BGM gratuite
- Note: primo episodio “Plus” uscito in edizione retail in Europa, disponibile anche in edizione limitata
Dopo qualche missioncina in cui agiranno in separata sede, le due alchimiste decideranno finalmente di unire le forze e, usando la nave di Shallistera, saranno in grado di spostarsi di area in area per esplorare il mondo e fare finalmente luce sul Crepuscolo e sul motivo per cui il deserto continua a spargersi, utilizzando le loro crescenti conoscenze in alchimia e creando oggetti sempre più potenti con le ricette e i materiali raccolti per sconfiggere i pericolosi nemici che sbarreranno loro la strada nelle loro avventure.
Quello che conta è la sinergia!
Chi ha mai giocato a un gioco della saga Atelier, sa che il fulcro di questa serie è la creazione degli oggetti tramite sintesi alchemica. Trovando e acquistando le ricette, e raccogliendo materiali grezzi durante l’esplorazione delle aree o nei negozi della città, sarà possibile utilizzarli come ingredienti per sintetizzare gli oggetti più disparati, dalle pozioni curative alle bombe, o persino accessori e altri materiali da poter utilizzare. Il sistema di creazione degli oggetti di Atelier Shallie Plus non è solo divertente, ma probabilmente anche il più flessibile di tutta la serie. Continuando a creare oggetti su oggetti, il nostro livello da alchimista salirà, permettendoci di compiere sintesi sempre più particolareggiate e minuziose. Oltre al selezionare i materiali da usare fra le miriadi di articoli disponibili per avere un valore migliore dell’oggetto creato, potremo ad esempio impostare determinate abilità imparate per ogni materiale utilizzato, potenziandone gli attributi, aumentando il numero di oggetti creati, cambiando quanto spazio utilizzerà nell’inventario se è un oggetto utilizzabile durante l’esplorazione e così via. Cercare la miglior combinazione di materiali e abilità per creare l’oggetto perfetto che si vuole ottenere è come avere un gioco nel gioco, e Gust ha fatto davvero un ottimo lavoro per rendere questo processo quanto più divertente possibile.
Quanto agli elementi tipici di un JRPG, si tratta di un gioco di ruolo a turni, le cui meccaniche, da prima semplici, diventano sempre più complesse e variegate man mano che l’avventura va avanti. Le prime fasi, in cui si hanno pochi personaggi da controllare potrebbero risultare un po’ tediose, ma il discorso cambia man mano che otterremo più oggetti da usare e, soprattutto, più compagni a disposizione nel nostro gruppo. Il gioco non permette solo di cambiare all’istante i membri del gruppo attivo in battaglia, ma rende l’azione molto più frenetica grazie all’indicatore BURST. Quando questo indicatore si riempie attaccando i nemici, non solo la forza di attacco e di difesa della squadra aumenta esponenzialmente, ma ci sarà anche data la possibilità, tra le altre cose, di concatenare gli attacchi di un membro attivo del party con i personaggi lasciati nelle “riserve”, così da dare vita a delle combo spettacolari che possano culminare in una devastante mossa finale, o lasciare che aiutino i membri attivi del party con dei bonus passivi esclusivi di un determinato personaggio. Si tratta di un battle system divertente da giocare e spassosissimo da guardare.
Perché bisogna avere priorità nella vita
Parlare di longevità quando si parla di un gioco come Atelier Shallie non è facilissimo. Il gioco permette di scegliere all’inizio di quale delle due Shallie si vogliono seguire le avventure, ed è strutturato in dieci capitoli diversi per protagonista, ogni capitolo con i suoi specifici Life Task. Questi Life Task sono basicamente le quest per la storyline principale, e fin qui niente di strano. Quello che però va a complicare le cose è la risposta alternativa al limite di tempo dei precedenti giochi, ovvero la barra dell’umore della nostra protagonista. Se si perde troppo tempo a completare i Life Task, l’umore di Shallie peggiorerà gradualmente, e quando la ragazza sarà di cattivo umore, questo avrà delle forti ripercussioni negative per le esplorazioni: i movimenti sulla mappa si faranno molto più lenti, l’indicatore BURST sarà più difficile da riempire, e anche i materiali trovati non saranno più così buoni. È quindi importante concentrarsi da subito sugli obiettivi specifici di un capitolo, in modo che l’umore di Shallie resti buono. Poi, una volta completati i Life Task di quel capitolo, ci si potrà liberamente concentrare su esplorazioni aggiuntive, missioni secondarie, il miglioramento del proprio livello alchemico ed interazioni con gli svariati personaggi del gioco. Nella città di Stellard, è infatti possibile accettare missioni secondarie al quartier generale dell’Unione, così da ottenere più soldi ed esperienza. L’unico scotto da pagare è che le missioni, sfortunatamente, tendono a ripetersi, rendendo l’esperienza piuttosto monotona.
Ehi, ma io ti conosco!
Come già spiegato, Shallie Plus è una versione arricchita dell’originale Atelier Shallie per PlayStation 3, e come tale presenta nuovi eventi, nuovi bonus, e soprattutto, personaggi aggiuntivi e una modalità “camerino”. In questa versione per PlayStation Vita sarà infatti possibile reclutare gli eroi dei precedenti capitoli della trilogia del Crepuscolo, Ayesha, Escha e Logy. Ben lungi dall’essere soltanto dei banali bonus stile DLC che si limitano a dare man forte durante le battaglie, questi personaggi prenderanno attivamente parte alla trama, interagendo con gli altri protagonisti e arricchendo ulteriormente la storia del gioco.
Altra succulenta novità è la già citata modalità “camerino”, alla quale è possibile accedere dalla schermata del titolo, sulla mappa del mondo o nei diari delle rispettive Shallie, e che ci permetterà di cambiare il vestiario per un po’ tutte le ragazze del gioco (e per Logy, unico maschietto con cui è possibile questa pratica). All’inizio non si disporrà di molti abiti o accessori alternativi, ma procedendo nella trama sarà possibile ottenerne di svariati, e molti altri sono acquistabili sotto forma di DLC.
L’aspetto è buono, ma… cuoce un po’ lentamente!
La qualità tecnica di Shallie su PlayStation Vita è al meglio altalenante. I modelli poligonali dei personaggi sono incredibilmente belli da vedere e minuziosi nella miriade di particolari dei vari abiti. E anche le espressioni facciali sono davvero carine, così come sono gradevolissimi gli effetti speciali e le animazioni durante gli scontri. Sfortunatamente, come già accade per altre iterazioni di questa saga sulla medesima console, l’intero gioco è contaminato da un frame rate davvero scadente. Questo probabilmente non si nota nelle mappe piccole, o in quelle dove sono presenti pochi modelli poligonali, né in battaglia, dove il gioco si muove a 30 FPS piuttosto fluidi; la cosa cambia palesemente quando ci si ritrova in città, o in dei dungeon particolarmente grossi e/o pieni di nemici, e il fatto che per avere un vantaggio in battaglia sia necessario colpirli con la propria arma può rendere l’intero processo piuttosto frustrante. E non aiuta neanche il fatto che i problemi di frame rate non si limitino alle sessioni di gameplay, ma siano presenti persino negli spezzoni narrativi. L’originale Atelier Shallie su PlayStation 3 non aveva nessuno di questi problemi, e PS Vita ha dimostrato più volte di saper gestire benissimo i giochi per la sua “sorellona”, quindi si fa un po’ fatica a digerire questo aspetto tecnico. Se siete fanatici della fluidità, con molta probabilità storcerete il naso.
Il gioco presenta testi in lingua inglese con doppio audio inglese e giapponese. Come di consueto per i giochi Gust, si consiglia di giocarlo con audio giapponese, semplicemente perché il doppiaggio inglese è piuttosto mediocre. La musica è molto gradevole, sebbene certi temi diano una strana sensazione di “già sentito”. Se la musica non dovesse piacere, tuttavia, viene data al giocatore la possibilità di sostituire l’intera soundtrack con quella dei titoli passati della serie Atelier. Sono persino disponibili ulteriori colonne sonore della serie da sbloccare come DLC, ed è possibile scegliere il tema che si vuole per la circostanza che si vuole, personalizzando ulteriormente il gioco.
A chi consigliamo Atelier Shallie Plus?
Consiglio Atelier Shallie Plus: Alchemists of the Dusk Sea a chi ha apprezzato la serie Atelier e, nella fattispecie, alla trilogia del Crepuscolo, a chi è orfano di JRPG di un certo stampo su PlayStation Vita, e a chi non danno fastidio giochi il cui frame rate non è un fluido 60 FPS. La mancata localizzazione in italiano, tuttavia, potrebbe essere un ostacolo per i giocatori che non masticano bene la lingua anglofona.
- Trama semplice e ben strutturata
- Alcuni dei personaggi migliori della serie
- Ottimo sistema di creazione degli oggetti
- Sistema di battaglia dinamico e divertente
- Nuovi personaggi e modalità esclusivi per la versione Plus
- Le prime fasi possono essere davvero frustranti
- Dovrete tollerare palesi problemi di frame rate
- Il sistema dell’umore potrebbe risultare scoraggiante
- Mancata localizzazione in italiano
Atelier Shallie Plus: Alchemists of the Dusk Sea
Forse ci voleva più pepe nero?
Atelier Shallie Plus: Alchemists of the Dusk Sea è un gran bel JRPG, i cui sistemi di gioco veramente ben forgiati possono eclissare le vistose magagne tecniche sulla console portatile Sony. Tuttavia, non si può fare a meno di pensare che sarebbe anche potuto essere qualcosa di più se Gust fosse riuscita a mantenere la stessa qualità grafica che ebbe il gioco su PlayStation 3 nel 2014 e avesse dato più varietà alle missioni secondarie invece di costringere i giocatori a tornare nelle stesse mappe a uccidere gli stessi mostri o creare gli stessi oggetti. Fortunatamente, non sono quest’ultime il fulcro del gioco e storia, personaggi, ma soprattutto scontri e oggetti da creare danno vita a una gran bell’avventura, sebbene forse non una delle più lunghe. Se avete una PlayStation Vita e vi piacciono i videogiochi di ruolo giapponesi, questo titolo potrebbe interessarvi.