Esattamente 19 anni fa, il 27 febbraio 1996, uscirono in Giappone Pokémon Rosso e Pokémon Verde, due versioni dello stesso titolo che di lì a poco avrebbe stravolto per sempre il mondo dei videogiochi.
Questi erano i primissimi titoli di giochi Pokémon, realizzati dalla casa produttrice Game Freak in collaborazione con Nintendo per console Game Boy.
I giocatori potevano vivere le avventure di un allenatore di mostri tascabili, collezionando e allenando, appunto, le strane creature selvatiche nella vasta regione di Kanto, sonfiggendo otto capipalestra conquistandone le rispettive medaglie, fronteggiando la minaccia del Team Rocket e scalando i vertici della Lega Pokémon per diventarne il Campione.
I mostri tascabili erano il fulcro vero e proprio del sistema di gioco: poter creare una squadra di Pokémon potendo scegliere tra ben 151 creature diverse (Mew era presente nella versione Verde) per lottare e vincere battaglie, cercare di collezionarli tutti per completare il Pokédex, catturandoli e scambiandoli con gli amici: meccaniche ancora sconosciute per l’epoca, che traevano però il meglio dal genere RPG.
Ora dopo ben diciannove anni, quei 151 mostriciattoli sono diventati più di 700 e il franchising Pokémon è uno dei più famosi e diffusi del panorama videoludico (ma non solo).
Non possiamo quindi che augurare un buon compleanno a Pikachu & Co. sperando che in futuro ci continuino a regalare emzoioni e avventure sempre nuove ed emozionanti come quelle due pietre miliari che sono state le prime versioni per Game Boy.