L’anno di transizione fra una generazione di console e la successiva è sempre stato storicamente un periodo davvero eccitante: rumor, speculazioni, iperbole e incredibili voci di corridoio si susseguono fino all’inevitabile smentita oppure conferma, spesso anche piuttosto veloce, della compagnia produttrice. Eppure, quest’anno sta succedendo qualcosa di diverso: ormai ben sappiamo che a fine anno, oltre a Xbox Series X, debutterà anche PlayStation 5, nuova ammiraglia di casa Sony… di cui purtroppo finora conosciamo ben poco. Questo unito al fatto che anche quest’anno la compagnia nipponica salterà l’E3 per dedicarsi a diversi eventi più piccoli aveva fatto storcere il naso a una fetta di giocatori avidi di notizie.
Secondo le prime dichiarazioni ufficiali, la data di uscita di PlayStation 5 verrà fissata per la fine di questo 2020, presumibilmente fra ottobre e dicembre, mentre secondo le indiscrezioni diffuse da alcuni rivenditori, il prezzo potrebbe aggirarsi intorno ai 499 €.
In attesa di un grande evento in cui aspetto, prezzo e presumibilmente prestazioni saranno svelati, Sony è rimasta davvero con la bocca cucita svelandoci il nome, più che ovvio, e il logo, in modo così inusuale che si è attirata addosso davvero una valanga di derisione da molti detrattori. Oltre a quello, solo pochi, piccoli frammenti possiamo davvero considerare “ufficiali” in quanto usciti davvero dalla bocca di un rappresentante della multinazionale, in attesa di dettagli più succosi che “non sono ancora stati svelati” . Ed ecco quindi che come accade sempre in questi casi, la gente inizia a mormorare.
“Ma non si scambiavano commenti. Nel buio dell’internet correvano voci incontrollate pazzesche. Si diceva che PlayStation 5 avrebbe montato 20GB di RAM, e che anche Shigeru Miyamoto aveva sviluppato un Super Mario esclusiva PS5… in VR.”
Citazioni fantozziane a parte, se non siamo a questo livello poco ci manca: ecco quindi che questo articolo serve come una sorta di promemoria, una raccolta di tutto quello che sappiamo, di tutto quello che è lecito aspettarsi, e di tutto quello che almeno al momento è convalidato solo da rumor più o meno affidabili.
Le certezze
Iniziamo dalle cose più importanti: sappiamo che per PlayStation 5 Sony ha scelto AMD per produrre CPU e GPU che andranno a reggere tutta l’architettura di nona generazione, esattamente come fece per PlayStation 4. Un processore ad otto core basato su architettura Zen 2 dovrebbe essere il cuore della macchina, ma ancora non sappiamo frequenza o modello comparabile sul mercato desktop. Allo stesso modo la GPU sarà basata sull’architettura Navi e integrerà un qualche tipo di tecnologia che permetterà ai giochi di sfruttare il ray tracing, tecnica di rendering per le luci per ora soltanto prerogativa delle schede video di fascia alta di casa Nvidia. Ai vecchi dischi rigidi meccanici viene sostituito invece un ben più performante disco a stato solido o SSD di cui ancora la capienza base rimane sconosciuta. I giochi su console stanno diventando sempre più cinematici, ed ecco quindi che PS5 introdurrà il supporto per la risoluzione 8K (molto difficilmente nativa) e il 3D audio, oltre all’HDR già presente, per assicurarsi una maggior immersione ottenibile da chi avrà cuffie o impianti audio di primissima qualità.
La retrocompatibilità è confermata solo con i titoli PlayStation 4 e con l’headset PlayStation VR, per evitare che i giocatori rimangano a bocca asciutta per molto tempo in caso non potessero fare subito il salto generazionale. Il controller non dovrebbe ricevere cambiamenti drastici ma avrà il supporto per un qualche tipo di feedback aptico, simile a quello dell’HD Rumble contenuto all’interno dei Joy-Con di Nintendo Switch. L’interfaccia utente sarà completamente ricreata da zero per assicurare una totale integrazione con i vari giochi, sia scaricati digitalmente sia su disco, con l’utilizzo di Blu-ray di ultima generazione a doppio strato in grado di contenere fino a 100 GB di dati.
Le speculazioni
Qui abbiamo scelto di raccogliere solo le informazioni che non sono state né smentite né confermate da Sony, ma che comunque potrebbero avere un fondo di verità. Siccome in attesa del reveal è possibile trovare presunti leak e rivelazioni sconvolgenti ogniddove, non abbiamo preso per buono il primo post di un individuo anonimo su 4chan o simili, ma abbiamo scelto di includere voci di corridoio iniziate e diffuse da figure di spicco dell’industria videoludica come analisti, giornalisti con uno storico positivo in questi ambiti e sviluppatori che, almeno teoricamente, dovrebbero avere già ampio accesso ai kit di sviluppo.
Il primo è legato proprio alla data in cui ne potremo sapere di più su PlayStation 5 che, stando a David Jaffe, creatore della saga di Twisted Metal e God of War, sarà proprio attorno alla metà di febbraio. Con testuali parole Jaffe si riferisce al fantomatico evento di debutto di PS5 come a “il segreto peggio custodito nell’industria dei videogiochi, in questo momento. Il reveal completo sarà a febbraio” proprio come accadde con PlayStation 4. Per quanto riguarda l’aspetto della console vera e propria abbiamo davvero poco su cui basarci, ma tutti gli indizi sembrano puntare ad un look davvero diverso rispetto ai precedenti, almeno basandoci su un nuovo brevetto registrato da Sony. Ricordiamo che i kit di sviluppo sono molto diversi dal prodotto finale ma spesso possono fornire almeno qualche anteprima di cosa possiamo aspettarci.
Ricordate il Back Button Attachment, l’accessorio ufficiale prodotto da Sony per aggiungere due tasti programmabili al retro del DualShock 4? Stando a varie patenti e brevetti registrati da Sony, questi due nuovi tasti potrebbero apparire nativamente sul controller di PlayStation 5, insieme ad un microfono integrato simile a quello del controller di Google Stadia, che permetterà di controllare la console tramite comandi vocali. La light bar dovrebbe scomparire, per far spazio ad una porta USB-C invece che MicroUSB.
Le aspettative
Come ci piacerebbe che fosse la tanto agognata PS5? Una console potente, ricca di titoli interessanti e con un lancio migliore di quello della generazione attuale. Ci piacerebbe che Sony allineasse il suo PlayStation Now al Game Pass della concorrenza, offrendo decine e decine di titoli non obbligatoriamente vetusti, da scaricare e giocare anche offline per tutti gli abbonati. Allo stesso tempo, che gli iscritti PlayStation Plus possano godere di vantaggi dal punto di vista del prezzo acquistando un abbonamento combinato e, perché no, qualche titolo in più ogni mese anche per loro non sarebbe sbagliato.
Ormai è chiaro che se prima console e PC viaggiavano sostanzialmente su due binari diversi, questi sono andati riappacificandosi nel corso degli anni, e sostanzialmente ormai sono molto simili in termini di architettura. Non ha senso competere a livello di potenza dell’hardware e aspettarsi grandi traguardi in questo senso, perchè qui ovviamente un qualsiasi PC dal prezzo equivalente a quello di una console next gen sarebbe più performante. Quello che davvero vorrei sarebbe una maggiore possibilità di personalizzazione dei settaggi anche per i giochi su console: sono stati fatti dei timidi passi in avanti in questo senso nella generazione appena passata, specialmente su PS4 Pro, permettendo in alcuni giochi di disabilitare funzionalità non desiderate per guadagnarci in prestazioni. In PlayStation 5 questo non solo dovrebbe essere lo standard, ma secondo me bisognerebbe dare ancora più possibilità di scelta all’utente: ben vengano menu di opzioni in cui modificare singolarmente la qualità di texture, ombre, post-processing e quant’altro.
E voi, cosa vi aspettate di più dalla nuova console di casa Sony?