Questa puntata di Filo diretto (se così possiamo definirlo, anche se non è una serie TV) sarà un po’ diversa dal solito. È da quando siamo tornati dal Giappone* che mi chiedo di cosa avrei potuto parlarvi in queste pagine, ma tutti gli spunti di discussione si sono ridotti a un nulla di fatto. È stato così che sono giunto alla conclusione che la mia prossima lettera l’avrei indirizzata proprio a voi lettori, con il semplice pretesto di ringraziarvi per tutte le volte che avete deciso di spendere due minuti del vostro tempo a mandarci una email, un messaggio privato su Facebook o, per tutti quelli che ho il piacere di conoscere sul web, di contattarmi in chat per parlare del nostro hobby preferito.
Vorrei ringraziare tutti quelli che ci leggono, ma soprattutto che commentano e condividono con i propri amici i nostri articoli, quelli che interagiscono e che creano spunti di discussione: è solo grazie a voi che ogni giorno troviamo la giusta spinta per andare avanti con questo lavoro. Quello che lega il nostro gruppo, oltre alla passione per i videogiochi giapponesi è un sentimento di amicizia, ma soprattutto un sogno: riuscire a fare un lavoro che ci piace. Alcuni di noi attualmente hanno la fortuna di avere un posto fisso (se così possiamo definirlo), altri stanno proseguendo con gli studi, mentre altri ancora sono alla ricerca di una strada. Attualmente, come vi ho già detto, questo sito è per noi un hobby, ma col tempo speriamo di riuscire a crescere abbastanza da poter far sì che possa diventare qualcosa di più. Siamo relativamente inesperti se messi a paragone con chi fa questo mestiere da più di un decennio, a volte sbagliamo, ci rialziamo, chiediamo loro consiglio e andiamo avanti meglio di prima.
Qualche tempo fa, in seguito alla sua triste scomparsa, ho letto in rete un articolo che riguardava Shigeru Mizuki, compianto autore di “Kitaro dei cimiteri”. Non conoscevo molto della sua vita prima di leggere sul blog in questione, ma le sue parole mi sono state di ispirazione, perché frutto dell’esperienza di una vita intera di un uomo che non era solo un artista, ma soprattutto qualcuno capace di comprendere il significato di vivere felici e senza rimpianti. Mizuki aveva sette regole di vita, le stesse che desidero riportarvi di seguito.
- Non cercare la vittoria. Il successo non è la misura della vita. Fa’ semplicemente ciò che ti piace. Sii felice.
- Segui la tua curiosità. Segui ciò che ti attrae, come una compulsione. Anche senza soldi o ricompensa.
- Fa’ ciò che ti piace. Non ti preoccupare se gli altri lo trovano sciocco. Guarda tutta la gente eccentrica che c’è al mondo, sono felicissimi! Segui la tua strada.
- Credi nel potere dell’amore. Niente è più importante di fare ciò che si ama e stare con le persone che si amano.
- Talento e retribuzione non hanno relazione tra loro. Il denaro non è una ricompensa del talento e del duro lavoro. L’obiettivo è la propria soddisfazione. Ogni sforzo vale la pena di esser fatto se si fa ciò che si ama.
- Prendila con calma. Ovviamente, lavorare è necessario, ma non bisogna esagerare! Senza il riposo, arriva l’esaurimento.
- Credi in ciò che non vedi. Le cose più importanti al mondo sono quelle che non puoi tenere in mano.
(fonte: Fumettologica)
È con questo spirito che io e tutti gli altri decideremo di andare avanti, nei limiti delle nostre possibilità. Vi chiediamo solo di supportarci come potete, come avete fatto e continuate a fare giorno dopo giorno. E noi cercheremo di divertirci il più possibile, perché è questo che conta.
Prima di lasciarvi al consueto angolo della posta, voglio presentarvi una delle novità che abbiamo introdotto sul sito in questi ultimi giorni: gli Highlights, le notizie in evidenza. Nella home del sito (al momento solo nella versione accessibile da PC) troverete una notizia all’interno di un riquadro colorato, che sta a indicare l’ultima assegnata a questa speciale sezione. Cliccando sul titolo della categoria potrete accedere a una lista delle più importanti news della settimana, come l’annuncio di nuovi titoli, il nuovo e attesissimo trailer di giochi come KINGDOM HEARTS III, e chi più ne ha più ne metta. Se ci visitate occasionalmente e non siete costantemente aggiornati sulle ultime notizie, Highlights è quello che fa per voi. Speriamo vi piaccia! In futuro contiamo di migliorare ulteriormente questa funzione, magari prendendo spunto dalle vostre idee.
L’angolo della posta
Qualcuno sta preparando recensioni di Rodea o dell’ultimo SAO? Perché io non conosco l’anime/visual novel, ma il gioco non è che mi faccia proprio schifo (è simpatico). Volevo sapere cosa ne pensavate voi…
Ciao Fabrizio! Come puoi ben notare, anche se con un po’ di ritardo, abbiamo trovato il tempo di pubblicare le nostre recensioni dei giochi da te citati. Hai già deciso quale acquistare?
Altra domanda: chi è Kiryu?
Intendi nome e cognome, o nel senso più filosofico del termine? Kiryu è uno dei nostri due (attuali) Davide, è un giovane rampollo della provincia di Lecce, che (credo) sia impegnato con gli studi nel ramo della biologia. Riccardo (Hiruma) è fermamente convinto che sia ricco come Paperon De Paperoni. La seconda lettera ci è arrivata da Giulia, che ci chiede qualcosa riguardo un gioco in particolare, per me uno dei più attesi del 2016.
Non so se ne siete al corrente, ma sono interessata ad acquistare un’eventuale limited edition di Fire Emblem Fates (serie della quale sono una super fan). Si sa già se esiste e dove è possibile prenotarla?
Ciao Giulia! Grazie per averci scritto. Come ti ho già risposto quando mi hai mandato questa email, ti confermo che al momento Nintendo non ha ancora comunicato ai negozianti i dettagli riguardanti l’edizione limitata di Fire Emblem Fates, motivo per cui nessuno ha ancora aperto le prenotazioni. In ogni caso ti consiglio di tenere d’occhio Amazon (sia quello italiano che gli altri europei) e Multiplayer.com; anche GameStop potrebbe aprire le prenotazioni da un momento all’altro. Secondo quanto dichiarato nel corso dell’ultimo Nintendo Direct trasmesso a novembre (mentre io e gli altri due ci divertivamo a Tokyo) anche in Italia arriverà la medesima edizione limitata contenente tutte e tre le versioni del gioco: Retaggio, Conquista e Rivelazione. Quest’ultimo capitolo verrà venduto separatamente solo in formato digitale, ma non sappiamo ancora se per la limited verrà stampato su cartuccia. Ti farò sapere!
È Luciano invece a porci l’ultima domanda odierna. Un po’ atipica, ma è una curiosità lecita per chi ci segue da meno tempo rispetto ai “veterani”, che ben ricorderanno di quando ancora spendevamo qualche parola anche per i giochi di stampo occidentale.
Ma voi giocate solo a titoli giapponesi perdendovi perle “nostrane” come Fallout o The Last of Us?
Abbiamo deciso di dedicarci unicamente a scrivere di videogiochi giapponesi perché ci sentiamo maggiormente ferrati in materia e perché amiamo il Giappone e il suo modo di raccontare storie, ma non per questo escludiamo totalmente la possibilità di giocare a titoli come quelli da te citati. Fra i giochi che hanno formato la mia adolescenza rientrano ai primi posti titoli come Crash Bandicoot, Tomb Raider e Mortal Kombat, e tutt’ora mi piace considerare questi come un passatempo privo del dovere (e piacere) di analizzare ogni aspetto di quello che sto provando. Se mi ritrovo con un bel gioco giapponese tra le mani non posso fare a meno di buttare giù due righe, mentre giocando a Uncharted o InFamous posso rilassarmi completamente e godermi lo spettacolo. Sai, anche i giapponesi amano il lavoro dei developer occidentali, ma mi è parso di capire che tengano quasi del tutto separate le produzioni locali da quelle internazionali. Nei negozi, giochi come Assassin’s Creed o Call of Duty vendono parecchio, ma spesso si trovano in disparte rispetto a tutto il resto, quasi in segno di rispetto, più che disprezzo. Kojima stesso ha profuso parole di elogio nei confronti di titoli come Grand Theft Auto, considerandolo una fonte di ispirazione per il suo lavoro. E con questo, ci risentiamo il prossimo anno.
Scriveteci all’indirizzo posta@anothercastle.it per vedere le vostre risposte pubblicate nei prossimi articoli di Filo diretto.
*Sì, lo so. Vi avevamo promesso un souvenir da Tokyo. Non ce ne siamo dimenticati, solo che abbiamo preferito slittarne il giveaway in favore di alcuni altri giochi in digitale a nostra disposizione per il semplice motivo che il nostro regalino riguarda un titolo non ancora giunto dalle nostre parti, ma che arriverà molto presto. Vogliamo lanciarlo quasi in concomitanza col gioco. La foto di copertina l’ho scattata ad Akihabara. Mi manca tanto quel posto… Dovreste andarci almeno una volta nella vita.