La bella combattente che veste alla marinara è tornata, ma ha un nuovo volto: ma questa volta non è Sailor Moon, bensì Sailor V, ovvero Minako Aino, una delle cinque guerriere Sailor che affiancano Usagi Tsukino nella sua lotta contro le forze del male che minacciano la Terra. È da poco uscito in fumetteria il primo volume dell’ETERNAL EDITION di CODENAME SAILOR V, spin off della serie Sailor Moon di Naoko Takeuchi, pubblicato su rivista dal 1991 al 1997 e successivamente prima in tre tankobon, poi in vari formati editoriali che hanno portato all’edizione attuale in due volumi. In Italia uscì per la prima volta in capitoli sulla rivista contenitore di Star Comics Amici negli anni ’90. La nuova Eternal Edition di Star Comics che ripropone in deluxe Edition tutta la serie di Sailor Moon, precedentemente pubblicata dalla stessa casa editrice, si arricchisce anche della mini serie in due volumi dedicata a Minako Aino, ovvero Sailor Venus, ambientata prima degli eventi della storia principale.
- Titolo originale: Code Name wa Sailor V
- Titolo italiano: CODENAME SAILOR V
- Uscita giapponese: 1991
- Uscita italiana: 8 settembre 2021
- Numero di volumi: 2 (completato)
- Casa editrice: Star Comics
- Genere: maho shojo, soprannaturale, magia
- Disegni: Naoko Takeuchi
- Storia: Naoko Takeuchi
- Formato: 14.5×21
- Numero di pagine: 274
Abbiamo recensito Codename Sailor V 1 tramite volume stampa fornitoci da Star Comics.
La giovane Minako è una ragazza come tante, divisa tra scuola, sport, videogiochi e primi amori. Se non fosse che in realtà Mina è la reincarnazione della dea della bellezza, Venere: iniziano così le avventure di Sailor Venus, la prima ad essere reclutata per proteggere la principessa Serenity, reincarnatasi in Usagi Tsukino. CODENAME SAILOR V è in realtà uno spin off della serie originale scritto e disegnato da Naoko Takeuchi in contemporanea con l’uscita su rivista di quella che sarebbe diventata la serie principale dell’autrice, Bishoujo Senshi Sailor Moon.
Un tiepido spin-off
Le premesse sembrano essere comuni confrontando i primi capitoli di entrambi i manga, andando a confluire progressivamente in una linea narrativa omologa e con le stesse intenzioni strutturali. La composizione della storia è molto simile, così come le protagoniste principali, configurandosi come due trame che non si escludono a vicenda, ma che invece si arricchiscono.
A differenza della serie principale, però, CODENAME SAILOR V è molto più pacato e caratterizzato da storie monotematiche che possono essere fruite anche indipendentemente, legate da un filo conduttore dato unicamente dalla missione di Minako di sconfiggere le forze del male rappresentate dalla Dark Agency, quella che apparentemente sembra un’agenzia di idol ma che in realtà è una succursale del Dark Kingdom, interessata a raccogliere l’energia degli esseri umani.
Sailor V è una ragazza dall’aspetto solare, vivace e sbarazzino nella vita reale così come nella vita segreta da combattente. Il manga non si lascia prendere estremamente sul serio, non vuole essere una storia impegnata e fitta di eventi, proprio per la sua natura estremamente volubile e leggera dal punto di vista narrativo. Esplicita quindi l’intenzione di Naoko Takeuchi di creare una storia parallela a quella principale, sicuramente molto più impegnativa a livello contenutistico e che si indirizza verso una linea diegetica molto più complessa e lunga dal punto di vista temporale.
Minako Aino sembra una semplice e normalissima studentessa delle medie: pigra, svogliata, amante dei videogiochi e del mondo dello spettacolo. Ma in realtà dietro a questa innocente apparenza si cela Sailor V, la paladina della giustizia che veste alla marinara! Sarà suo compito sventare la minaccia rappresentata dalla Dark Agency, in procinto di assimilare l’energia positiva degli umani e conquistare la Terra. Tutto ciò per proteggere nell’ombra la principessa Serenity, reincarnatasi in Usagi Tsukino, quella che diventerà la leggendaria Sailor Moon!
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La storia di Sailor V deve essere un cammeo, un focus on su una delle protagoniste più amate della serie di Sailor Moon: Minako è molto simile sia esteticamente che caratterialmente a Usagi, configurandosi come l’eroina tipica dei mahou shojo, imbranata, goffa, scansafatiche, ma che nel momento dell’azione sfodera tutta l’energia e il coraggio in grado di sconfiggere le forze del male.
Dal punto di vista strutturale, infatti, non ha una narrazione così incisiva da poter essere considerato fondamentale ed imprescindibile, ma solamente come un approfondimento su alcuni piccoli cenni che emergono in Sailor Moon: l’enigmatica figura di Sailor V, la paladina dei deboli, come è diventata un’icona così famosa da avere un videogioco tutto suo, perché è stata la prima ad essere contattata da Artemis e come faceva a conoscere la storia della principessa della luna ancor prima di Usagi, e soprattutto la sua missione principale: fingersi Serenity per confondere i nemici e proteggere Sailor Moon.
Il primo volume di CODENAME SAILOR V ETERNAL EDITION può essere visto come un’introduzione all’eroina, come un modo per conoscere Minako e per comprendere le ragioni che hanno portato Artemis e i suoi alleati a scegliere proprio lei e non le altre combattenti per fingersi Sailor Moon. La scelta non sembra ricadere su di lei solo per la questione estetica, quindi, che accomuna le due protagoniste, ma anche per il ruolo che Venus sembra ricoprire per via del suo ascendente astrale: Venere, la dea dell’amore e della bellezza, in grado di ammaliare ogni astante con le sue doti e dunque valida combattente non solo grazie alla sua forza, ma anche per il suo carisma.
Naoko Takeuchi, uno stile inconfondibile
Dal punto di vista grafico ed estetico, CODENAME SAILOR V ETERNAL EDITION si configura come aderente agli stilemi propri della sensei Takeuchi, con occhi brillanti ed espressivi e quello stile unico che l’ha incoronata poi come una delle autrici simbolo degli anni ’90, rappresentando un universo elegante ma al contempo ricco di azione e molto dinamico. L’aderenza ai canoni del maho shojo si esplicita attraverso l’uso di retini che rendono effetti grafici particolarmente “magici” e che possono quindi rappresentare delle immagini in grado di restituire la sensazione di brillanti trasformazioni e potenti attacchi arricchiti da colorazioni sgargianti ed effetti di luce stroboscopici.
Le vignette non sono costruite per essere totalmente dinamiche, quanto più per dare spazio alle pose della protagonista, costruita esteticamente come una bishoujo senshi, ovvero una bellissima ragazza combattente e con poteri, stereotipo dell’eroina maho shoujo che si stava affacciando in quegli anni.Una nota di merito va fatta all’edizione di Star Comics: una pubblicazione di lusso, con copertina semi cartonata luccicante, decisamente spessa e ben rilegata. Il volume è molto solido e denota un lavoro studiato sulla composizione estetica dell’edizione generale: pagine di copertina dei capitoli completamente a colori, carta patinata che rende spesse e per nulla trasparenti le tavole (dettaglio non da poco), grande formato e qualità di stampa impeccabile. Tutto ciò giustifica appieno il prezzo, che potrebbe essere considerato elevato, ma che invece è commisurato all’ottima qualità e ai materiali utilizzati. Questo primo volume (di 2) è quindi un’introduzione abbastanza sommaria delle avventure che caratterizzeranno la storia di Sailor Venus parallelamente a quella del manga principale, introducendo elementi che saranno poi riproposti nell’opera magna di Naoko Takeuchi.
A chi consigliamo Codename Sailor V?
Lo spin off di Sailor Moon è stato concepito per essere una storia parallela, ma al contempo autonoma, che non è imprescindibile per capire l’opera principale e viceversa. Questo porta CODENAME SAILOR V a poter essere considerato una narrazione a parte e al contempo può essere letto sia prima di Sailor Moon che successivamente. Può, inoltre, essere tralasciato, in quanto arricchisce solo la storia principale, ma non è assolutamente un veicolo per comprenderla meglio. Ciò porta lo spin-off ad essere consigliato sia ad appassionati di Sailor Moon che vogliono scoprire nuovi e vecchi risvolti e approfondire l’universo narrativo di Naoko Takeuchi e la figura di Sailor V, sia per chi si approccia a quest’opera da neofita, come incipit per riscoprire uno dei classici dello shojo manga.
L’altro punto di vista della storia di Sailor Moon
Codename Sailor V è a tutti gli effetti una storia che si interseca nel tessuto più complesso dell’opera più importante di Naoko Takeuchi. Ciò fa di questo spin off una piacevole digressione rispetto alla storia originale, ma che non aggiunge tantissimo rispetto a quello che viene detto successivamente, e che può essere anche saltato da chi non è un accanito appassionato di Sailor Moon. L’impostazione narrativa è molto semplice, configurandosi in episodi quasi a se stanti che mostrano la figura di Minako Aino, ovvero Sailor Venus, ma che sembrano essere scollegati tra loro e indipendenti l’uno dall’altro se non per i cenni comuni ai poteri e ai compiti propri della protagonista. Da un punto di vista generale, dunque, Codename Sailor V è una storia parallela di arricchimento contenutistico per approfondire ancora di più la narrazione di Sailor Moon attraverso piccoli elementi che però in sostanza possono essere anche superflui.
Una piacevole parentesi di una storia epica