Xenoblade Chronicles 3 – Recensione

Dopo una rapidissima campagna promozionale iniziata con l’annuncio nel mese di febbraio, Xenoblade Chronicles 3 è finalmente disponibile in tutto il mondo. Per l’occasione MONOLITHSOFT ha realizzato un titolo che va a unire alcuni degli elementi più importanti dei due precedenti capitoli numerati del franchise, creando per noi l’affascinante mondo di Aionios. Immensa e intrigante, questa nuova iterazione della saga nata dalla mente di Tetsuya Takahashi promette centinaia di ore di esplorazione unite ad una drammatica storia in cui dovremo salvare il mondo da una guerra senza fine tra due nazioni rivali, che si stanno decimando per il piacere di alcune entità sconosciute e misteriose: i Mobius.

Ma sarà riuscita la software house a dare un’identità propria al titolo pur prendendo elementi dai precedenti capitoli? Scopritelo nella nostra recensione di Xenoblade Chronicles 3!

Aionios, un mondo caratterizzato da una guerra incessante. Da secoli le nazioni di Keves e Agnus si scontrano per la supremazia, con legioni di soldati pronti a difendere la propria patria e allungare il ciclo vitale dei suoi concittadini. La vita degli abitanti di Aionios infatti dura solo dieci anni, e per consentire ai propri popoli di sopravvivere più a lungo e in delle condizioni più confortevoli i gruppi militanti delle due nazioni rubano la forza vitale dei loro rivali sconfiggendoli in battaglia. Un incontro fortuito sta però per mettere fine a questo ciclo infinito di morte, i cui misteri stanno finalmente per venire a galla. Sei soldati provenienti dalle due fazioni rivali capeggiati rispettivamente dai tramandanti Noah e Miyo si scontrano tra loro quando un misterioso uomo con la capacità di vivere oltre il tempo limite predisposto per i soldati offre loro un’alternativa. Per salvarli dall’incombente minaccia dei Mobius esso deciderà di attivare una pietra dotata di poteri straordinari e capace di farli diventare Uroboros, esseri dalla forza sovraumana e unica speranza per il mondo di Aionios. Considerati ormai nemici da entrambe le nazioni, i sei ragazzi dovranno unire le forze per svelare cosa si cela dietro i Mobius e quali siano i loro veri obiettivi in modo da salvare il mondo di Aionios dal perpetuo ciclo in cui è precipitato.

Due destini che si uniscono

Per la realizzazione di questo terzo capitolo MONOLITHSOFT ha deciso di sfruttare al meglio tutte le meccaniche di gioco viste in Xenoblade Chronicles e Xenoblade Chronicles 2, impreziosendole con l’aggiunta di tantissime novità. Uno degli elementi cardine di Xenoblade Chronicles 3 sarà l’esplorazione, alla quale verrà data un’importanza forse maggiore rispetto ai due precedenti capitoli numerati del franchise. Il titolo è infatti caratterizzato da una narrazione non lineare per la quale potremo approfondire alcuni dettagli sul mondo di gioco e sui suoi abitanti solamente affrontando le missioni secondarie che incontreremo durante la nostra avventura, e che ci permetteranno di fare la conoscenza delle varie Colonie presenti nel mondo di Aionios.

Questo particolare sarà legato anche a una delle nuove meccaniche introdotte in questo terzo capitolo: il sistema di Eroi. Tra i tanti abitanti del vastissimo mondo di gioco ne esistono alcuni che decideranno di unirsi alla nostra causa, ma per poterli convincere dovremo prima completare delle missioni a loro dedicate e che generalmente ci richiederanno di aiutare una delle Colonie del Keves o dell’Agnus. Man mano che andremo avanti con la storia inoltre potremo approfondire i rapporti intrapersonali tra le varie Colonie grazie al ritorno del Diagramma Affinità, che avrà un ruolo meno invasivo rispetto ai precedenti capitoli del franchise.

La natura non lineare della narrazione si riflette anche nel mondo di gioco. Le diverse aree del mondo di Aionios sono davvero vaste e non sempre il nostro gruppo sarà del livello adeguato per poter tener testa alle creature che lo abitano. Dovremo dunque star ben attenti a dove esploriamo, e sarà necessario tornare sui nostri passi in un secondo momento per poter scoprire tutti i luoghi presenti in Xenoblade Chronicles 3. Durante la nostra avventura ci capiterà di incontrare i corpi esanimi dei soldati caduti in battaglia, che Noah e Miyo potranno tramandare per portare sollievo alla loro Colonia di provenienza. Faranno ritorno anche i potentissimi Mostri Unici che, una volta sconfitti, ci garantiranno ricchissime ricompense.

Paese che vai…

Il lavoro svolto da MONOLITHSOFT nel mantenere l’identità dei due precedenti capitoli numerati anche all’interno di Xenoblade Chronicles 3 si nota soprattutto grazie al sistema di combattimento. Le differenze tra i personaggi provenienti dal Keves e dall’Agnus infatti non saranno solamente stilistiche, ma ci sarà un vero e proprio riscontro anche a livello di gameplay. In battaglia infatti il gruppo composto da Nioh, Lanz e Yunie potrà contare sugli attacchi automatici per ricaricare le proprie tecniche prima di utilizzarle come accadeva in Xenoblade Chronicles. Il gruppo di Miyo, Taion e Sena invece prenderà spunto dal secondo capitolo del franchise, le loro tecniche si ricaricheranno automaticamente col tempo anche quando non effettuano attacchi automatici.

Questo discorso vale anche per una delle nuove meccaniche presenti nel gioco, ovvero il sistema di classi. Proseguendo con l’avventura i personaggi potranno equipaggiare l’uno la classe dell’altro e, continuando ulteriormente, otterremo anche tantissime classi aggiuntive. La barra delle tecniche di ogni classe si caricherà in modo differente in base alla nazione alla quale è affiliato il personaggio dalla quale l’avremo appresa. Le classi avranno un ruolo specifico tra Attaccante, Difensore e Guaritore, e solamente componendo un gruppo ben bilanciato potremo sopravvivere ai tantissimi nemici che incontreremo durante i nostri viaggi per Aionios.

Ma la novità più importante a livello di gameplay è l’implementazione degli Uroboros, fusione tra due personaggi dotata di una forza straordinaria. Potremo utilizzare la fusione in qualsiasi momento della battaglia, e la sua potenza dipenderà dal livello di Sintonia che i due personaggi hanno accumulato durante il combattimento. Potremo aumentare la durata della fusione e migliorarne statistiche e tecniche grazie alla Mappa dell’Anima, una sorta di albero delle abilità in cui potremo spendere i PA (Punti Anima) ottenuti alla fine di ogni scontro. Ma non sarà l’unico asso nella manica dei protagonisti. Nel corso dei combattimenti infatti potremo sfruttare anche i potentissimi Assalti di Gruppo, che ci permetteranno di sferrare ingenti danni ai nemici e ribaltare facilmente l’esito di una battaglia.

The Best of Both Worlds

Dal punto di vista tecnico Xenoblade Chronicles 3 riesce a sfruttare alla perfezione l’hardware di Nintendo Switch, ricordandoci che se usata adeguatamente la console ibrida della casa di Kyoto può portare a risultati davvero fenomenali. MONOLITHSOFT ha infatti imparato dagli errori del passato, e in particolar modo quelli visti nel secondo capitolo numerato della serie, riuscendo ad ottimizzare perfettamente il gioco e a renderlo piacevolmente fruibile sia su TV che in portatile. Nonostante la massiccia presenza di elementi su schermo, il titolo risulta estremamente fluido e ben definito e i cali di frame rate saranno veramente sporadici. Uno degli elementi maggiormente d’impatto a livello grafico è però il character design di protagonisti e Eroi, la cui unicità si sposa alla perfezione con il mondo che li ospita.

Anche il comparto sonoro del gioco è davvero straordinario, grazie al ritorno di Yasunori Mitsuda e del suo team di compositori. Per realizzare alcune delle musiche del gioco la software house ha creato dei flauti personalizzati simili a quelli utilizzati dai Noah e Miyo, in modo così da creare una colonna sonora davvero unica. Il titolo presenta il doppiaggio sia in inglese che in giapponese, e usando il secondo ci accorgeremo fin da subito che non è lo stesso utilizzato per l’adattamento dei testi in italiano, I nomi di alcuni personaggi differiranno infatti rispetto alla versione nipponica, inoltre alcune terminologie utilizzate in fase di localizzazione per evitare di utilizzare parole scurrili potrebbe far storcere il naso ad alcuni giocatori.

Narrativamente Xenoblade Chronicles 3 è davvero un prodotto eccellente, grazie alla scelta della software house di fornire ai giocatori un approccio non lineare per scoprire tutti i misteri di Aionios. Ci sono infatti personaggi che non andremo ad incontrare se non decideremo di esplorare a fondo il mondo di gioco, e la scoperta di tutti i segreti di Xenoblade Chronicles 3 ci porterà via centinaia di ore di gioco. La trama principale è davvero ben strutturata, e presenta alcuni momenti che potranno far scendere una lacrimuccia anche al più duro dei videogiocatori. La software house è riuscita a incapsulare alla perfezione il concetto di vivere per combattere e combattere per vivere, creando un circolo di violenza che vede gli abitanti di Aionios dover accantonare i propri sogni e le proprie speranze in modo da sopravvivere un giorno in più. Sentimenti opprimenti ma espressi benissimo, bilanciati dalla voglia degli Uroboros di porre fine a questo giogo crudele.

A chi consigliamo Xenoblade Chronicles 3?

Xenoblade Chronicles 3 è senza ombra di dubbio uno dei migliori JRPG rilasciati nel corso del 2022, ragion per cui tutti gli amanti di questo genere non possono certo farselo sfuggire. Tuttavia data la natura del titolo, che va a prendere tantissimi elementi dai precedenti due capitoli numerati del franchise MONOLITHSOFT, è davvero difficile consigliarlo a chi si affaccia per la prima volta alla saga. Sì, la trama principale è fruibile anche a sé stante, ma il continuo richiamo ai mondi e ai personaggi provenienti dalle precedenti iterazioni fa sì che questi giocatori si troveranno di fronte a una serie di elementi poco chiari che non permetteranno di comprendere pienamente l’opera.