ONE PIECE Z: IL FILM Anime Comics – Recensione

Vi siete persi l'uscita del primo volume dedicato all'ex ammiraglio della marina Zephyr? vale la pena di recuperarlo assieme all'uscita del secondo volume? scopritelo dopo i nostri commenti al primo numero!

ONE PIECE Z: IL FILM Anime Comics - Recensione

A distanza di ben nove anni dall’uscita del dodicesimo film dedicato a ONE PIECE (datato 2012) ecco che Star Comics si propone sul mercato con un adattamento manga dedicato proprio a ONE PIECE Z: IL FILM, piazzandosi nella collana Anime Comics, che riporta in forma di manga i fotogrammi dei film, come già successo con DRAGON BALL SUPER: BROLY. Una storia a colori in due volumi: il primo, previsto inizialmente per il 30 giugno 2021, è uscito il 7 luglio, il secondo invece è uscito pochi giorni fa, il 4 agosto. Si tratta di un opera frenetica, dalla trama non banale, accattivante e ottimamente integrata nella storia del manga (forse proprio perché supervisionata di Eiichiro Oda) con qualche piccolo riferimento e “stuzzichini” per la curiosità. Dopo aver visto il film (che merita) vale quindi la pena comprare questi due volumi cartacei? scopritelo come sempre con la nostra recensione.

ONE PIECE Z IL FILM

  • Titolo originale: ONE PIECE FILM – Z
  • Titolo italiano: ONE PIECE FILM: Z ANIME COMICS
  • Uscita italiana: 7 luglio 2020
  • Numero di volumi: 2
  • Casa editrice: Star Comics
  • Genere: shonen, avventura, azione, superpoteri
  • Formato: 17,5 x 11,5 cm, brossurato con sovracoprtina, a colori
  • Numero di pagine: 288

Abbiamo recensito ONE PIECE FILM: Z ANIME COMICS tramite volume stampa fornitoci da Star comics.

Un ritorno inaspettato

Essendo passato tanto tempo, e nonostante la trama sia di dominio pubblico (oltretutto, si tratta solo del primo volume) eviterò di soffermarmi troppo sulla storia in sé. Vi basti sapere che è la classica storia chiusa da film del brand: un nemico potente incontrato per caso nel viaggio, ovvero Zephyr “Z”, ex ammiraglio; uno scopo malvagio, che coincide con la distruzione di tre endpoint per mezzo di esplosioni causate da particolari pietra chiamate dyna; schermaglie tra le ciurme dopo una breve introduzione di ciascun personaggio; e per finire un inseguimento che porterà allo scontro finale con Rufy, nel secondo volume.

Ciò che cambia è la portata delle figure in gioco e la loro caratterizzazione: Z viene introdotto da uno scontro nientemeno che con Kizaru, ed è dotato di armi e di una psicologia degne del suo ruolo di reale protagonista della narrazione. Allo stesso modo sono significative la presenza di Aokiji e le vignette con Garp. Un’aggiunta di stile è sicuramente il contesto storico (tra l’arco dell’isola degli uomini pesce e quello di Punk Hazard) ben definito, del quale ci vengono forniti vari riferimenti, e che non cozza in alcun modo con i volumi della serie. Ma soprattutto il film (e quindi la sua trasposizione manga) ci offre due climax, uno dei quali posizionato proprio alla fine di questo volume,  manifestandosi in un primo scontro tra Z e Rufy, dopo una serie di peripezie attraversate dalla sua ciurma.

Pregi e difetti

La prima cosa che salta all’occhio sono sicuramente le vignette colorate, prese pari passo da quelle del film. Non nego che, quando venne annunciata l’uscita, mi aspettassi qualcosa di diverso: dei nuovi contenuti, magari una rivisitazione in bianco e nero della storia o un approfondimento generale, ma dopo un po’ ci si abitua a questo mix di frame e figure. Le vignette sono state scelte con giudizio, e a parte alcune sfocature evidenti (come durante le battaglie, nella scena alle terme o nei primi piani dei personaggi) rendono bene sia le atmosfere che le emozioni del film. Ciò che viene perso sono forse l’azione è gli effetti legati alle esplosioni, essendo che questo film aveva puntato molto sugli “effetti speciali”. Per tale motivo risulta a volte difficile seguire i passaggi tra alcune delle vignette, ma l’effetto complessivo è più che onesto.

Allo stesso modo, sarebbe stato apprezzabile l’inserimento di vari contenuti aggiuntivi (quali bozze dei personaggi, schemi sulla storia, riferimenti alla produzione del film, etc.) come spesso capita per manga di simile stampo. A parte una breve descrizione dei personaggi in prima pagina però nulla è presente, e questo è sicuramente un peccato. Un punto di forza sono invece i dialoghi: brevi, concisi, presenti solo dove necessario e incredibilmente ben posizionati se si pensa alla difficoltà di attribuire a un solo frame l’intera frase o il contesto. Grazie a questa cura la storia si legge tutta d’un fiato.

Caratteristiche tecniche

In aggiunta alle precedenti considerazioni, ecco alcune precisazioni “fisiche” sul volume: Il numero uno di ONE PIECE Z: IL FILM –  ANIME COMICS è composto da ben 280 facciate di storia, più poche altre all’inizio e alla fine che lo portano alle 288 totali. Come già sottolineato la storia è caratterizzata da una buona impaginazione complessiva: immagini ben disposte e suddivise intelligentemente (per quanto manchino le classiche vignette giganti che tanto adoriamo in questo brand), vignette e onomatopee sempre leggibili e mai fastidiose, e per finire una buona qualità della carta e del volume in generale, con tanto di accattivante sovracopertina illustrata che impreziosisce il tutto. Se si pensa che è tutto a colori (a tratti spenti, ma questo sarà dovuto al materiale “in ingresso”) un prezzo complessivo di 9,90 euro non è poi molto.

L’ex ammiraglio Zephyr assalta una base della Marina e ruba la famigerata pietra Dyna, un’arma segreta dotata di una potenza incredibile, paragonabile alle armi ancestrali. Il suo destino si intreccia con quello della Ciurma di Cappello di paglia, mentre la Marina decide finalmente di affrontare la cospirazione che minaccia gli equilibri del Nuovo Mondo. Dal film tratto dalla serie che ha riscritto la storia dello shonen manga, l’Anime Comics di One Piece Z: il film.

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Perché acquistare quindi un titolo che è semplicemente una “copia” su carta del film? In primis per puro desiderio di collezionismo: non so voi, ma a me piace avere in libreria tutti i volumi legati alla storia di ONE PIECE: e questo, pur non essendo “canonico” nel vero senso del termine (come per Strong Word, Gold e Stampede) ha più di riferimento che sono diventati ufficiali, proprio grazie alla direzione di Oda che ha messo fine a quella serie di film “casuali” pubblicati in precedenza. Il secondo motivo è invece puramente dilettevole: due volumi sono pochi, e chi non ama guardare i film può tenersi comodamente aggiornato sull’opera in questo modo. Consigliamo quindi questo volume (e di conseguenza anche il secondo) a chi non ha visto il film, ma anche chi fosse a conoscenza della storia potrebbe trovare piacevole una lettura di questo genere. Invece ne sconsigliamo l’approccio ai non appassionati della saga o a chi ancora deve iniziarla: è vero che la storia è indipendente, ma i riferimenti sono troppi e chi volesse leggere l’opera di Oda da zero avrebbe decisamente tanti spoiler, sia sugli eventi che sui componenti della ciurma.

La replica cartacea di un ottimo film

ONE PIECE Z: IL FILM nella versione Anime Comics, è quindi uno di quei prodotti che, diciamolo, vengono fatti principalmente per pescare a mani basse dalla fanbase. E nonostante questo, come tutti gli altri volumi simili, ha un suo fascino per gli appassionati (me compreso): ti fa rivivere le emozioni del film, risulta una lettura rilassante e persino interessante, ricordandoti dei punti che ti eri perso nella concitazione della pellicola. E forse finirai per sfogliarlo di sfuggita una sola volta, ma ti piacerà vederlo sullo scaffale vicino agli altri numeri speciali. Motivo per il quale delle aggiunte artistiche per i fan (tavole indite, bozze, commenti, e così via) sarebbero state più che necessarie. Insomma, è il classico mazzo di fiori per il centrotavola: è una gradevole aggiunta, che appassirà dopo la prima lettura.

Apprezzabile, ma non essenziale

Scrittore per passione, dopo aver scoperto la pozione che preserva i capelli e l’anima, la usa su di sé per terminare il dottorato in ingegneria ambientale. Utilizzando la magia infusa nelle parole tenta da anni di convertire gli eretici alla cultura giapponese. Adora il metal, i videogiochi, manga e fumetti, l leggende celtiche, e tutto ciò che si può fare mangiando cioccolata all’ombra di una montagna.

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