Ken il Guerriero – Ichigo Aji è il manga più divertente che abbia mai letto

Un mondo postapocalittico non deve per forza essere tetro e triste: lo dimostra l’Imperatore Souther in Ken il Guerriero – Ichigo Aji, il manga parodia di Hokuto no Ken!

Ken il Guerriero – Ichigo Aji

Ichigo Aji” — sapore di fragola, è il nome di uno dei fumetti più divertenti che mi sia capitato di leggere in tutta la mia vita. L’idea di prendere un’opera drammatica del tutto priva di ironia come Hokuto no Ken e farla diventare teatro di situazioni demenziali al limite dell’assurdo è geniale e folle allo stesso tempo. Fortunatamente questa parodia scritta da Yūshi Kawata e magistralmente illustrata da Yukito Imōto funziona e intrattiene non poco, ma ovviamente è destinata principalmente a tutti gli appassionati del fumetto e della serie TV originale di Ken il Guerriero, dato che ne ripesca a piene le mani le scene più famose, riscrivendole in chiave totalmente nonsense.

A differenza del più sbruffone parente visto nella serie a fumetti di Sōten no Ken (Le origini del mito) il Kenshiro del manga originale di Buronson e Tetsuo Hara è un uomo perennemente accigliato, che a stento sa cosa significhi sorridere e che come pensiero fisso ha solamente la f— ehm, la sua amatissima Yuria. E, chiaramente, essendo perennemente irritato, se ne va in giro a far esplodere quanti più teppisti possibili col suo invincibile Hokuto Shinken in nome dell’amore e della giustizia. Rendere Ken un personaggio in grado di divertire i lettori poteva essere una scelta azzardata (che però ha compiuto magistralmente SEGA con il suo videogioco Lost Paradise), per questa ragione gli autori di questo manga hanno deciso di mettere al centro delle vicende di Ken il Guerriero – Ichigo Aji un protagonista più allegro, più consono, più amichevole… o forse ancora più improbabile?

Ken il Guerriero – Ichigo Aji

Che voi ci crediate o meno, la stella sotto i riflettori è forse uno dei personaggi più malvagi incontrati dal salvatore di fine secolo durante il suo cammino per riconquistare la sua amata: Souther (o Sauzer, Thouzer, come diavolo preferite), il Sacro Imperatore di Nanto che ha schiavizzato decine e decine di bambini per costruire il suo immenso mausoleo, sacrificando persino il povero e orbo Shew sotto un gigantesco blocco di pietra. Cosa piace a Souther? Di cosa ha paura? Come passa le sue giornate? Quali sono i suoi piani segreti per sconfiggere i suoi nemici più temibili? Sono solo alcune delle domande a cui Ichigo Aji cercherà di dare una risposta, attraverso una serie di mini-avventure, tutte collegate fra loro, che tireranno in ballo personaggi più o meno noti, nonché un nuovo, temibile avversario: il bambino col turbante.

I volumi di Ichigo Aji sono impreziositi da finte pubblicità, parodie dei videogiochi, delle sigle della serie animata originale (Love Song con Souther al posto di Rin mi ha fatto sputare un polmone), finti inserti, interviste ai personaggi legati alla serie originale e molto altro; la particolarità del disegno di Imōto è che riesce a imitare alla perfezione quello del manga originale, perciò sfogliandolo con disattenzione sembra quasi di trovarsi di fronte all’opera disegnata negli anni ’80 da Tetsuo Hara, che ha già mostrato il suo genuino apprezzamento nei confronti di questa “presa in giro”, dando consigli alla mangaka su come perfezionare il suo stile.

Ken il Guerriero – Ichigo Aji

Esordito nel 2013 sul mensile Comic Zenon, Ken il Guerriero – Ichigo Aji è un vero e proprio seinen manga destinato ai fan di vecchia data di Hokuto no Ken, nato per celebrare il trentesimo anniversario della serie originale che ha raggiunto, in maniera quasi inaspettata, un successo incredibile, tagliando il traguardo del milione di copie stampate in appena un paio di anni, tanto da guadagnarsi una trasposizione animata composta (al momento) da un’unica stagione televisiva. Giunta qui in Italia al sesto volume, di otto già pubblicati in Giappone, Ichigo Aji non si limita unicamente a prendere in giro le scene più drammatiche e pregne di pathos di Ken il Guerriero, ma crea inoltre sotto-trame e legami improbabili fra personaggi che in origine non hanno nemmeno un contatto diretto, ad esempio mantenendo in vita Shin per farlo diventare una delle figure più divertenti del cast, soprattutto a causa della sua insostenibile cotta per Ken. Guerrieri di Nanto che formano un gruppo idol, un Rei sui quali colpi di Raoh sortiscono uno strano effetto e la passione sfrenata del Sacro Imperatore per il riso al curry sono solo alcuni delle gag ricorrenti che ci faranno sbellicare delle risate ogni due mesi, fra cuori infranti e canottiere aderenti.

In vendita al prezzo di 4,50 €, 160 pagine in bianco e nero, in edizione brossurata senza sovracopertina, ciascun volume di Ken il Guerriero – Ichigo Aji è accompagnato da una serie di racconti autoconclusivi disegnati da Yukito, sorella maggiore della disegnatrice dell’opera, che narra di volta in volta di un diverso personaggio in chiave alternativa e oserei definire un po’ melodrammatica, spesso con un finale inaspettato e che ci donerà un dolceamaro sorriso. Unica pecca dell’edizione italiana, curata in maniera soddisfacente nel lettering e nelle onomatopee lasciate in giapponese e “sottotitolate”, è il logo presente in copertina, già ampiamente criticato dai fan nell’edizione Planet Manga del manga di Ken il Guerriero disponibile in Italia in 27 volumi.

Ken il Guerriero – Ichigo Aji

Viva il curry del Sacro Imperatore!

Ken il Guerriero – Ichigo AjiInutile provare a dire il contrario, Ken il Guerriero – Ichigo Aji è un manga divertente. Dannatamente divertente, pieno di trovate geniali e, nonostante la presenza di situazioni che si ripresentano ciclicamente, quasi mai banale. Una commedia impreziosita da uno stile di disegno atipico per una produzione di questa tipologia ma per questo estremamente efficace nel tentativo di risultare esilarante. Mi chiedo, tuttavia, se risulterebbe ugualmente spassosa per chi non ha mai visto o letto l’opera originale, per questo motivo il suo target si restringe parecchio ai soli fan di vecchia data. Ma una parodia così curata potrebbe addirittura invogliarvi a recuperare il manga originale per poterne apprezzare al meglio le gag, se siete fra quei pochi appassionati in Italia a non aver mai avuto a che fare con il salvatore di fine secolo. Ci auguriamo che l’opera di Yukito Imōto e Yūshi Kawata riesca a divertirci per molti anni a venire, mantenendo il suo umorismo su ottimi livelli.

Una parodia imperdibile per tutti i fan di Ken il Guerriero

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.

1 commento

  1. Vorrei dire che le pubblicità negli albi non sono finite o almeno non tutte, un esempio è che il riso al curry del sacro imperatore è un piatto reale del cafè zenon che è proprietà della società detentrice dei diritti di Hokuto no ken

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