Master Detective Archives: RAIN CODE Plus – Recensione

Master Detective Archives: RAIN CODE Plus apre ancora una volta le indagini, attirandovi nei suoi labirinti del mistero. La nostra recensione!

Master Detective Archives: RAIN CODE+ – Recensione

Se c’è una cosa che ho sempre amato è la serie di Danganronpa e tutto ciò che è derivato da Kazutaka Kodaka, un genio creativo che ha dato vita a mondi fatti di follia e disperazione, avvolti in una spirale di follia che definirei unica nel panorama (forse emulata, casomai) per il modo in cui unisce ogni singolo elemento dei suoi pezzi, dalla direzione artistica allo staff che si occupa del progetto. Dopo tanti anni per Spike Chunsoft, Kodaka nel 2017 ha fondato un suo team di sviluppo – Too Kyo Games – e, molto più tardi, ha dato vita al primo gioco nel suo perfetto stile con moltissimi dei nomi presenti su Danganronpa e in collaborazione con la stessa Spike. Master Detective Archives: RAIN CODE è un po’ come rivivere Danganronpa per la prima volta, ovviamente in un’ambientazione molto lontana dal gioco mortale che ci ricordava la serie Zero Escape.

Inizialmente uscito per Nintendo Switch, RAIN CODE è tornato in una versione Plus che è tipica delle riedizioni dei giochi giapponesi definibili di nicchia. Questa versione vede la pubblicazione anche su altre console, un miglioramento netto nelle performance tecniche e l’inclusione dei DLC usciti nel frattempo, i quali sono una sorta di collezione di storie parallele che vanno ad approfondire alcuni personaggi del gioco.

Master Detective Archives: RAIN CODE+ – Recensione

  • Titolo: Master Detective Archives: RAIN CODE Plus
  • Piattaforma: PlayStation 5, Xbox Series X|S, PC (Steam)
  • Versione analizzata: PlayStation 5 (EU)
  • Genere: Avventura, investigativo
  • Giocatori: 1
  • Publisher: Reef Entertainment
  • Sviluppatore: Too Kyo Games, Spike Chunsoft
  • Lingua: Italiano (testi), Inglese o Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 1 ottobre 2024
  • Disponibilità: retail, digital delivery, Collector’s Edition
  • DLC: include tutti i DLC usciti precedentemente su Nintendo Switch
  • Note: la Collector’s Edition include un peluche, la colonna sonora e una steelbook

Abbiamo recensito Master Detective Archives: RAIN CODE Plus con un codice PlayStation 5 fornitoci gratuitamente da Reef Entertainment.

Detective bambino, paure adulte

Molti di voi però potrebbero non aver mai approcciato Master Detective Archives: RAIN CODE vista l’esclusività della sua piattaforma e perciò partirebbero da zero con questa versione. In tal caso, a mio giudizio, siete abbastanza fortunati da vivervela decisamente meglio rispetto alla controparte base, poiché essendo una visual novel tridimensionale la fluidità delle scene, dei dialoghi e dei caricamenti è un must per godersi appieno la lettera dei numerosi dialoghi che scandiscono il gioco; verboso proprio come vi immaginereste un qualsiasi altro titolo investigativo. Ma non sarebbe un titolo di Kodaka senza una folle sovrastruttura che rivoluziona le carte in tavola, quindi c’è pane anche per chi non vuole solo leggere.

Master Detective Archives: RAIN CODE Plus – Recensione

In questo gioco si vivono i panni del giovanissimo Yuma Kokohead, il protagonista affetto da amnesia tanto amato dal Sol Levante e che sembra essere uno dei migliori investigatori presenti sulla piazza, tanto da far parte dell’associazione riconosciuta come Master Detectives. Risvegliatosi in una stazione con un treno da prendere a pochi minuti dal rinvenimento dei suoi sensi, Yuma non si aspetta di finire invischiato in una spirale di omicidi e misteri che lo porteranno a indagare nei meandri più oscuri e contorti di Kanai Ward, una sorta di distorsione palese di alcuni aspetti della vita urbana del Giappone, visti da una lente caleidoscopica che oscilla costantemente tra il noir, lo splatter, il demenziale e la critica sociale.

Ma non tutto è una vera indagine da manuale, infatti Yuma è posseduto da una gothic lolita Shinigami, o dea della morte, che rappresenta i poteri di Yuma stesso. Grazie alla guida di questa ragazza sboccata e folle, familiare per certi versi agli amatori di Danganronpa, Yuma può accedere ai Labirinti del Mistero in una dimensione parallela: concretizzazioni fisiche dei casi che Yuma dovrà affrontare e il cui paragone più immediato nella sfera videoludica non può che essere i Palazzi di Persona 5, gioco con cui RAIN CODE condivide più di un aspetto.

Master Detective Archives: RAIN CODE Plus – Recensione

Labirinti macabri

In questi costrutti figli della deviazione del Palazzo Mentale amato dai detective, Yuma è una sorta di eroe da gioco di ruolo che va a sconfiggere dubbi e affermazioni in vere battaglie dove si schivano affermazioni errate e si contrattacca tagliando le menzogne fino ad arrivare alla verità. Le fasi di gameplay nei Labirinti sono tante e disparate, un Wario Ware tra il gaming show giapponese e lo scontro tra ideologie, con numerose riflessioni su quello che rappresenta davvero la verità e lo sforzo enorme per riuscire a ottenerla. Insomma, un tripudio godibilissimo che sacrifica di netto le fasi di deduzione per un approccio guidatissimo, dimostrando che in RAIN CODE conta di più l’esperienza da vivere che essere dei detective nella realtà o nella mente.

Ciò che mi ha colpito di più di RAIN CODE è, ancora una volta, la maestria nel saper gestire l’eccentricità e accostarla a piacimento ad alcune scene veramente macabre, fin dal prologo/tutorial. Credo sia una delle capacità migliori di Danganronpa e RAIN CODE è per tanti versi il suo erede più vicino, anzi sono convinto che l’allievo abbia superato il maestro e sfrutti la filosofia noir riconvertita al pop giapponese come un’arma capace di imprimere identità e shock factor a ogni caso, anche tra i più prevedibili.

Master Detective Archives: RAIN CODE Plus – Recensione

Parte della ragione è il contrasto che si crea tra le indagini e la prospettiva della Shinigami che, di per sé, è una figura caricaturale che nasconde la sua oscurità, la tira fuori a sottecchi e quando avviene lo fa nel black humor più azzeccato che esista. Si gioca molto, moltissimo con la sensualità e le inclinazioni shotacon, ma non parlerei di fanservice perché tutto è funzionale a mostrare le divergenze di Kanai Ward e del mondo che circonda Yuma: un panorama visionario dove la direzione artistica descrive una fantasia caricaturale di colori e fattezze sfigurate, dove nulla ha senso e la verità è tinta dell’oro dei vincitori come i migliori momenti di Catherine.

Yuma, un apprendista detective affetto da amnesia, e Shinigami, lo spirito che lo perseguita, affrontano misteri irrisolti. Divertiti con un nuovissimo gioco di avventura poliziesca dark fantasy realizzato dai creatori della serie Danganronpa! La città della pioggia è afflitta da innumerevoli misteri irrisolti, ed è sotto il totale controllo di un’azienda gigante. I Master Detective di tutto il mondo, ognuno dotato di poteri unici, accettano la sfida di scoprire la verità. Con Shinigami al suo fianco, Yuma si unisce alle indagini come apprendista dell’agenzia investigativa.

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A chi consigliamo Master Detective Archives: RAIN CODE Plus?

La versione Plus di RAIN CODE è sicuramente un ottimo punto di partenza, come detto in precedenza, per coloro che hanno aspettato l’uscita su altre piattaforme. Per chi invece ha già avuto modo di vedere l’indagine di RAIN CODE c’è la possibilità di vivere le Sottostorie presenti come DLC, le quali però sono principalmente delle porzioni visual novel che durano molto meno rispetto a quelle principali. Sono però strumenti interessanti per approfondire l’universo di gioco e conoscere di più i personaggi, inclusi nel pacchetto base. Oltre ai miglioramenti tecnici, sicuramente c’è abbastanza carne al fuoco per acquistare questa nuova edizione cambiando piattaforma.

  • Grande direzione artistica, il team di Danganronpa al suo splendore
  • Situazioni mai banali e una trama di fondo tutta da scoprire
  • Idee geniali nell’esecuzione del gameplay, mischiando RPG e indagine metaforica
  • Diverse migliorie tecniche e presenza dei DLC

  • Le sottostorie sono interessanti ma brevi
  • Pochi motivi per rivivere il gioco base, a meno di una performance più fluida
Master Detective Archives: RAIN CODE Plus
4.5

Folle e ispirato, torna in una veste rinnovata

Master Detective Archives: RAIN CODE Plus è uno dei titoli più interessanti del panorama orientale degli ultimi tempi e una ventata d’aria fresca per chi ama Danganronpa, almeno per coloro che non hanno vissuto l’esperienza al suo lancio. La storia di Yuma e della sua Shinigami è una discesa colorata in un noir psichedelico dall’inizio alla fine, arricchita da una versione eccellente a livello tecnico sulle piattaforme moderne, sempre tenendo conto che anche su Nintendo Switch girava più che bene. Questa nuova edizione include i DLC e diverse migliorie minori, ma poco appeal per coloro che hanno già avuto modo di indagare a Kanai Ward. Tenta il giusto solo chi aveva problemi con le performance, qui completamente dissolti.

Nato a Roma, felicemente sposato e archivista nella vita reale, online scrivo di videogiochi da tanti anni. Con il Giappone è stato amore fin da quando nella mia vita è entrato Lucky Star e un qualsiasi FINAL FANTASY dell’epoca PlayStation 2. La sua serie preferita in assoluto, per valore affettivo, è Persona e specialmente Persona 4 con la sua cittadina rurale e l’enfasi nei legami d’amicizia più sinceri della serie. Per il resto, è vittima della spirale dei gacha, mangia Isekai a colazione e Shin Godzilla è il suo film comfort.

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