GOD EATER 3 per Nintendo Switch – Recensione

La nostra recensione della versione Nintendo Switch di GOD EATER 3, l’ultimo e più completo hunting game di BANDAI NAMCO Entertainment

GOD EATER 3 per Nintendo Switch - Recensione

GOD EATER 3 per Nintendo Switch - Recensione

Lo scorso febbraio la serie di GOD EATER faceva il grande salto, con un terzo capitolo ricco di novità. A trainare queste nuove avventure, un manipolo di nuovi God Eater, una nuova generazione di cacciatori capaci di di adattarsi a condizioni estreme. Come quella delle Terre Cineree, una piaga in grado di tramutare letteralmente in cenere qualsiasi cosa, vivente e non. Ma le Terre cineree nascondono anche un altro terribile pericolo, quello degli Aragami Cinerei, una mutazione più potente e letale di quelle conosciute in passato e che dovremo respingere a costo della nostra stessa vita. Vita passata fin da che abbiamo memoria all’interno degli Approdi, gli unici posti sicuri dell’umanità, per essere sfruttati per respingere l’avanzata degli Aragami. Tutto però è pronto a cambiare quando l’incontro con Hilda, la “capitana” di una Solcacieli, ci renderà liberi dal nostro giogo, mettendoci a capo di una spedizione la cui importanza è vitale.

Come ben sappiamo però le cose non vanno mai per il verso giusto e la nostra missione volgerà per il peggio rivelandone anzitempo l’obiettivo: la protezione di Fim, un’innocente bambina nata con un unico scopo, distruggere tutti gli Aragami. Nonostante il nobile intento perpetrato da una delle fazioni governanti, sarà chiaro fin da subito che qualcosa di marcio si nasconde sotto, spingendoci a trovare una soluzione alternativa che non preveda la morte di Fim, e al tempo stesso punga una fine (o quasi) all’avanzata degli Aragami Cinerei, così da tornare a vivere una vita dignitosa e serena.

  • Titolo: GOD EATER 3
  • Piattaforma: Nintendo Switch
  • Versione analizzata: Nintendo Switch (EU)
  • Genere: Action RPG
  • Giocatori: 1-8 (online), 1-4 (locale)
  • Software house: BANDAI NAMCO Entertainment
  • Sviluppatore: Marvelous First Studio
  • Lingua: Italiano (testi), Inglese o Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 12 luglio 2019
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: aggiornamenti periodici gratuiti, costumi extra da TALES of VESPERIA
  • Note: la versione Switch consente di giocare anche in locale, in compagnia di altri tre amici e altrettante versioni del gioco

Quando recensimmo GOD EATER 3 lo scorso febbraio, qui sulle pagine di Akiba Gamers (vi invitiamo a leggere la recensione per l’esamina del gameplay nel dettaglio), rimanemmo piacevolmente sorpresi per il numero di cambiamenti e novità rispetto al gameplay originale. Nuove armi, nuove tecniche di lotta e tutta una serie di personalizzazioni che influivano profondamente sulla caccia e sullo stile di combattimento. Ad un occhio esterno forse nulla di realmente sconvolgente, ma per i fan una piccola evoluzione che, comparto tecnico a parte, compiva grandi passi in avanti. Del resto la serie ha vissuto per anni all’ombra di Monster Hunter, il capostipite degli hunting game, ma dalla sua, GOD EATER 3 ha saputo ritagliarsi la sua identità e un discreto seguito. Merito anche della storia che lega questo capitolo, che grazie al suo stile sfacciatamente anime, riesce a conquistare fin da subito, forse anche più che in passato. Abbiamo visto anche il taglio avvenuto rispetto ai predecessori, a quei due capitoli che lo hanno anticipato, diventando di fatto l’episodio perfetto dal quale iniziare questa nuova avventura.

GOD EATER 3 per Nintendo Switch - Recensione

E proprio per questo non stupisce l’uscita di GOD EATER 3 su Nintendo Switch, console che mese dopo mese sta accogliendo sempre più porting di titoli pensati per home console. Ma questa versione a metà strada fra console fissa e portatile segna quasi un ritorno alle origini. La serie infatti, nata su PlayStation Portable, era sbarcata solo in tempi recenti su PlayStation 4 e PC, in un’operazione di rilancio che anticipava l’uscita del terzo capitolo.

Portatile è tutto più bello

Curiosi quindi di sapere come gira GOD EATER 3 sull’ibrida di Nintendo? Togliamoci subito il dente. Questa conversione per Switch si rivela ottima, nonostante qualche sbavatura qua e là, ma nel complesso il passaggio è meno doloroso di quanto si potrebbe pensare. Ovviamente l’hardware di Switch è nettamente inferiore sulla carta rispetto a quello della rivale di casa Sony, e un certo livello di downgrade c’è stato, specie in modalità portatile. Ma il gioco riesce a tenere testa grazie anche alla buona scalabilità del motore di gioco, l’Unreal Engine 4, che qui viene riplasmato e adattato alle capacità di Switch. Nell’analizzare l’originale GOD EATER 3, avevamo apprezzato la pulizia dell’immagine, i numerosi effetti, fra particellari e DOF (profondità di campo) e tanti altri piccoli dettagli che riempivano il video durante gli scontri.

GOD EATER 3 per Nintendo Switch - Recensione

Su Switch ritroviamo più o meno tutto al suo posto, sebbene con qualche limitazione. A partire da una risoluzione più bassa, che mette in evidenza un po’ di aliasing su diversi elementi del fondale. Anche la qualità delle texture viene ritoccata verso il basso, mentre alcuni dettagli ambientali soffrono di sporadici effetti pop-up. Il lavoro di ottimizzazione ha colpito diversi aspetti del comparto grafico andando a limare, dove possibile, per migliorare le performance generali, come ad esempio le trasparenze dei nemici, che adesso utilizzano uno shader retinato che impatta notevolmente meno nell’economia di gioco. Nel complesso però il risultato è più che accettabile, e se non avrete sottomano una comparativa con le versioni maggiori, difficilmente vi accorgerete di grosse differenze. Tutti gli accorgimenti fatti però si rivelano essenziali per consentire a GOD EATER 3 di viaggiare fluido e senza esitazioni a 30 fps, come nella controparte Sony, lasciando intatta da questo punto di vista l’intera esperienza di gioco. Più drastico invece il passaggio in portatile, dove vengono accentuati maggiormente i “difetti” sopra elencati. Si notano più facilmente effetti di “blur” dell’immagine mentre il livello di dettaglio cala ulteriormente.

Uno degli aspetti che avevamo criticato di GOD EATER 3 era quello relativo alla realizzazione delle ambientazioni, fin troppo lineari e ancorate al passato, con ambienti spogli e strutturalmente semplici. Con il senno di poi questa “lacuna” diventa un “assist” per la versione Switch, che riesce sia in portatile che docked a far girare il tutto in maniera decorosa. Decidere di giocare a GOD EATER 3 su Nintendo Switch significa fare una scelta dovuta proprio alla portabilità e quindi dover rinunciare consapevolmente alla resa grafica. In modalità handheld si lascia giocare tranquillamente e, nonostante l’abbassamento generale della qualità, il feeling è quello dei vecchi capitoli usciti su PSP o Vita. Anche i controlli tramite Joy-Con rispondono in maniera precisa e reattiva ai nostri input. La possibilità di personalizzare e rimappare i tasti aiuta ulteriormente a trovare la configurazione più adatta alle nostre esigenze.

GOD EATER 3 per Nintendo Switch - Recensione

Nuovi modi di giocare

Questa nuova versione supporta poi un’inedita modalità multiplayer locale fino a quattro giocatori, a patto di disporre di altrettante console e copie del gioco. Un’opzione che nell’era di internet può sembrare superflua, ma in caso di possibilità è una soluzione che permette di godersi l’esperienza di gruppo magari in assenza di connessione o dell’abbonamento a Nintendo Online, richiesto invece per partecipare ai Raid o per la coop.

Al contrario dell’edizione PS4, GOD EATER 3 per Switch arriva nei negozi aggiornato alla versione 1.40. Infatti, dal lancio a febbraio, il gioco ha ricevuto numerosi aggiornamenti che hanno introdotto nuove modalità, una nuova porzione di storia e diversi contenuti extra fra equipaggiamenti ed estetiche. Sarà quindi possibile mettere mano alle nuove missioni a tempo, sfide singole o di gruppo, una sorta di Time Attack nel quale raggiungere l’obiettivo prefissato il prima possibile. Più interessanti e dalla difficoltà crescente troviamo le Certificazioni. Queste missioni, diverse sia per il singolo sia per il multiplayer, saranno divise per classe, offrendo “battute di caccia” via via più impegnative. Completando gli obiettivi verremo ricompensati con nuovi oggetti e, cosa più utile, un Rank che ci permetterà di partecipare ai nuovi Raid a otto giocatori, disponibili solamente soddisfacendo determinati requisiti. A proposito dei Raid, troverete sei nuove Missioni Assalto che vi permetteranno di sfidare altrettanti Aragami.

GOD EATER 3 per Nintendo Switch - Recensione

La parte più succosa dei nuovi contenuti riguarda però il primo episodio extra, intitolato “Un nuovo diavolo”. Il nuovo set di missioni sarà disponibile in end-game, una volta completata la storia principale, e vi vedrà unire le forze con Neal (uno dei GEA del gioco) in una missione suicida all’interno della Zona Cinerea Proibita, dove affronterete tra gli altri anche il nuovo e terribile Aragami Tempesta di Cenere. Un aggiornamento corposo che aggiunge altre 10/15 ore di nuovi contenuti, che unite alle 30/35 necessarie per completare il gioco base (e alla potenziale libertà del multiplayer), fanno di GOD EATER 3 un titolo longevo e ricco di attività.

In un mondo devastato dagli Aragami, orrende creature che vivono solamente per distruggere e divorare, gli Adaptive God Eater sono obbligati a combattere per difendere le speranze dell’umanità. A questi soldati potenziati è stata data l’abilità di impugnare le God Arc, armi biologiche create dagli uomini e in grado di distruggere i mostri.

Unendo le armi, fino a otto giocatori potranno fronteggiare le più grandi sfide e addirittura avere la meglio, una volta per tutte, sui più forti Aragami.

Acquista GOD EATER 3 per Nintendo Switch seguendo questo link al prezzo di 60,98 €. Uscita prevista per il 12 luglio 2019. Sostieni Akiba Gamers acquistando il gioco su Amazon attraverso questo link!

GOD EATER 3 per Nintendo Switch - Recensione

A chi consigliamo GOD EATER 3 su Switch?

Trattandosi di un porting che arriva 5 mesi dopo l’uscita originale su PS4 e PC, GOD EATER 3 è diretto a tutti i possessori di Switch che per un motivo o per l’altro non hanno ancora messo le mani sul gioco. Nonostante il necessario downgrade grafico, la versione Switch si lascia giocare senza troppi problemi, e la portabilità è sicuramente un valore aggiunto non da poco, che in più di un’occasione è riuscita a far pendere l’ago della bilancia nei confronti dell’ibrida Nintendo. Nel caso giocare in portatile non vi interessi, potrete recuperare GOD EATER 3 dove più vi aggrada. Tutti i nuovi contenuti sono già disponibili sulle altre versioni.

  • 30 fps sia in dock che portatile
  • Ottimo punto di partenza per i neofiti
  • Gameplay solido e ben articolato
  • Decine di contenuti disponibili

  • 30 fps sia in dock che portatile
  • Downgrade grafico necessario
  • La risoluzione in portatile cala drasticamente
  • Resta la maggior parte dei difetti originali
GOD EATER 3 per Nintendo Switch
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Finalmente si torna a cacciare Aragami seduti sul water

GOD EATER 3 per Nintendo Switch riporta la serie alle sue origini. Nato come titolo portatile, sulla console Nintendo ritrova la sua strada, e un’ottima casa dove gustarsi l’hunting game di casa BANDAI NAMCO. Tutta l’esperienza di GOD EATER 3 viene riproposta nella sua interezza, arricchita da una serie di nuovi contenuti. Per ottenere questi risultati, sono stati necessari numerosi accorgimenti, che si traducono in un downgrade necessario per mantenere alta la fluidità del gioco alla pari con le altre edizioni. Se in modalità TV la differenza è poco percettibile, in portatile si notano maggiormente tutti i problemi del comparto grafico, “vittima” necessaria per potersi godere il gioco anche in giro. E vista la natura di GOD EATER 3 non è cosa da poco. Se ancora non vi siete avventurati a caccia di Aragami, questa edizione per Nintendo Switch potrebbe essere proprio quella che fa al caso vostro.

Dopo anni passati fra videogiochi, anime e serie TV sente ancora il bisogno di dire a tutti la sua su qualsiasi cosa. Anche se in realtà nessuno gli ha mai chiesto di farlo.

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