Yakuza Kenzan! potrebbe ricevere il trattamento “Kiwami”

Yakuza Kenzan!

Nel corso di un evento svoltosi a Taipei lo scorso weekend, il producer del franchise di Yakuza, Daisuke Sato, ha celebrato l’uscita di Yakuza 5 in lingua cinese, rendendo così fruibile ciascun capitolo numerato della serie ai possessori di PlayStation 4. Sato ha risposto alle domande riguardo le versioni rimasterizzate dei propri titoli, facendo nascere negli appassionati la speranza di vedere un giorno una versione rinnovata di Ryū Ga Gotoku Kenzan! (Yakuza Kenzan! se mai dovesse arrivare in Occidente), il primo spin-off della serie di SEGA ambientato nel periodo Edo, che racconta della vita del samurai Miyamoto Musashi.

Di seguito, i più importanti punti toccati dall’intervista.

Continuerete a rilasciare nuovi remake in stile “Kiwami”?

“Personalmente, credo che Yakuza Kenzan! sia particolarmente adatto a ricevere un trattamento “Kiwami”. Kenzan! è stato il primo gioco di Yakuza su PlayStation 3, rilasciato unicamente in Giappone. Un sacco di giocatori in Occidente hanno dichiarato di volerlo giocare in inglese e i giocatori asiatici vorrebbero vederlo disponibile anche in cinese. Dato che Kenzan è stato uno dei primi giochi usciti su PlayStation 3, una semplice versione rimasterizzata in HD ci farebbe sentire come se mancasse qualcosa; secondo la mia opinione, quindi, una versione Kiwami sarebbe molto meglio.”

Hai già dichiarato che ri-negoziare contratti è alquanto problematico. Preferiresti produrre giochi come Kenzan che non richiedono molte procedure di questo tipo?

“Dato che Yakuza Kenzan! è un gioco piuttosto vecchio, l’aspetto dei personaggi lo è altrettanto, per questo motivo se creassimo una versione Kiwami potremmo trovare nuovi attori da mettere sotto contratto e semplicemente sostituire i modelli.”

Vi piacerebbe vedere una versione PlayStation 4 di Yakuza Kenzan? Personalmente, nel frattempo, vedrei bene una semplice localizzazione di Yakuza Ishin, già disponibile su PS4 in Giappone.

Fonte: Daisuke Sato via Siliconera

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.

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