ONE PIECE Grand Cruise – Recensione

Addentate un Frutto del Diavolo, raccogliete le armi, indossate il PlayStation VR: la Thousand Sunny di ONE PIECE Grand Cruise aspetta solo noi! Forse…

ONE PIECE Grand Cruise - Recensione

ONE PIECE Grand Cruise - RecensioneNe è passata di acqua sotto i ponti (di numerose imbarcazioni) da quando la serie animata di ONE PIECE fece timidamente capolino nella fascia oraria d’oro per i cartoni animati di Italia 1 col titolo di “All’arrembaggio”. Ricordo ancora quei giorni, quei post-pranzo passati a discutere sui miei primi forum online su quale fosse meglio tra il sempreverde Dragon Ball e questa nuova, piratesca serie: lo ammetto, allora non le avrei dato così tanta importanza come invece se l’è guadagnata in questi venti, lunghi anni. Mi ci sono appassionato tanto, fino a considerarla per diversi anni il mio manga preferito, la serie migliore che avessi mai avuto fra le mani. Tuttavia, gli anni passavano, le priorità cambiavano e col tempo ho finito per perdere di vista Rufy e la sua ciurma come dei vecchi compagni di scuola che di tanto in tanto rivedi per le strade del paese e temi persino di salutare, per paura di non essere riconosciuto.

Ogni tanto ripenso a quei giorni e immagino come sarebbe riprendere la storia da dove l’ho lasciata, dal punto di svolta che ha portato i pirati di Cappello di Paglia a diventare le superstar internazionali che tutti seguono con trepidazione ogni settimana. Per sapere se ONE PIECE è ancora capace di emozionarmi come quando ero solo un adolescente, per pensare ai bei tempi andati, o semplicemente per scoprire come andrà a finire la lunga storia narrata da Eiichiro Oda. E perché no: per poter godere appieno dei numerosi videogiochi che BANDAI NAMCO Entertainment rilascia ogni anno sulle più disparate piattaforme, come questo atipico ONE PIECE Grand Cruise che mi ritrovo a esaminare oggi, il primo gioco della saga progettato esclusivamente per PlayStation VR. Preparatevi, miei vecchi compagni d’avventure: sto tornando a bordo della Thousand Sunny!

  • Titolo: ONE PIECE Grand Cruise
  • Piattaforma: PlayStation 4, PlayStation VR
  • Genere: Esperienza VR
  • Giocatori: 1
  • Software house: BANDAI NAMCO Entertainment
  • Sviluppatore: Spike Chunsoft
  • Lingua: Italiano (testi), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 22 maggio 2018
  • Disponibilità: digital delivery
  • DLC: ci mancherebbe altro
  • Note: PlayStation VR necessario, PlayStation Move supportati

Dopo qualche fugace esperienza a casa di amici, sono finalmente entrato anche io nel magico universo della realtà virtuale di casa Sony, acquistando un PlayStation VR al prezzo più basso che potessi immaginare. Tra le innumerevoli esperienze, gratuite a pagamento, non sono certamente molte quelle a tema Giappone e soprattutto anime, tra queste però spiccava appunto ONE PIECE Grand Cruise, fornitoci da BANDAI NAMCO Entertainment per questa recensione. Al prezzo di circa dieci euro mi aspettavo certamente qualcosa di non eccessivamente pretenzioso, ma la sorpresa è sempre dietro l’angolo. Non per forza in senso positivo.

“Cazzi quella gomena!”

Inforcato il VR, imprecato un po’ per la messa a fuoco e avviato ONE PIECE Grand Cruise mi sono ritrovato a una schermata pacifica e rilassante, l’oceano con la piccola Merry-scialuppa di salvataggio e un familiare Lumacofono ad accogliermi: proprio quest’ultimo, una volta avviato il gioco vero e proprio, ci farà da Cicerone all’interno della nostra (breve) avventura a bordo della Thousand Sunny, il galeone che ha sostituito lo storico guscio di noce di cui la scialuppa ha ereditato le sembianze.

Prima di tutto, saremo chiamati a scegliere il sesso del nostro colorato (o forse è meglio dire monocromatico?) alter-ego, la recluta che, assieme ad altri marinai d’acqua dolce, sarà chiamato a fare un vero e proprio stage aziendale all’interno della ciurma. Dopodiché dovremo scegliere una fra le due “missioni” a nostra disposizione. Nella prima saremo chiamati a respingere un assalto da parte delle navi della Marina ai danni dei pirati di Mugiwara, nella seconda dovremo invece mettere a nanna il gigantesco Kraken che prenderà di mira la bella nave. In entrambe saremo unicamente chiamati a seguire il filo del discorso girandoci a destra e sinistra, dato che Rufy e gli altri pirati parleranno tra loro o rivolgendosi a noi reclute, e partecipare all’unico, triste momento interattivo dell’intero titolo.

La corazzata Kotiomkin in fondo non era poi così male

Di cosa si tratta? Un solo, unico mini-game spalmato nelle due missioni che ci esorterà a sfruttare uno dei cannoni messi a punto da Usop e Franky per respingere gli oggetti e le palle di cannone che ci manderà contro la Marina, oppure i tentacoli del gigantesco polpo. Per farlo potremo sfruttare i giroscopi del DualShock 4 oppure un più comodo PlayStation Move, decisamente utile quando si tratterà di prendere la mira. Il gioco dividerà noi e gli altri stagisti virtuali in due squadre e quella che avrà ottenuto il maggior punteggio sarà quella ad aggiudicarsi l’inutile vittoria. Di tanto in tanto ci verrà chiesto di fare una qualche scelta, per esempio decidere chi fra Zoro e Sanji dovrà dare il colpo di grazia alla gigantesca palla di cannone, il problema è che il sistema di selezione delle due parti non è particolarmente chiaro (bisogna letteralmente fissare la nostra scelta) e, spesso e volentieri, il tempo scadrà prima che riusciate a capire come fare a scegliere uno dei due.

I nostri tiri dal cannone, quindi, saranno intervallati da queste fasi in cui i membri della ciurma faranno sfoggio delle loro abilità per salvarci la pellaccia, così come accade nel “finale” di questa sorta di demo a pagamento (perché definirla gioco è un po’ un eufemismo): la feature più pubblicizzata di Grand Cruise è stata certamente la presenza di Doflamingo e mi sarei aspettato almeno una sorta di boss battle che ci consentisse di interagire in qualche modo con lui. Ebbene, sarà l’aspirante Re dei Pirati a scontrarsi con lui sul ponte della nave, utilizzando i suoi gommosi poteri, mentre noi rimarremo in panchina a osservare i due darsele (all’incirca) di santa ragione, fino a che il cattivone non deciderà darsi alla macchia. E nulla, il gioco finirà proprio lì sul più bello: le uniche altre cose che potremo fare saranno esplorare alcune delle sezioni interne della Sunny, come la cambusa dove Sanji prepara i suoi manicaretti, l’infermeria di Chopper o l’inutile camera da letto di Nami. Al loro interno potremo unicamente “conversare” con loro e raccogliere degli oggetti segreti sempre “fissandoli” con lo sguardo, ponendoli ovvero al centro della nostra inquadratura, per sbloccare ulteriori trofei sul PlayStation Network. Tutto qui.

A chi consigliamo ONE PIECE Grand Cruise?

Se proprio siete fan sfegatati delle vicende narrate dalle matite di Oda, siete in pari col manga e la serie animata, avete già giocato tutti gli altri videogiochi disponibili sulla faccia della terra oppure avete un PlayStation VR lì a prendere polvere, ONE PIECE Grand Cruise merita di entrare nella vostra libreria digitale. Tuttavia, vi consiglierei almeno di aspettare i saldi del PlayStation Store, dato che dieci euro per una specie di gioco che vi intratterrà, per stare larghi larghi, una mezz’oretta, potrebbero essere un po’ troppi, considerato che ci sono esperienze VR gratuite che permettono più o meno di fare le stesse cose. Carina la veste grafica, molto in linea con la serie, encomiabile il lavoro dei doppiatori giapponesi e davvero apprezzabile l’atmosfera serena che si respira a bordo della Sunny, ma avrei preferito davvero qualcosa di vagamente più profondo e interattivo.

  • Il doppiaggio originale ci fa calare perfettamente nell’atmosfera
  • I modelli poligonali dei personaggi non sono niente male
  • Un vero fan potrebbe mettersi a piangere…

  • …Per la gioia o per la disperazione
  • Le interazioni sono ridotte al minimo sindacale
  • Dura troppo poco anche per costare dieci euro
ONE PIECE Grand Cruise
1.5

Grazie, ti faremo sapere!

ONE PIECE Grand Cruise è come un colloquio di lavoro finito male, uno stage aziendale di pochi minuti all’interno di uno dei luoghi d’impiego più ambiti di tutto il mondo: la nave del futuro Re dei Pirati, la verdeggiante e calorosa Thousand Sunny. Salire a bordo di questo galeone era il sogno di molti di noi, purtroppo in questo titolo si ha come la sensazione di essere degli ospiti indesiderati, di quelli che dopo quattro chiacchiere e un aperitivo vengono accompagnati alla porta con un calcio in culo. Il costo di dieci euro non è assolutamente giustificabile per la pochezza di contenuti di questa esperienza VR: se proprio non potete mancare all’appuntamento col titolo Spike Chunsoft, davvero, aspettate di pagarlo almeno la metà, ma probabilmente anche in quel caso vi pentirete di non aver speso quei soldi per ordinarvi una pizza.

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.

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