Dato che l’annuncio all’E3 2016 di RESIDENT EVIL VII: biohazard ha suscitato la curiosità dei fan della serie, Capcom Unity ha deciso di intervistare due degli sviluppatori al capo del progetto, il producer Masachika Kawata e il director Kōshi Nakanishi.
Il gioco sarà disponibile dal 24 gennaio 2017 su PlayStation 4, Xbox One e PC e sarà interamente giocabile con la nuova periferica Sony, PlayStation VR. Vediamo insieme i punti più importanti toccati nel corso dell’intervista.
- Masachika Kawata è il produttore del gioco, in passato ha lavorato allo sviluppo di RESIDENT EVIL 5 e RE: Revelations;
- Kōshi Nakanishi è stato già direttore per RE: Revelations;
- Il team sta cercando di creare qualcosa di completamente nuovo per le console attuali;
- In Giappone il titolo si chiamerà BIOHAZARD 7: resident evil;
- Il titolo è stato scelto in modo da unire il nome occidentale della serie, Resident Evil, con quello originale giapponese, Biohazard;
- La demo non farà parte del gioco, servirà solo per far capire ai giocatori cosa li aspetterà nel prodotto finito;
- Gli aspetti classici della serie come la paura, l’esplorazione degli ambienti, la risoluzione di enigmi ambientali, e il combattimento contro i nemici faranno parte di questo capitolo, nonostante non tutti siano presenti nella demo;
- Il nuovo sistema di gioco è stato creato pensando a come fare in modo di far vivere ai giocatori odierni le stesse emozioni che ha vissuto chi ha giocato il primo RESIDENT EVIL nel 1996;
- La prima persona è stata scelta perché, per gli sviluppatori, è il modo più diretto per far vivere ai giocatori l’esperienza, calandoci letteralmente negli occhi del protagonista;
- La telecamera in prima persona è stata testata su un prototipo prima di decidere che fosse la strada giusta da seguire;
- Il gioco è stato costruito da zero col motore grafico RE Engine di CAPCOM;
- L’Engine è stato creato per non doverne utilizzare uno di terze parti e poter così creare il gioco con i massimi risultati desiderati;
- Il personaggio principale sarà un normale individuo che si ritrova a contatto con situazioni per lui sconosciute e terrificanti;
- La scelta è stata compiuta per fare in modo che i giocatori si immedesimino meglio e anche perché, utilizzando un personaggio esistente della saga che ha già affrontato in passato questo genere di pericoli, si andrebbe a perdere l’elemento paura;
- RESIDENT EVIL VII: biohazard non sarà un reboot della saga;
- La timeline canonica della serie rimarrà invariata, il gioco sarà semplicemente un sequel di RE 6 e quindi un capitolo numerato a tutti gli effetti;
- Cercare di capire come questo capitolo sia collegato agli altri sarà uno dei punti allettanti del gioco;
- Il sistema di VHS, già visto nella demo, è stato scelto per dare una certa atmosfera al gioco;
- Troveremo anche musicassette, quasi come se il gioco fosse ambientato in un’altra epoca;
- È stato deciso di utilizzare il PlayStation VR perchè consente ai giocatori di immergersi completamente nell’esperienza di gioco;
- Il contenuto del gioco sarà invariato sia sulle console che sulla periferica VR;
- L’esperienza in VR potrebbe essere troppo spaventosa per alcuni giocatori, starà a loro decidere se provare;
- A differenza dei giochi precedenti che trattavano fenomeni su larga scala, è stata scelta una location più ridotta, questo per fare in modo che i giocatori vivano l’esperienza horrorifica più intimamente;
- La sensazione che si vuole trasmettere è quella di una sola persona in un posto sconosciuto e pieno di terrore, per dare un feeling più simile a quello delle origini della saga;
- Una volta finito il gioco e scoperto il collegamento con gli altri si potrà apprezzare appieno l’esperienza;
- Il gioco farà in modo di combinare tutte le esperienze terrificanti dei capitoli precedenti in un mix di terrore puro;
- In RESIDENT EVIL VII: biohazard non saranno presenti i Quick Time Event, tanto odiati dai fan.
Fonte: CAPCOM via Capcom Unity