Pubblicato originariamente un anno fa, il 25 marzo 2022 come esclusiva PlayStation 5 e PC, Ghostwire: Tokyo è ora finalmente approdato sull’ultima console di casa Microsoft. Il titolo è disponibile fin dal suo lancio sull’abbonamento Xbox Game Pass, presentando una ricca versione rispetto alla sua uscita originaria. In questa nuova versione troviamo infatti già incluso il ricco aggiornamento gratuito Filo del ragno, che è pronto ad arricchire non di poco l’esperienza complessiva dell’opera. Accompagnateci quindi una seconda volta per le oscure strade di Tokyo, scoprendo nella nostra recensione se il titolo di Tango Gameworks è riuscito a mantenere le alte aspettative create già un anno fa alla sua prima pubblicazione.
- Titolo: Ghostwire: Tokyo
- Piattaforma: Xbox Series X|S
- Versione analizzata: Xbox Series X (EU)
- Genere: Azione, Survival Horror
- Giocatori: 1
- Publisher: Bethesda Softworks
- Sviluppatore: Tango Gamesworks
- Lingua: Italiano (testi e doppiaggio)
- Data di uscita: 12 aprile 2023
- Disponibilità: digital delivery
- DLC: è possibile acquistare l’upgrade alla Deluxe Edition del gioco, che include all’interno dei capi di abbigliamento per il protagonista
- Note:il titolo è disponibile anche gratuitamente per tutti gli abbonati al servizio Game Pass
Abbiamo recensito Ghostwire: Tokyo con un codice Xbox Series X|S fornitoci gratuitamente da Bethesda Softworks.
Nel gioco vivremo nuovamente la storia di Akito, un giovane che si ritroverà coinvolto in un incidente stradale mentre cerca di raggiungere sua sorella ricoverata in ospedale. In punto di morte il suo corpo diviene ospite per uno spirito chiamato KK, alla ricerca di un modo per salvare Tokyo e tutto il Giappone. Quest’ultimo sta infatti affrontando una crisi senza precedenti, in cui la città è invasa dai pericolosi Visitatori, spiriti in cerca di vendetta che stanno raccogliendo le anime dei vivi guidati da un misterioso predicatore con il volto coperto da una maschera Hannya.
L’amichevole esorcista di quartiere
Il gameplay di Ghostwire: Tokyo si ripresenta totalmente invariato dalla sua versione PlayStation, presentandoci nuovamente un’approfondita esplorazione di Tokyo, unita ad un sistema di combattimento pseudo “sparatutto in prima persona”. Il gioco ci spingerà, come obiettivo primo, a liberare la città dalla pericolosa nebbia che non ci permette di raggiungere determinati quartieri, e l’unico modo per farlo sarà purificare i vari Portali Torii disseminati per la mappa di gioco. Questi saranno sempre ben sorvegliati e per sconfiggere i loro “Visitatori Guardiani” o gli altri Visitatori presenti per le strade e all’interno degli edifici, dovremo fare affidamento sul potere della Tessitura. Sarà infatti questo potere donatoci dallo spirito KK a permetterci di difenderci all’interno delle strade di Tokyo, facendo affidamento sui tre poteri elementali a disposizione del giocatore: vento, fuoco e acqua.
La Tessitura di Vento sarà caratterizzato da proiettili rapidi con i quali sconfiggere i nemici più deboli, la Tessitura di Fuoco permetterà di sferrare colpi più potenti e capaci di effettuare danni ingenti agli avversari, e la Tessitura d’Acqua sarà caratterizzata dalla capacità di riuscire a spezzare più facilmente le barriere nemiche. Ma queste non saranno le uniche armi utilizzabili da Akito. Proseguendo con la storia otterremo anche un arco “benedetto” particolarmente utile contro i nemici volanti o per sconfiggere i nemici senza farci notare. Nel titolo infatti non manca l’approccio stealth, dove il nostro protagonista potrà sconfiggere in un sol colpo gli avversari purificandoli alle spalle. Akito potrà fare anche affidamento sui talismani, oggetti limitati e con cui potremo ad esempio bloccare i nemici oppure compiere particolari salti ascensionali. Akito avrà inoltre la possibilità di portare con se una serie di alimenti con i quali ripristinare le proprie energie in caso i Visitatori riuscissero a colpirlo, e alcuni di essi potranno garantire al protagonista anche particolari bonus passivi.
Come abbiamo potuto però appurare già in passato, è l’esplorazione uno dei punti più forti presenti in Ghostwire: Tokyo. Salendo di livello e potenziando le proprie capacità, il protagonista potrà infatti sbloccare nuove abilità in grado di migliorare l’approccio all’esplorazione. Potremo ad esempio migliorare la capacità di planare per brevi distanze, evocare i Tengu che vivono a Tokyo per scalare velocemente un palazzo, oppure migliorare le nostre capacità investigative per vedere ciò che sarebbe altrimenti invisibile all’occhio umano. Tutti questi elementi saranno fondamentali per completare le tantissime missioni secondarie presenti all’interno del gioco, oltre che per riuscire a salvare gli spiriti intrappolati dai Visitatori. Alcuni spiriti infatti saranno bloccati nel mondo dei vivi a causa di particolari situazioni e chiederanno il sostegno di Akito e KK per poter trapassare con tranquillità. Saremo anche chiamati a dedicarci alla raccolta dei diversi collezionabili sparsi per la città e rappresentati dai diversi tipi di Yōkai, pronti per trascinarci alla scoperta dei loro vari ruoli all’interno dell’intricato folklore giapponese.
Il filo del ragno
Accessibile una volta terminato il capitolo 2 della trama principale, il Filo del Ragno costituisce la prima grande novità di questa versione di Ghostwire: Tokyo. La nuova modalità si pone come una sorta di roguelike, dove il nostro obiettivo sarà affrontare una sfida di 30 livelli con cui mettere alla prova le nostre abilità nella caccia agli spiriti. Ovviamente non andremo solo in contro ad una controversa sopravvivenza, ma ci verranno anche posti degli obiettivi (non obbligatori) da completare, come cercare degli oggetti, eliminare tutti i nemici, raccogliere cibo e altre attività similari, cercando di impiegare il minor tempo possibile, così da ottenere premi migliori. Per non cadere nella monotonia, i 30 livelli affrontati cambieranno costantemente, venendo sorteggiati da una lista di circa 120 livelli. La nuova modalità trasforma anche il sistema di progressione per quanto concerne le abilità personaggio, abbandonando il più classico skill tree. Tutto ciò ravviva maggiormente l’intero pacchetto offerto, offrendo una valida alternativa, tutta basata esclusivamente sul gameplay, rispetto l’avventura principale.
Introdotta con l’aggiornamento troviamo anche la nuova sede della scuola media, dove Akito e KK verranno chiamati per indagare su alcune segnalazioni di studenti scomparsi, ma qui scopriranno di non essere soli, dato che qualcosa di molto pericoloso si aggira nei corridori dell’edificio. Verremo quindi chiamati a scoprire i segreti che si celano dietro gli strani fenomeni paranormali che si verificano all’interno della scuola, passando dai più comuni spiriti che invadono i bagni alla ben più intricata leggenda di “Hananko-san”, il malvagio spirito di una studentessa dedita a spiacevoli studi. Il Filo del ragno offre infine anche una nuova serie di attività secondarie basata sulla raccolta di 25 strane fotografie, ciascuna scattata vicino una fonte di malvagità soprannaturale. Toccherà quindi ad Akito e KK trovare ed eliminare queste aree usando le proprie abilità investigative, con le sole foto a fargli da guida sulla posizione. Dovremo infatti sfruttare ogni punto di riferimento, segnaletica o indizi chiave presenti in ciascuna fotografia per trovare il luogo e fermare l’avanzata dell’oscurità.
Se invece parliamo di novità minori, ma pur sempre gradite, l’aggiornamento offre anche la possibilità di usufruire della nuova funzione Effetti psichici ridotti. Questa, quando attivata, elimina certi effetti psichici e li sostituisce con adorabili adesivi “SHIIBUYA♡HACHI“, permettendo ai giocatori di abbandonare, almeno in minima parte, il forte senso di inquietudine che permea l’avventura in favore qualcosa di più carino da applicare sui loro inquietanti nemici.
Si torna a Tokyo
Tecnicamente è impossibile non fare un paragone tra entrambe le versioni disponibili, una di casa Sony e una di casa Microsoft. Purtroppo quest’ultima sembra soffrire maggiormente rispetto la prima, con riflessi in ray tracing notevolmente sotto la media. La stessa modalità “qualità” porta notevoli cali di frame rate, rendendo il cambio visuale persino più meccanico, a differenza della modalità “prestazioni” che offre un’elevata fluidità leggermente minore rispetto la versione PS5. Non mancano anche diverse opzioni qualitative tutte dedicate agli schermi VRR, in grado di fornire una maggiore prestazione in termini di frequenza variabile. Su Series S troviamo invece una situazione ancor meno rosea, con solo due modalità disponibili, qualità e prestazioni, di cui quest’ultima difficilmente riesce ad arrivare ai 60 FPS stabili.
A risollevare le sorti troviamo però nuovamente un fantastico comparto sonoro, capace di trasmettere ansia ed inquietudine in ogni momento. Impossibile non citare anche l’inconfondibile e suggestiva colonna sonore del compositore Masatoshi Yanagi, apprezzato già in brani come Making Your Way Home e Where It All Begins di The Evil Within 2. Come anticipato in fase d’apertura, il titolo offre anche la possibilità di essere vissuto interamente con doppiaggio in italiano e, se bene questo appaia come più che discreto, ci sentiamo in obbligo di consigliarvi ancora una volta il ben più suggestivo e affascinante doppiaggio giapponese.
A chi consigliamo Ghostwire: Tokyo?
Ghostwire: Tokyo è fortemente consigliato a tutti gli appassionati del folklore giapponese, oltre agli amanti delle storie e ambientazioni di stampo horror e dark fantasy. Consigliato anche a tutti gli appassionati del Giappone moderno, i quali potranno vivere una Tokyo ricreata quartiere per quartiere. Chi già lo possiede su PlayStation 5 o PC non avrà alcuna necessità di acquistarlo nuovamente, dato che l’aggiornamento gratuito alla modalità Filo del ragno è disponibile anche per le suddette piattaforme.
- Ottimo connubio fra esplorazione e combattimenti
- Quest secondarie che arricchiscono notevolmente il mondo di gioco
- Una Tokyo ancora una volta suggestiva e dettagliata…
- …Ma tecnicamente si avverte la differenza rispetto la versione PS5
- Trama eccessivamente frettolosa verso le fasi finali
- Alla lunga le medesime meccaniche che si ripetono possono portare sentore di monotonia
Ghostwire: Tokyo
Una nuova versione all'altezza delle aspettative
Ghostwire: Tokyo ritorna su Xbox Series X|S con tante piccole novità, permettendo agli utenti della nuova console di casa Microsoft di provare una vecchia esclusiva Sony. Tra un divertente sistema di combattimento e un’ambientazione che delizia tutti gli amanti dell’universo nipponico, non potevamo che aspettarci lo stesso effetto provato la prima volta che avviammo Ghostwire un anno fa su PlayStation 5. L’aggiornamento gratuito il Filo del ragno allunga inoltre l’esperienza complessiva, puntando tutto sul gameplay nella nuova modalità roguelike. A lasciarci con l’amaro in bocca troviamo solo un comparto tecnico sotto le aspettative, lasciando che la console di casa Sony, insieme al PC, sia ancora la prima scelta nel caso si volesse provare il titolo a pieno potenziale. In ogni caso Ghostwire: Tokyo rimane un’esperienza da non perdere, soprattutto se siete abbonati al servizio Game Pass dov’è attualmente incluso.