Prima del suo lancio su PS4, le speranze che la saga di Yakuza venisse valorizzata in Occidente erano davvero poche. Tuttavia, Yakuza 0 è riuscito a compiere un miracolo, divenendo il più famoso episodio della saga di Ryū Ga Gotoku in Europa e Nord America, entrando nella linea PlayStation Hits riservata ai titoli più venduti e rendendo celebri i suoi iconici protagonisti. La serie è proseguita sull’ammiraglia Sony, sulla quale è nata, e si è completata da poco con la trilogia rimasterizzata, ma nel frattempo Yakuza 0 si è garantito un altro primato: quello di apripista per due altre piattaforme che finora sembravano escluse dal retaggio di SEGA. Parliamo di PC, sulla quale il titolo è disponibile dal 2018, e Xbox One, sulla quale è da poco approdato come titolo digitale e immancabile aggiunta del Game Pass.
Mi ritrovo, quindi, a giocare ancora una volta a quello che posso considerare uno dei miei giochi preferiti in assoluto di questa generazione, un titolo capace di emozionare grazie a una trama di altissimo livello e personaggi senza eguali, di divertire con innumerevoli distrazioni e umorismo tipicamente giapponese, nonché appagare per tante, tantissime ore. Analizziamo insieme la versione Xbox One di Yakuza 0.
- Titolo: Yakuza 0
- Piattaforma: Xbox One
- Versione analizzata: Xbox One (EU)
- Genere: Azione, Avventura
- Giocatori: 1 (2 nei mini-game)
- Publisher: SEGA
- Sviluppatore: Ryū Ga Gotoku Studio
- Lingua: Inglese (testi), Giapponese (doppiaggio)
- Data di uscita: 26 febbraio 2020
- Disponibilità: digital delivery
- DLC: nessuno
- Note: disponibile gratuitamente per gli abbonati al Game Pass
Abbiamo recensito YAKUZA 0 con un codice Xbox One fornitoci gratuitamente da SEGA Europe tramite Cosmocover.
Prequel per tutte le successive iterazioni della saga, Yakuza 0 è l’unico gioco completamente ambientato negli anni ottanta, che vede per protagonisti un Kazuma Kiryu agli esordi della sua carriera nel Clan Tojo e un giovane Goro Majima alle prese con la sua punizione in seguito agli eventi che ci verranno illustrati in un flashback.
Il gioco inizia quindi con il consueto scenario di Kamurocho e un Kiryu alle prese con uno dei suoi primi incarichi ottenuti tramite la famiglia Dojima, da poco entrato nei ranghi assieme al suo fratello di sangue Nishikiyama. Il futuro drago dovrà estorcere del denaro al debitore di uno strozzino, ma per farlo si ritroverà nel luogo sbagliato al momento sbagliato — o quasi. Ben presto si accorgerà di essere stato incastrato e si ritroverà contro i tre temibili ufficiali che non vedono l’ora di occupare il posto lasciato vuoto da Kazama, il suo padre adottivo: Kuze, Awano e Shibusawa, tutti e tre interpretati da volti noti agli appassionati di cinema nipponico. In maniera appassionante e ricca di suspense, la storia di Kiryu si alternerà a quella di Goro Majima, per la prima volta nella saga reso un personaggio giocabile. Tuttavia, non avremo il controllo della sua versione “Cane pazzo di Shimano”, bensì di un’inedita versione da “signore della notte”, vestito di tutto punto e con i capelli legati. Dopo gli eventi che hanno visto il suo fratello giurato Taiga Saejima finire dietro le sbarre, Majima sta scontando la sua pena a Sotenbori, costretto dal sinistro Sagawa a vivere la vita di un normale civile. Più o meno normale, dato che la sua occupazione è quella di manager del Grand, il più popolato cabaret della città (equivalente giapponese di un night club di lusso), grazie alla quale si è guadagnato una notevole reputazione. Il suo scopo è quello di guadagnare quanto più denaro possibile per poter essere libero di tornare nella famiglia comandata dal vecchio Shimano.
Con queste premesse le due vicende scorrono indipendenti e poco a poco si avvicinano fino a formare un unico intreccio narrativo dalla costruzione magistrale, fra i più belli e meglio riusciti dell’intera saga. Al centro della contesa fra tutti i personaggi in gioco, un apparentemente misero lotto di terreno completamente vuoto al centro del quartiere commerciale di Kamurocho — sopra il quale, molti anni dopo, sorgerà una struttura ben nota a chi conosce Yakuza.
I ruggenti anni ottanta
La particolarità introdotta in Yakuza 0 e successivamente ripresa solo nel Kiwami (che, ricordiamo, è il remake del primo Yakuza originale) risiede nel sistema di combattimento. Per la prima volta, Kiryu e Majima potranno cambiare in tempo reale il proprio moveset scegliendo fra tre (e poi quattro, come vi spiegherò più avanti) stili diversi: Brawler, Rush e Beast per Kazuma Kiryu, nonché Thug, Slugger e Breaker per Goro Majima. Essi verranno sbloccati con la progressione nei primi capitoli di storia grazie all’avvicendamento di alcuni NPC che ce li mostreranno, e potranno essere attivati in battaglia semplicemente con l’utilizzo del d-pad del nostro controller.
Mentre Brawler e Thug sono perlopiù bilanciati, il Rush di Kiryu è simile alla kickboxe e ci permette di sferrare attacchi feroci e in rapida successione, a discapito delle proiezioni e dell’utilizzo di armi e oggetti. Il Beast al contrario è più lento e favorisce attacchi bruti, una difesa efficace e la possibilità di utilizzare oggetti pesanti come motociclette. Lo Slugger di Majima è basato sull’utilizzo di una mazza da baseball in dotazione, mentre il Breaker farà semplicemente utilizzo di mosse di break dance per attaccare gruppi di nemici. Infine, il quarto e ultimo stile per entrambi sarà anche il più potente e richiamerà la maniera di combattere dei due personaggi nei restanti giochi della serie: il “Legendary”, che diverrà “Dragon of Dojima” per Kiryu e “Mad Dog of Shimano” per Majima. Per sbloccarli sarà necessario portare a termine il vasto mini-game di storia di ciascuno dei due.
Unico è anche il sistema di crescita dei nostri alter-ego: i punti esperienza vengono soppiantati dal denaro, che fuoriuscirà copiosamente ogni qual volta colpiremo i nostri avversari andando a rimpinguare le nostre tasche, che potremo poi svuotare per acquisire nuove abilità suddivise per ciascuno degli stili di lotta. Una scelta decisamente appagante per i giocatori, che invoglierà a combattere a più non posso e cercare di battere i possenti Mr. Shakedown.
It’s free real estate!
Tra gli innumerevoli mini-game di Yakuza 0 spiccano certamente i due legati alla trama di ciascuno dei protagonisti. Kiryu occuperà le sue giornate svolgendo il lavoro di agente immobiliare per la Real Estate Royale, mentre Majima gestirà un nuovo Cabaret Club da portare al successo, lo Czar. Il primo è certamente spassoso, ma il secondo diverrà ben presto una vera e propria droga che, come mi sembra di aver già detto nella recensione di Kiwami 2, vorrei tanto venisse rilasciato come gioco standalone. L’umorismo della saga dà il meglio di sé proprio in questo episodio, fra substory divenute celebri come quella della obasan dai capelli viola e del pollo Nugget della sala bowling. Ma fra tutti spicca uno di quelli che considererò sempre come uno dei mini-game più geniali della storia: il Telekura, tramite il quale Kiryu riceverà telefonate anonime di ragazze che culmineranno con degli spassosi incontri “al buio”. Ma non dimentichiamo le gare di Pocket Circuit, l’immancabile karaoke (e sì, qui Baka Mitai c’è) e la divertente pista da ballo di una caratteristica discoteca anni ottanta.
Nonostante tecnicamente sia ormai un po’ datato, Yakuza 0 gira piuttosto bene su Xbox One, con una risoluzione di 1080p sul modello S e con 60 fotogrammi al secondo che, purtroppo, stentano a mantenersi stabili in determinati frangenti, ad esempio quando eseguiremo uno scatto in mezzo alle strade della città piene di gente e inseguiti dall’immancabile gruppetto di malviventi. Questo tuttavia non succede su Xbox One X, dove il gioco risulta sempre fluido e non presenta rallentamenti. Da premiare rispetto alla versione PS4, un sistema di salvataggi decisamente più rapido rispetto alla concorrenza, come consuetudine per la piattaforma Microsoft. Ulteriori differenze non ce ne sono: probabilmente qualche extra studiato appositamente per i possessori di Xbox avrebbe invogliato un secondo o un terzo acquisto per i fan più accaniti, ma se lo avete già giocato su PS4 o PC non vi è necessità di farlo nuovamente vostro (a meno che non vi siate sbarazzati dell’altra console).
L’edizione Xbox One Game Pass di Yakuza 0 rappresenta un eccellente punto di ingresso per tutti coloro che non hanno mai provato la serie. Prequel dello Yakuza originale, Yakuza 0 segue le storie parallele di Kazuma Kiryu e Goro Majima, due uomini che si trovano profondamente invischiati nei violenti conflitti dell’infernale malavita giapponese. Ambientato durante la bolla economica nipponica degli anni ’80, i giocatori esploreranno i distretti straordinariamente dettagliati di Kamurocho a Tokyo e Sotenbori a Osaka, vestendo i panni di Kiryu e Majima, e saranno impegnati in una strenua lotta per la sopravvivenza… salvo prendersi qualche attimo di pausa per andare al bowling, in sala giochi SEGA per fare una partita a Out Run, in discoteca, a fare qualche gara con le piste di macchinine elettriche, andare a pescare, trascorrere una serata al cabaret, oppure a cantare al karaoke, giusto per elencare alcune delle attività secondarie disponibili in Yakuza 0 .
Puoi acquistare Yakuza 0 per Xbox One in formato digitale tramite lo store della console, oppure sottoscrivere un abbonamento al Game Pass attraverso l’offerta di Instant Gaming, che offre tre mesi a soli 14,99 € (anziché 30 €). Acquista su Instant Gaming tramite e supporta Akiba Gamers!
A chi consigliamo Yakuza 0?
A più di tre anni di distanza dal suo primo rilascio in Europa, consiglio Yakuza 0 davvero a tutti. Senza esclusione. Anche a chi l’inglese non lo mastica per nulla, nonostante i dialoghi siano piuttosto complessi da seguire data la trama di stampo cinematografico e gli innumerevoli siparietti comici delle substory: compratevi un corso di inglese su Udemy, così potrete apprezzare anche tutti i capitoli successivi a questo. I possessori di Xbox One, in questo caso, potranno goderne ancora più facilmente, dato che il titolo è parte del rivoluzionario Game Pass di Microsoft o, in alternativa, può essere acquistato per poco meno di venti euro. Yakuza 0 può essere goduto anche da chi non ha mai sentito parlare della saga anche se, personalmente, ai nuovi arrivati consiglio sempre di partire dal Kiwami e di giocare questo come prequel.
- Prezzo onestissimo e presenza sul Game Pass
- È senza dubbio il migliore dell’intera saga
- Trama appassionante e umorismo memorabile
- Un ottimo punto di partenza per i nuovi arrivati…
- …Che, tuttavia, potrebbero lamentarsi della lingua
- Nessuna novità rispetto alla versione PS4
- Qualche rallentamento sul modello base
- I collezionisti dovranno accontentarsi del digitale
Yakuza 0
La saga giunge su Xbox con il suo esponente migliore
Qualche tempo fa non mi sarei davvero aspettato di poter recensire Yakuza su una console che non fosse marchiata Sony, nonostante in Giappone la saga sia approdata anche sui lidi Nintendo. Nonostante ciò, questo esordio su Xbox One avviene nel migliore dei modi: il miglior esponente della serie in una conversione pressoché perfetta. Certo, gira meglio su Xbox One X che sulla S o sul primo modello, ma si tratta di un titolo talmente appassionante e divertente da far passare in secondo piano queste piccole magagne. Se avete in casa una Xbox One e non avete mai sentito parlare di questa serie, acquistate Yakuza 0 senza remore. Meglio ancora se siete abbonati al Game Pass, non dovrete sborsare alcun centesimo per poter vivere qualche settimana nelle splendide Kamurocho e Sotenbori degli anni ottanta. E adesso attendiamo solo la prosecuzione che avverrà con Yakuza Kiwami e Kiwami 2 nel corso di questo 2020.