CODE SHIFTER – Recensione

ARC SYSTEM WORKS ci getta nel mondo di CODE SHIFTER, uno strano platform che fa da crossover con i suoi giochi e vecchie glorie Technos

CODE SHIFTER - Recensione

CODE SHIFTER è un piccolo e singolare progetto ideato da ARC SYSTEM WORKS, casa di sviluppo ben nota agli amanti dei picchiaduro 2D in stile anime, soprattutto per due serie ormai storiche, ovvero GUILTY GEAR e BlazBlue. Questa volta, tuttavia, ci ha dato un peculiarissimo platform 2D che fa da crossover non solo alle già citate due serie di picchiaduro, ma anche ad altre serie storiche della defunta Technos Japan Corporation ben note ai retrogamer sfegatati come Double Dragon e Kunio-kun (quest’ultima nota anche come Street Gangs e River City). Un mix così strano sarà in grado di catturare l’essenza di tutte le serie già citate? Stiamo a vedere…

Awesome Rainbow Corporation (ARC) è una casa di sviluppo non molto grande, ma che lavora comunque alacremente per sviluppare videogiochi dal gusto piacevolmente rétro e pixelloso, e che al momento sta lavorando alla sua ultima, monumentale fatica: un simpatico brawler game chiamato Colorful Fighters. Artisti, programmatori, scripter, tutti loro si danno un gran da fare per rendere il proprio progetto una realtà fra scadenze e chiacchiericci alla scrivania di lavoro. Ed è fra loro che troviamo Stella, la protagonista della nostra storia.

CODE SHIFTER

  • Titolo: CODE SHIFTER
  • Piattaforma: PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, PC / Steam
  • Versione analizzata: Nintendo Switch (NA)
  • Genere: Platform, Azione
  • Giocatori: 1-4
  • Publisher: ARC SYSTEM WORKS
  • Sviluppatore: ARC SYSTEM WORKS
  • Lingua: Inglese (testi)
  • Data di uscita: 20 gennaio 2020
  • Disponibilità: digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: all’interno del titolo saranno presenti tantissimi personaggi tratti dai più celebri franchise della software house

Abbiamo recensito CODE SHIFTER con un codice Nintendo Switch fornitoci gratuitamente da ARC SYSTEM WORKS.

Questa occhialuta biondina abile nella programmazione ha un compito ben preciso nel progetto: ha il compito di individuare e neutralizzare tutti i bug e le anomalie che si presentano all’interno del gioco, e per farlo ha ideato da sola un programma speciale creato apposta per eliminare sia i virus che i bug di sistema: una vera e propria avatar virtuale da lei controllata di nome Sera, che con le sue capacità potrà navigare i file di gioco nel cyberspazio e far filare liscia come l’olio la programmazione, distruggendo le anomalie con le sue tecniche di combattimento. L’avatar speciale di Stella sarà in grado di farsi letteralmente strada fra le cartelle di tutti i suoi amici e colleghi della ARC a caccia di bug da neutralizzare, servendosi anche dei dati dei personaggi inclusi nel loro Colorful Fighters, trasformandosi in essi o chiedendo loro aiuto a seconda della situazione. E ben presto scoprirà qualcosa di ben più losco di un semplice bug o due…

CODE SHIFTER

Jack-in! Sera, execute!

CODE SHIFTER è un platform 2D di stampo classico che più classico non si può. Muovendosi in ambientazioni bidimensionali, Sera dovrà saltare e combattere i nemici che le sbarreranno la strada. Nella sua forma standard, questa rosata signorina si limiterà a usare la sua arma a corto raggio per distruggere i bug in giro per i livelli, e risulterà nel contempo veloce e precisa ma non molto potente. Girando per le cartelle, tuttavia, potrà trovare i dati di determinati personaggi degli universi ARC SYSTEM fra cui BlazBlue e Double Dragon, e assimilarli per usare le loro abilità nel caso sia necessario. Potrà per esempio, trasformandosi nel focoso protagonista di GUILTI GEAR Sol Badguy, sfruttare la sua mossa Gun Flame per sciogliere il ghiaccio o distruggere ostacoli, o sfruttare l’ombrellino della vampira Rachel Alucard di BlazBlue per librarsi in aria sfruttando le correnti verso l’alto. Oltre alle diverse forme selezionabili e sbloccabili, sono presenti anche personaggi di supporto che possono essere evocati per avere una mano in più durante i livelli.

CODE SHIFTER

Le trasformazioni di Sera sono decisamente più potenti della sua forma standard, tuttavia hanno un difetto fatale: risultano spesso lente e macchinose da utilizzare, impiegando spesso troppo tempo per avviare gli attacchi, e il fatto che le loro animazioni in pixel siano al meglio dozzinali non aiuta ad azzeccare bene le tempistiche degli attacchi. E anche i personaggi di supporto risultano perlopiù superflui, e un escamotage semplicemente per riempire il roster.

Sfortunatamente anche il design dei livelli non è niente di cui scrivere a casa, risultando essi spesso troppo brevi o comunque poco interessanti da attraversare. Ci sono miniboss secondari o superboss opzionali a rompere il tedio, ma anche quelli risultano più frustranti che stimolanti, i primi per la monotonia delle sfide richieste per vincere (solitamente dover sconfiggere tutti i nemici che appaiono), i secondi per essere eccessivamente potenti e seccanti da abbattere, specie se si vuole ottenere un punteggio complessivo alto a fine livello limitando i danni subiti.

Dissonanza! Dissonanza dappertutto!

Sul profilo grafico, abbiamo un miscuglio che definire strano è un eufemismo. La stragrande maggioranza di questo titolo 2D ha una grafica fluida e cartoonesca che, unita a un character design da cartone animato occidentale, ricorda per certi versi svariati titoli mobile che si trovano sull’app store di qualunque smartphone, mentre i personaggi bonus provenienti da altre serie sono realizzati in grafica pixel 8-bit coloratissima e con animazioni scattose come nei vecchi titoli del genere. Stesso discorso va fatto per gli sfondi che, come gli sprite, altalenano fra queste due modalità grafiche, creando un connubio davvero particolare, soprattutto quando si vanno a vedere personaggi storici di picchiaduro HD resi come piccoli sprite degni di una console degli anni ottanta.

Stesso discorso va fatto per il comparto sonoro, dove musiche anonime e tutto sommato dimenticabili vanno a sposarsi con orecchiabilissimi remix 8-bit che si sentono ogni volta che si cambia forma, e sentire in chiptune temi musicali per i vari personaggi, soprattutto nell’ambito di BlazBlue e GUILTY GEAR, dove ogni personaggio ha il suo tema musicale, è una vera gioia che scioglie anche il mio vecchio cuore cinico e retrogrado.

CODE SHIFTER

La ricompensa della perfezione

Sebbene siano suddivisi in più aree, i livelli che vanno a formare CODE SHIFTER durano solo una manciata di minuti e, a meno che non si voglia rigiocarli a difficoltà crescente, o magari per riuscire a prendere voto S in ogni singolo stage, si potrà completare una partita in poche ore. C’è da dire, comunque, che il gioco spinge il giocatore a ritentare gli stage e a rigiocarli a difficoltà più alte, magari cercando di prendere la valutazione più elevata possibile, poiché questo permetterà soprattutto di ottenere inestimabili potenziamenti alla nostra Sera, aumentandone i parametri o dandole abilità aggiuntive come la possibilità di equipaggiare più forme o personaggi di supporto, o aumentare la gittata di salti e attacchi. Il problema è che, come già spiegato, nessuno dei livelli di gioco è particolarmente eclatante o stuzzicante, e a meno che non siate dei maniaci del completismo, non ci perderete sopra più del dovuto.

Guilty Smash Blue Ultimate

Tra un livello e l’altro, vi verrà data la possibilità di girare per l’ufficio della ARC, dove potrete muovere Stella e farle parlare con gli altri suoi colleghi, oltre che salvare manualmente la partita. Potrete inoltre muovervi verso un terminale di gioco e mettere le mani su una versione di prova di Colorful Fighters, un vero e proprio gioco nel gioco che strizza pesantemente l’occhio al mai troppo popolare Super Smash Bros. della grande N, e in cui sarà possibile utilizzare i personaggi scoperti e sbloccati da Sera nel corso della partita principale. In questa modalità possono prendere parte fino a quattro giocatori, e anche i comandi sono piuttosto intuitivi, risultando abbastanza divertente da provare, sebbene decisamente più lento dell’originale da cui prende spunto.

A chi consigliamo CODE SHIFTER?

Consiglio questo gioco ai fan di vecchia data dei giochi partoriti da ARC SYSTEM WORKS e Technos Japan Corporation, magari cresciuti con Double Dragon, River City, e/o che si sono divertiti a tirare mazzate negli adrenalinici GUILTY GEAR e BlazBlue. Queste persone potrebbero ottenere un qualche gradimento da un platform strano come questo, mentre gli altri potrebbero tranquillamente passare oltre o, in ogni caso, prenderlo scontato durante i saldi, visto che non vale sicuramente il prezzo pieno. Inoltre rammento che il gioco sia unicamente in lingua inglese e, avendo svariati intermezzi dialogati, questo potrebbe scoraggiare chi non mastica la lingua.

CODE SHIFTER

  • Tanti personaggi da utilizzare
  • Si può finalmente far combattere Sol contro Ragna!
  • Ottimi remix 8-bit delle musiche di GUILTY GEAR e BlazBlue
  • Simpatico il mini-gioco alla Smash Bros.

  • Le diverse forme ottenibili si muovono in maniera lenta e troppo macchinosa
  • Design dei livelli banale e scadente
  • Mancata localizzazione in italiano
Code Shifter
3

Un crossover decisamente flaccido

CODE SHIFTER sulla carta aveva tutti gli elementi per essere un platform eccellente: un concetto simpatico che strizza l’occhio a Mega Man Battle Network, contornato da alcune delle icone più amate dell’universo ARC SYSTEM WORKS e Technos. Peccato che il risultato finale sia un gioco poco stimolante con personaggi poco interessanti, una grafica poco ispirata, level design ancora più anonimo e un gameplay forse troppo lento e macchinoso per il suo genere, il che è un peccato considerando che alcuni di questi personaggi derivano da picchiaduro che della rapidità e dell’adrenalina fanno la loro raison d’etre. Un crossover simile meritava decisamente molto di più.

Una normalissima bimba ultraventenne che ha trafficato con computer e videogiochi per tutta la vita. Nel tempo libero le piace scarabocchiare sul suo sketchbook.

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