Tra le serie che hanno formato e tenuto compagnia a tutti i ragazzi nati a cavallo fra gli anni ’80 e ’90 è impossibile non citare quella che forse ha cominciato ad avvicinare i bambini alla cultura del Giappone e delle arti marziali, seppur non si trattasse di un prodotto puramente giapponese (anche se la serie era in parte animata da TOEI). E dell’ossessione per la pizza. Parliamo ovviamente di Teenage Mutant Ninja Turtles, la serie giunta in Italia come “Tartarughe Ninja alla riscossa” con la sempreverde sigla cantata da Giampi Daldello che ancora oggi fatichiamo a levarci dalla testa. Nonostante le innumerevoli riproposizioni in chiave live action e cartoonistica, è stato impossibile replicare il successo della serie TV originale che ha scandito la nostra infanzia e a quanto pare si tratta di un sentimento condiviso oltreoceano, fino agli studi di Tribute Games in Canada. Se a quei tempi i giochi dedicati ai Turtles erano sviluppati in Giappone da Konami, a raccogliere la loro eredità per realizzare un sequel spirituale di Turtles in Time ci pensano loro, con il supporto di Dotemu nelle vesti di publisher: quello che finalmente ci terrà compagnia in questa calda estate è Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge, il nuovo beat’em up di stampo arcade che ci riporta indietro agli anni Novanta in compagnia di Raffaello, Michelangelo, Leonardo e Donatello. Ma divoriamo questa pizza e vediamo un po’ se è buona come trent’anni fa.
- Titolo: Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge
- Piattaforma: PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, PC
- Versione analizzata: Nintendo Switch (EU)
- Genere: Beat ‘em up
- Giocatori: 1-6 (1-4 su PlayStation)
- Publisher: Dotemu
- Sviluppatore: Tribute Games
- Lingua: Italiano (testi), Inglese (doppiaggio)
- Data di uscita: 16 giugno 2022 (digitale), 29 luglio (fisica)
- Disponibilità: retail, digital delivery
- DLC: nessuno
- Note: ricchissima edizione limitata confezionata da Limited Run Games
Abbiamo recensito Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge con un codice Nintendo Switch fornitoci gratuitamente da Dotemu.
Tratta da un fumetto pubblicato negli States a partire dagli anni ’80, la serie animata delle Tartarughe Ninja cambiò radicalmente le carte in tavola rispetto all’opera originale, presentando Leo e soci in maniera decisamente più spiritosa e infantile al pubblico di tutto il mondo, e riscuotendo un successo paragonabile, successivamente, solo a quello dei Power Rangers. Sebbene al momento quello delle Tartarughe sia un brand ormai passato in secondo piano, quelli della nostra generazione ricorderanno del successo strepitoso che nel giro di pochi anni portò gli allievi di Splinter al cinema e su qualsiasi pezzo di merchandising potesse venirvi in mente. Con lo stesso spirito e la medesima passione dei ragazzini che seguivano le avventure newyorkesi negli anni ’90, il team di sviluppo di Tribute Games confeziona un prodotto destinato proprio agli appassionati e ai nostalgici di quei tempi, curando ogni minimo dettaglio e regalandoci un titolo spassoso, ma allo stesso tempo senza troppe pretese.
Nostalgia in a half-shell
Esattamente come i titoli sviluppati da Konami, che torneremo a giocare sulle piattaforme di attuale generazione grazie alla promettente The Cowabunga Collection in arrivo più avanti nel corso all’anno, Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge è un picchiaduro a scorrimento vecchio stampo, come quelli che andavano tanto di moda nelle sale giochi di allora. Scegliendo uno dei personaggi messi a nostra disposizione dovremo farci strada per i sedici livelli che compongono il gioco mazzolando i soldati del piede e tutti gli altri nemici che ci si parano davanti, concludendo ogni livello con l’immancabile boss fight: da Rocksteady a Bebop, da Baxster Stockman a Slash (la tartaruga, non il chitarrista), il gioco pesca a piene mani dal nutrito cast dei 193 episodi della serie TV per offrire un’esperienza completa e originale che possa farci sentire a casa anche nelle condutture di New York. A conti fatti, chi di noi da bambino non ha mai desiderato di vivere in fondo al mar assieme a Mickey e compagni?
Shredder’s Revenge si snoda attraverso due modalità, la Storia e l’Arcade. Nella prima, passato il breve filmato introduttivo, affronteremo un livello dopo l’altro, intervallati da una vera e propria world map nella quale ci sposteremo con il tartafurgone per navigare fra un livello e l’altro e raggiungere le schermate bonus. Nel bel mezzo dei livelli, infatti, troveremo una serie di oggetti collezionabili, come VHS, diari segreti, insetti schifosi e altro ancora, che serviranno a completare delle vere e proprie “quest” assegnate da personaggi secondari come Vernon e Irma. Altre missioni secondarie ci richiederanno di scovare personaggi nascosti nei livelli, come i Neutrini e le Rane Mutanti, controparte pezzotta delle tartarughe con nomi che sono tutti un programma: Attila, Napoleon, Rasputin e Genghis, vi ricordavate di loro? Infine, all’interno di ciascun livello sarà possibile perseguire una serie di obiettivi come vincere senza subire danni, o sconfiggere nemici con una determinata tecnica, oppure ancora non cadere preda degli ostacoli ambientali. Visivamente, la world map è realizzata in maniera maniacale e davvero affascinante, è quasi un peccato che al suo interno non si possano svolgere ulteriori attività.
Turtle Power!
Nella schermata che precede l’inizio della modalità Storia saremo chiamati a scegliere il nostro alter-ego, fra i quattro celebri ninja, il maestro Splinter e la reporter di Canale 6, April O’Neil. Una volta portata a termine questa modalità, un altro personaggio si aggiungerà a quelli utilizzabili: Casey Jones, la “quinta tartaruga” armata di mazze e maschera da hockey, uno dei personaggi più amati della serie e presenti anche nelle trasposizioni live action. Ciascuno dei personaggi è caratterizzato, oltre che da un proprio moveset, da una serie di caratteristiche che lo contraddistinguno dagli altri e dai doppiatori originali della serie animata (purtroppo riascoltare quelli italiani rimarrà solo un sogno). La rosa di attacchi a nostra disposizione è piuttosto vasta, si passa dalla semplice combo ottenibile con un singolo pulsante agli attacchi in volo e in scivolata, proiezioni, tecniche combinate con altri giocatori — che potremo anche rianimare in caso di sconfitta e con cui potremo battere il cinque per ricaricare un frammento di energia — e gli immancabili attacchi speciali, che utilizzeranno l’apposito indicatore che si riempie con i danni recati agli avversari. Non ci facciamo mancare nemmeno degli elementi di crescita del personaggio, che a seconda dell’utilizzo ci permetterà di incrementare gli HP e di imparare nuove tecniche, ad esempio sbloccare la modalità Radicale, che incrementa per un breve lasso di tempo la nostra potenza offensiva.
La modalità Arcade d’altro canto ci permetterà di affrontare i livelli in successione come se ci trovassimo di fronte al cabinato da sala e, proprio come se fossimo in sala giochi, avremo a nostra disposizione solo un numero limitato di vite e di crediti per continuare, dopo i quali la nostra partita dovrà necessariamente ricominciare da capo. In cambio, potremo contare su tutte le abilità già sbloccate dal principio e dall’energia al massimo sin da subito. In entrambe le modalità, inoltre, potremo coinvolgere fino a sei giocatori (su Nintendo Switch, Xbox e PC, ma solo quattro su PlayStation) in partite multigiocatore davvero parecchio entusiasmanti. Veder arrivare le altre tre tartarughe, April e Splinter controllati da sconosciuti in giro per il mondo o dai nostri amici forniti di una copia del gioco rende certamente il gioco molto più facile, ma anche più caciarone e divertente. La modalità multiplayer è il fiore all’occhiello di Shredder’s Revenge e, oltre che online, può essere sfruttata anche in locale con i vostri amici in carne e corazza al grido di “potere tartaruga!”.
A completare il pacchetto troviamo infine una modalità Dojo, che raccoglie al suo interno un sistema interno di obiettivi che sbloccheremo con la progressione all’interno dei livelli: sconfiggere i boss, mangiare un certo numero di pizze per recuperare energia, distruggere per un certo numero di volte gli oggetti di sfondo e altro ancora. Manca purtroppo una modalità pratica o allenamento, che viene rimpiazzata da un semplice “Come si gioca” che ricorda molto le schermate di attesa dei cabinati arcade, in cui la CPU ci illustra, con tanto di comandi, tutte le azioni eseguibili con il nostro alter-ego sullo schermo.
Sempre pronte, sempre allerta, come i ninja
Ciascuno dei livelli di Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge denota una sfrenata passione per la serie animata di oltre trent’anni fa, e ciascuno presenta un’ambientazione, nemici e situazioni differenti, rendendo il gameplay variegato il più possibile per un picchiaduro a scorrimento: dal semplice avanzamento a piedi a quello sullo skate, dal livello ambientato nel cielo alla boss battle con mecha giganti. Alla fine di ogni livello potremo notare come sia i normali nemici e i loro mezzi che i boss siano stati scelti in perfetta coerenza col materiale originale e ci ricorderemo immediatamente di loro, di averli visti in TV almeno una volta da bambini.
Nonostante il filmato di apertura richiami in tutto e per tutto l’opening theme della serie in lingua originale, scritta da un certo Chuck Lorre, nonché del doppiaggio solo in lingua anglofona, possiamo fortunatamente godere di una traduzione completa dei testi in lingua italiana, con una localizzazione perfettamente in linea con quanto ricordiamo del cartone animato sulle reti Mediaset. Tuttavia, ci è parso di notare qualche piccolo errore nella stesura dei testi, fortunatamente nulla di rilevante che possa minare il giudizio finale. La grafica in pixel art richiama a grandi linee quella dell’epoca 16 bit, ma rispetto a Turtles in Time ci ritroviamo di fronte a uno stile decisamente più moderno e ricco sotto ogni punto di vista, mentre le musiche che ascolteremo durante le nostre scorribande ricorderanno molto quelle della serie e, pur non essendo esattamente le stesse, sono decisamente orecchiabili.
A chi consigliamo Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge?
Terminata la modalità Storia e sbloccato Casey Jones, testati i tre diversi livelli di difficoltà, finito anche in modalità Arcade, le uniche cose che rimangono da fare sono trovare tutti i collezionabili, completare gli obiettivi e divertirsi un po’ con il multigiocatore, oppure tentare di scalare le classifiche mondiali. Tutto qui. Purtroppo l’unico grosso difetto di Shredder’s Revenge è la sua longevità abbastanza risicata per un titolo per home console di nuova concezione, ma considerato il prezzo a cui viene venduto, circa venticinque euro, tutto sommato è un’esperienza che consiglio di fare a tutti quelli che, come noi, sono nati e cresciuti fra la fine degli anni ’80 e gli inizi dei ’90, nel periodo di massimo splendore delle Tartarughe Ninja e della splendida serie televisiva da cui questo gioco è tratto. I più giovani e tutti coloro che non sono cresciuti a pizza e cowabunga si troveranno davanti a uno dei migliori beat ‘em up bidimensionali degli ultimi anni, ma non potranno allo stesso modo apprezzare il fascino che eserciterebbe sui più nostalgici. Se siete abbonati a Xbox Game Pass, provarlo non vi costa nulla: potreste innamorarvene.
- Una cura maniacale e che denota una certa passione
- Fedele oltre il 100% al materiale di origine
- Divertente soprattutto in multiplayer
- Anche la longevità è da sala giochi
- Molteplici campagne e ancora più personaggi sbloccabili avrebbero reso il gioco perfetto
- Chi non è vissuto in quegli anni potrebbe non amarlo allo stesso modo
Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge
Una dichiarazione d’amore (corrisposta)
Giocando a Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge vi era praticamente un solo pensiero che ci affollava la mente: gli sviluppatori di Tribute Games sono davvero innamorati delle Tartarughe Ninja e della serie animata originale in particolar modo. Possiamo notarlo da ciascuno sprite, da ciascun fondale, da ciascuna animazione presente nel titolo, dalla scelta degli antagonisti, dalle situazioni proposte in ogni livello, da tutti gli easter egg e dagli elementi secondari di cui il titolo è farcito. Shredder’s Revenge sembra davvero un progetto realizzato pensando prima di tutto a rendere felice il pubblico piuttosto che al ritorno economico e penso che non sia stata una scelta per niente sbagliata: è un picchiaduro a scorrimento tra i migliori giocati nell’ultimo decennio, divertente e coinvolgente, che farà scendere più di una lacrima di nostalgia alle generazioni che hanno da poco superato la trentina, minato solo dalla longevità con cui i titoli di questo stampo purtroppo convivono da sempre. Posso solo augurarmi che il successo del titolo spinga Dotemu e Tribute Games a darcene ancora, e non solo a tema Ninja Turtles. Ricordo un ottimo beat ‘em up con un certo gruppo di guerriere vestile alla marinara che avrebbe bisogno di un sequel spirituale che sia un tutto e per tutto simile a questo.
Giovanni
ma 25 euro dove? Che me lo prendo subito,non si trova a meno di 39
Alessandro Semeraro
La versione digitale, su PS Store è pure in offerta per gli abbonati, mentre su Game Pass è incluso 🙂
La versione fisica costerà ovviamente di più (occhio a non confonderla con la Cowabunga Collection che è già su Amazon, Shredder’s Revenge non lo hanno ancora messo in Italia, ma lo metteranno a breve).