Dopo secoli di tranquillità il mondo di Luxendarc viene investito da una scia di catastrofi che colpisce senza pietà tutti e cinque i continenti, gettando la popolazione nel caos. Il mare imputridito, il vento che ha smesso di soffiare, la terra inaridita e vulcani irrequieti fanno da sfondo a un’imminente guerra che sta per sconvolgere ancora di più l’intero pianeta. Spetterà ad Agnès, la vestale del vento, e ai suoi compagni di viaggio Tiz, Edea e Ringabel, partire alla volta dei quattro templi e porre fine alla devastazione che attanaglia Luxendarc risvegliando i quattro grandi cristalli.
Bravely Default: Where The Fairy Flies è un RPG sviluppato da Silicon Studio e prodotto da SQUARE ENIX, sbarcato da poco nel vecchio continente dopo aver ottenuto un successo strepitoso in terra natia, dove è conosciuto col nome Bravely Default: Flying Fairy ed è sul mercato dall’11 ottobre 2012.
Inizialmente non era prevista nessuna pubblicazione all’infuori del Giappone ma, dopo l’inaspettata approvazione raccolta nel paese del Sol Levante e il grandissimo sostegno ricevuto dai fan del vecchio continente, questa decisione è fortunatamente cambiata e, a distanza di un anno e qualche mese, anche i videogiocatori occidentali hanno potuto stringere tra le mani la versione localizzata di questo splendido titolo.
- Titolo: Bravely Default
- Piattaforma: Nintendo 3DS
- Genere: JRPG
- Giocatori: 1
- Software house: SQUARE ENIX
- Sviluppatore: Silicon Studio
- Lingua: Giapponese, Inglese (audio) Italiano (testi)
- Data di uscita: 6 dicembre 2013
- Disponibilità: retail, digital delivery
- Reperibilità: comune (versione solus)
- DLC: SP Drink, boss aggiuntivi
- Note: Deluxe Edition e artbook bonus disponibili al lancio del gioco
Lo sceneggiatore del gioco Naotaka Hayashi e il produttore Tomoya Asano hanno spiegato in un’intervista quanto impegno abbiano speso per rendere la trama e la caratterizzazione dei personaggi, punti fondamentali nel titolo, interessanti e complessi cosa che, a giudicare dai risultati ottenuti tenendo conto di vendite e premi vinti, gli è riuscita alla perfezione; Hayashi ha spiegato inoltre che il titolo Bravely Default significa “avere il coraggio di rinunciare a promesse e responsabilità fatte e assunte”.
I grandi appassionati di GDR non potranno non notare che lo stile di Bravely Default: Where The Fairy Flies rispecchia quello dei più famosi JRPG del passato, come ad esempio la saga classica di Final Fantasy (dal primo al nono capitolo).
Dove volano le fate
Tiz Arrior, diciannovenne abitante di un piccolo villaggio di pastori chiamato Norende, conduce una tranquilla esistenza insieme al fratello Til fino al momento in cui un enorme voragine inghiotte improvvisamente l’intero villaggio e tutti i suoi abitanti, facendo così di Tiz l’unico sopravvissuto alla catastrofe. Dopo essere stato salvato da Owen, capitano delle guardie del regno di Caldisla e figlio del locandiere, Tiz si ritrova solo col suo dolore in una città a lui estranea sebbene non molto lontana dal punto in cui, in precedenza, sorgeva il suo villaggio; infatti, una volta ristabilitosi, decide di andare a controllare il luogo della tragedia, per constatare di persona quanto estesa fosse la catastrofe. Giunto sul posto si imbatte in Agnès Oblige, una strana ragazza che afferma di essere la vestale del vento, e la sua compagna Airy, una fatina dei cristalli, che presto risulteranno essere nelle mire dei cavalieri del cielo di Eternia e dalle loro aereonavi.
Dopo un furioso scontro i tre riescono a tornare nel città di Caldisla dove entrano in contatto con Ringabel, un giovane che ha perso la memoria e che afferma di essere in possesso di un diario magico in grado di predire il futuro, il cui unico scopo, al momento, è quello di incontrare una misteriosa ragazza chiamata Edea, più volte citata nel suo diario. Non passa molto tempo prima che Ringabel, ora parte del gruppo, venga a capo della sua ricerca trovando la ragazza da lui tanto anelata, nonchè quarto e ultimo membro del party, dando quindi il via al vero e proprio pellegrinaggio che i cinque dovranno sostenere.
Brave & Default
Il gameplay di questo titolo unisce funzioni presenti in molti RPG classici (Final Fantasy tra tutti, da cui pesca a piene mani) a feature di stampo decisamente moderno. La prima caratteristica a saltare all’occhio in Bravely Default è il sistema a classi, già presente in Final Fantasy V, che permetterà di assegnare ai personaggi del party una classe, che ne determinerà il ruolo in battaglia e che sarà ulteriormente personalizzabile grazie alla possibilità di abbinare alla prima una classe secondaria e diverse abilità passive sbloccabili. Una volta assegnato un job ad un personaggio potremo accedere ad abilità sempre maggiori facendolo aumentare di livello.
Anche gran parte del sistema di combattimento è di stampo classico, in quanto si svolge a turni scanditi dalla fase di assegnazione dei comandi, introducendo però una nuova meccanica: quella dei comandi Brave e Default. Questo sistema dà al giocatore la possibilità di accumulare punti (ogni punto equivale a un’azione extra da parte di un personaggio nel solito turno) saltando turni con il comando Default (il vecchio comando Difesa), da spendere poi nei turni successivi compiendo azioni extra con il comando Brave; è inoltre possibile sfruttare il comando Brave senza avere a disposizione punti bonus, portando quindi il contatore in negativo e costringendo il personaggio “indebitato” a un salto di turni forzato fino al completo saldo del debito; all’inizio di ogni turno ogni personaggio recupera un punto Brave (PB). Ovviamente questa meccanica vale anche per i nemici. Alla fine di ogni battaglia riceveremo come ricompensa punti esperienza, punti classe e PG, la valuta del gioco, oltre a qualche oggetto di tanto in tanto.
Un’altra opzione interessante è la possibilità di velocizzare le animazioni durante le battaglie, per rendere le sessioni di allenamento più rapide, meno stressanti e facilitare il raggiungimento del livello massimo altrimenti difficile da ottenere a causa della grande quantità di PC e PE richiesti, soprattutto se consideriamo che nel gioco sono presenti ben ventiquattro classi diverse.
Altra caratteristica presente in molti GDR predecessori è la morfologia del mondo strutturata con città e dungeon che sorgono all’interno di una mappa del mondo globale sulla quale potremo camminare liberamente e dove sarà possibile imbattersi in scontri casuali che potremo, grazie ad altra utile funzione, aumentare o diminuire di frequenza raddoppiandone la chance oppure annullandola del tutto.
Infine avremo a disposizione tre nuove features che ci permetteranno di chiamare in battaglia un amico o una persona incontrata tramite StreetPass o mediante SpotPass sfruttando internet per aiutarci nelle situazioni più complicate; ottenere tramite “Abilink” abilità già sbloccate da amici; fermare letteralmente il tempo utilizzando la funzione Brave Second per compiere, in cambio di punti PS (Punti Sleep), azioni extra. Il limite massimo di PS accumulabili è tre e sono ottenibili tenendo la console in modalità sleep, uno ogni 8 ore, oppure acquistandoli in cambio di moneta reale dal Nintendo eShop.
Spada e mattone
Dopo essersi unito al party Tiz decide di dedicarsi anche alla ricostruzione di Norende, il suo villaggio natio, sbloccando la feature “Ricostruisci Norende” che darà al giocatore la possibilità di costruire e ampliare negozi, da cui si potranno comprare oggetti esclusivi, in quello che sarà il nuovo villaggio. Più abitanti saranno presenti all’interno del villaggio più veloci saranno i lavori, per cui sono a disposizione funzioni street pass e internet per incontrare giocatori da tutto il mondo e accumulare quindi manodopera utile al raggiungimento dello scopo. Ogni volta che un negozio raggiunge il livello massimo si avrà accesso ad equip particolarmente forti o a costumi secondari.
Arte Moderna
Come già più volte citato questo gioco presenta ben più di una caratteristica dal gusto retrò presente nei GDR più amati di sempre che oltre a sfoggiare una trama e personaggi di grande spessore vantano una componente artistica di prim’ordine, la grafica e la colonna sonora sono tra le migliori mai viste su 3DS e non hanno nulla da invidiare ai grandi classici del generale.
A occuparsi della colonna sonora è stato il giovane compositore REVO, leader della band “Sound Horizon“, che è riuscito a far emozionare i nuovi giocatori e a provocare attacchi di nostalgia nei veterani abituati alle musiche di Nobuo Uematsu, indiscusso protagonista quando si parla di colonne sonore nei più famosi RPG SQUARE ENIX.
La scarsità di filmati in computer grafica viene ampiamente compensata dalla bellezza della grafica di gioco: gli scenari sono interamente disegnati a mano e sono curati nei minimi dettagli, in particolar modo le città che assomigliano a veri e propri dipinti; anche i personaggi nonostante adottino uno stile super deformed sono una gioia per gli occhi elevando il titolo a vera e propria opera d’arte.
A chi consigliamo Bravely Default?
Bravely Default è un titolo imperdibile per tutti gli amanti dei JRPG, in particolar modo quelli classici, rivelandosi una vera e propria calamita in grado di incollare il giocatore ai due schermi fin dai primi minuti gioco; meno consigliato a giocatori con poca pazienza non disposti a seguire la trama con calma percorrendola passo passo fin nei minimi dettagli.
- Trama estremamente curata e coinvolgente
- Personaggi caratterizzati magistralmente
- Grafica mozzafiato paragonabile a un’opera d’arte
- Colonna sonora di grande rilievo, perfetta in ogni situazione
- Gameplay ricco ed elementi vecchi e nuovi sapientemente miscelati
- Versione europea lievemente censurata (alcuni costumi femminili ed età sfalsate che rendono tutti i protagonisti maggiorenni)
- Potrebbe risultare a tratti ripetitivo
- Infima qualità della figure di Agnés presente nella Collector’s Edition
Bravely Default
Bravely Default fa risplendere i cristalli ancora una volta
Trama, personaggi e comparto artistico fanno di Bravely Default un titolo da possedere assolutamente posizionandolo tra le killer application della portatile targata Nintendo. L’utilizzo di molti elementi classici presi dai JRPG più famosi del passato sapientemente unito ad alcune innovazioni hanno permesso al titolo di conquistare sia i veterani del genere, scatenando incontrollabili reazioni nostalgiche, sia i giocatori dai gusti più moderni, avvicinandoli al genere. Questo titolo ha riacceso, fortunatamente, l’interesse in uno stile di gioco che stava, purtroppo, lentamente scomparendo.