CHARGEMAN KEN! L’anime dimenticato per la sua bruttezza

Qual è l'anime più brutto mai prodotto in Giappone? Preparatevi a scoprire Chargeman Ken! e tutte le sue assurdità

Chargeman Ken! L'anime dimenticato per la sua bruttezza

Abbiamo già parlato di alcune delle serie anime che sono ritenute tra le peggiori dalla community; che sia per una trama o una qualità grafica tremenda, queste opere vengono prese in giro momentaneamente, per poi finire nel dimenticatoio. Ci sono casi però, in cui un’opera orribile diventa oggetto culto per la sua pessima fattura, come ad esempio un “Adrian – la serie evento” nostrano, ottenendo un discreto seguito e una fanbase solida che quasi impedisce la loro scomparsa.

Tra le tante opere che molti vorrebbero dimenticare c’è Chargeman Ken!, una serie anime degli anni 70 quasi sconosciuta al di fuori del Giappone, se non per coloro che apprezzano i prodotti più trash che possa offrire il mercato. Anche nel suo stesso paese d’origine Chargeman Ken! non è così tanto conosciuta, ma, da coloro che l’hanno vista, è considerata come la peggior serie anime mai creata, tanto che alcune scene vengono usate, ancora oggi, in numerosi edit o AMV a sfondo ironico.

Nel gruppo di amanti dell’orrido dunque, Chargeman Ken! si è ritagliato una buona fetta di appassionati, ma come mai una serie così tanto vecchia viene ancora derisa e ritenuta come uno dei punti più bassi mai toccati dall’animazione giapponese?

CHARGEMAN KEN! L'anime dimenticato per la sua bruttezza

“Charging! Go! Go, Ken!”

Sicuramente, è facile puntare il dito e ridere di un anime così vecchio, se lo vediamo con gli occhi di oggi: negli anni ’70, è chiaro che diverse serie animate non fossero eccelse, ma c’erano comunque degli ottimi esempi che avevano già impostato degli standard precisi, come fecero le serie animate di Lupin III, Lady Oscar e Mobile Suit Gundam, solo per citarne alcune.

In quel decennio, nacquero anime destinati a diventare classici ancora oggi molto apprezzati, mentre Chargeman Ken!, prodotto nel 1974, fu criticato già all’uscita e considerato un prodotto pessimo perfino per gli standard dell’epoca. La serie è stata realizzata dalla Knack Production (oggi dal nome ICHI Corporation), uno studio formato inizialmente da ex dipendenti di TOEI Animation e Mushi Production; lo studio ha in seguito creato buone trasposizioni animate, come la famosa Attacker You! (conosciuto da noi come Mila e Shiro: due cuori nella pallavolo). Se dunque altre serie dello studio Knack sembrano essere di buona fattura, come ha fatto Chargeman Ken a diventare un disastro?

CHARGEMAN KEN! L'anime dimenticato per la sua bruttezza

Le cause sono diverse, ma una delle più importanti è stata sicuramente il budget concesso per l’anime, ovvero solo 500 mila yen per ogni episodio (che equivalgono più o meno a 3.000 euro), quando per una puntata si andava generalmente a spendere anche 4 milioni di yen (all’incirca 25 mila euro). Questa retribuzione così bassa fece, innanzitutto, calare il minutaggio della serie, e laddove una puntata di un anime durava 20/30 minuti, per Chargeman Ken si arrivò a soli 5/6 minuti. Lo staff, comprensibilmente, non era decisamente contento di lavorare per così poco, pertanto i vari disegnatori si accontentarono di far uscire gli episodi in maniera raffazzonata e senza particolari controlli, facendo il minimo indispensabile. Secondo alcune fonti, sembra addirittura che lo staff, a produzione avanzata, smise di andare in ufficio a lavorare, tanto era lo scarso interesse che avevano verso la serie. Da questa apatia generale, ne conseguì che i disegni erano talvolta anatomicamente sbagliati, che i colori mancavano e che le scene venivano allungate o ripetute, mentre la storia risultò, alla fine, piena di momenti senza senso.

In secondo luogo, lo staff era perlopiù composto da animatori poco esperti che avevano lavorato solo ad un paio di serie in precedenza. Alcuni dei membri che possedevano un minimo di esperienza, venivano purtroppo da anime che, a loro volta, non brillavano di qualità, come ad esempio Astroganger, precedente lavoro dello stesso studio ed opera “apprezzata” per alcuni suoi elementi trash. Insomma, come ci si poteva aspettare, dietro a Chargeman Ken vi sono stati principalmente problemi economici e di organizzazione. Ora però che abbiamo parlato della produzione, è giunto il momento di spiegare che cosa c’è effettivamente di tanto orribile all’interno di questa serie.

La storia è ambientata in una città futuristica, dove Ken Izumi vive con la sua famiglia. Questa città è però sempre sotto attacco di strani alieni chiamati Juraliani ( o Jural Seijin che dir si voglia), degli esseri che, celati sotto forma umana, minacceranno il pianeta intero. In ogni episodio, il giovane Ken userà i suoi poteri per trasformarsi in Chargeman Ken, ed eliminare dunque gli alieni invasori. Si tratta dunque di una trama molto semplice, composta da episodi autoconclusivi con principalmente scontri e vicende che si rifanno un po’ allo stile super sentai (sebbene in questo caso il combattente sia uno solo, anziché una squadra).

CHARGEMAN KEN! L'anime dimenticato per la sua bruttezza

Iniziamo a parlare dei personaggi di questa storia, partendo dal protagonista Ken. Detta senza mezzi termini, Ken è uno psicopatico: spara e uccide chiunque senza troppe domande (sia umani che alieni), segue un dubbio codice morale tutto suo, compie veri e propri crimini e, sebbene salvi delle persone, non si fa problemi a insultare e prendere in giro chiunque con aria di superiorità. Ken riesce ad essere sempre amato da tutti e, nel raro caso compia un errore, il tutto verrà prontamente giustificato da lui e da chi gli sta attorno nelle maniere più astruse possibili. Solo per citare alcune delle incredibili gesta di Ken, abbiamo: l’aver ucciso persone innocenti con scuse campate in aria (come l’essere dei Juraliani sotto copertura senza però prima accertarsene), fatto estinguere un’intera specie di insetti, aver distrutto numerosi edifici e aver creato una lunga serie di incidenti stradali, a causa di un’evidente incapacità di frenare i mezzi di trasporto che lui guida. Tutti i simpatici crimini di Ken hanno come sola e unica giustificazione quella di esser state azioni necessarie a fermare gli alieni invasori.

Parliamo però della forza e delle abilità di questo Ken: i suoi poteri vengono da ogni tipo di fonte di luce (anche la stessa luce del Sole) e gli permettono di fare qualunque cosa, dallo sparare per distruggere ogni tipo di oggetto al manipolare mentalmente le persone. Le sue capacità vengono inventate di sana pianta in ogni episodio, quando gli possono far più comodo, per poi non essere mai più riutilizzate per il resto della serie. Ken utilizza spesso un’astronave per sconfiggere gli alieni, piena di strumenti a caso e pulsanti sempre nuovi da scoprire, come piccoli e sottilissimi raggi di energia che, a contatto col nemico, esplodono creando crateri comicamente grandi.

Dal momento che i poteri di Ken sono così forti, lo spettatore non percepirà alcuna tensione o senso di pericolo; appena un problema spunta fuori e Ken si trasformerà, l’esito dello scontro sarà già segnato a suo favore, tanto che perfino i suoi nemici lo sanno, visto che preferiranno, in un paio di casi, suicidarsi direttamente per evitare di rimanere alla mercé del temibile bambino.

I membri della famiglia di Ken non sono tanto più normali di lui: la sorella Caron, in un episodio, si mette a sparare a delle persone senza neanche chiedersi se siano dei robot o umani per davvero; Barican invece è il loro robottino alieno (di cui non si sanno le origini) ed è la tipica spalla comica che serve solo a far ridere i bambini con delle facce buffe e delle cadute a terra degne di Paperissima Sprint, seguite sempre da delle grasse risate dei personaggi. I genitori di Ken tendenzialmente hanno pochi dialoghi, restando relegati a ruoli secondari, ma quelle volte che lo accompagneranno in qualche avventura si riveleranno altrettanto scemi, pronti a uccidere umani o animali che possano mettere in pericolo i propri figli. Non si sprecano poi i commenti, in particolare del padre, dal tono passivo-aggressivo, lo stesso padre che poi, in un episodio deciderà di accompagnare il figlio Ken in un scontro che ritiene “troppo pericoloso per restare da solo”, per poi rimanere nell’astronave fermo a far nulla.

CHARGEMAN KEN! L'anime dimenticato per la sua bruttezza

La stranezza e l’illogicità nel comportamento di Ken e degli altri personaggi si riflette, di conseguenza, anche nelle trame: ci sono episodi in cui gli eventi si susseguono senza tagli, freneticamente e senza spiegazioni, talvolta dall’inizio dell’episodio stesso. Anche alla fine degli episodi, dove ci dovrebbe essere la “lezione morale” per i più piccoli, assistiamo a delle banalità o stupidaggini: se un personaggio rischia di uccidere qualcuno o causa dei danni, la soluzione di Ken sarà quella di uccidere gli alieni di turno (che tanto c’entreranno sempre) e raccomandare a coloro che ha salvato di “non fare più cattive azioni”.

A questo punto, direi che è necessario parlare anche dei cattivi, ovvero i Juraliani, i quali sono tra gli alieni più stupidi che potreste mai vedere: escludendo i piani assurdi e inutilmente complicati con cui cercano di uccidere gli umani, i Juraliani passano dal voler colonizzare la Terra al tentare di annientarla del tutto, per poi nuovamente invertire i piani; inoltre, i Juraliani affermano di voler mettere mano sulle tecnologie avanzate degli umani nonostante, nel corso degli episodi, mostreranno di possedere loro stessi delle tecnologie aliene ben superiori.

Una delle cose più intrattenenti, è sicuramente vedere quale piano i Juraliani si inventeranno ogni volta. Solo per citarne alcuni, abbiamo: l’idea di lanciare continuamente bombe in aria che creino delle nuvole affinché gli umani non abbiano più la luce del Sole, oppure far animare una statua di Buddha e usarla a mo’ di Godzilla. Abbiamo anche il piano per eliminare tutte le verdure dal pianeta Terra, poi quello di usare delle bambole assassine che manipolino mentalmente le persone, o quello ancora di infiltrarsi da dottori per dar da mangiare alle donne incinta del cibo che avveleni i bambini, in modo da far nascere degli umani indeboliti. Si potrebbero elencare per ore i piani confusi dei Juraliani, ma vogliamo lasciarvi il gusto di scoprirli da soli.

CHARGEMAN KEN! L'anime dimenticato per la sua bruttezza

“Sarà colpa dei Juraliani!”

Tra le tante cose che rendono strano questo anime, c’è di sicuro la maniera confusionaria in cui sono narrate vicende e informazioni: ad un certo punto, probabilmente vi farete domande lecite come “da dove ha ottenuto questi poteri Ken?” oppure “perché i Juraliani sono ossessionati dalla Terra?”. Non solo domande basilari come queste non verranno minimamente sfiorate nella serie, ma perfino le nuove informazioni date in un episodio non saranno da prendere come valide, in quanto verranno scartate e dimenticate in quelli successivi.

Per fare un esempio, in una puntata Ken scopre che, i Juraliani con cui combatte, hanno delle emozioni e degli affetti come gli umani, arrivando anche a sentirsi in pena per uno di loro, ma il tutto viene poi scordato per tornare a sterminarli senza se e senza ma, anziché cercare un dialogo con loro; questo accade, inoltre, con tutte le modifiche sui vari poteri di Ken e degli alieni, che vengono scoperti in un episodio e in seguito mai più citati.

Ad aggiungersi a tutto questo, la struttura narrativa causa una costante ripetitività degli episodi: non ci sono avanzamenti di alcuna trama, non ci sono evoluzioni dei personaggi e i risvolti finali saranno sempre gli stessi.
Sostanzialmente, qualsiasi cosa accada nell’anime di Chargeman Ken! si potrebbe prendere come un loop infinito di vicende che si ripetono senza sosta.

L’unica cosa che cambia man mano che si guardano le puntate, è il progressivo peggioramento della qualità tecnica della serie, tra animazioni sempre meno “animate”, personaggi e sfondi non più colorati ed effetti sonori che non vengono inseriti. Parlando del lato puramente tecnico, abbiamo già accennato a come Chargeman Ken venga preso in giro anche su questo lato. Ebbene, nei soli cinque o sei minuti di ogni episodio, preparatevi a rivedere una gran quantità di animazioni riutilizzate, specchiate e frame che rimangono fissi per diversi secondi come riempitivo.

CHARGEMAN KEN! L'anime dimenticato per la sua bruttezza

Gli effetti sonori sono spesso assenti, con le stesse tre-quattro musiche ripetute all’infinito (spesso neanche in un loop corretto), mentre i personaggi hanno talvolta anatomie inventate sul momento e immersi in sfondi dalla prospettiva sbagliata, i quali daranno il peggio di sé quando in movimento. La prospettiva non solo crea sfondi assai strani, ma evidenzia anche dei problemi nel posizionamento e nella dimensione dei personaggi a causa di sovrapposizioni tra livelli errate. Perfino i fogli utilizzati per le animazioni sono sporchi o mossi sbadatamente, alcuni con macchie più o meno grandi, altri ancora con delle punte di capelli che sbucheranno dai lati dello schermo.

Ci sono alcune teorie tra gli spettatori che addirittura punterebbero a un’ordine sbagliato degli episodi: a sostegno di questa tesi, c’è sicuramente il fatto che il primo episodio getta lo spettatore nell’azione, senza fare nemmeno una premessa di chi sia Ken, perché abbia dei poteri o da dove arrivino gli alieni, mentre quelle poche nozioni che ci sono vengono sparpagliate per le varie puntate in maniera del tutto casuale.

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“Dynamite in the Brain!”

Dopo la sua messa in onda in TV, Chargeman Ken! cadde nel dimenticatoio con buona pace di tutti, ma quando nel 2007 venne rilasciato in DVD, in tanti caricarono scene o puntate intere sul famoso sito NicoNico Douga: da qui, gli utenti attinsero a tutto ciò che trovarono per farci AMV, YTP e montaggi di ogni tipo, rendendolo un meme prima in Giappone e poi anche oltreoceano. Visto il gran numero di serie uscite, è notevole come Chargeman Ken sia riuscito a rimanere, ancora ad oggi, uno degli anime più utilizzati dai giapponesi in numerosi meme, e le cui scene più iconiche ritornino sempre ad essere utilizzate nei vari remix (pubblicati sia su NicoNico Douga che su YouTube) come i famosi “Death by Juramour” e “CHARGEVANIA”.

Gli omaggi a Chargeman Ken! non si fermano al digitale: ad oggi, esistono poster, figure, peluche, ciondoli, cover per smartphone, tutte create da fan che adorano la serie per la sua bruttezza. Oltre ai fan però, anche dei mangaka hanno omaggiato Chargeman Ken!, inserendone elementi in manga o anime come parodia (uno dei quali, ad esempio, è stato Keroro Gunso). Come se non bastasse, dei fan hanno creato perfino uno spettacolo live-action di Chargeman Ken!, buttandoci dentro tutti i meme ed i momenti no-sense più amati. Uno degli episodi più conosciuti, nonché forse il preferito dei giapponesi, è il trentacinquesimo, “Dynamite in the Brain!”, che vi consiglio di recuperare in quanto considerato come la perfetta rappresentazione dell’intera serie.

CHARGEMAN KEN! L'anime dimenticato per la sua bruttezza

Fuori dal Giappone, Chargeman Ken! è abbastanza sconosciuto, e perfino gli appassionati di serie trash spesso non sanno della sua esistenza. Nel corso degli anni però, diverse clip fuori contesto dell’anime sono saltate fuori, attirando numerosi spettatori e creatori sul web che ne hanno parlato; tra questi, uno degli YouTuber che ha probabilmente contribuito maggiormente alla ri-scoperta di questa serie è Kenny Lauderdale, di cui vi consigliamo il video.

Molti hanno descritto l’esperienza della visione di Chargeman Ken! paragonandola al famoso esempio dell’ “orribile incidente stradale da cui non riesci a distogliere lo sguardo”: ogni episodio ha sempre qualcosa da offrire, che si tratti di stranezze e illogicità nella trama o, semplicemente, delle brutture a livello estetico e tecnico su cui riderci su.

Se siete amanti delle opere trash e avete intenzione di vedere tutta la serie, armatevi di pazienza e di un bel gruppo di amici per una visione emozionante e che difficilmente scorderete, nel bene e nel male.

Vi avverto però: il tempo passato a vedere Chargeman Ken! non lo riavrete mai indietro, quindi procedete a vostro rischio e pericolo.

Creatura notturna appassionata di animazione, fumetti e videogiochi, tende a evitare le persone ma otterrete la sua totale attenzione se vi sente parlare di Ero Guro. Acculturata di film grotteschi e documentari storici, è veramente esperta in cinema trash. Abilità speciale: saper raccontare la storia di Walt Disney a comando.

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