LOOK BACK – Recensione

Abbiamo recensito Look Back, il volume one-shot del celebre autore di Chinsaw Man, Tatsuki Fujimoto

LOOK BACK - Recensione

La trilogia legata alle opere brevi di Tatsuki Fujimoto si è purtroppo conclusa. Dopo le Short Stories 17-21 (qui la recensione) e Short Stories 22-26, che hanno raccolto i racconti giovanili dell’autore sotto il segno dalla Star Comics, è arrivato infatti in Italia anche Look Back, lo one-shot (ovvero una storia autoconclusiva) pubblicato nel 2021 in Giappone che ha concluso la raccolta legata all’affermato autore di Chainsaw Man.

Riuscirà un solo volume a lasciare il segno nella nostra memoria? Scopriamolo insieme nella nostra consueta recensione!

Look Back

  • Titolo originale: Look Back
  • Titolo italiano: Look Back
  • Uscita italiana: 28 ottobre 2022
  • Uscita giapponese: 19 luglio 2021
  • Numero di volumi:
  • Casa editrice: Star Comics
  • Genere: Slice of life, Manga creation, Scolastico
  • Disegni: Tatsuki Fujimoto
  • Storia: Tatsuki Fujimoto
  • Formato: 11,5 x 17,5 – B/N
  • Numero di facciate: 144

Abbiamo recensito Look Back tramite copia stampa fornitoci da Star Comics.

Una passione che diventa un lavoro

La storia non è un qualcosa di innovativo, ma potrebbe banalmente essere riassunta con la frase “una ragazza che vuole disegnare“. In verità questa è solo la base del microcosmo creato da Fujimoto, e non è nemmeno tanto lineare. Il manga infatti si divide principalmente in tre comparti narrativi, che seguono la crescita delle due ragazzine protagoniste, Fujino (la principale) e Kiyomoto (il “sidekick”): innanzitutto abbiamo la vita scolastica, dove nasce la scintilla, con la competizione sul giornalino scolastico che porta le due scolarette (sono ancora alle elementari) a conoscersi. Poi c’è l’evoluzione in ambito artistico, con la creazione del primo manga, collaborazioni e concorsi, sino a trasformare questo hobby in un lavoro vero e proprio. Infine abbiamo il momento dello spartiacque, che vi smuoverà da questo sogno a occhi aperti, seminando dubbi, frustrazione e cruda consapevolezza.

Attorno a questa linea principale si intrecciano varie altre sfumature: problemi sociali, invidie, successi, desideri, luoghi comuni, e molteplici difficoltà. Insomma, la vita di un mangaka ci viene mostrata guidando il lettore lungo i binari delle vite di Fujino e Kiyomoto, che aggiungono un contesto quasi familiare a una storia altrimenti già sentita. Tutto viene narrato per quello che è, con note più o meno romanzate, e con una sola legge che vi terrà incollati dalla prima all’ultima pagina: “the show must go on“.

Istantanee d’inchiostro

La storia non è quindi, almeno in questo caso, la parte che più apprezziamo di Look Back. Questa appare infatti tanto semplice quanto schietta: tavole descrittive, dialoghi vaghi, ma utili a contestualizzare le emozioni, varie scene di azione disseminate nei punti cardine della trama e informazioni che si accumulano le une sulle altre, creando in breve tempo solide colonne per questo mondo. A tutto ciò si alternano però immagini pure, toccanti e d’impatto, cinematografiche come quelle di GON o indelebili come quelle di Blame. Dirette come una fotografia in bianco e nero, ma anche criptiche e ricche di particolari come il “trova le differenze” della settimana enigmistica, che ti invogliano sia a scorrere velocemente le pagine che a soffermarti per trovare dettagli inaspettati.

Non servono grosse spiegazioni. Tutto è visibile, dalle emozioni dei personaggi ai loro pensieri, non solo grazie a espressioni del volto e alla gestualità, ma tramite un arrangiamento di luce, arredamento, stagioni e chiaroscuri. Ogni sfida e ogni dilemma interiore vengono anticipati dalle immagini ancora prima che dalle parole, tanto che basterebbe sfogliarlo senza leggere una sola lettera per capirne i contenuti. La scrittura entra in gioco solamente dopo, principalmente nelle fasi del finale alternativo, un “What if” inaspettato, seppur già visto in moltissime serie, che viene affrontato in un modo diretto e personale, con il riconoscibilissimo stile di uno dei mangaka più acclamati del momento. Se difatti non fossero bastati i disegni ed il tratto tipici dell’autore, con volti sbarazzini e umanizzati, ci vengono in soccorso le curatissime vignette, ricche di dettagli, che contrappongono stanze addobbate come scaffali di un supermercato ad ambienti aperti (naturali o cittadini) altrettanto particolareggiati, entrambi inseriti alla perfezione in ciascuna facciata del volume. Insomma, uno stile invidiabile e ormai riconoscibile da tutti.

Lungo il fiume dei ricordi

Il titolo “Look Back” si riferisce certamente quello che accade nelle ultime pagine, dove la protagonista principale si ritrova a guardarsi indietro, cercando di capire cosa sarebbe accaduto alla sua vita, e a quella di Kiyomoto, se solo non si fossero incontrate. Tuttavia l’opera di Fujimoto potrebbe essere anche un semplice “guardarsi indietro” dell’autore stesso: Look Back è infatti, quasi palesemente, anche un’autobiografia dell’autore, la quale trasuda tutta la passione per questo difficile lavoro, portandosi appresso le relative tematiche. Leggendo le vicende di Fujino e Kiyomoto, i cui kanji (grazie internet!) non a caso compongono il cognome di Fujimoto. Chi conosce qualche artista poi non faticherà a individuare tutte le problematiche e le piccole gioie che caratterizzano la vita di chi mette il disegno al primo posto: la dedizione, i tentativi, i pregiudizi (in Italia poi!), il sostegno di genitori e di amici che spesso viene a mancare, le relazioni e tutte quelle difficoltà comuni a chi vuole esprimere la sua arte.

Insomma, gioie e dolori, ed è proprio per mostrare le due facce della medaglia che il mondo di Look Back avanza tramite due ragazze aventi differente carattere e abilità. La prima con una vita parzialmente da otaku, ma comunque spericolata, sociale, provocatoria, e in cerca di attenzione, mentre l’altra più simile alle classiche rappresentazioni degli hikikomori, chiusa in sé stessa, ma piena di duro lavoro grafico. Dei ruoli che inizialmente sono nettamente definiti, ma poi si confondono e quasi si scambiano. Sfaccettature volubili di quello che potrebbe appunto essere l’anima del mangaka e di un artista in generale.

Empatia prima di tutto

Non è certo la prima opera che si sofferma sulla figura dei mangaka (citiamo serie come Bakuman, Billy Bat, Marionette Generation…,), ma sono veramente poche quelle che rappresentano così finemente background e sentimenti, amplificando le simpatie del lettore per questo lavoro. Non si può non simpatizzare (o odiare a volte) con Fujino e Kiyomoto, con le loro mille sfaccettature legate alle difficoltà e ai pregiudizi superati, ma anche agli attimi di sconforto. Come saprete sono infatti molti i casi di esaurimento nervoso e malattia legata al lavoro tra i mangaka, che hanno portato in alcuni casi anche alla morte.

Fujino, studentessa di quarta elementare, nutre una passione viscerale per i manga, che esprime realizzando per il giornale della scuola una serie di strisce umoristiche apprezzate per inventiva e arguzia tanto dai suoi compagni quanto dagli adulti. Idolo indiscusso della sua classe, vede la sua posizione ridiscussa quando una certa Kyomoto, una compagna che si rifiuta di frequentare la scuola, comincia a pubblicare per lo stesso giornale, rivelando un’abilità grafica che lascia tutti a bocca aperta. La comparsa improvvisa di una “rivale” sconquassa la quotidianità della giovane, che inizia ora a interrogarsi sulle sue reali capacità e sulle sue aspirazioni per il futuro. Come reagirà? Che tipo sarà questa Kyomoto? Quali insospettabili porte girevoli le riserverà il futuro?

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Un fatto presente in Look Back rievoca certamente alcuni tratti dell’attacco incendiario del 18 luglio 2019 alla Kyoto Animation: non per nulla l’uscita in Giappone è avvenuta in concomitanza con il secondo anniversario della tragedia, cosa che ha influito ad amplificare il successo di questo one-shot, acclamato da molti dei suoi connazionali. Per finire, sullo sfondo ma non troppo, rimangono tutte quelle tematiche di alienazione sociale tanto care al paese del Sol Levante (come nel famoso Welcome to the NHK), affrontate in una chiave molto realistica e personale. Ci sarebbero molti altri aspetti, ma tutti, a parer mio, cedono il passo alle atmosfere empatiche di questo manga, che per un attimo ti fa dimenticare le difficoltà della vita per poi colpirti a tradimento, marchiando a fuoco le emozioni nella memoria di chi legge.

A chi consigliamo Look Back?

Non bisogna essere fan di Fire Punch o di CHAINSAW MAN per apprezzare quest’opera, ma di certo aiuta conoscere il tratto e la vita dell’autore, così come il saper riconoscere i vari riferimenti alle precedenti opere e easter egg musicali, come la frase “Dont look back in anger” formata dalle scritte apparse nella prima e ultima pagina, riferimento agli Oasis (che ammetto aver notato solo dopo un suggerimento). Davvero difficile trovarli tutti! In ogni caso Look Back offre una fantastica storia per chiunque: una lettura tendenzialmente semplice (se non per il “look back”che può portare qualche scompiglio nei meno affini al genere), intuitiva, senza tranelli oscuri o sotto-trame snervanti. Solamente una bella “favola” ricca di significato. Un solo numero (anche in versione deluxe) in grado di offrire tanto si merita un’acquisto.

  • Storia autoconclusiva piacevole e veloce
  • Personaggi facili da amare
  • Ambientazioni e illustrazioni d’impatto e curate
  • Temi comuni ma trattati in modo toccante e umano

  • Trama già affrontata già parecchie volte
  • Un “Look Back” che potrebbe non essere comprensibile da subito ai nuovi lettori
Look Back
4.2

Incantevole e appassionante

Scrivere cambia il destino di chi legge? Forse, spesso le vite dei lettori sono infatti influenzate da ciò che leggono. Tra ispirazioni personali e sulla vita di un mangaka, attraverso le disavventure di Fujino e Kiyomoto, Look Back si pone anche questo problema, ragionando, come è accaduto a molti, su cosa sarebbe successo facendo altre scelte. Non sarà un argomento nuovo, la storia in questo senso non risulta particolarmente originale, ma lo stile della narrazione e i dettagli rendono speciale ogni pagina di questo volume: Tatsuki Fujimoto incanta, appassiona e stupisce ancora una volta, e lo fa con poche pagine a disposizione, con la qualità e l’impronta visti di rado in uno one-shot. Sogni, talento, gioie e sofferenza si mischiano nelle istantanee di questo manga, che pulsano di vita vissuta, dove una storia che poteva essere banale si trasforma in un successo grazie alle eccellenti qualità narrative e illustrative dell’autore. Look Back è questo: la piacevole storia che non dimenticherai una volta andato a dormire l’ultima prova delle fantastiche abilità Fujimoto nel plasmare la quotidianità in icone.

Scrittore per passione, dopo aver scoperto la pozione che preserva i capelli e l’anima, la usa su di sé per terminare il dottorato in ingegneria ambientale. Utilizzando la magia infusa nelle parole tenta da anni di convertire gli eretici alla cultura giapponese. Adora il metal, i videogiochi, manga e fumetti, l leggende celtiche, e tutto ciò che si può fare mangiando cioccolata all’ombra di una montagna.

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