Romancing SaGa 2: Revenge of the Seven – Recensione

Abbiamo giocato in anteprima Romancing SaGa 2: Revenge of the Seven, remake del classico RPG giapponese per SNES. Ecco la nostra recensione

Romancing SaGa 2: Revenge of the Seven – Recensione

Il 24 ottobre segna la data di uscita di Romancing SaGa 2: Revenge of the Seven, remake di uno storico RPG uscito negli anni ’90 su Super Nintendo e sviluppato da Squaresoft, ovvero l’odierna SQUARE ENIX. Il panorama videoludico moderno è davvero in una situazione peculiare, non trovate? Se da una parte gli odierni titoli AAA, che oggigiorno richiedono budget a livelli cinematografici (se non di più) falliscono su più fronti, con molti che sembrano fatti con lo stampino o che non soddisfano le aspettative sempre più alte dei giocatori per i più svariati motivi più o meno condivisibili, dall’altra abbiamo un continuo strizzare l’occhio ai gamer più attempati e nostalgici con continue remaster di titoli storici più o meno riuscite o totali remake di giochi di venti, trent’anni fa, quest’ultima pratica spesso con risultati contrastanti, specialmente se il prodotto in questione si distacca troppo stilisticamente dall’originale giocato in passato (vero, trilogia ancora in corso del nuovo FINAL FANTASY VII?).

Se c’è una casa di sviluppo moderna che si è data completamente alla mentalità dello sfornare quanti più remake possibile, quella è senza dubbio SQUARE ENIX. Basti pensare che nel corso di questi ultimi anni ne ha sfornati davvero tantissimi, tra i nuovi FINAL FANTASY VII, le Pixel Remaster dei suoi FINAL FANTASY su NES e SNES, l’ottimo remake di STAR OCEAN 2… e non dimentichiamo remake di giochi che all’uscita rimasero relegati sul suolo giapponese come il fiabesco TRIALS of MANA e il semisconosciuto (ma validissimo!) LIVE A LIVE. E basti pensare anche al fatto che nel solo 2024 la compagnia ha pianificato di rilasciare ben tre remake, fra il recente FINAL FANTASY VII: REBIRTH, l’imminente DRAGON QUEST III HD-2D Remake e il gioco che tratteremo oggi in questa recensione: il remake in 3D di Romancing SaGa 2.

Questo titolo uscito originariamente nel 1993 su Super NES è rimasto relegato per oltre vent’anni sul suolo giapponese, visto che all’epoca della sua uscita gli RPG giapponesi erano ancora un prodotto di nicchia e, la serie SaGa in particolare, fu vista come troppo complessa per i giocatori occidentali, complice anche il peculiare sistema di crescita dei personaggi, ideato dal creatore della serie Akitoshi Kawazu, basato sull’utilizzo delle abilità e sui danni subiti anziché sui punti esperienza. Fu infatti solo nel 2016 che il titolo storico sbarcò in Occidente su dispositivi mobile e console, grazie a una graziosa remaster a opera di ArtePiazza, lo stesso studio responsabile dei remake per Nintendo DS di DRAGON QUEST IV, V e VI, oltre che delle varie versioni, tra cui quella originale per PS1, di DRAGON QUEST VII (e che, con rammarico, non finii mai a causa di un brutto bug che riscontrai nella versione PS Vita…).

Ora, nel 2024, ecco che arriva non una remaster, ma un remake nuovo di zecca che promette una nuova grafica 3D, un completo restyling del sistema di gioco e svariate migliorie all’esperienza. Remake che SQUARE ENIX è stata così gentile da concederci di provare con qualche settimana di anticipo, in modo da poterlo sviscerare e farvene sapere di più. Quindi preparate l’equipaggiamento, le magie, e buttatevi insieme a noi alla scoperta di questa nuova versione del quinto gioco della serie SaGa!

Romancing SaGa 2: Revenge of the Seven – Recensione

  • Titolo: Romancing SaGa 2: Revenge of the Seven
  • Piattaforma: PlayStation 5, PlayStation 4, Nintendo Switch, PC (Steam)
  • Versione analizzata: Nintendo Switch (EU)
  • Genere: RPG
  • Giocatori: 1
  • Publisher: SQUARE ENIX
  • Sviluppatore: SQUARE ENIX, xeen Inc.
  • Lingua: Inglese (testi), Inglese o Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 24 ottobre 2024
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: non annunciati
  • Note: Trattasi del remake del classico del 1993 Romancing SaGa 2

Abbiamo recensito Romancing SaGa 2:Revenge of the Seven con un codice Nintendo Switch fornitoci gratuitamente da SQUARE ENIX tramite PLAION.

Secondo la leggenda, in tempi antichi, quando il mondo stava vergendo verso il caos e l’oscurità e terribili creature minacciarono la stabilità dei suoi abitanti, apparvero sette mitici eroi per salvare la situazione, solo per sparire nel nulla una volta compiuta la loro missione. I loro nomi sono Wagnas, Noel, Dantarg, Rocboquet, Subier, Bokhohn e Kzinssie. Ma la loro misteriosa scomparsa non cancellò l’eco delle loro gesta e, nel corso dei secoli, il popolo credette fermamente che sarebbero sicuramente ricomparsi se fosse emersa una nuova crisi. Mille anni dopo, essi ricomparvero… ma non furono le figure di giustizia e rettitudine che tutti si aspettarono, bensì degli orrendi demoni spietati, portatori di morte e distruzione quanto le creature che ci si aspettava dovessero sconfiggere.

Una volta avviato il gioco dopo questo lungo prologo, ci verrà chiesto di scegliere il nostro personaggio fra un Imperatore e un’Imperatrice, a cui dovremo inoltre dare un nome. La cosa peculiare è che non verremo da subito messi ai comandi del personaggio da noi selezionato; ci ritroveremo invece catapultati in una taverna, dove un menestrello (ubiqua mascotte di Romancing SaGa) ci narrerà del fiorente impero di Varennes, della sua capitale Avalon e della lunga dinastia di imperatori che successero al suo trono, a cominciare dal prode e saggio Leon e dei suoi due figli, il temerario Victor e il mansueto Gerard.

Romancing SaGa 2: Revenge of the Seven – Recensione

Inizieremo dunque la partita controllando Leon e aiutandolo a sgominare e sigillare dei demoni all’interno di una grotta con l’aiuto di un gruppo di soldati scelti e del giovane principe Gerard. Poco dopo il nostro ritorno al palazzo reale di Avalon, Leon darà udienza a una misteriosa veggente che gli parlerà di futuri avvenimenti nefasti a opera dei Sette Eroi e gli insegnerà un preziosissimo incantesimo: la Magia Ereditaria. Grazie a questo sortilegio, l’Imperatore sarà capace di tramandare non solo lo stesso potere, ma anche le sue esperienze e conoscenze passate al suo erede al trono quando fosse giunta per lui l’ora di lasciare questo mondo.

L’occasione di usare questo potere, sfortunatamente, non tarda ad arrivare quando uno dei Sette eroi, Kzinssie, assale Avalon e utilizza una tecnica sul principe Victor per rubargli l’anima e privarlo della vita. Questo porterà Leon e Gerard a rintracciare l’Eroe, con l’Imperatore che si immolerà per conoscere il segreto della tecnica Ruba-anime di Kzinssie e tramandarla al figlio in punto di morte, insieme a tutte le sue abilità e ai suoi ricordi. E qui parte il gioco vero e proprio, portandoci a controllare i vari imperatori di Varennes di generazione in generazione e accompagnandoli in monumentali imprese che ci aiutino ad ampliare e arricchire il nostro regno, reclutare nuovi compagni (e quindi classi) che ci aiutino negli scontri contro i demoni che assediano la popolazione e liberare l’umanità dalla minaccia dei Sette Eroi, in un’avventura che si dipana nel corso di secoli interi.

L’impegnativa vita di un Imperatore

La serie Romancing SaGa è sempre stata unica, nel senso che segue, sì, un canovaccio di partenza per la storia, ma lasciando al giocatore molta libertà su come vuole muoversi e quali quest vuole completare nell’ordine che preferisce e Romancing SaGa 2 non fa eccezione, visto che potremo liberamente recarci in qualunque territorio a nostra disposizione e vedere di cosa gli abitanti abbiano bisogno, che sia cercare ingredienti per una pozione, aiutare un regno alleato a sbrigare le pratiche per la successione al trono, sgominare i demoni che infestano una miniera o convincere i pirati a lasciar stare le navi mercantili nel nostro territorio. Le nostre azioni lasceranno il segno sui territori adiacenti, che cambieranno a seconda del nostro operato sia nel bene che nel male, cosa che decreterà quali popoli e città si alleeranno con l’Impero di Varennes e quali classi ci saranno rese disponibili. Se questo approccio dà molta libertà al giocatore su come vuole giocare, vuol dire anche che non sarà mai possibile completare il gioco al 100% in una sola partita, visto che portare a termine certi scenari pregiudicherà sempre e comunque l’accesso a qualche altro scenario, anche se c’è da dire che ciò permette che nessuna partita sia mai completamente uguale all’altra, dando molta varietà a un gioco che di per sé è piuttosto lungo e interessante.

Romancing SaGa 2: Revenge of the Seven – Recensione

Quando non saremo occupati in giro per il mondo a sgominare demoni, firmare alleanze e fermare i soprusi dei Sette Eroi, potremo sempre tornare a palazzo per poter amministrare un po’ la città di Avalon, utilizzando le preziose, preziosissime Corone (la valuta del mondo di gioco) per ampliare e migliorare la città. Potremo, ad esempio, costruire un’officina di un fabbro in cui forgiare nuovi e più potenti armamenti con i materiali e le corone necessarie, o finanziare lo sviluppo di nuove magie facendo costruire un laboratorio di arti arcane. Potremo costruite un’università per ampliare il livello culturale dell’impero — e in cui prendere parte a degli esami che ci daranno delle ricompense niente male una volta superati o semplicemente ampliare le finanze del regno costruendo un bel giardino imperiale. E credetemi, ampliare le finanze è importantissimo, perché servono soldi in Romancing SaGa 2. Tanti soldi.  Solo per costruire le strutture sono necessarie centinaia di migliaia, se non milioni di Corone, e il prezzo levita quando ci sono anche da ricercare nuove magie e da forgiare nuovi equipaggiamenti. Non è un caso che i forzieri contengano decine di migliaia di Corone, così come sono decine di migliaia i soldi ottenuti dalle proprie vittorie in battaglia, che aumenteranno o diminuiranno a seconda del nostro operato.

Di generazione in generazione

Ogni qualvolta che un nostro Imperatore o Imperatrice svolgerà un determinato numero di quest, sceglierà di abdicare dal suo trono ad Avalon, o quando i suoi LP (Life Point) scenderanno a zero decretandone la morte, si passerà a una nuova generazione, costringendoci a scegliere un nuovo sovrano che continui il suo operato e ne erediti anche tutte le statistiche ottenute combattendo contro i nemici. Ci verrà data la scelta fra diversi personaggi appartenenti a svariate classi da noi sbloccate nel corso dell’avventura, l’apparizione dei quali è completamente casuale e potrebbe persino cambiare resettando il gioco e ricaricando la partita, trucchetto che potrebbe tornare utile nel caso si voglia ottenere un Imperatore di una determinata classe che possa aiutare a svolgere una qualche quest che altrimenti sarebbe impossibile.

Scegliendo una nuova classe per l’Imperatore di turno, ci sarà possibile ampliare ulteriormente il numero di abilità in suo possesso, poiché le abilità del sovrano si sommerebbero a quelle di quella determinata classe scelta, rendendolo ancora più versatile nelle battaglie che verranno e rendendogli possibile l’utilizzo di più armi e magie. Inoltre, sempre dal castello di Avalon, sarà possibile registrare e imparare nuove tecniche di combattimento con le armi e nuove formazioni di battaglia in cui schierare il nostro fidato party da cinque, che si sbloccheranno dando nuove classi al nostro Imperatore.

In un’epoca passata, dei guerrieri conosciuti con il nome di Sette Eroi hanno combattuto per salvare l’umanità. Ma le lodi si sono tramutate in maledizioni quando gli altri Antichi hanno iniziato a temere il loro potere e li hanno banditi in un’altra dimensione. Le loro buone azioni sono sopravvissute nelle leggende tramandate nei secoli, che prevedevano il ritorno degli eroi quando il mondo ne avesse avuto più bisogno. Come previsto dalle leggende, gli eroi sono riapparsi, anche se il lungo esilio li ha corrotti e adesso bramano di vendicarsi su chi ha fatto loro un torto. Calati nei panni dell’Imperatore di Avalon mentre legioni di nemici invadono i tuoi territori sotto gli ordini dei Sette Eroi. Difendi il tuo impero, espandi il tuo regno e sconfiggi i rancorosi eroi uno per uno per salvare il mondo!

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Romancing SaGa 2: Revenge of the Seven – Recensione

La sottile linea fra modernità e tradizione

Abbiamo parlato a lungo del gioco e ancora nemmeno abbiamo trattato tutte le novità portare in pentola da questa nuova versione! Vediamo un po’… da dove possiamo cominciare? Direi dal gameplay, visto che Revenge of the Seven porta diverse novità alla formula di SaGafacilitando molte cose e rendendo gli scontri decisamente più rapidi e avvincenti pur mantenendo il caro vecchio approccio a turni che tanto piace a noi che siamo cresciuti a pane e RPG negli anni ’90. Innanzi tutto, è stato completamente ridisegnato il sistema di crescita delle statistiche e dei personaggi, pur mantenendolo sempre e comunque incentrato su che tipo di abilità utilizzi ogni personaggio. Ora, chi ha mai giocato un titolo di questa serie, sa che i SaGa non hanno mai utilizzato un classico sistema di crescita dei personaggi basato su livelli e punti esperienza (un’innovazione con cui quel mattacchione di Kawazu se ne uscì già negli anni ’80 quando fu messo a lavorare su FINAL FANTASY II) ma che ogni personaggio vedrà aumentare le statistiche in base a cosa ha fatto nel corso di una battaglia; ad esempio, venire colpito potrebbe far aumentare i suoi HP, oppure potrebbe vedere aumentare le sue abilità con una determinata arma o magia continuando ad utilizzarla. E notate come stia scrivendo il condizionale, visto che questi aumenti alle statistiche non sono mai stati cosa sicura.

Bene, il remake di Romancing SaGa 2 cambia le carte in tavola facendo sì che ogni personaggio che ha preso parte alla battaglia ottenga un totale di punti che andranno a riempire gli indicatori di HP, BP e di qualunque arma e magia che il personaggio abbia utilizzato, anche solo una volta. Quando gli indicatori si riempiranno, il personaggio vedrà aumentare le proprie statistiche e il proprio livello in quella determinata abilità, cosa che gli permetterà di avere accesso a nuove tecniche fisiche e nuove magie… o almeno potrebbe! Ora, è vero che al giocatore è reso possibile vedere in battaglia se è vicino o meno a ottenere una nuova tecnica grazie a un’icona a foma di lampadina (chiamata Glimmer) più o meno luminosa vicino al nome di certe tecniche da lui imparate, segnale che continuando a usare quella tecnica potrebbe sbloccare un nuovo attacco speciale. Tuttavia, la cosa non è mai sicura, e spesso si ritroverà a provare e riprovare quella tecnica finché finalmente non si otterrà l’effetto sperato, dando il via a un nuovo attacco micidiale. Non è così semplice invece per le magie, dove tale indicatore non appare mai e il personaggio che usa un determinato elemento in battaglia potrebbe come non potrebbe sbloccare un nuovo incantesimo alla fine dello scontro.

Romancing SaGa 2: Revenge of the Seven

Altra novità inedita di questa versione sono gli Attacchi combinati eseguibili quando l’indicatore Overdrive è completamente pieno, cosa che avviene continuando a colpire gli avversari con armi e magie ai quali sono più vulnerabili (un concetto che, nella sua esecuzione, ricorda tantissimo un altro titolo SQUARE ENIX, ovvero OCTOPATH TRAVELER). Selezionando la voce dal menù, potremo scegliere un potente attacco in cui dai due ai più membri del party potranno scatenare contro i nemici alcune delle loro tecniche più potenti facendo loro ingenti danni, così come sono nuove di zecca le Ley Lines,dei veri e propri campi di energia all’interno del campo di battaglia collegati a uno dei principali elementi a seconda del terreno e che, a seconda delle proprietà elementali di alleati e nemici, potrebbero dar loro dei bonus alle statistiche e di supporto che li aiutino in battaglia. Per esempio, aumentandone la forza di attacco o permettendo loro di rigenerare HP a ogni turno e che possono essere annullate utilizzando magie dell’elemento opposto (come magie di vento contro una Ley Line di terra).

Romancing SaGa 2: Revenge of the Seven

Le novità non riguardano solamente le battaglie, ma interessano anche l’esplorazione sulla mappa. Ad esempio, ci è data la possibilità di muoverci in scatto e di saltare, con diversi dungeon che richiederanno un uso sapiente di queste due tecniche per essere attraversati e/o esplorati al 100%, ma che potrebbe anche rendere l’esperienza a tratti frustranti per la precisione con cui bisogna usare insieme sia lo scatto che il salto, specie se non si modificano le impostazioni per attivare lo scatto, costringendo a tenere premuto ZR e a premere B contemporaneamente col giusto tempismo. Inoltre, nascosti nelle mappe, potremo trovare un paio di novità interessanti: una è la presenza di Mr. S, il simpatico insegnante dalle fattezze di esserino giallo con un occhio solo che ha debuttato in SaGa 2 su Game Boy e che da allora è diventato un po’ la mascotte della serie. Trovando questo buffo personaggio in giro per le città e per i dungeon, andremo a riempire una cartella di timbri che ci daranno dei bonus niente male, come la possibilità di vedere quanti tesori ci sono in un’area o spendere meno BP quando si tenta di fuggire da una battaglia. La seconda è la presenza di quindici reliquie magiche nascoste in giro per i dungeon del gioco e, che se trovate, ci mostreranno delle inedite cutscene sul passato dei Sette Eroi, su come fossero al tempo della loro impresa, su come si conobbero e cosa li portò a trasformarli negli abomini che stiamo combattendo. Sono filmati decisamente interessanti che aiutano a capire molti retroscena della storia e a umanizzare queste ombrose figure antagonistiche, vale davvero la pena cercarle… anche perché farlo migliora il livello del proprio impero e quindi anche quanti soldi otterremo dalle tasse dei cittadini.

C’è tutto un mondo da esplorare

E il lato tecnico? Beh, c’è da dire che anche in quello Revenge of the Seven fa un lavoro più che dignitoso. Gli sviluppatori, che poi sono gli stessi dell’ottimo remake di Seiken Densetsu 3 (TRIALS of MANA). Ce l’hanno messa davvero tutta per ricreare da zero le città e i dungeon dell’originale per SNES rendendoli più belli e immersivi che mai, così come hanno fatto un ottimo lavoro con i modelli dei personaggi, dando loro un design accattivante e dei costumi davvero ben fatti, sia per gli eroi che per i nemici. Se proprio devo trovare un difetto, c’è da dire che su Nintendo Switch le texture facciano un po’ fatica a caricare, e che mi sia persino capitata un’istanza in cui sono stata costretta a chiudere e ricaricare il gioco perché le texture si erano completamente impallate. Malgrado questo piccolo problema, c’è da dire che anche la versione per la console ibrida Nintendo fa la sua bella figura, con una resa dettagliata e gradevole agli occhi anche in portatile.

Anche il reparto sonoro sfigura, con arrangiamenti musicali dei vecchi temi per SNES che sono decisamente orecchiabili, mantenendo lo stesso impatto sonoro che ebbe il gioco all’epoca dell’uscita. Senza contare che, se si vuole, è sempre possibile passare dalla nuova colonna sonora a quella classica della versione Super Nintendo quando lo si desidera. Altro aspetto buono è senza dubbio il doppiaggio, che risulta sia ottimo in giapponese (com’è ormai prassi) che gradevole anche nella versione inglese, sebbene spesso il parlato giapponese differenzi dai dialoghi scritti in lingua anglofona.

Romancing SaGa 2: Revenge of the Seven

Veniamo ora a un problema che potrebbe sicuramente far storcere il naso ad alcuni di voi: sebbene i trailer pubblicitari abbiano mostrato delle cutscene con il testo a schermo in italiano, il gioco non presenta al momento alcuna opzione per la nostra lingua, sebbene ne siano presenti altre come il francese e l’inglese. L’unica cosa che possiamo sperare è che possa essere aggiunta in un futuro aggiornamento, anche perché l’inglese utilizzato in questo gioco non è esattamente fra i più elementari, e chi non mastica bene la lingua potrebbe finire col perdersi nel suo linguaggio complesso, quasi aulico.

A chi consigliamo Romancing SaGa 2: Revenge of the Seven?

Questo è un gioco incredibilmente profondo che va consigliato caldamente a tutti gli amanti degli RPG, specialmente quelli a turni, a chi cerca qualcosa di fuori dagli schemi, a chi ama i JRPG ma vorrebbe qualcosa di un po’ meno lineare e, perché no, a chi ha già giocato l’originale, magari nella remaster a opera di ArtePiazza e vorrebbe rigiocarlo in una veste nuova e più moderna, sia stilisticamente che nel gameplay. Le quest non sono troppo lunghe, gli scontri sono impegnativi al punto giusto oltre che scorrevoli e i diversi bivi che è possibile seguire assicureranno ben più di una partita se siete dei maniaci completazionisti. L’unica cosa che potrebbe scoraggiare a questo punto è l’arbitrarietà nell’apprendimento delle tecniche oltre che l’assenza della lingua italiana.

  • Una nuova veste grafica inedita e deliziosa
  • Un sistema di battaglia e crescita più scorrevole
  • Molta libertà nel modo in cui si vuole svolgere le quest
  • Tanti extra e segreti da scoprire

  • L’apprendimento delle tecniche è del tutto casuale
  • Le fasi di platforming possono risultare frustranti
  • Qualche problema di caricamento delle texture su Nintendo Switch
  • Manca la lingua italiana
Romancing SaGa 2: Revenge of the Seven
4.4

Un remake degno di un classico senza tempo

Romancing SaGa 2: Revenge of the Seven è sicuramente una delle più gradite sorprese di questo 2024 e senza dubbio uno dei migliori remake sfornati da SQUARE ENIX in questi ultimi anni. Non è facile trovare un remake che riesca a rispettare così fedelmente lo spirito di un vecchio titolo riuscendo comunque a svecchiare il gameplay e rendendolo più appetibile anche ai giocatori odierni, e spero onestamente che abbia il successo che merita, come purtroppo non è successo agli ottimi sebbene forse troppo di nicchia remake di STAR OCEAN 2 LIVE A LIVE. È un gioiellino pieno di sorprese e decisamente da non sottovalutare, che terrà incollati al video per ore e ore, complice anche la sua bella e carnosa mole, anche perché si vede che gli sviluppatori ci hanno messo davvero impegno, cuore e passione, cose che ormai sono un po’ una rarità nel panorama videoludico moderno. Ci auguriamo davvero che arrivino altri progetti come questo, in futuro.

Una normalissima bimba ultraventenne che ha trafficato con computer e videogiochi per tutta la vita. Nel tempo libero le piace scarabocchiare sul suo sketchbook.

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