SCARLET NEXUS: il producer parla del mondo di gioco, character design e tanto altro

SCARLET NEXUS

Durante la diretta del Play Anime Live di questa notte, BANDAI NAMCO Entertainment ha colto l’occasione per condividere con gli spettatori anche un piccola intervista a Keita Iizuka, producer dell’intrigante SCARLET NEXUS.

Eccovi la trascrizione di quanto dichiarato durante la diretta.

Potresti dirci da cosa hai tratto ispirazione per SCARLET NEXUS?

Iizuka: “SCARLET NEXUS è nato dal nostro desiderio di raccontare una storia su di un gruppo dotato di poteri eccezionali, capaci di usare le proprie unicità e caratteristiche per completare ogni missione o raggiungere i propri traguardi cooperando come team. Volevamo anche usare il fattore superpoteri, elemento che in tantissimi hanno desiderato come tema principale del gioco. L’unione di questi concetti ha dato vita a SCARLET NEXUS.”

Quali esperienze maturate con la serie Tales of applicherete in SCARLET NEXUS?

Iizuka: “L’esperienza maturata con la serie Tales of che vogliamo inserire in questo gioco include le tecniche di storytelling e dello sviluppo dei personaggi. In SCARLET NEXUS abbiamo costruito le battaglie action in modo da essere intuitive, e abbiamo deciso di assemblarle in modo che si possa percepire ogni miglioramento e crescita che sperimenteranno nel corso dell’avventura.”

Dato che lei ha sviluppato anche CODE VEIN e GOD EATER, si può dire che questi titoli siano in qualche modo connessi? Se la risposta è no, come state utilizzando l’esperienza di quei giochi in SCARLET NEXUS?

Iizuka: “L’universo di SCARLET NEXUS non è connesso in alcun modo con quello di CODE VEIN o GOD EATER. L’unico dettaglio che i tre hanno in comune è il fatto che i giocatori possono diventare in prima persona il rispettivo protagonista. In SCARLET NEXUS stiamo usando il tema dei superpoteri, e ci auguriamo che i giocatori possano immergersi completamente nell’esperienza del loro utilizzo.

SCARLET NEXUS è sicuramente un titolo futuristico, ma sembra affondare le proprie radici nella cultura e nella mitologia giapponese. È complicato riuscire a inserire i due in modo bilanciato? Qual è stata la più grande sfida affrontata dal team di sviluppo?

Iizuka: “Stiamo realizzando il mondo di gioco basandoci sull’idea di come il futuro possa sembrare, specialmente in Giappone e Asia. Per questo motivo non abbiamo riscontrato particolari problemi nell’includere elementi della cultura giapponese all’interno del gioco. Se però guardate bene il mondo in cui il tutto è ambientato, oltre al look futuristico, è possibile trovare anche particolari tipici degli anni ’90, come elementi visivi o atmosfere retro. Riuscire a combinare il look futuristico con gli elementi retro è stata una delle più grandi sfide sperimentate nello sviluppo. Di tanto in tanto sentirete che il mondo di SCARLET NEXUS si trovi in una timeline diversa dalla nostra, dove la società e le tecnologie si sviluppano nella direzione ‘sbagliata’. Non vediamo l’ora che i giocator sperimentino tutto questo in modo diretto.”

Potrebbe dirci quali sono state le sue ispirazioni per il character designs?

Iizuka: “Per SCARLET NEXUS siamo sempre stati consapevoli del fatto che i personaggi sono un team. Per questo motivo ci siamo assicurati di inserire uniformità nel loro design. Ciascun personaggio ha delle parti che riflettono le proprie personalità e caratteristiche. Inoltre, quando usano i loro superpoteri, potrete vederli indossare il loro cappuccio o avere alcuni elementi che celano il loro volto. La loro agonia è il prezzo che devono pagare per avere poteri così forti. Nascondendo le loro emozioni, ci siamo assicurati di costruire una sorta di visual da eroi dark.

Gli Other sono stati realizzati per assomigliare ad alieni, anche se ci troviamo in un mondo futuristico. Sebbene la loro silhouette possa riportare alla mente alcune creature esistenti, gli Other sono creati con il concetto di unire cose viventi con oggetti inanimati. Dato che la loro esistenza è pensata per essere diversa da quella degli umani, non conoscono le nostre intenzioni o il nostro linguaggio. Per combatterli, l’unica cosa utile è usare i propri superpoteri.

Anche voi non vedete l’ora di poter provare con mano questo titolo? Vi consigliamo di mettervi comodi, perché l’attesa non sarà breve. Il gioco è infatti attualmente in sviluppo per per PlayStation 5, Xbox Series X, PlayStation 4, Xbox One e PC.

Fonte: BANDAI NAMCO Entertainment via Gematsu

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.

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