Se siete avvezzi al mondo degli shonen manga, certamente vi sarà passato per le mani My Hero Academia, la più famosa serie di Kohei Horikoshi, giunta in Italia al ventitreesimo volume. Non molti sanno invece che il famoso autore si è cimentato, oltre ai vari spin-off del mondo di Deku e compagni, anche in una nuova miniserie intitolata BARRAGE, edita qui in Italia da Star Comics a partire dai primi di giugno e composta di appena due volumi.
Non è raro che il protagonista di un manga per ragazzi scopra di essere un predestinato, con poteri latenti o una discendenza “regale”. Più difficile è che si appropri di queste caratteristiche fin da subito, per uno scherzo del destino.
L’inizio e le premesse di Barrage si basano infatti su un espediente narrativo simile a quello del famoso romanzo di Mark Twain, Il Principe e il Povero, reinterpretato in una chiave più forzata per donare ad Astro il potere di cambiare le sorti della battaglia che imperversa nel suo regno. Infatti, in questo “pianeta di una certa galassia” chiamato Industria, il ragazzino si troverà a far le veci del principe Barrage, trovandosi a contrastare i piani ideati da alieni di ogni genere, decisi a impossessarsi del regno e dell’arma regale che lo difende. Riuscirà Astro a reggere il peso della guerra planetaria?
Generalmente ogni primo volume assorbe tutta l’inesperienza del mangaka: anche in ONE PIECE, per esempio, i disegni erano scarni e i dialoghi quasi banali, nonostante le premesse del capolavoro ci fossero già tutte. Barrage naturalmente non si sottomette a questa regola (essendo l’autore già maturo) e quindi valutarne il contenuto risulta certamente più difficile.
Lo stile del disegnatore rimane riconoscibilissimo anche in Barrage, dalla copertina ai personaggi inseriti, dalle battaglie al tratto pulito, con personaggi delineati e gradevoli. Può capitare che le similitudini di certi volti con quelli dei personaggi ben conosciuti di My Hero Academia possano tuttavia distogliere l’attenzione dalla trama e dalle tematiche principali, come accade nel caso dei personaggi rapiti o per una ragazza che apparirà nelle pagine finali, ma per molti questo potrebbe rappresentare anche un lato positivo, soprattutto per i fan del lavoro di Horikoshi.
Tutta la narrativa di Barrage si focalizza sul tema della famiglia, più volte rievocato e rimarcato nel corso della storia. È talmente pressante che a volte risulta quasi “pesante” e ripetitivo, ma generalmente è trattato in modo opportuno, e a volte fa quasi venire le lacrime agli occhi.
I sentimenti di Astro si legano infatti alle problematiche più profonde che una guerra comporta: molti orfani, una povertà dilagante nel regno, l’invidia e i desideri di che vorrebbe solamente una vita migliore, ma non può permetterselo. Una tragicità di fondo che tuttavia non è mai opprimente, e che si amalgama bene con lo stile gioviale e spesso ironico di Horikoshi.
Una nota di merito va infine agli scontri, più ragionati e dettagliati di molti altri manga, dove l’esperienza e la tecnica assumono un ruolo maggiore della semplice forza bruta.
Con le sue 187 pagine di storia, per un volume diciamo standard, Barrage offre una storia condensata, ma molto avvincente: i dialoghi sono concisi e necessariamente descrittivi, ma riescono quando serve a divagare su sentimenti, sull’umorismo e persino su note futili. I disegni non possono che essere definiti ottimi, curati e studiati, degni di un mangaka navigato. Sono inoltre presenti delle simpatiche pagine di intermezzo che illustrano i protagonisti e le loro versioni alternative, varie comparse apparse nella storia, delle bozze di Horikoshi, e angoli dove, parafrasando l’autore, sono illustrate “immagini che con il manga non centrano nulla”. Insomma, per 4,50 € questa prima edizione, uscita il 3 giugno di quest’anno, offre uno svago di buona qualità. Ne consigliamo quindi la lettura, nonostante le limitatezze che può avere una storia sviluppata in poche centinaia di pagine (la saga infatti si conclude con il secondo volume), mentre il secondo volume verrà reso disponibile a partire dai primi di settembre.
Barrage è una favola mancata
Con le premesse fornite da questo primo volume sarebbe certamente nata una saga più che decente. Di buon livello insomma, se ci fosse stata veramente la possibilità di continuare.
E invece, concludendosi con soli due numeri (in patria è già terminata), Horikoshi ci fa capire che questa storia non era altro che un piacevole capriccio. Il celebre mangaka ci mostra infatti di avere ancora tante idee da mettere su carta, così come la capacità di creare nuovi scenari e personaggi altrettanto carismatici, e tuttavia risulta evidente un manga così importante come My Hero Academia non permette attualmente altri lavori di livello. BARRAGE aveva del potenziale, con spunti iniziali non troppo banali, ottime tematiche, idee intriganti e una trama interessante. Peccato che andrà a concludersi in appena due volumi, relegandolo a status di miniserie con “potenziale incompiuto”.
Il primo volume di BARRAGE è disponibile su Amazon al prezzo scontato di 4,27 €.
Una piacevole digressione