In mezzo alla presentazione di titoli come Super Smash Bros. Ultimate e Pokémon: Let’s Go, Pikachu & Eevee!, la presenza di quattro Nintendo Switch in cui era possibile provare Monster Hunter Generations Ultimate sembra essere passata un po’ in sordina. Questo titolo non è invece passato inosservato agli occhi della sottoscritta poiché, oltre a trattarsi di una delle mie saghe preferite, esattamente in questo periodo, due anni fa, recensivo qui su Akiba Gamers Monster Hunter Generations per Nintendo 3DS.
Visto l’annuncio dell’arrivo della versione Ultimate su Nintendo Switch, ho quindi colto l’occasione di tornare a Bherna per una breve caccia, curiosa di scoprire cosa mi avrebbe suscitato un ritorno al passato dopo l’avventura in MONSTER HUNTER: WORLD. La demo presentata permetteva di malmenare il Gran Maccao, uno dei primi mostri grandi incontrati in Monster Hunter Generations, nella zona della Frontiera Giurassica: prima di cominciare la missione era possibile selezionare una tra le quattordici armi disponibili già nella versione base del titolo su Nintendo 3DS (purtroppo, essendo arrivata in postazione a missione già confermata, ho dovuto abbandonare la mia fidata Spad-Ascia per utilizzare un meno violento Falcione Insetto).
Oltre alla scelta delle armi torna un meccanismo introdotto in Monster Hunter Generations, ma non ripreso nel più recente MONSTER HUNTER: WORLD — quello degli Stili di Caccia. Oltre agli stili Aereo, Gilda, Offensivo e Ombra, in Monster Hunter Generations Ultimate sono stati aggiunti due stili di gioco completamente nuovi. Quello che ho avuto la possibilità di provare, lo stile “Brave”, è dedicato a quei giocatori che amano giocare pesante e menare le mani (parlo soprattutto con voi, appassionati del martello), poiché presenta una barra che si riempie nel corso della lotta grazie alla quale è possibile effettuare un potente attacco caricabile premendo contemporaneamente X e Y. Chi sceglie questo stile, inoltre, ha diritto a qualche secondo di invincibilità nel momento in cui ripone l’arma, counterando temporaneamente l’attacco del mostro nemico.
Il secondo stile, lo stile Alchemico, è invece pensato per coloro che preferiscono svolgere un ruolo di supporto all’interno della squadra: grazie ad esso il giocatore sarà in grado di far comparire tra le sue mani una botte che, se scossa, permetterà di scegliere di utilizzare uno degli strumenti disponibili. Tra gli strumenti disponibili ci saranno item di cura, bombe soniche, diversi tipi di buff o strumenti offensivi per colpire i mostri. Tale abilità si ricarica nel corso della lotta colpendo il mostro avversario: il riempimento di una barra posta sotto la vita del cacciatore indica il numero di volte in cui sarà possibile scuotere la botte, e quindi il numero di strumenti tra cui sarà possibile scegliere.
La sessione di caccia è stata una breve dimostrazione della durata di 15 minuti in multiplayer online da quattro giocatori: la prima cosa che salta all’occhio osservando lo schermo della console (il gioco è stato testato in modalità handheld) è l’abissale differenza di risoluzione in questa nuova versione Ultimate per Nintendo Switch: si passa da un 240p per la versione base su Nintendo 3DS ad un soddisfacente 720p in versione mobile e 1080p su televisore. Oltre a ciò, è possibile notare un notevole miglioramento nell’illuminazione, nelle ombre ambientali e nell’antialiasing dei modelli. Niente più bordi pixellati e incerti: ora l’immagine generale risulta nitida e chiara, grazie anche al miglioramento del filtro anisotropico. I comandi di gioco restano quelli che siamo stati abituati ad utilizzare sin dai primi titoli, e l’utilizzo dei Joy-Con in modalità portatile non sembra precludere la comodità delle sessioni di gioco.
Al di là del perfezionamento estetico e di nuovi Stili di Caccia, Monster Hunter Generations Ultimate comprende, rispetto, alla versione base, tutte quelle migliorie che CAPCOM ci ha abituati a trovare nelle versioni Ultimate: l’inserimento del G Rank (il più alto grado di difficoltà delle missioni di caccia), un nuovo boss finale, l’inserimento di nuovi mostri da cacciare e, insieme ad essi, le corrispettive armi e armature. Inoltre, non dimentichiamo che questa nuova versione per Nintendo Switch mantiene come punto di forza la possibilità di rendere il gioco sia fisso che portatile, a seconda delle nostre esigenze.
Nonostante sotto questi punti di vista Monster Hunter Generations Ultimate sia promosso a pieni voti, è doveroso un breve ragionamento: provare questo titolo della saga dopo l’uscita di MONSTER HUNTER: WORLD lascia un po’ di amaro in bocca. Purtroppo è una sensazione che, insieme a me, hanno espresso anche i miei compagni di caccia, tra un fendente e l’altro: WORLD ha implementato nella saga meccaniche di gameplay che riescono a farti sentire davvero in una sessione di caccia, in cui si è immersi in un ambiente open world interamente interagibile ed esplorabile e non si è costretti da tediosi caricamenti di zona, ma è invece possibile vedersi arrivare un mostro sotto i piedi quando meno ce lo si aspetta. Monter Hunter Generations Ultimate, tuttavia, batte senza dubbio WORLD in longevità, con una vastissima quantità di mostri grandi e piccoli da sconfiggere nelle nostre sessioni di caccia.
Considerato ciò, Monster Hunter Generations Ultimate in Occidente è purtroppo destinato a soffrire il confronto con il fratello maggiore a causa del tardivo annuncio di una localizzazione, risultando tecnicamente un passo “indietro” rispetto ad esso; nonostante ciò si tratta di un’ottima esclusiva per Nintendo Switch che soddisferà i fan della saga. Io per prima apprezzo MONSTER HUNTER: WORLD tanto quanto i precedenti capitoli della saga, e non posso che ritenermi contenta dell’arrivo di Monster Hunter Generations Ultimate sui lidi nostrani, viste le innegabili migliorie rispetto al suo capitolo base.