Un buio denso, fitto e inquietante, colorato soltanto da una flebile luce. A un tratto una voce rompe il silenzio… e inizia la schiavitù!
È proprio questo l’incipit del titolo che prenderemo in esame oggi: The Witch and the Hundred Knight. Il gioco, firmato Nippon Ichi Software avrebbe dovuto debuttare in Giappone il 28 giugno 2013 ma venne rimandato a un generico 2013 salvo poi essere pubblicato in lieve ritardo il 25 luglio dello stesso anno, mentre in Europa ha fatto la sua comparsa sugli scaffali il 21 marzo 2014, e quattro giorni dopo anche in Nord America. Nei panni del leggendario demone Hundred Knight dovremo fare di tutto per soddisfare la nostra scorbutica padrona Metallia, strega delle paludi, la quale vuole ricoprire di melma e fango l’intero pianeta per espandere i propri domini e poteri. Insieme al fidato maggiordomo Arlecchino vivremo grottesche avventure costellate da eventi e dialoghi a volte divertentissimi e a volte, invece, forse un po’ crudi.
- Titolo: The Witch and the Hundred Knight
- Piattaforma: PlayStation 3
- Genere: Action RPG
- Giocatori: 1
- Software house: Nippon Ichi Software, NIS America, BANDAI NAMCO Games
- Sviluppatore: Nippon Ichi Software
- Lingua: Inglese (testi), Inglese o Giapponese (doppiaggio)
- Data di uscita: 21 marzo 2014
- Disponibilità: retail, digital delivery
- Reperibilità: comune
- DLC: non presenti
- Note: Collector’s Edition per il mercato USA che comprende un artbook di 44 pagine, una colonna sonora in due dischi e una Nendoroid Petit di Metallia
A prima vista la trama di questo particolare titolo non sembra molto profonda, ma col trascorrere delle ore ci troveremo dinnanzi a diverse sorprese. Interpreteremo il ruolo di un demone leggendario chiamato Hundred Knight (Hyakkihei, in originale), nome affibbiatoci peraltro dalla nostra signora e padrona, che ci costringerà volenti o nolenti ad obbedirle in quanto evocati nel suo mondo per servirla come famiglio e aiutarla nel suo folle piano di sommergere l’intero pianeta con la melma della sua tanto amata palude. La strega non è vista di buon occhio dagli abitanti del regno di Medea, soprattutto a causa delle sue cattive abitudini e degli scarsi contatti col mondo che (non) intrattiene. Metallia (Metallica, in originale — adattato per ovvi motivi in occidente) ha anche una rivale: Malia, strega della foresta, il cui scopo è di impedire che i piani della regina della palude vadano a buon fine. Le due rivali combattono ormai da più di un secolo e la nostra paludosa eroina conta proprio su di noi per riuscire a sbilanciare in suo favore il delicato equilibrio di questo eterno scontro.
Sì, Oscura Signora
Come primissima missione, dopo aver preso confidenza con i comandi in un breve tutorial con tanto di scontro col boss, verremo mandati in esplorazione nella foresta di Malia e ci verrà impartito l’ordine di trovare e distruggere un pilastro per indebolire i poteri della strega rivale; così, senza troppe obiezioni, la nostra avventura avrà inizio. Dopo alcune fasi di esplorazione giungeremo al primo dei pilastri da abbattere per far si che la palude possa espandersi, ma quest’ultimo sarà difeso da un potente guardiano il quale ci rende noto che il pilastro rimarrà invisibile fino a quando il guardiano stesso non verrà sconfitto. Poco male: il nostro piccolo cavaliere non si farà scrupoli a seguire gli ordini di Metallia che gli impongono di togliere brutalmente di mezzo il servitore di Malia. Una volta portato a termine il nostro compito, potremo finalmente vedere di persona la rivale della strega della palude che ci apparirà dinnanzi intimandoci di smettere di distruggere i pilastri e che non sappiamo a cosa andremo incontro. Detto questo, la temibile nemica evocherà un potentissimo albero guardiano millenario… che Metallia ridurrà in cenere nel giro di due secondi dopo essersi teletrasportata sul luogo dell’incontro-scontro.
Wherever I may roam
Il gameplay di The Witch and the Hundred Knight prende spunto da svariati generi, ma principalmente si tratta di un Action RPG con visuale isometrica (stile Diablo), in cui saremo chiamati a esplorare diverse mappe per arrivare a determinati checkpoint sparsi all’interno di queste ultime, senza però avere un’idea complessiva del luogo, in quanto la mappa andrà a formarsi mano a mano che procederemo nell’esplorazione. Sono previsti scontri con i mostri che potremo portare a termine semplicemente colpendoli con una combinazione di attacchi che varierà in base al tipo di armi che sceglieremo di equipaggiare.
Ogni arma ha caratteristiche proprie, alcune più veloci, altre più potenti e altre ancora con un ampio raggio d’azione: starà quindi a noi scegliere il setup che più ci aggrada, equipaggiarle e quindi procedere con l’annientamento di tutti i nemici della nostra adorata (?) padrona. Avremo a disposizione fino a cinque slot per le armi, due per le armature e due per altri oggetti utili, come ad esempio i talismani, che ci aiuteranno a contrastare gli attacchi nemici e quelli dei temibili boss che si frappongono tra noi e il nostro obiettivo. Le armi avranno una diversa numerazione che le accompagnerà e se verranno equipaggiate in modo da avere la più bassa all’inizio della catena e la più alta alla fine, in ordine crescente, otterremo un aumento di danno non indifferente, in quanto formeremo una catena che aumenterà di volta in volta il modificatore di danno delle armi.
Sad but true
Come ci spiega Metallia, potremo utilizzare la sua dimora come base dove salvare il gioco, avanzare di livello e ottenere nuove abilità. Va detto anche che, mentre saremo in missione e saremo quindi lontani dalla palude, per poter proseguire con l’esplorazione dovremo fare affidamento sulle GigaCalories (Gcals), che di fatto consistono semplicemente in un valore numerico che cala col tempo, una specie di conto alla rovescia che ci imporrà di trovare in fretta il checkpoint da utilizzare per tornare alla base e fare rifornimento; nel caso le calorie dovessero esaurirsi la pena è una drastica riduzione di statistiche e quindi delle nostre possibilità di successo e di sopravvivenza. Sarà possibile recuperare almeno in parte le Gcals utilizzando determinati oggetti di recupero (accessibili tramite il menù con L2) oppure mangiando i nemici che sconfiggeremo, sebbene questo potrebbe far comparire dei sassi nel nostro stomaco, che funziona anche da sacca per gli oggetti, riducendo così la nostra capacità di carico per i preziosi ninnoli che troveremo durante l’esplorazione. Ogni azione consuma Gcals, dalla corsa alla schivata agli attacchi, sebbene non aumenti di molto il consumo rispetto alla semplice camminata, conviene comunque tenere a mente questo costo per evitare di rimanerne sprovvisti nel bel mezzo dell’esplorazione.
Seek and destroy
Sconfiggendo i nemici e completando le missioni otterremo alcuni punti che potremo spendere per incrementare le nostre capacità offensive e difensive, e inoltre, sempre completando le missioni (anche durante il loro svolgimento) potremo entrare in possesso di particolari oggetti (Anima e Mana) che, se presentati alla nostra padrona, potrebbero addolcirla un pochettino e permetterci di ottenere favori da parte sua (soldi, abbassamento del karma, e così via). Un altro aspetto importante di The Witch and the Hundred Knight è la possibilità di intrattenere rapporti con gli NPC che ci circondano e con i quali verremo in contatto durante l’avventura, mediante il nostro modo di porci nelle discussioni con essi.
Sarà infatti possibile esprimere alcuni pensieri, sebbene in maniera piuttosto elementare, tramite la scelta di alcune opzioni durante i dialoghi: concorda, accetta, conferma, ignora, nega o dubita; questi potranno di fatto avere impatto sul comportamento degli NPC, inducendoli ad esserci amici o nemici. Sarà anche possibile parlare con gli abitanti delle case che troveremo nei villaggi nei quali ci imbatteremo durante l’avventura, oppure decidere di assaltarle e depredarle. Parlare con gli NPC porterà a diversi risultati a seconda di come intratterremo la conversazione, mentre depredarne le case ci consentirà di ottenere alcuni oggetti utili.
Nothing else matters
Graficamente il titolo non è di qualità eccelsa, ma risulta comunque più che gradevole e soprattutto dotato di un ottimo frame rate che mai deciderà di tradirci. Gli ambienti variano da lande tenebrose a coloratissimi e assolutamente assurdi sogni, passando per i più classici ambienti delle storie di streghe a tema fantasy. Dal punto di vista della colonna sonora invece, il titolo si fa apprezzare moltissimo con temi cupi e pesanti ma anche con musichette allegre e divertenti, senza ovviamente far mai mancare quelle nenie melodiche, a volte volutamente distorte e stonate, che accompagnano non solo i videogame ma anche gli anime dove le streghe sono in qualche modo protagoniste.
A chi consigliamo The Witch and the Hundred Knight?
L’acquisto, data la particolarità del titolo, è consigliato a chi ama i giochi con ampi mondi da esplorare e a chi è già avvezzo a dover tenere d’occhio svariati fattori che incrementano la difficoltà del titolo come, ad esempio, il tempo limitato a disposizione per completare le missioni. Il gioco non ha una difficoltà proibitiva, ma richiede comunque un minimo di attenzione e di esperienza videoludica per essere apprezzato al meglio.
- Trama divertente e personaggi spassosi, senza scendere nel ridicolo
- Metallia
- Musiche ben fatte e coinvolgenti, a tratti addirittura inquietanti
- Presente la traccia audio in lingua originale
- Graficamente si è visto di meglio, ma rimane comunque su un livello accettabile grazie soprattutto a un buon frame rate
- Mancanza di un tutorial che spieghi le meccaniche di gioco oltre al semplice combat system
- Mancata localizzazione italiana
The Witch and the Hundred Knight
Intrigante, divertente, sexy. Nome in codice: Metallia!
The Witch and the Hundred Knight non è uno di quei titoli che lascia a bocca aperta chiunque ci giochi. Non è uno di quei titoli tripla A che tutti quanti aspettano trepidamente dal giorno in cui vengono annunciati, e soprattutto, non è uno di quei titoli che soddisfano fin dal primo minuto. Il gioco in sé è più che discreto, sebbene abbia meccaniche talvolta frustranti, e imporrà al giocatore di dover fare spesso delle scelte che magari rischiano di ritorcerglisi contro; tuttavia la trama divertente e i personaggi scoppiettanti riusciranno a calamitare l’attenzione dei giocatori, sebbene potrebbe essere necessaria più di qualche ora per far sì che questo accada. Il difetto più grande che si potrebbe imputare al titolo è probabilmente l’incompletezza del tutorial che spiega solo la parte relativa alle battaglie e poco altro, dandoci scarse e frammentate nozioni su quasi tutto il resto del gioco. Alcuni potrebbero addirittura apprezzare questo stile spartano ma sinceramente trovo che almeno un’opzione di scelta a riguardo avrebbe decisamente giovato e fatto apprezzare il titolo fin dalle prime fasi di gioco. Plauso particolare va fatto alle musiche orchestrate benissimo e che si adattano molto bene al tema del gioco in generale. Tutto sommato, se siete alla ricerca di un gioco inusuale, interessante e senza troppe pretese, questo titolo non vi deluderà.