Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key – Recensione

La saga di Ryza e dei suoi amici giunge al termine. Cosa aspetterà la giovane alchimista in questa nuova avventura?

Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key – Recensione

Per la saga RPG di Atelier, oramai divenuta punta di diamante per lo studio GUST di KOEI TECMO GAMES, è arrivato il momento di tornare nel mondo di Ryza e dei suoi amici dopo Ever Darkness & the Secret Hideout (2019) e Lost Legends & the Secret Fairy (2020), ambientando questo terzo capitolo poco tempo dopo il secondo. In seguito a tante peripezie che hanno portato i nostri beniamini a crescere e a diventare maturi, a migliorare le loro doti alchemiche e a costruirsi una certa fama, siamo dinanzi a una terza iterazione che ha fatto tesoro delle critiche del passato e ha espanso tutto ciò che c’era già di buono. Vediamolo insieme con la recensione di Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key, disponibile dal prossimo 24 marzo.

Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key – Recensione

  • Titolo: Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key
  • Piattaforma: PlayStation 5, PlayStation 4, Nintendo Switch, PC (Steam)
  • Versione analizzata: PC (Steam)
  • Genere: RPG
  • Giocatori: 1
  • Publisher: KOEI TECMO GAMES
  • Sviluppatore: GUST
  • Lingua: Inglese (testi), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 24 marzo 2023
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: costumi alternativi, chiavi e gemme
  • Note: disponibile lo Special Collection Box contenente portachiavi, 2 poster in tessuto, set di charm, set di illustrazioni, artbook, stand in acrilico e cartellina

Abbiamo recensito Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key con un codice fornitoci gratuitamente da KOEI TECMO GAMES via PLAION.

Parallelamente alla serie di Atelier Sophie, giunge al capitolo finale anche Atelier Ryza che ci aveva incantati a partire dal 2019 con una vera e propria rivoluzione all’interno del franchise. Dopo due capitoli che hanno sperimentato con ciò che era possibile fare con questi titoli, ecco Alchemist of the End & the Secret Key, che si pone l’obiettivo di concludere le avventure della nostra amata beniamina e di raccogliere l’eredità, i punti di forza e (perché no) anche gli errori del passato.

 

La terza estate

Fin dal suo debutto nel 2019 con Ever Darkness & the Secret Hideout, Ryza (abbreviazione di Reisalin Stout) è stata considerata come la migliore protagonista che la serie ricordi da molto tempo. Questo è dovuto sia per il suo design accattivante che per la sua personalità, unitamente a un cast di supporto di spessore. Già dall’inizio di questo terzo capitolo si possono però notare delle differenze (positive) rispetto al passato: Ryza non è più l’alchimista neofita e acerba, ma una ragazza molto più matura, che pur mantenendo il suo modo di fare gioviale, risulta avere i piedi per terra se paragonata al passato. Non solo lei è cresciuta, ma anche altri personaggi ricorrenti come Lent o Klaudia si mostreranno diversi e con personalità più mature.

C’è da sottolineare, se ciò non fosse già trasparito, che Atelier Ryza 3 fa del suo essere il terzo capitolo un punto importante, con numerosi rimandi a eventi passati e quindi una buona dose di richiami a esperienze che il gruppo ha già vissuto, così come le dinamiche interne tra i personaggi, ormai già ben stabilite e che potrebbero spaesare chi si avvicina alla trilogia a partire da questo gioco.

Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key – Recensione

Ancora una volta infatti ci ritroviamo nei panni di Ryza accompagnati dai fedelissimi amici Bos e Tao, ma c’è qualcosa che fin da subito rompe l’armonia che abbiamo raggiunto dopo la fine delle peripezie di Lost Legends & the Secret Fairy: delle misteriose isole sono emerse nell’oceano nelle vicinanze di Kurken Island e il sospetto ricade subito su qualche pericolosa pratica alchemica. Il viaggio che ne consegue, e di cui non vi daremo troppe anticipazioni, risulta fin da subito meglio ritmato rispetto al passato, con meno tempi morti (attenzione, meno, non assenti del tutto) e una generale attenzione maggiore per la scrittura. La narrativa ha qui un peso leggermente superiore, ed è interessante notare come alcune critiche riguardo la trama siano state quanto meno prese in considerazione.

Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key – Recensione

Lo stesso si può dire anche dell’implementazione dei nuovi personaggi che si aggiungeranno al gruppo con il passare delle ore, ognuno ha una motivazione più o meno solida e risulta quindi ben integrato nel quadro generale, risultando molto più che meri comprimari. Dividere poi le quest in principali, secondarie e dei personaggi, risulta una scelta vincente così da poter approfondirli secondo i nostri ritmi e portando a termine le loro personali richieste. Le interazione tra i personaggi sono poi costanti con continui dialoghi nel corso dell’esplorazione e siparietti che denotano i loro pensieri o più in generale le personalità.

A beneficiarne di questa rinnovata cura per le situazioni e i personaggi non è solo il ritmo ma anche l’aspetto ludico più puro: le battaglie. Partendo dalla base già consolidata con i capitoli precedenti, Atelier Ryza 3 porta sul tavolo nuove combinazioni e combo in sinergia con i personaggi di questo capitolo.

Le battaglie si svolgono come segue: tramite un posizionamento e un’inquadratura fissa alle spalle del personaggio che decidiamo di controllare, possiamo scatenare una serie di attacchi da concatenare tramite i membri del gruppo, ognuno con delle sue specialità e con due diverse modalità, una offensiva e una difensiva. Il tempismo è comunque molto importante in quanto c’è una meccanica sia di concatenamento degli attacchi che va ben soppesata, dato che ogni nostra azione (attacchi, abilità o mosse speciali) è dettata dal riempimento di una barra e dall’accumulare AP per poter scatenare le nostre capacità più potenti. Di sicuro è un sistema che dà il meglio di sé con il passare delle ore e sbloccando quindi nuovi personaggi e skill (con la possibilità di cambiare chi si controlla al volo nel corso del combattimento), sebbene fin da subito mostri le potenzialità di ciò che può diventare.

Questi accorgimenti ereditati dalle imperfezioni dei capitoli precedenti portano quindi a un sistema di combattimento veloce (sia nell’esecuzione che nella transizione a esso), divertente e più tattico di quello che sembra. Attenzione, non stiamo parlando di nulla di rivoluzionario, ma semplicemente di un buon sistema che è a servizio del gioco più grande e che sottolinea, come noteremo più avanti, dei miglioramenti che sono il frutto di un lavoro di analisi dei feedback più grande e che andrà a modellare più aspetti del titolo.

Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key – Recensione

Ricette alchemiche e dove trovarle

Una delle prime cose che colpisce non appena si saranno passate un paio ore in compagnia di Atelier Ryza 3 è la grandezza e la cura delle mappe che siamo portati a esplorare, con anche una diversità di biomi notevole. Sebbene non sia in senso stretto un open world, il titolo presenta tante macro-aree molto grandi e con una varietà di fauna e flora, importantissime per la nostra continua ricerca di ingredienti alchemici. L’unico neo di questa grandezza è quando il gioco ci spingerà (sia per la quest principale che per quelle secondarie) a rivisitare aree, creando una sensazione di ripetitività nell’azione stessa del raccogliere ingredienti e affrontare sempre gli stessi nemici che purtroppo è un po’ inevitabile per il genere.

Unito a ciò vi è quindi, talvolta, un eccessivo uso del backtracking che però risulterà molto più evidente nel caso ci immergeremo nelle attività collaterali e sarà di certo meno preponderante se andremo spediti per la trama principale. Per fortuna il viaggio rapido è presente e copre strategicamente la mappa così da non farci impazzire nel caso dovremmo rivisitare le zone, rendendo comunque marginale questo piccolo problema.

L’alchimia di questo terzo gioco non viene stravolta, ma com’è accaduto con altri elementi, è stata migliorata e dotata di una profondità superiore. Da sempre al centro della serie, l’alchimia di Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key ci permette di partire da una ricetta, scegliere il materiale da cui iniziare il crafting e poi donare varie caratteristiche collaterali (che si espanderanno in base alla complessità dell’oggetto), a loro volta modificabili e personalizzabili.

Questo aspetto dona all’alchimia un continuo senso di scoperta e di sperimentazione permettendoci non solo di trovare i tipi di combinazioni che più si confanno al nostro personale stile di gioco, ma anche di provare a buttare dentro la ricetta gli ingredienti che abbiamo raccolto e che, finché non ci troviamo dinanzi alla pentola alchemica, non sappiamo con esattezza cosa facciano. L’alchimia è quindi solida e potrebbe davvero portare via ore e ore della vostra partita nel caso decidiate di approfondire il sistema fino in fondo, ma allo stesso tempo non è necessario capirne ogni sfaccettatura se invece sono altri gli aspetti che state cercando dal gioco. Di certo, la soddisfazione che si prova nel mischiare materiali e dare nuove proprietà alle nostre creazioni, è immensa e c’è davvero da sbizzarrirsi, in special modo nelle fasi avanzate del gioco, dove sbloccando nuove capacità di Ryza, le possibilità offerte dall’alchimia saranno talmente numerose da soddisfare ogni palato.

Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key – Recensione

A migliorare in maniera ulteriore questo quadro armonioso c’è un’ancora maggiore pulizia dell’interfaccia e navigare fra i menu è veloce e intuitivo, senza perdersi in passaggi inutili e complicati, e questo è senza dubbio uno dei punti più importanti in quanto i sistemi, le opzioni e il crafting richiedono comunque di passare un certo ammontare di tempo in queste schermate.

A tal proposito è possibile passare da uno strumento all’altro con la pressione di un tasto che porterà subito su schermo un menu di selezione contestuale che non interromperà l’azione e ci permetterà di scegliere al volo cosa imbracciare. Raccogliere gli ingredienti è poi veloce e non rallenta in alcun modo l’azione di gioco, tenendo il ritmo dell’esplorazione sempre fresco. Persino attraversare certe aree (come i laghi) è piacevole grazia all’interazione con la fauna che si “offrirà” di farci da mezzo di trasporto.

Ryza si rifà il trucco

La serie di Atelier è sempre stata nota per la grafica e lo stile artistico colorato, e Ryza non fa eccezione, avendo sempre esplorato e ampliato questo aspetto. Il terzo capitolo riesce a migliorare in maniera ulteriore ciò che si era visto in passato e lo fa con tanti piccoli accorgimenti: animazioni, pulizia dell’immagine e un sistema di illuminazione migliorati, una stabilità ancora maggiore e espressioni facciali sempre più sfaccettate. Il mondo di Atelier Ryza 3 è infatti colorato, bello da vedere e soprattutto variegato. Pur non rivoluzionando o portando chissà quali modifiche radicali, l’impianto estetico è molto piacevole.

Nonostante questi pregi, ci sono alcuni aspetti grafici che convincono poco come alcuni modelli (sia di personaggi che di oggetti) meno definiti di altri e certi ambienti un po’ spogli, segno comunque del fatto che è stata data più importanza a taluni aspetti grafici a scapito di altri. Anche il caricamento di texture (specie quelle a distanza) ha dei singhiozzi, e non saranno saltuari fenomeni di pop-in grafici. C’è anche da segnalare che l’effetto di volumetric fog crea una sgradevole sensazione di sfocatura di tutto ciò che non è nel nostro immediato raggio visivo e che, almeno per PC, è per fortuna disattivabile, sperando che non sia invece di default su console.

La colonna sonora riserva poi tante sorprese, partendo dal tema principale “That Summer Hideout”, alle tracce ambientali, a quelle di battaglia, mantenendo sempre uno stile uniforme e upbeat, donando un ritmo e un’atmosfera di supporto. Le tracce sono infatti, di norma, allegre e ben orchestrate, molto simili nello stile ai capitoli precedenti, con diversi nomi tra i compositori che ricompaiono anche qui.

Atelier Ryza 3

In Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key, i giocatori indagheranno su uno strano gruppo di isole ed esploreranno varie regioni mentre tenteranno di svelare una misteriosa nuova minaccia nella loro città natale. Durante la loro avventura, potranno giocare missioni generate casualmente, ma potranno imbattersi anche in un nuovo tipo di missioni, le World Quest. Completandole, ciascuna specifica per le regioni che attraversano, i giocatori impareranno di più sui territori e sui personaggi pittoreschi che incontrano lungo la loro strada. Il terzo gioco della popolare trilogia “Secret” è in arrivo su Nintendo Switch, PlayStation 5 , PlayStation 4 e PC Windows tramite Steam.Acquista Atelier Ryza 3 per PlayStation 5, PlayStation 4 o Nintendo Switch seguendo questi link a partire da 59,99 €. Sostieni Akiba Gamers acquistando il gioco su Amazon attraverso questo box!

Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key – Recensione

A chi consigliamo Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key?

Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key è indicato principalmente a chi segue la trilogia dal suo inizio, mentre potrebbe lasciare un po’ spaesati i neofiti o chi inizia proprio da questo terzo titolo, nonostante la presenza di un riassunto video dei primi due episodi accessibile dal menu principale. Coloro che invece conoscono bene i retroscena di Ryza e compagni troveranno esattamente ciò che cercano: nuove situazioni, nuovi sistemi e miglioramenti generali che lo rendono il capitolo definitivo dei tre.

  • Sistema di crafting solido, complesso e soddisfacente
  • Tanti miglioramenti ereditati dalle critiche passate
  • Moltissimi contenuti e cose da fare
  • Esteticamente bello da vedere…

  • …Sebbene non manchino sbavature
  • A volte il backtracking potrebbe risultare eccessivo
Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key
4.6

Il grandioso viaggio conclusivo di Ryza

Atelier Ryza 3 è un gioco delizioso da vedere e da giocare. Questo terzo capitolo si presenta come un’espansione su larga scala di tutto ciò che si era visto nei giochi precedenti. Tutto è più rifinito, più grande e più bello. Non solo possiede il sistema di crafting definitivo all’interno della trilogia, ma è anche più intuitivo e ciò è il suo punto di forza maggiore dato che rappresenta il punto focale dell’esperienza. Anche la narrazione risulta piacevole pur senza mai raggiungere alcun picco particolare, ma rimanendo comunque un contorno interessante per le interazioni tra la protagonista e i suoi amici. In definitiva, Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & The Secret Key saprà regalare tante ore di divertimento e cose da fare, anche grazie alla sua esplorazione sempre fresca e divertente.

Classe 1993, cresciuto a pane e videogiochi. Ha studiato musica durante la sua adolescenza per poi appassionarsi alla cultura giapponese, studiare la lingua e andare a vivere in Giappone per studio e lavoro. Nella vita di tutti i giorni è un traduttore freelance, Dungeon Master e videogiocatore incallito. Tra le altre sue passioni, il cinema, la tecnologia e le lingue in generale.

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