TRIALS of MANA: le nostre impressioni sulla demo

Ecco la nostra analisi sulla versione Demo di TRIALS of Mana, remake del popolare titolo del 1995 Seiken Densetsu 3, in arrivo il 24 aprile

TRIALS of MANA: le nostre impressioni sulla demo

La demo di TRIALS of MANA è comparsa da pochi giorni negli store online di PlayStation 4 e Nintendo Switch e ci ha permesso di provare in anteprima un assaggio di quello che ci aspetterà il 24 aprile, data di uscita del gioco completo. TRIALS of MANA è il remake dell’omonimo titolo, conosciuto in Giappone come Seiken Densetsu 3, arrivato per la prima volta fuori dalla terra del Sol Levante grazie alla raccolta Collection of Mana, della quale potete trovare la nostra recensione a questo link. Tantissimi anni fa giocai al titolo grazie ad una traduzione amatoriale, come il più delle volte succedeva per titoli di console di vecchia generazione che non sono mai arrivate in occidente, in quanto il titolo originale uscito per Super Famicom ha ormai un quarto di secolo alle spalle. La serie di MANA da sempre mi ha stregato, oltre che per lo stile grafico, anche per il Battle System, molto più action rispetto ai titoli della vecchia Squaresoft.

Partiamo subito con una buona notizia. La demo ci permetterà di trasferire i nostri progressi sul gioco completo e avremo a disposizione la possibilità di creare subito il party che accompagnerà le nostre avventure scegliendo uno dei sei protagonisti disponibili insieme a due compagni, per poi affrontare il prologo del primo personaggio scelto. La nostra avventura infatti partirà in luoghi diversi sulla mappa a seconda dell’eroe scelto e una volta incontrato un compagno potremo rivivere la sua storia per conoscerne meglio le origini. Nel gioco originale alcuni personaggi, se accoppiati ad altri, formavano una storia molto più coerente e ricca di retroscena. Tuttavia, non c’era modo di sapere quali fossero queste coppie: purtroppo nella demo, che propone solo la prima parte della storia giocabile, non sappiamo se questo piccolo difetto della versione originale sia stato migliorato. Nella demo inoltre non sarà possibile grindare eccessivamente per aumentare il livello del proprio personaggio in quanto, al massimo, si potrà arrivare al livello 7. Una volta saliti di livello potremo perfezionare una o più statistiche del personaggio, che grazie all’incremento sbloccheranno nuove skill o potenzieranno le nostre statistiche. Nel gioco completo inoltre è stato detto che potremo cambiare Job o molto più banalmente classe, scegliendo se proseguire la strada della luce o dell’oscurità, esattamente come nel titolo originale.

TRIALS of MANA demo

Nelle città potremo contare come al solito sui commercianti di armature, di armi, sui negozi di oggetti (dove potremo piantare su alcuni vasi dei determinati “Item Seed” che sbocceranno in molti oggetti diversi) e sulle locande dove poter passare la notte. Durante le fasi esplorative del gioco potremo inoltre vagare liberamente per gli ambienti di gioco e raccogliere oggetti, oltre che vedere i nemici sullo schermo e poterli attaccare di sorpresa. Il sistema di combattimento, come indicato, è molto più action rispetto ad altri titoli JRPG solitamente a turni di SQUARE ENIX e potremo scatenare sui nostri nemici attacchi deboli, attacchi forti e attacchi speciali, oltre che saltare (e attaccare anche in salto, sia con attacchi leggeri che pesanti) oppure usare la schivata, utilissima in combattimento. Gli attacchi speciali consumeranno un indicatore che si ricaricherà con il tempo e con determinati oggetti e qualora necessiteremo l’utilizzo di oggetti curativi o di attacco potremo interrompere l’azione aprendo il menù degli stessi. Purtroppo la demo si porta dietro un problema dal gioco originale: le collisioni fra hitbox di personaggi e nemici anche in questo titolo non sono il massimo per quanto riguarda la precisione, ma è un dettaglio che si può sorvolare in quanto il problema di ricevere un attacco anche se si era a debita distanza si è presentato poche volte rispetto a quanto non succedesse invece su Famicom.

Il lavoro di restauro che c’è stato dietro il titolo sembra aver dato i suoi frutti, con un buon comparto grafico e ottimo cast di seiyuu (nel gioco è anche disponile la graditissima opzione del Dual Audio, per godere delle voci giapponesi) con la presenza di tantissime cutscene completamente doppiate per raccontare al meglio l’interessante trama del titolo. Purtroppo, anche se prevedibile, il gioco non sarà disponibile in lingua italiana e ciò potrebbe portare a storcere il naso ma la trama risulta meno complicata da comprendere rispetto ad altri titoli della stessa tipologia di gioco. Le premesse, per quel che mi riguarda, sono state rispettate e TRIALS of MANA si rivela più che interessante. Raggiunge sicuramente il suo massimo in modalità portatile di Nintendo Switch senza nessun rallentamento o calo di frame rate e anche in versione TV collegata alla dock non è presente nessun problema. Non ci resta che attender quindi fino a fine aprile per poter mettere mano su questo inaspettato e, da come sembra, buonissimo remake, sempre che non passi in sordina per via del ben più grande e atteso FINAL FANTASY VII REMAKE. Per quanto mi riguarda, sono sicuro che aprile ci riserverà un’altra sorpresa nell’ambito dei JRPG, al di fuori di Midgar.


E voi, avete provato la demo di TRIALS of MANA? Avete deciso su quale piattaforma lo giocherete? Vi ricordiamo che il titolo sarà disponibile dal prossimo 24 aprile 2020, in formato fisico e digitale. Se siete fra coloro che lo giocheranno su PC, vi consigliamo di acquistare una key su Instant Gaming al 20% di sconto.

Ha reagito all'annuncio di Bloodstained: Ritual of the Night come Paolo Brosio con il Papa. Termina Golden Axe almeno una volta al mese. Da dieci anni.

2 commenti

  1. Ma è in italiano?

    Rispondi
    • Ciao Markolollo9x, il gioco non è disponibile in italiano ma solo in lingua inglese.

      Rispondi

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